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Non riesco a vedere se qualcuno abbia già aperto l'argomento, quindi lo apro io e il nostro amato moderatore eventualmente provvederà ad accorpare i thread...
Trovo scandaloso che la Dinamo Dora Torino abbia escluso la squadra 7s femminile della base americana di Sigonella dal proprio torneo Festa del Rugby Popolare che si terrà il 2 giugno al Motovelodromo di Torino. Sarei andato, se non fosse per questo increscioso episodio che questi idioti rivendicano con orgoglio. Ho pacatamente commentato che questo atteggiamento non è rugby, la politica deve stare fuori dal nostro sport. Mi sono sentito rispondere che la politica è in qualunque cosa. Purtroppo Torino è anche questo, ed è uno dei motivi per cui mai amerò questa città: è piena di individui che riescono a fare politica anche a colazione parlando di latte e biscotti.

Come ho avuto modo di dire nel thread ma si può?, anch'io resto perplesso dal fatto che i militari americani occupino il suolo italiano da oltre 70 anni e il loro governo, per via della Nato, non mostri intenzione di ritirarli. Tuttavia non arrivo di certo a odiarli e anzi, penso che per chi si riempie la bocca di immigrazione e multiculturalismo come i gruppi politici a cui la Dinamo Dora evidentemente fa riferimento, sarebbe stato bello organizzare un qualcosa di interculturale con dei militari stranieri che sono vissuti come un corpo estraneo, poteva essere l'occasione per conoscersi meglio e avvicinarsi. E invece no, da buoni incoerenti li hanno respinti e offesi, come si vede nella foto che hanno fieramente pubblicato loro stessi, perché i percorsi d'intercultura a loro vanno bene solo se ci sono di mezzo gli africani e gli arabi, che schifo gli indoeuropei. Razzisti, quelli della Dinamo Dora sono razzisti della peggior specie, perché nascondono il loro razzismo verso tutti gli altri dietro la solidarietà per "certe" etnie.

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capisco la chiusura a "esponenti politici" ed a "reminescenze del passato".

Però la chiusura a società sportive militari e della polizia mi sembra quantomeno perplimente.

Un po' strana come linea.

Il resto della conversazione è semplicemente da DEFICENTI. E poi parlano di pace e integrazioni.

una volta su un muro lessi "RAZZI sui RAZZISTI" ecco... coerenza a palla proprio

giusto per completezza di informazioni:

http://www.quotidianopiemontese.it/2017 ... -militari/#_

http://torino.repubblica.it/cronaca/201 ... 165912246/

https://torino.virgilio.it/notizielocal ... 30381.html


che dire...
amaro in bocca.
Tanto amaro.

Tallonatore80 ha scritto:
una volta su un muro lessi "RAZZI sui RAZZISTI"

Io questo non creto, anghe pecché...

Vabbè provo a sdrammatizzare un po' perché veramente è una pessima notizia con cui iniziare un lunedì.

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Associare il rugby alla discriminazione politico-ideologica è semplicemente demenziale.
Se fossi il responsabile di una squadra ammessa a partecipare la ritirerei immediatamente e organizzerei un'amichevole con la squadra esclusa.
Non sono né un militarista, né un guerrafondaio, ma la guerra alle stronzate andrebbe dichiarata immediatamente.
Grazie della segnalazione, enri.

Per come la vedo io il loro veto potrebbe anche essere accettabile (non condivisibile, ma accettabile) se espresso con appena un po' di intelligenza: "ci spiace dover rifiutare la vostra richiesta ma pensiamo che la vostra presenza militare sul suolo italiano...". Invece il tono della loro risposta in chat (poi definita "scanzonata"...) è secco e inutilmente sprezzante, un tono da ragazzino che gioca a fare il guerrigliero contro le forze dell'imperialismo. Se si legge lo screenshot della chat si capisce facilmente che dopo la prima risposta quello del Dora Rugby era già tutto un fremito perché pregustava una lite verbale contro l'odiato yankee, invece l'odiato yankee un po' perplesso risponde solo "ok" e allora quello del Dora si sente in dovere di rincarare la dose con un eroico "sparite dall'Italia e dall'Universo", e poi corre a vantarsi su facebook. Se il protagonista di quel breve dialogo fosse stato un ragazzo dell'U16 passato per caso davanti al pc del club si poteva anche accettare, ma da quel che ho letto lo sprezzante chattatore è l'allenatore della squadra.
A rendere tutto ancor più meschino è il fatto che scorrendo un attimo la pagina fb del Dinamo Dora Rugby si nota una certa glorificazione -"scanzonata"- dell'epopea dell'Unione Sovietica (anche il nome del club citato spesso come acronimo DDR non sembra casuale) e non mi pare che né l'URSS né la DDR fossero realtà prive di esercito, di polizia e di autoritarismo. Ma si sa che per certe persone tutto il male risiede in America

