Inviato: 2 dic 2004, 14:33
Lo ricordo ancora molto bene, dato che l\'ho vissuto pochi mesi fa...
<BR>Fu quasi per caso... L\'anno passato ero andato a fare un torneo di beach rugby dove siglai una meta e mi ruppi un dito...in questo modo entrai nel circolo virtuoso del rugby, attraverso un\'entrata secondaria su della sabbia...
<BR>A settembre tornai nella mia squadra di calcio che non volevo lasciare... Un venerdì mi chiamò l\'allenatore della squadra (amico ed ex-compagno di mio padre) di rugby e mi chiese di andare la domenica seguente a chieri per la prima partita del campionato under 19...
<BR>Accettai senza pormi troppe domande... immaginavo di starmene in panchina e di farmi al massimo un quarto d\'ora... se tutto andava bene...
<BR>Cominciai ad avere qualche perplessità quando mi resi conto che la squadra sarebbe andata a giocare in 11...
<BR>Senza rendermene conto mi trovai seconda linea della nostra mischia e dopo una leggera infarinatura su come legarmi ai compagni mi ritrovai in campo...
<BR>Senza alcuna esperienza, mi aggrappai a tutto il coraggio che potevo trovare... ed entrai in campo...
<BR>Credo che in dieci minuti avremo preso quattro o cinque mete... e il primo tempo si concluse sul 60 a zero, punto più o punto meno...
<BR>Nel secondo tempo qualcosa cambiò, forse solo nel mio modo di vedere le cose, e i miei 10 (poi diventati nove per infortunio) compagni di squadra mi sembrarono i più forti che potessi volere... Non so spiegarmi per quale motivo, forse solo un comprensibilissimo calo di tensione degli avversari, ma dal secondo tempo in poi resistemmo all\'assedio... in parte, ovviamente, perchè al chieri bastava allargare il goco per trafiggerci... ma quei dieci giocatori, per quei quaranta minuti, contro quei quindici in maglia nero-verde, furono uomini...
<BR>La partita terminò 90 a 7... una nostra meta di rapina ci premiava ed evitava a me e ad altri 4 o 5 esordienti un battesimo a zero punti...
<BR>Perdemmo, senza appello, ma da quel giorno ogni domenica indosso la maglia numero 7 ed entro in campo sapendo di affrontare una piccola,grande battaglia...
<BR>Fu quasi per caso... L\'anno passato ero andato a fare un torneo di beach rugby dove siglai una meta e mi ruppi un dito...in questo modo entrai nel circolo virtuoso del rugby, attraverso un\'entrata secondaria su della sabbia...
<BR>A settembre tornai nella mia squadra di calcio che non volevo lasciare... Un venerdì mi chiamò l\'allenatore della squadra (amico ed ex-compagno di mio padre) di rugby e mi chiese di andare la domenica seguente a chieri per la prima partita del campionato under 19...
<BR>Accettai senza pormi troppe domande... immaginavo di starmene in panchina e di farmi al massimo un quarto d\'ora... se tutto andava bene...
<BR>Cominciai ad avere qualche perplessità quando mi resi conto che la squadra sarebbe andata a giocare in 11...
<BR>Senza rendermene conto mi trovai seconda linea della nostra mischia e dopo una leggera infarinatura su come legarmi ai compagni mi ritrovai in campo...
<BR>Senza alcuna esperienza, mi aggrappai a tutto il coraggio che potevo trovare... ed entrai in campo...
<BR>Credo che in dieci minuti avremo preso quattro o cinque mete... e il primo tempo si concluse sul 60 a zero, punto più o punto meno...
<BR>Nel secondo tempo qualcosa cambiò, forse solo nel mio modo di vedere le cose, e i miei 10 (poi diventati nove per infortunio) compagni di squadra mi sembrarono i più forti che potessi volere... Non so spiegarmi per quale motivo, forse solo un comprensibilissimo calo di tensione degli avversari, ma dal secondo tempo in poi resistemmo all\'assedio... in parte, ovviamente, perchè al chieri bastava allargare il goco per trafiggerci... ma quei dieci giocatori, per quei quaranta minuti, contro quei quindici in maglia nero-verde, furono uomini...
<BR>La partita terminò 90 a 7... una nostra meta di rapina ci premiava ed evitava a me e ad altri 4 o 5 esordienti un battesimo a zero punti...
<BR>Perdemmo, senza appello, ma da quel giorno ogni domenica indosso la maglia numero 7 ed entro in campo sapendo di affrontare una piccola,grande battaglia...