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Munari e il rugby (italiano)
Inviato: 14 gen 2016, 14:56
da Giandolmen
Lunedì scorso Vittorio Munari era dalla Nea, un'osteria fuori Treviso. Ad accompagnarlo Elvis Lucchese e una montagna di foto di rugby alle quali legare episodi e emozioni. Una serata molto coinvolgente, con battute, riflessioni (anche tecniche) sul rugby italiano, sul rugby che fu, su quello che è diventato, sul Petrarca, su Treviso....
Meglio di me ne parla Elvis nel suo blog "La terra del rugby"
http://venetoblog.corrieredelveneto.cor ... munareide/
Mi pare che nessuno abbia ancora ripreso alcuni dei passaggi sul rugby italiano che a me sembrano significativi.
Il primo sull'esperienza della Celtic a Treviso e sulla cilindrata dei giocatori italiani:
"La prima stagione di Celtic è stata straordinaria perché ognuno nell’ambiente aveva saputo spingersi oltre le proprie possibilità. A lungo andare è venuto fuori il limite dei giocatori italiani di fronte alla pressione. E’ come se l’italiano, da un punto di vista soprattutto mentale oltre che fisico, fosse una macchina di piccola cilindrata che quando viene portata al massimo dei giri regge per un po’, ma poi cede."
Il secondo, non ripreso da Elvis nel suo blog, riguarda uno, se non il problema del rugby italiani. Che ad alti livelli non c'è concorrenza. E per questo le carriere dei giocatori in Nazionale sono lunghissime ma anche "tranquille" e sedute.
C'è poi un terzo passaggio che a me ha colpito molto, quando Munari ha detto che un giocatore forte non ha bisogno di essere motivato, le motivazioni le trova dentro se stesso....
Giandolmen
Re: Munari e il rugby (italiano)
Inviato: 14 gen 2016, 16:07
da jpr williams
Giandolmen ha scritto:Il secondo, non ripreso da Elvis nel suo blog, riguarda uno, se non il problema del rugby italiani. Che ad alti livelli non c'è concorrenza. E per questo le carriere dei giocatori in Nazionale sono lunghissime ma anche "tranquille" e sedute.
Questo lo dico anch'io da anni, solo che non chiamandomi Munari, com'è giusto che sia, non mi caga nessuno.
E temo che anche certi giocatori che svernano alle franchigie siano vittime della stessa sindrome da "posto fisso al catasto o alle poste".

Re: Munari e il rugby (italiano)
Inviato: 14 gen 2016, 16:11
da Giandolmen
jpr williams ha scritto:Giandolmen ha scritto:Il secondo, non ripreso da Elvis nel suo blog, riguarda uno, se non il problema del rugby italiani. Che ad alti livelli non c'è concorrenza. E per questo le carriere dei giocatori in Nazionale sono lunghissime ma anche "tranquille" e sedute.
Questo lo dico anch'io da anni, solo che non chiamandomi Munari, com'è giusto che sia, non mi caga nessuno.
E temo che anche certi giocatori che svernano alle franchigie siano vittime della stessa sindrome da "posto fisso al catasto o alle poste".

Della sindrome da posto fisso parlava anche a proposito delle franchigie

dicendo che non è il fatto che tu venga pagato per fare qualcosa che ti rende un professionista... ma il fatto che tu lo faccia con passione. Discutibile ma interessante.
Giandolmen
Re: Munari e il rugby (italiano)
Inviato: 14 gen 2016, 16:23
da jpr williams
Beh, io non ci trovo molto da discutere.
Mi sembra il minimo che in un "mestiere" in cui vali per quello che combini ti debba sempre sentire il peperoncino laddove si esamina la prostata
![Mr. Green :-]](./images/smilies/icon_mrgreen.gif)
Re: Munari e il rugby (italiano)
Inviato: 14 gen 2016, 16:27
da Giandolmen
jpr williams ha scritto:Beh, io non ci trovo molto da discutere.
Mi sembra il minimo che in un "mestiere" in cui vali per quello che combini ti debba sempre sentire il peperoncino laddove si esamina la prostata
![Mr. Green :-]](./images/smilies/icon_mrgreen.gif)
Discutibile nel senso che poi trovi quelli che confondono il "con passione" con il "per passione" e magari pretendono anche di non pagarti!
Giandolmen
Re: Munari e il rugby (italiano)
Inviato: 14 gen 2016, 16:34
da Garryowen
Credo che due buoni esempi siano Bergamasco junior e Bortolami.
Il primo è ancora così legato all'epoca in cui la rosa della nazionale era composta sì e no da una ventina di giocatori, che adesso non riesce a capacitarsi della sua esclusione (colpa anche di chi lo osanna sempre e comunque), e la giustifica nel modo più classico: complotto, antipatia, ostracismo ecc...
Il secondo (che comunque non è mai arrivato a esternazioni polemiche) ha fatto qualche stagione da "impiegato alle Poste", ma quest'anno sembra essere riuscito a cambiare marcia. Ha fatto vedere che se è al top della condizione può ancora essere utile alla nazionale.
Sono solo due esempi, non vuole essere un parallelo, perché il problema di Bergamasco secondo me non è la condizione atletica. Non è che il declino inizi alla stessa età per tutti gli atleti.
Ho avuto dei compagni di squadra il cui declino è iniziato il giorno dopo aver cominciato a giocare

