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io la posto qui e ora, dopo una sconfitta anche abbastanza brutta.

E' innegabile che con COS ci siando dei miglioramenti e che il vento sia cambiato. La strada e' lunga ma non ho mai visto questa progressione e questa organizzazione in nazionale.
Però la nazionale fa 11 partite all'anno, nel resto del tempo il grosso dei giocatori prende legnate su legnate con le celtiche.

Ma non sarà il caso di usare diversamente le due franchigie?

Non possiamo dire esplicitamente che una franchigia, le zebre, è la nazionale, allenata e gestita dallo staff della nazionale, che viene rafforzata dagli innesti dall'estero e del Benetton in occasione delle finestre internazionali? In fondo è quello che fa anche l'Argentina.
Se COS è in grado, con poco tempo a disposizione, di generare dei miglioramenti, cosa potrebbe fare con i giocatori costantemente sotto controllo?

Voi cosa ne pensate?

Io ne penso tutto il meglio possibile, tant'è vero che, in epoca di elezioni federali, avevo esposto un mio programma presidenziale (sono moderatamente megalomane ) che sul punto specifico prevedeva:
Una sola franchigia federale, nel senso di finanziata con soldi pubblici (se un privato ne vuole fare una seconda faccia pure, con l'aiuto e appoggio politico della federazione, ma senza un euro di soldi pubblici). La franchigia privata, se ci sarà, farà tutto quello che gli pare, mentre quella pubblica dovrà avere come DOR il tecnico della nazionale affiancato dal proprio staff e non potrà mettere sotto contratto più di 4 stranieri, di cui almeno 2 equiparabili.
Non mi sembra molto diverso da quello che proponi anche tu. Quindi se, visto che la mia candidatura non se l'è filata nessuno , vuoi provare a candidarti anche tu sappi che il mio voto già ce l'hai!

Consulente ha scritto: Non possiamo dire esplicitamente che una franchigia, le zebre, è la nazionale, allenata e gestita dallo staff della nazionale, che viene rafforzata dagli innesti dall'estero e del Benetton in occasione delle finestre internazionali? In fondo è quello che fa anche l'Argentina.
Se COS è in grado, con poco tempo a disposizione, di generare dei miglioramenti, cosa potrebbe fare con i giocatori costantemente sotto controllo?

Voi cosa ne pensate?

Perché, pensi che il problema delle franchigie sia la conduzione tecnica?

Titolo non molto ficcante
Era meglio "ma allora nulla é cambiato....?"

Nel merito: Sono con Oldie, con molti giocatori cosí tanto inferiori ai dirimpettai (non per livello assoluto, eh? lasciando da parte il fatto che il gioco é cambiato (percui "qualcosa cambia ) "chi afferma che pure giocatori come Ceccarelli, Steyn, Bisegni, Allan ecc siano di livello inferiore a quelli di 20 anni fa, é in errore. Sono tutti piú allenati, piú veloci, piú tattica, piú tutto di allora)... cosa si vuole fare di piú?
Per me ieri si é andato anche troppo bene, l'ultima meta la tipica coglioneria di voler strafare (4 che rin-corrono una palla alta), era 5-26 con tutte le attenuanti ce abbiamo detto. L'anno scorso eravamo a 14-67 se non sbaglio.

Il difficile viene alla 3a giornata, per la poca profonditá che abbiamo

Garryowen ha scritto:

Consulente ha scritto:
Perché, pensi che il problema delle franchigie sia la conduzione tecnica?

Penso che magari così si fa una franchigia che non naviga nel fondo del pro 12 e ci si abitua un po' a vincere. Se 1 on 1 siamo in media inferiori, non ti pare che una prestazione di squadra impeccabile sia un obiettivo a cui puntare?
Ovvio che la soluzione di lungo periodo è produrre più giocatori di qualità, ma nel breve medio cosa facciamo?

JPR: vero è molto simile come proposta (e io farei zero stranieri non equiparabili ...) ma io penso che due franchigie siano indispensabili e che per averle si possa aiutare il privato. Altrimenti si mettono troppe uova in un solo paniere.

Premesso che si debba lavorare duro, poichè il conto da pagare evidentemente è ancora lungo, come movimento, dobbiamo pensare al futuro. Sistemato il concetto che la casa si costruisce dalle fondamenta ( rugby di base/impiantistica/accademie legate alle franchige e campionato under 20 ), bisogna pensare a chi mettere tra 10 anni a capo del rugby italico, in modo che sia un rappresentate la cui autorità sia riconosciuta anche all'estero, per cui suggerisco alcune specifiche:
Esser stato un Nazionale
Esser stato un Capitano
Aver giocato all'estero, magari in un grosso club inglese ed esserne stato il capitano, e magari pure miglior giocatore dell'anno della PremieShip, ( per cui masticare l'inglese come le noccioline allo spritz)
e visto che ci siamo, pure ingegnere, che non guasta in fase progettuale..
Ecco, pensiamo al futuro perchè nel presente c'è da penare e tanto..

