Intervista a Guidi: Zebre 2016-2017
Moderatore: Emy77
- Hap
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Intervista a Guidi: Zebre 2016-2017
Molto interessante intervista a Gianluca Guidi:
https://www.ecodiparma.it/2016/08/03/ze ... erificare/
Oltre a preannunciare il possibile arrivo di un giovane n.10 argentino, classe 1995, di genitori italiani e quindi di interesse per la Nazionale (seguito anche da squadre inglesi) a me ha fatto molto piacere l'enfasi con cui Guidi ha sottolineato la collaborazione con O'Shea e le novità sulla preparazione e gli allenamenti.
Ottimo anche l'innesto di De Marigny come allenatore dei calci.
Se per la rosa si può avere qualche perplessità , io sono molto fiducioso invece riguardo il miglioramento dello staff, sia come numero e specializzazione, sia come modus operandi, più in sinergia con la Nazionale e al passo con i tempi, o almeno tendente in quella direzione.
https://www.ecodiparma.it/2016/08/03/ze ... erificare/
Oltre a preannunciare il possibile arrivo di un giovane n.10 argentino, classe 1995, di genitori italiani e quindi di interesse per la Nazionale (seguito anche da squadre inglesi) a me ha fatto molto piacere l'enfasi con cui Guidi ha sottolineato la collaborazione con O'Shea e le novità sulla preparazione e gli allenamenti.
Ottimo anche l'innesto di De Marigny come allenatore dei calci.
Se per la rosa si può avere qualche perplessità , io sono molto fiducioso invece riguardo il miglioramento dello staff, sia come numero e specializzazione, sia come modus operandi, più in sinergia con la Nazionale e al passo con i tempi, o almeno tendente in quella direzione.
Agli amici che compaiono dagli abissi di internet solo quando l'Italia le prende, gustando il momento con rara intensità: grazie.
Grazie.
Grazie perché mi avete fatto capire il senso di tutti quei video porno in cui i mariti si sollazzano vedendo la moglie soddisfatta da un estraneo.
Grazie.
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- jpr williams
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Re: Intervista a Guidi: Zebre 2016-2017
Concordo con te e penso che il rapporto stretto fra nazionale e franchige e, auspicabilmente, fra franchige ed eccellenti, possa costituire un interessante spina dorsale dell'alto livello.
Se, poi, Aboud riuscirà a costituire a sua volta una buona spina dorsale del livello di base certi ingranaggi potrebbero cominciare a girare come dio ovale comanda.
Se, poi, Aboud riuscirà a costituire a sua volta una buona spina dorsale del livello di base certi ingranaggi potrebbero cominciare a girare come dio ovale comanda.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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oldprussians
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Re: Intervista a Guidi: Zebre 2016-2017
Allora sta apertura Italo Argentina?
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jentu
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Re: Intervista a Guidi: Zebre 2016-2017
l'annata mi sembra quella del figlio di Dominguezoldprussians ha scritto:Allora sta apertura Italo Argentina?
Parlare e scrivere sono due attività umane differenti
I fatti degli altri sono solo opinioni, le mie opinioni sono fatti (cit. omen nomen)
Non discutere mai con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza (cit. Incertae sedis)
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oldprussians
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Re: Intervista a Guidi: Zebre 2016-2017
Inizialmente ho pensato cosi..jentu ha scritto:l'annata mi sembra quella del figlio di Dominguezoldprussians ha scritto:Allora sta apertura Italo Argentina?
Ma se no erro Piero e nato in Italia
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Garryowen
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Re: Intervista a Guidi: Zebre 2016-2017
Ma il nome era già uscito
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
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jentu
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Re: Intervista a Guidi: Zebre 2016-2017
Tu avevi segnalato questo https://www.youtube.com/watch?v=cApwc0bxjRs
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zappatalpa
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Re: Intervista a Guidi: Zebre 2016-2017
Domandona da mille punti: a cosa si riferisce quando Guidi nel commentare la partita con Munster dice che la settimana é stata veramente dura?
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni
- jpr williams
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Re: Intervista a Guidi: Zebre 2016-2017
Al fatto che hanno lavorato molto in palestra e sarranno un pò imbastiti, I suppose. 
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
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zappatalpa
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Re: Intervista a Guidi: Zebre 2016-2017
"Per giudicare questa partita dobbiamo assolutamente mettere in conto la settimana non facile che abbiamo vissuto: per cui l’analisi finale per noi fa risultare un passo avanti”.
A me sembra che alluda ad altro..
