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Comincia la campagna elettorale.
Contro Gavazzi un gruppo di personaggi in cui spicca il nome di Dominguez.
Ancora non hanno espresso il nome del candidato presidente

http://zupo-mattinopadova.blogautore.re ... portavoce/

Ma non era Innocenti il candidato?

Il "cambiamento" è un concetto neutro, di per sè nè positivo, nè negativo; tutto sta a vedere se è un cambiamento in meglio o in peggio. Hitler rispetto alla repubblica di Weimar era un cambiamento, come pure Aung San Suu Kyii rispetto al regime militare. Tutti e due sono cambiamenti.

Spicca nella cordata anti-Gavazzi la presenza della Federica Montanarini, bella sciura presidente del Rugby Brescia



A volte i nemici uno non deve fare tanta strada per andarseli a cercare. Povero Ben!

Se fanno a) due sold-out al 6N, b) le Zebre ne vincono altre 2 o 3, c)Parisse non s'impunta contro sono sicuro che vince un'altra volta. Il potere logora chi non ce l'ha. D''altra parte sembra non si riesca andare oltre allo spot pubblicitario dei Dogi..

Pensa che io spero perda e vinca un veneto.
Così poi voglio vederli i rovigoti quando continueranno a perdere contro di noi e non potranno dar colpa al ducetto della bassa

A me questi non è che piacciano molto... Se si deve cambiare, vorrei qualcuno "nuovo", veramente nuovo. Con proposte innovative non certe assurdità già messe in giro da Innocenti. Poi vorrei vedere chi sarebbe il nuovo presidente. Chissà se anche Dondi darà una mano...

A me piacerebbe uno davvero nuovo. Magari un manager con qualche conoscenza di rugby e nessuna amicizia, parentela, e aumma aumma vari. Quindi so già che chiunque vincerà, io avrò perso...

Zatta Zamabelli Lorigiola il nuovo ?

Al di la del personaggio a me sembra difficile scaricare le brutte figure del nostro rugby su gavazzi.
Il problema vero e' la mancanza di talenti e la chiusura del serbatoio argentino. Se il nuovo presidente incrociera'
2 o 3 talenti e la nazionale sarà più forte che facciamo diamo il merito al nuovo?

Ragazzi, diamo anche un pó di onore al merito, sennó la cosiddetta meritocrazia resterá sempre una chiacchera da bar.
Innocenti con i Dogi finora cosa é riuscito a mettere in piedi oltre qualche conferenza e fogli d'intenti? In anni e anni di proclami?
Zambelli, Zatta, Zanovello fino a prova contraria non hanno particolarmente successo con i club, ne sono riusciti a vincere con i loro club qualcosa oltre le aspettative. Tu affideresti il la presidenza del condominio ad uno che ha dato prove non stellari di gestione del proprio club? Gli affidi i 140.000mila dell'Olimpico ad uno che non riesce a coinvolgere piú di 800 a partita da anni? Gli affidi le chiavi del movimento ad uno che nell'anno 2016 dominis ha perso con il Heidelberger in casa e di 40 punti in Romania? E a uno che sta perdendo 23 partite di fila in CL? È sempre colpa della congiunzione astrale o di Calvisano ladrona?

Cioé é impensabile che si presentasse Tixio o Caxio all'"americana" dicendo: Io sono il Pres del Paganica, abbiamo 20 trofei di U14-U18 negli ultimi 10 anni, so come si gestisce la filiera.-> aperta discussione
Septimo dice: Io ho vinto la Serie A con i tesserati che pagano la quota, so come si spende pochi soldi e valorizza il vivaio-> aperta discussione
Ottavio: Il mio club negli ultim ann ha tirato fuori 5 Favaro, Campagnaro ecc., so come si seleziona per l'alto livello

Primo invece deve presentarsi e giustificare i 50 mil all’anno che ha speso e quanto hanno fruttuato come ritorno in termini di risultati , svilluppo..
ecc.

A mio avviso (N)Onrugby e altri blogger anche non volendo fanno un pessimo servizio alla discussione, non imbrandendo mai un discorso pro/contra, ventilando sempre accordi sottobanco.

Chi ha delle credibilitá da spendere si faccia avanti.

Garryowen ha scritto:A me piacerebbe uno davvero nuovo. Magari un manager con qualche conoscenza di rugby e nessuna amicizia, parentela, e aumma aumma vari. Quindi so già che chiunque vincerà, io avrò perso...