Re: Munari e il rugby (italiano)
Inviato: 14 gen 2016, 16:37
da Garryowen
E comunque il nostro Elvis, se passeggiando con Munari incontra una pozzanghera, secondo me ci si stende sopra per non fargli bagnare le scarpe
Re: Munari e il rugby (italiano)
Inviato: 14 gen 2016, 16:40
da jpr williams
Ma è mai esistita in concreto un'ipotesi di candidatura di Vittorietto alla presidenza fir?
Re: Munari e il rugby (italiano)
Inviato: 14 gen 2016, 16:47
da Giandolmen
Garryowen ha scritto:E comunque il nostro Elvis, se passeggiando con Munari incontra una pozzanghera, secondo me ci si stende sopra per non fargli bagnare le scarpe
Credo che, nello spirito della serata, sia stato chiesto a Elvis di "condurre" la narrazione, più che di fare un'intervista insidiosa a Munari....
Eravamo in una trattoria, un lunedì sera di gennaio a sentir raccontare storie di rugby, non a fare il processo a Munari, alla Benetton, alla Celtic, alla Federazione, all'Irb....
Re: Munari e il rugby (italiano)
Inviato: 14 gen 2016, 17:19
da Garryowen
Non mi riferivo alla serata, ma a quello che scrive
Re: Munari e il rugby (italiano)
Inviato: 14 gen 2016, 18:02
da zappatalpa
Garryowen ha scritto:E comunque il nostro Elvis, se passeggiando con Munari incontra una pozzanghera, secondo me ci si stende sopra per non fargli bagnare le scarpe
Munari polarizza non solo per quello che dice, ma soprattutto come lo dice.
Ricordo le interviste che pubblicava Paolo Wilhelm, a volte quasi non riusciva a buttare la parola chiave che Munari giá era partito per la tangente ("maa Paaolo0o, cosa ti devo diiire??!! È chiaro come il sole....")
Ho impressione che gli piace ascoltarsi quando parla. Puó certamente amaliare, non c'é dubbio.
Ma lavorare "da pari" con uno cosí é dura, eh?
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Re: Munari e il rugby (italiano)
Inviato: 15 gen 2016, 7:54
da giuseppone64
se Munari viene a Roma trova pane per i suoi denti, anche se oggettivamente alcune uscite sono delle vere e proprie perle.
a me personalmente mancano molto le sue telecronache poi per il resto, vicenda benetton in primis, non è che abbia capito granchè...
Re: Munari e il rugby (italiano)
Inviato: 16 gen 2016, 0:01
da tonione
allora facciamo la spunta: il nero no, Elvis no, Malfatto guai. dillo chiaramente: basta che uno sia veneto che è,per te, fazioso. ti rendi compte?
Re: Munari e il rugby (italiano)
Inviato: 16 gen 2016, 8:38
da giuseppone64
tonione ha scritto:allora facciamo la spunta: il nero no, Elvis no, Malfatto guai. dillo chiaramente: basta che uno sia veneto che è,per te, fazioso. ti rendi compte?
no toniò è il contrario, voi veneti ambite ad essere cialtroni e pallonari come noi romani , ma non ci riuscirete mai.
noi siamo un altro livello, per voi inarrivabile e quando ci toccate sul vivo , sarcasmo ed ironia, diventiamo seri e puntualizziamo.
p.s. pallonaro a roma è il modo più elegante per dire caxxaro...
Re: Munari e il rugby (italiano)
Inviato: 16 gen 2016, 12:38
da Garryowen
Chissà se saranno contenti Lucchese e Malfatto di essere messi sullo stesso piano del "Nero"
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