A me sembra che alluda ad altro..
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni
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Garryowen
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Re: Intervista a Guidi: Zebre 2016-2017
Temo anch'io...
Oh, ma se iniziassero ad essere un po' più trasparenti non sarebbe male, eh...
La mia impressione è che l'unico che ha un ritardo sul pagamento dello stipendio sia Guidi...![Mr. Green :-]](./images/smilies/icon_mrgreen.gif)
Oh, ma se iniziassero ad essere un po' più trasparenti non sarebbe male, eh...
La mia impressione è che l'unico che ha un ritardo sul pagamento dello stipendio sia Guidi...
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oldprussians
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Re: Intervista a Guidi: Zebre 2016-2017
Veramente? Chi?Garryowen ha scritto:Ma il nome era già uscito
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Garryowen
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Re: Intervista a Guidi: Zebre 2016-2017
Serafin Bordoli 21 anni
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Re: Intervista a Guidi: Zebre 2016-2017
oldprussians ha scritto:Veramente? Chi?Garryowen ha scritto:Ma il nome era già uscito
jentu ha scritto:Ti avevo risposto https://www.youtube.com/watch?v=cApwc0bxjRs
Parlare e scrivere sono due attività umane differenti
I fatti degli altri sono solo opinioni, le mie opinioni sono fatti (cit. omen nomen)
Non discutere mai con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza (cit. Incertae sedis)
I fatti degli altri sono solo opinioni, le mie opinioni sono fatti (cit. omen nomen)
Non discutere mai con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza (cit. Incertae sedis)
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zappatalpa
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Re: Intervista a Guidi: Zebre 2016-2017
da Allrugby, numero 106:
La squadra, che nelle prime undici giornate dello scorso torneo aveva vinto quattro partite, da febbraio in poi è andata a picco, subendo 52 punti (a zero!) dal Leinster e 51 (in casa) dal Connacht. “Lì abbiamo pagato le assenze dei Nazionali, gli infortuni e anche qualche errore – ammette Gianluca Guidi, quest’anno alla seconda stagione con il club -. A novembre e dicembre, rientrati i giocatori dal Mondiale, per dare sostanza e continuità al nostro gioco avevo ridotto al minimo il turn over. La conseguenza è stata che quando, in concomitanza con il Sei Nazioni, ho dovuto dare spazio agli altri, molti non erano pronti, o avevano nelle gambe troppo pochi minuti per non pagare lo scotto del match. Quest’anno cercherò di fare tesoro di quell’esperienza, anche se con la Champions Cup (pool con Connacht, Tolosa e Wasps) l’asticella si alza ancor di più e vincere otto partite come abbiamo fatto l’anno scorso (tre in Challenge Cup), sarà difficilissimo se non quasi impossibile. Però la squadra è motivata e noi proveremo a fare bene”.
L’estate però ha visto le Zebre dover far fronte a un’ulteriore riduzione di budget: è partito Leo Sarto, Bortolami ha smesso di giocare, Haimona è tornato in Nuova Zelanda, Beyers in Sudafrica, altri hanno lasciato o sono scesi di categoria. Non ci sono più neanche i due ingaggi più controversi della scorsa stagione Luke Burgess e Mils Muliaina. A proposito di quest’ultimo Pagliarini aveva detto qualche mese fa che averlo portato a Parma “era stata una follia. Che senso ha? – aveva aggiunto l’attuale presidente del club -. Cioè, o sei una società che ha dietro una comunicazione tale che sa vendere il prodotto Muliaina, come Dan Carter al Racing che però ti fa anche vincere, o non ha senso. Già abbiamo pochi soldi, se poi li spendiamo male siamo rovinati”.
Per la prossima stagione è arrivato quindi un gruppo di giovani italiani (Castello, Mbandà, Gabriele di Giulio, Bellini) ai quali vanno aggiunti Venditti, Furno e Festuccia, reduci da esperienze all’estero di diversa consistenza e soddisfazione. “Sono tutti giocatori – aveva detto Pagliarini a metà aprile a Rugby1823 – che hanno la possibilità di giocarsi la chance Nazionale ed è il motivo per cui le Zebre hanno senso di esistere e per il quale la Fir dà una parte del budget a noi e alla Benetton.”
Nella stessa logica sono stati ingaggiati il pilone Le Roux e la poderosa ala Greef, sudafricani, entrambi del 1994, due “project players” potenzialmente interessanti per il futuro. Molto più difficile, viceversa, capire le ragioni dell’ingaggio dei vari Minnie (classe 1986), Engelbrecht, mediano di mischia dei Blue Bulls, e Afamasaga, trequarti samoano di 27 anni. Giocatori così servono davvero per crescere?