Quoto, io vorrei proprio uno che viene da fuori, senza addentellati ed interessi nell'ambiente. Un "vergine".
A che ci serve sostituire il conflitto di interessi di Gavazzi con il conflitto di interessi di qualcun altro?

zappatalpa ha scritto: A mio avviso (N)Onrugby e altri blogger anche non volendo fanno un pessimo servizio alla discussione, non imbrandendo mai un discorso pro/contra, ventilando sempre accordi sottobanco.

Chi ha delle credibilitá da spendere si faccia avanti.

Dai loro un impiego sicuro e di colpo spariranno tutti i problemi del mondo ovale italiaco... io per iniziare proporrei il buon duccio fumero all'ufficio stampa delle zebre, forse si sarà proposto e sarà stato scartato tante sono le cazzate che scrive sul loro conto.... intanto gli incompetenti delle zebre stanno avendo successo in campo (ok non ci sono loro, non hanno fatto campagna acquisti loro ma tutto ciò che ruota intorno ai giocatori è merito loro, alla fine alle zebre si sta bene e questo conta molto), si stanno organizzando, i pagamenti sono regolari, parlare bene è difficile meglio quindi concentrarsi su balle colossali per avere un pò di notorietà..... vabbeh ma che c4$$o dico, sto parlando di uno che si definisce esperto di rugby essendosi avvicinato a questo sport in un pub..... Certo che se non sai descrivere un'azione di gioco devi proprio inventarti altro...

jpr williams ha scritto:

Garryowen ha scritto:A me piacerebbe uno davvero nuovo. Magari un manager con qualche conoscenza di rugby e nessuna amicizia, parentela, e aumma aumma vari. Quindi so già che chiunque vincerà, io avrò perso...

Quoto, io vorrei proprio uno che viene da fuori, senza addentellati ed interessi nell'ambiente. Un "vergine".
A che ci serve sostituire il conflitto di interessi di Gavazzi con il conflitto di interessi di qualcun altro?

Se volete uno che viene da fuori fuori, ma che piú fuori non si puó... ci sarebbe mia suocera (con le ruote) che non c'entra un fico con il rugby. è il classico riflesso italiano: "quello é amico di..". Prima ancora di vedere di cosa é stato capace di fare.

A dire il vero, Gavazzi (sempre amesso e non concesso a) b) c) di cui sopra, ora avrebbe tutte le credenziali del mondo, il suo club d'origine vince a ripetizione, sforna talenti per l'altissimo livello, non sfigura in Europa, fa abbastanza marketing e spettatori rispetto al baino di influenza.

zappatalpa ha scritto:

jpr williams ha scritto:

Garryowen ha scritto:A me piacerebbe uno davvero nuovo. Magari un manager con qualche conoscenza di rugby e nessuna amicizia, parentela, e aumma aumma vari. Quindi so già che chiunque vincerà, io avrò perso...

Quoto, io vorrei proprio uno che viene da fuori, senza addentellati ed interessi nell'ambiente. Un "vergine".
A che ci serve sostituire il conflitto di interessi di Gavazzi con il conflitto di interessi di qualcun altro?

Se volete uno che viene da fuori fuori, ma che piú fuori non si puó... ci sarebbe mia suocera (con le ruote) che non c'entra un fico con il rugby. è il classico riflesso italiano: "quello é amico di..". Prima ancora di vedere di cosa é stato capace di fare.

A dire il vero, Gavazzi (sempre amesso e non concesso a) b) c) di cui sopra, ora avrebbe tutte le credenziali del mondo, il suo club d'origine vince a ripetizione, sforna talenti per l'altissimo livello, non sfigura in Europa, fa abbastanza marketing e spettatori rispetto al baino di influenza.

No, ma la mia non era una bocciatura di Gavazzi, intendiamoci. Era solo una riflessione al pensiero: "se non ci fosse Gavazzi vorrei...".
L'attuale presidente, adesso che trattiene un po' di più le esternazioni, è anche migliorato rispetto gli inizi. Deve solo imparare a non invadere il terreno tecnico, ma questo è il difetto dei quasi tutti i presidenti delle federazioni sportive (e dei club...).
Le cose a mio avviso buone gliele ho riconosciute ampiamente in passato.
Però il sistema di nomina del presidente e tutta la struttura che porta fino alle elezioni federali sono fatti in modo da rendere inevitabile la creazione di una rete di amicizie, di favori che devono essere restituiti, di alleanze e "guerre" per cui si pensa più alla "politica" che al rugby.
Guardate il Noceto, per tenere i piedi in due staffe due importanti dirigenti sono andati con la cordata Innocenti, però il club non si è schierato. Quello che con un brutto neologismo si chiama "cerchiobottismo"

zappatalpa ha scritto:
Cioé é impensabile che si presentasse Tixio o Caxio all'"americana" dicendo: Io sono il Pres del Paganica, abbiamo 20 trofei di U14-U18 negli ultimi 10 anni, so come si gestisce la filiera.-> aperta discussione
Septimo dice: Io ho vinto la Serie A con i tesserati che pagano la quota, so come si spende pochi soldi e valorizza il vivaio-> aperta discussione
Ottavio: Il mio club negli ultim ann ha tirato fuori 5 Favaro, Campagnaro ecc., so come si seleziona per l'alto livello