Bortolami.

Indovinato?

Non mi torna solo il "miglior giocatore della Premiership". Che io sappia quello è stato solo Castro, ma lui non è ingegnere

Nello stesso anno eletto miglior giocatore e miglior capitano in PremierShip.
Castro collauda piscine gonfiabili a Las Vegas ( così è scritto nel suo CV)

Comunque il ragionamento non è sul nome, ma sul tipo di qualifiche/storia/CV che il profilo di un futuro presidente federale deve avere.Non più quello che viene eletto in base alle fette di torta che distribuirà, ma quello che sarà in grado di meglio rappresentarci in ambito Six Nations/ WR , quello che sarà in grado di garantire, facendosi rispettare, che la fetta di torta che ci spetta ( = premi economici in base al piazzamento SIX NAtions ) sia quella meritata sul campo, non quella decisa dal Board.Perchè al movimento serve che quella fetta di torta sia il più grande possibile, per costruire campi, pagare e qualificare tecnici,esser competitivi con le franchige, no comprare sedi di rappresentanza extralusso, perchè l'Olimpico lo riempi se vinci quelle che puoi vincere.

bep68 ha scritto:Nello stesso anno eletto miglior giocatore e miglior capitano in PremierShip.
Castro collauda piscine gonfiabili a Las Vegas ( così è scritto nel suo CV)

Castro è stato il primo pilone nella storia della Premiership ad essere stato nominato miglior giocatore. Deve essere stato il primo anno nei Tigers. Di Bortolami non mi ricordavo.

Garryowen ha scritto:

bep68 ha scritto:Nello stesso anno eletto miglior giocatore e miglior capitano in PremierShip.
Castro collauda piscine gonfiabili a Las Vegas ( così è scritto nel suo CV)

Castro è stato il primo pilone nella storia della Premiership ad essere stato nominato miglior giocatore. Deve essere stato il primo anno nei Tigers. Di Bortolami non mi ricordavo.

certo che lo so.massimo rispetto sia per il giocatore che per l'uomo.compreso "l'affair" Las Vegas. Non mi pare che la gestione dei giocatori sia il punto di forza del Racing..

bep68 ha scritto:Comunque il ragionamento non è sul nome, ma sul tipo di qualifiche/storia/CV che il profilo di un futuro presidente federale deve avere.Non più quello che viene eletto in base alle fette di torta che distribuirà, ma quello che sarà in grado di meglio rappresentarci in ambito Six Nations/ WR , quello che sarà in grado di garantire, facendosi rispettare, che la fetta di torta che ci spetta ( = premi economici in base al piazzamento SIX NAtions ) sia quella meritata sul campo, non quella decisa dal Board.Perchè al movimento serve che quella fetta di torta sia il più grande possibile, per costruire campi, pagare e qualificare tecnici,esser competitivi con le franchige, no comprare sedi di rappresentanza extralusso, perchè l'Olimpico lo riempi se vinci quelle che puoi vincere.

Preferirei un manager con esperienza di rugby di club ed anche ex giocatore, non necessariamente nazionale o comunque di alto livello. Ho scritto le tre caratteristiche in ordine di importanza, secondo il mio parere.
Il nazionale prestigioso, la "colonna" degli azzurri la vedrei meglio nel Board mondiale o del 6N o Pro12 ecc..., un po' sono arrivati ad essere Pichot, Beaumont e compagnia.

Ma a parte il presidente federale, per parlare a più breve scadenza, io vorrei che a O'Shea e al suo staff fosse data carta bianca e fosse rinnovato il contratto un anno prima della scadenza, per arrivare al mondiale senza distrazioni

Se si vuole cambiare c'è un solo modo: eliminare le due celtiche perdenti e condannate all'ultimo e penultimo posto e rifondare un campionato nazionale a 8 squadre di livello alto. Meglio avere giocatori che lottano in campionato nazionale con la mentalità vincente che una costosa celtic che produce giocatori frustrati dalle innumerevoli sconfitte...

Io invece mi sto allineando alla storica posizione di jpr
dell' unica franchigia .

giuseppone64 ha scritto:Io invece mi sto allineando alla storica posizione di jpr
dell' unica franchigia .

Facciamo un unica franchigia? E poi quando gioca la Nazionale? Cosa facciamo? Giochiamo l'Accademia Nazionale?
Siamo seri ragazzi, per avere una Nazionale con gente allenata all'alto livello o "mandi" i migliori all'estero, oppure fai due/tre franchigie che ti danno 30 giocatori di livello/esperienza per il 6 Nazioni-Test Match e Mondiali, senza lasciare le franchigie a corto di giocatori (il Pro12 continua imperterrito anche con il 6 Nazioni).
E' fondamentale la formazione di allenatori, preparatori atletici e skill coach per avere in futuro giocatori di altissimo livello.