Ilgorgo ha scritto:Per come la vedo io il loro veto potrebbe anche essere accettabile (non condivisibile, ma accettabile) se espresso con appena un po' di intelligenza: "ci spiace dover rifiutare la vostra richiesta ma pensiamo che la vostra presenza militare sul suolo italiano...". Invece il tono della loro risposta in chat (poi definita "scanzonata"...) è secco e inutilmente sprezzante, un tono da ragazzino che gioca a fare il guerrigliero contro le forze dell'imperialismo. Se si legge lo screenshot della chat si capisce facilmente che dopo la prima risposta quello del Dora Rugby era già tutto un fremito perché pregustava una lite verbale contro l'odiato yankee, invece l'odiato yankee un po' perplesso risponde solo "ok" e allora quello del Dora si sente in dovere di rincarare la dose con un eroico "sparite dall'Italia e dall'Universo", e poi corre a vantarsi su facebook. Se il protagonista di quel breve dialogo fosse stato un ragazzo dell'U16 passato per caso davanti al pc del club si poteva anche accettare, ma da quel che ho letto lo sprezzante chattatore è l'allenatore della squadra.
A rendere tutto ancor più meschino è il fatto che scorrendo un attimo la pagina fb del Dinamo Dora Rugby si nota una certa glorificazione -"scanzonata"- dell'epopea dell'Unione Sovietica (anche il nome del club citato spesso come acronimo DDR non sembra casuale) e non mi pare che né l'URSS né la DDR fossero realtà prive di esercito, di polizia e di autoritarismo. Ma si sa che per certe persone tutto il male risiede in America

Accettabile il veto filosoficamente parlando, i modi sono da ignorante e becero.

Hai ragione in pieno gorgo.

Interessante la valutazione del buon gorgo, il quale, come spesso sa fare, riesce anche a farci vedere versanti che magari non sono così immediati.
Ciò detto continuo ad avere una visione inclusiva del rugby e mal sopporto l'esclusione di chicchessia.

jpr williams ha scritto:Interessante la valutazione del buon gorgo, il quale, come spesso sa fare, riesce anche a farci vedere versanti che magari non sono così immediati.
Ciò detto continuo ad avere una visione inclusiva del rugby e mal sopporto l'esclusione di chicchessia.

l'esclusione ci sta- Rispetto ed educazione non possono mancare, mai!

jpr williams ha scritto:Interessante la valutazione del buon gorgo, il quale, come spesso sa fare, riesce anche a farci vedere versanti che magari non sono così immediati.
Ciò detto continuo ad avere una visione inclusiva del rugby e mal sopporto l'esclusione di chicchessia.

Intervengo con difficoltà in questo dibattito, perchè è davvero molto più complesso di come lo si sta affrontando.
Lo faccio solo per farti notare che anche la democrazia è generalmente inclusiva, tuttavia delimita l'ambito geografico o di altro tipo in cui si esercita attraverso la cittadinanza e si difende, anche aspramente (carcere, esilio, in altri paesi come gli USA con la pena di morte), da chi nega la democrazia stessa ed attacca lo stato democratico.
Questi concetti andrebbero sviluppati meglio di come sto barbaramente facendo, ma già mi sembrano ot così in un sito di rugby.

Secondo me non ci sta nemmeno l'esclusione, mi sa tanto di "il pallone è mio e io con te non gioco". Se io organizzassi un torneo e non accettassi la partecipazione della squadra dei profughi di Casale Monferrato, qualunque sia il motivo per cui li escludo, pioverebbero critiche tali che finirei sui TG nazionali. Sarebbe come se una squadra del campionato, per la stessa motivazione, desse forfait al match contro le Fiamme Oro. Mi ricordano tanto quel nuotatore, credo iraniano, comunque islamico, che si rifiutò di scendere in acqua perché nella sua batteria c'era anche un israeliano e si rifiutava di entrare nella stessa acqua.

La scarsissima educazione è la ciliegina sulla torta, ma già l'esclusione di per sè è un fatto pesante. Qui si usa il rugby per fare politica, in maniera becerissima.

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Sono d'accordo con enrico e penso anche che lo sport sia un meraviglioso momento di incontro e confronto.
Quando ci si vuole incontrare solo con chi è "uguale" secondo me si fa poca strada; inoltre percepisco la sproporzione umana fra un gruppo di ragazze (che incidentalmente svolgono la legittima professione militare) che hanno solo voglia di divertirsi praticando uno sport e l'attribuzione di tutte le colpe da accollare in capo ad una nazione ed alla sua storia.
Insomma, chi esclude l'altro e si professa pacifista secondo me ha idee poco chiare.

Esclusione idiota, a prescindere dai modi.
Anche espressa in tono garbato è pura e semplice espressione di profonda ignoranza. Un idiota non si può esprimere "con intelligenza", magari con buona educazione, ma non con intelligenza, e comunque resta sempre un idiota.

Non ho letto gli articoli e non ho tempo di farlo, ma se la FIR o qualche Ente locale hanno concesso il patrocinio, dovrebbero ritirarlo immediatamente

Garryowen ha scritto:Esclusione idiota, a prescindere dai modi.
Anche espressa in tono garbato è pura e semplice espressione di profonda ignoranza. Un idiota non si può esprimere "con intelligenza", magari con buona educazione, ma non con intelligenza, e comunque resta sempre un idiota.

Non ho letto gli articoli e non ho tempo di farlo, ma se la FIR o qualche Ente locale hanno concesso il patrocinio, dovrebbero ritirarlo immediatamente

Il comitato piemonte ha deferito la società alla procura federale mi pare.
La Fir si dissocia.
L'UISP condanna il gesto.

La gente, ovviamente, si divide in due frange.
Ed il buon senso come sempre, va a donne di facili costumi.

Tallonatore80 ha scritto: Il comitato piemonte ha deferito la società alla procura federale mi pare.
La Fir si dissocia.
L'UISP condanna il gesto.

La gente, ovviamente, si divide in due frange.
Ed il buon senso come sempre, va a donne di facili costumi.

Molto bene, IMHO. Specie la posizione dell'UISP, tutt'altro che scontata.