“Per me parla la mia storia e il mio curriculum – dice Guidi -, io quando ho potuto ho sempre fatto giocare i giovani italiani, i quali quando si dà loro spazio fanno bene e hanno tanta motivazione. Credo che qui per quanto riguarda la gestione ci sia ancora qualcosa da mettere a punto nel rapporto Fir-proprietà. Le Zebre, al momento, sono uno di quei classici casi in cui vanno definiti un po’ meglio i confini fra l’investimento pubblico e quello privato, anche perché al momento le risorse vengono quasi esclusivamente dalla Federazione. Nel complesso tuttavia, pur con una riduzione del budget, la squadra è competitiva: abbiamo 38 giocatori, più Licata e Panunzi dall’Accademia, e un paio di “permit” (Pettinelli e Panico del Calvisano, ndr). Baker è un All Black Seven, è più giovane e ha più “gambe” di Muliaina e, in mediana, partito Burgess, abbiamo Violi, Palazzani e Engelbrecht, con l’aggiunta di Panunzi che è un ragazzo di sicure qualità”.
A giugno, Guidi è stato in tournée con la Nazionale. “Conor è molto interessato a lavorare in sinergia con le franchigie – spiega – anche perché sa benissimo che è da qui, e dal Treviso, che verrà la gran parte dei giocatori dell’Italia. Ci sentiamo spesso e penso che questa collaborazione non potrà che essere positiva. Durante il tour abbiamo provato qualche cosa di nuovo in difesa e lo stesso lavoro proveremo a riproporlo con le Zebre. Quest’anno stiamo cercando di migliorare anche alcuni aspetti logistico-organizzativi: Zebre e Treviso sono le due squadre del Pro12 che viaggiano di più, pertanto qui a Parma abbiamo creato una piccola commissione della quale, oltre al capitano (George Biagi, ndr), fanno parte anche Andrea de Marchi e Matteo Pratichetti per cercare di venire incontro alle esigenze del gruppo in termini di trasferte, recuperi, giornate di riposo. L’anno scorso abbiamo avuto moltissimi infortuni, per cui cambieremo qualcosa anche nella preparazione fisica. Però, ribadisco, al completo, la squadra è competitiva: lo ha dimostrato la scorsa stagione quando, dopo aver preso le misure con il livello del torneo, almeno fino a gennaio è stata in grado di rivaleggiare con tutti. E per quello che ho visto nella prima amichevole (a Bayonne, a inizio agosto, ndr), quest’anno siamo più avanti rispetto a un anno fa. Siamo pochi, questo è uno dei nostri problemi, la rosa è corta dovremo ruotare al meglio le risorse, ma su questo ho avuto anche il conforto di O’Shea che mi ha detto che in occasione delle partite della Nazionale, i giocatori che non andranno in panchina saranno disponibili per rientrare al club nel fine settimana e anche questo per noi, quando abbiamo gli uomini contati, può essere importante”.
La squadra, che nelle prime undici giornate dello scorso torneo aveva vinto quattro partite, da febbraio in poi è andata a picco, subendo 52 punti (a zero!) dal Leinster e 51 (in casa) dal Connacht. “Lì abbiamo pagato le assenze dei Nazionali, gli infortuni e anche qualche errore – ammette Gianluca Guidi, quest’anno alla seconda stagione con il club -. A novembre e dicembre, rientrati i giocatori dal Mondiale, per dare sostanza e continuità al nostro gioco avevo ridotto al minimo il turn over. La conseguenza è stata che quando, in concomitanza con il Sei Nazioni, ho dovuto dare spazio agli altri, molti non erano pronti, o avevano nelle gambe troppo pochi minuti per non pagare lo scotto del match. Quest’anno cercherò di fare tesoro di quell’esperienza, anche se con la Champions Cup (pool con Connacht, Tolosa e Wasps) l’asticella si alza ancor di più e vincere otto partite come abbiamo fatto l’anno scorso (tre in Challenge Cup), sarà difficilissimo se non quasi impossibile. Però la squadra è motivata e noi proveremo a fare bene”.