Nessuna di queste affermazioni può essere fatta dalla attuale dirigenza, mentre molti di quelli che hai citato e che fanno parte della cordata alternativa possono farlo . Giusto per fare un esempio, il CUS Padova di Zanovello naviga a metà classifica in serie B, però negli ultimi 5 anni ha vinto 3 volte l'unico campionato seven in Italia, quello universitario, riuscendo ad ottenere risultati anche all'estero (al Bath red bull sevens) cosa ancora non riuscita ai nazionali, nonostante l'enorme differenza di risorse

Non sarebbe quindi già questo motivo di cambiamento?

zappatalpa ha scritto: Cioé é impensabile che si presentasse Tixio o Caxio all'"americana" dicendo: Io sono il Pres del Paganica, abbiamo 20 trofei di U14-U18 negli ultimi 10 anni, so come si gestisce la filiera.-> aperta discussione
Septimo dice: Io ho vinto la Serie A con i tesserati che pagano la quota, so come si spende pochi soldi e valorizza il vivaio-> aperta discussione
Ottavio: Il mio club negli ultim ann ha tirato fuori 5 Favaro, Campagnaro ecc., so come si seleziona per l'alto livello
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Seguendo questo ragionamento, il presidente dovrebbe essere Vittorio Munari, visti i risultati che ha ottenuto con le giovanili del Petrarca qualche anno fa.. Oppure qualche rappresentante del Valsugana, che é passato in 10 anni da squadra di serie c a produrre nazionali giovanili maschili, e femminili senior, ed a raggiungere la serie A.
Il problema secondo me é che un buon presidente come principale caratteristica dovrebbe essere capace di circondarsi di persone competenti, ed essere altrettanto capace di prendere delle decisioni difficili in caso i risultati non arrivino. Della gestione del marketing dovrebbe occuparsi un buon addetto marketing, della gestione tecnica un buon DOR, eccetera.. Qui in federazione le persone sono rimaste più o meno le stesse, anche dopo errori evidenti e risultati ampiamente insufficienti.

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Be', uno può aver vinto tutto, ma avere un programma elettorale egualmente pessimo.

Nell'articolo non c'è uno straccio di ipotesi sul programma che questo gruppo intende attuare nel caso di elezione.
Siamo quindi fermi al fatto Dominguez ha segnato 1.010 punti nei test e quindi ha diritto di parlare di tecnica, e similia.
Siamo quindi ai pregiudizi, alle simpatie ed alle antipatie.

Vediamo che cosa succede nella NZRU (http://www.nzru.co.nz/about-us/our-people/our-board): ci sono un ex giocatore di livello (il primo ex giocatore professionista ad entrare nel Board), e un ex arbitro. Gli altri hanno prevalentemente un background da manager: specializzati in risorse umane, in contabilità, in legge... Anche i dirigenti, pur in una nazione in cui il rugby è considerato lo sport nazionale, hanno in molti casi sono una limitata ("normale" in quel paese) esperienza di campo.
L'altra finalista del mondiale, l'Australia non è molto dissimile (un rapido sguardo e riconosco solo John Eales come ex giocatore di livello nei membri del board).

Insomma, come dico da anni, a me piacerebbe che la prima cosa fosse la chiarezza degli obiettivi e delle responsabilità, cose che nei loro Annual Report fanno tutte le nazioni più importanti del rugby (NZ, Australia, England...). Esplicitare dove vanno le risorse: quanto al community rugby, quanto al rugby di elite, quanto al rugby femminle, ecc.

Ad esempio, nel sito inglese della RFU ecco comparire sotto la tab governance alcuni capitoli:
- disciplina
- tutela fisica dei giocatori
- supporto ai singoli tesserati
- supporto ai club
- supporto legale
- politiche di anti-doping
- politiche anti-corruzione
- assicurazione
- governo degli agenti dei giocatori
Ognuno di questi capitoli ha obiettivi e responsabili, policies condivise che devono poi essere assorbite "geneticamente" da chi a vario titolo si occupa di rugby.
E stiamo ancora parlando delle premesse...