Intervista di oggi a Marco Riccioni.
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Vent’anni a novembre, dopo due anni in cui ha bruciato le tappe, Marco Riccioni lascia Calvisano per Treviso. Ecco alcuni suoi punti di vista in merito.
Secondo anno di impegno ad alto livello, Eccellenza, Sei nazioni e mondiali U20. Che bilancio fai di quest’annata sportiva 2016/17 conclusasi con il tuo primo scudetto?
Quest’anno è stato un coronamento di due anni di lavoro tra Nazionale e Calvisano… venivo da un anno difficile (finale persa e 11° posto al mondiale in Inghilterra) e avevo tanta voglia di rifarmi… ho trovato molta continuità in eccellenza e in nazionale e siamo arrivati a due risultati inportantissimi! Lo scudetto e l’ottavo posto al mandiale … di piu non avrei potuto chiedere!
Trovi corretto che un diciottenne , come hai fatto tu, si sia formato in una società di eccellenza o riterresti più adatto che si confrontasse, solo con i coetanei, in un campionato U20?
Secondo me andare in un club di Eccellenza a 18 anni è il massimo per un ragazzo perché ti mette a contatto con gente che ne ha tanta di esperienza e che può solo farti crescere … faccio l’esempio di Federico Consoli che si è allenato con noi per la parte finale del campionato e ha avuto una crescita esponenziale fin dalle prime settimane.
Che sensazioni hai provato quando la “tua”mischia è riuscita a metter sotto Irlanda, Scozia, All Blacks e Galles?
Essere superiori in mischia è sempre gratificante se poi succede contro i piu forti del mondo (AB) è ancora più bello . Comunque siamo sempre stati foduciosi del nostro lavoro in mischia e alla fine ha pagato.
Quali sono i giovani piloni che ti hanno impressionato al Campionato mondiale e che non vorresti trovarti di fronte in una partita e quali caratteristiche tecniche invidi loro?
Sicuramente il pilone destro degli all blacks è uno dei più forti in circolazione e forse contro di noi ha sofferto qualcosa in mischia ma in gioco aperto è veramente fortissimo e si ripropone sempre . Onestamente non ci sono piloni che non vorrei trovarmi davanti perché penso che tutte le sfide, sopratutto le piu difficili , servano a farti crescere e a farti capire a che punto sei.
Quali sono i miglioramenti che ritieni determinanti per una tua ulteriore crescita tecnica?
Sicuramente il fitness e il fisico per il livello che andrò ad affrontare sarà fondamentale ma anche migliorare skills e tecnica individuale sarà importantissimo.
In questi due anni hai avuto a che fare con 5 allenatori, Brunello, Mor, Troncon, Orlandi e Aboud, indica di ognuno i pregi più importanti:
Brunello: tranquillità e confidenza
Mor: affidabile e disponibile
Troncon: cinico e freddo nelle scelte
Orlandi: ti da sicurezza e ti supporta nei momenti difficili degli allenamenti e partite
Aboud: è stata l’arma in piu di quest’anno. con lui ci siamo sentiti piu sicuri dei nostri mezzi e ci ha fatto approcciare le partite in modo diverso
Tu sei teramano ( nato a Pescara), ti ha pesato lasciare la città e le amicizie per dedicarti al rugby?
Amo la mia città e le mie radici ma ognuno ha una strada da percorrere nella vita e se in più quella strada ti permette di fare qualcosa che hai sempre sognato non è poi così difficile allontanarsi, poi se hai persone come i miei famigliari e i miei amici che ti supportano è tutto molto più facile.
Capitolo scuola. Che scuola frequenti e quali obbiettivi hai in proposito?
Al momento sto finendo la maturità. Per i prossimi anni ancora devo decidere… sono indeciso tra fisioterapia e odontoiatria.
Infine, Salvo Costanzo.
Per me Salvo è stato come un fratello maggiore che ti tiene sotto l’ala protettrice… mi ha insegnato moltissimo anche perché da uno così puoi solo che imparare…. sognavo di farlo smettere con il decimo scudetto in tasca e così è stato ! Sono felicissimo per lui e per la sua famiglia che stanno affrontando una nuova avventura, sono sempre stati disponibilissimi e fantastici con me