L’estate però ha visto le Zebre dover far fronte a un’ulteriore riduzione di budget: è partito Leo Sarto, Bortolami ha smesso di giocare, Haimona è tornato in Nuova Zelanda, Beyers in Sudafrica, altri hanno lasciato o sono scesi di categoria. Non ci sono più neanche i due ingaggi più controversi della scorsa stagione Luke Burgess e Mils Muliaina. A proposito di quest’ultimo Pagliarini aveva detto qualche mese fa che averlo portato a Parma “era stata una follia. Che senso ha? – aveva aggiunto l’attuale presidente del club -. Cioè, o sei una società che ha dietro una comunicazione tale che sa vendere il prodotto Muliaina, come Dan Carter al Racing che però ti fa anche vincere, o non ha senso. Già abbiamo pochi soldi, se poi li spendiamo male siamo rovinati”.
Per la prossima stagione è arrivato quindi un gruppo di giovani italiani (Castello, Mbandà, Gabriele di Giulio, Bellini) ai quali vanno aggiunti Venditti, Furno e Festuccia, reduci da esperienze all’estero di diversa consistenza e soddisfazione. “Sono tutti giocatori – aveva detto Pagliarini a metà aprile a Rugby1823 – che hanno la possibilità di giocarsi la chance Nazionale ed è il motivo per cui le Zebre hanno senso di esistere e per il quale la Fir dà una parte del budget a noi e alla Benetton.”
Nella stessa logica sono stati ingaggiati il pilone Le Roux e la poderosa ala Greef, sudafricani, entrambi del 1994, due “project players” potenzialmente interessanti per il futuro. Molto più difficile, viceversa, capire le ragioni dell’ingaggio dei vari Minnie (classe 1986), Engelbrecht, mediano di mischia dei Blue Bulls, e Afamasaga, trequarti samoano di 27 anni. Giocatori così servono davvero per crescere?
“Per me parla la mia storia e il mio curriculum – dice Guidi -, io quando ho potuto ho sempre fatto giocare i giovani italiani, i quali quando si dà loro spazio fanno bene e hanno tanta motivazione. Credo che qui per quanto riguarda la gestione ci sia ancora qualcosa da mettere a punto nel rapporto Fir-proprietà. Le Zebre, al momento, sono uno di quei classici casi in cui vanno definiti un po’ meglio i confini fra l’investimento pubblico e quello privato, anche perché al momento le risorse vengono quasi esclusivamente dalla Federazione. Nel complesso tuttavia, pur con una riduzione del budget, la squadra è competitiva: abbiamo 38 giocatori, più Licata e Panunzi dall’Accademia, e un paio di “permit” (Pettinelli e Panico del Calvisano, ndr). Baker è un All Black Seven, è più giovane e ha più “gambe” di Muliaina e, in mediana, partito Burgess, abbiamo Violi, Palazzani e Engelbrecht, con l’aggiunta di Panunzi che è un ragazzo di sicure qualità”.
A giugno, Guidi è stato in tournée con la Nazionale. “Conor è molto interessato a lavorare in sinergia con le franchigie – spiega – anche perché sa benissimo che è da qui, e dal Treviso, che verrà la gran parte dei giocatori dell’Italia. Ci sentiamo spesso e penso che questa collaborazione non potrà che essere positiva. Durante il tour abbiamo provato qualche cosa di nuovo in difesa e lo stesso lavoro proveremo a riproporlo con le Zebre. Quest’anno stiamo cercando di migliorare anche alcuni aspetti logistico-organizzativi: Zebre e Treviso sono le due squadre del Pro12 che viaggiano di più, pertanto qui a Parma abbiamo creato una piccola commissione della quale, oltre al capitano (George Biagi, ndr), fanno parte anche Andrea de Marchi e Matteo Pratichetti per cercare di venire incontro alle esigenze del gruppo in termini di trasferte, recuperi, giornate di riposo. L’anno scorso abbiamo avuto moltissimi infortuni, per cui cambieremo qualcosa anche nella preparazione fisica. Però, ribadisco, al completo, la squadra è competitiva: lo ha dimostrato la scorsa stagione quando, dopo aver preso le misure con il livello del torneo, almeno fino a gennaio è stata in grado di rivaleggiare con tutti. E per quello che ho visto nella prima amichevole (a Bayonne, a inizio agosto, ndr), quest’anno siamo più avanti rispetto a un anno fa. Siamo pochi, questo è uno dei nostri problemi, la rosa è corta dovremo ruotare al meglio le risorse, ma su questo ho avuto anche il conforto di O’Shea che mi ha detto che in occasione delle partite della Nazionale, i giocatori che non andranno in panchina saranno disponibili per rientrare al club nel fine settimana e anche questo per noi, quando abbiamo gli uomini contati, può essere importante”.
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni