Permit players
Inviato: 7 gen 2019, 10:57
https://www.onrugby.it/2018/05/24/la-sv ... pavanello/
Torniamo a quel 45+6 a cui hai accennato prima. Cosa significa? Ci sarà un gestione diversa dei permit player nella prossima stagione? Per esempio, Cannone e Lamaro dovrebbero restare al Petrarca, ma sappiamo che sono nell’orbita del Benetton.
Noi abbiamo cominciato quest’anno un progetto con alcuni ragazzi, per esempio con Filippetto, che erano a carico nostro, si allenavano con noi e il sabato tornavano nei rispettivi club. Lui, per tutta una serie di motivi indipendenti da questi accordi, non è riuscito a giocare.
Abbiamo capito dove bisognava implementare o togliere, e dal prossimo anno questo gruppo di giocatori si allargherà ulteriormente. Cercheremo di lavorare con tutti i club del nostro territorio nei limiti del possibile.
Questi ragazzi, tesserati con le società di Eccellenza, si alleneranno con noi lunedì e martedì, dopodiché saranno liberi di tornare al club se non utilizzati e giocheranno in Eccellenza.
Sappiamo dei buoni rapporti del Petrarca, ma recentemente anche il presidente di Rovigo, Nicola Azzi, ha detto “mi piacerebbe che la Rugby Rovigo diventi una sorta di Accademia per i giovani in orbita Benetton”. Sembra che il Veneto si stia stringendo come non mai attorno a Treviso.
Siamo molto contenti di questo. Ci si è resi conto che lavorando in maniera autonoma non si ottengono risultati ed obiettivi a differenza di quando si lavora insieme. C’è più monitoraggio sui giovani, per i quali si è messo in piedi un progetto molto importante per una realtà come la nostra. È sicuramente un passo importante.
E invece il percorso al contrario, magari per giocatori provenienti da lunghi infortuni che hanno bisogno di giocare, non è ancora realizzabile?
So che è materia di discussione nelle riunioni tra i club di Eccellenza. Mi auguro che si riesca ad ottenere un regolamento del genere e mettere tutti d’accordo, perché a mio modo di vedere per i nostri tesserati sarebbe importante andare a giocare quando non trovano spazio o per recuperare da un infortunio. Farebbe il bene del giocatore e anche dei club.
https://www.onrugby.it/2018/07/02/la-nu ... -iniziata/
Oltre ai giocatori sotto contratto con il Benetton, a disposizione di Kieran Crowley ci saranno anche undici permit player dalle società di Eccellenza: i piloni Damiano Borean, Riccardo Brugnara e Michele Mancini Parri, i seconda linea Niccolò Cannone e Matteo Canali, i terza linea Michele Lamaro e Lodovico Manni, il mediano di mischia Luca Crosato, il mediano d’apertura Leonardo Mantelli, il centro Andrea De Masi e l’estremo Massimo Cioffi.
“Il numero di atleti che si alleneranno con noi crescerà in maniera importante – ha detto Pavanello – Sarà un numero che potrà sia aumentare che diminuire in base alle performance dei ragazzi selezionati e a quelle dei loro colleghi nei rispettivi club. Il confronto con le squadre di appartenenza sarà continuo, coinvolgendo le varie aree: tecnica, atletica, fisioterapica e medica”. I permit player aggregati al gruppo biancoverde nel corso dell’anno, dunque, potrebbero non essere solo sei, come aveva ipotizzato inizialmente Pavanello, ma potenzialmente di più (o di meno) a
https://www.onrugby.it/2018/08/22/benet ... ta-monigo/
he affronterete anche con l’apporto sempre più “codificato” dei permit player. Come si è arrivati alla costruzione del sistema di ascensore attuale? perché ci è voluto tanto?
Come in tutte le cose, per raggiungere un traguardo concreto serve passare attraverso un percorso ponderato. Noi avevamo iniziato questo tipo di attività già un paio di anni fa, con Mogliano e un poco anche con il Petrarca. Step by step, abbiamo visto che questo sistema, con delle migliorie poteva portare a dei risultati soddisfacenti. All’inizio si prendevano dei ragazzi dall’Eccellenza in caso di necessità, facendoli venire a Treviso nel momento in cui servivano nei periodi di assenza dei nazionali. Inevitabilmente, i ragazzi andavano incontro a qualche difficoltà d’adattamento nell’immediato.
Quest’anno, invece, i “permit” (ne abbiamo 11 per questa annata) hanno fatto tutta la preparazione estiva con noi, e durante la stagione si alleneranno regolarmente con noi sia il lunedì che il martedì, prima di rientrare al club di Top12 il mercoledì mattina. Questa nuova metodologia ha tre fattori di vantaggio. Primo: per i permit è sia una gratificazione che uno stimolo ulteriore per continuare a crescere (allenandosi al fianco dei pro) ed ambire a diventare stabilmente un giocatore da “piano di sopra”. Secondo: capiscono sin da subito cosa voglia dire lavorare con una squadra che partecipa ad un campionato di livello superiore come il Pro14. Terzo: quando questi ragazzi giocheranno qualche gara nel ’18/’19, oppure arriveranno a Treviso in futuro, come giocatori fissi, avranno molta più facilità nell’inserirsi senza problemi all’interno del nostro contesto.
Tutto questo è stato reso possibile grazie alla sinergia che abbiamo trovato assieme a Rovigo, Petrarca, Mogliano e San Donà, che ci permette di attuare questo tipo di attività che mi auguro, un domani, possa consolidarsi ed essere accettata da tutti.
Torniamo a quel 45+6 a cui hai accennato prima. Cosa significa? Ci sarà un gestione diversa dei permit player nella prossima stagione? Per esempio, Cannone e Lamaro dovrebbero restare al Petrarca, ma sappiamo che sono nell’orbita del Benetton.
Noi abbiamo cominciato quest’anno un progetto con alcuni ragazzi, per esempio con Filippetto, che erano a carico nostro, si allenavano con noi e il sabato tornavano nei rispettivi club. Lui, per tutta una serie di motivi indipendenti da questi accordi, non è riuscito a giocare.
Abbiamo capito dove bisognava implementare o togliere, e dal prossimo anno questo gruppo di giocatori si allargherà ulteriormente. Cercheremo di lavorare con tutti i club del nostro territorio nei limiti del possibile.
Questi ragazzi, tesserati con le società di Eccellenza, si alleneranno con noi lunedì e martedì, dopodiché saranno liberi di tornare al club se non utilizzati e giocheranno in Eccellenza.
Sappiamo dei buoni rapporti del Petrarca, ma recentemente anche il presidente di Rovigo, Nicola Azzi, ha detto “mi piacerebbe che la Rugby Rovigo diventi una sorta di Accademia per i giovani in orbita Benetton”. Sembra che il Veneto si stia stringendo come non mai attorno a Treviso.
Siamo molto contenti di questo. Ci si è resi conto che lavorando in maniera autonoma non si ottengono risultati ed obiettivi a differenza di quando si lavora insieme. C’è più monitoraggio sui giovani, per i quali si è messo in piedi un progetto molto importante per una realtà come la nostra. È sicuramente un passo importante.
E invece il percorso al contrario, magari per giocatori provenienti da lunghi infortuni che hanno bisogno di giocare, non è ancora realizzabile?
So che è materia di discussione nelle riunioni tra i club di Eccellenza. Mi auguro che si riesca ad ottenere un regolamento del genere e mettere tutti d’accordo, perché a mio modo di vedere per i nostri tesserati sarebbe importante andare a giocare quando non trovano spazio o per recuperare da un infortunio. Farebbe il bene del giocatore e anche dei club.
https://www.onrugby.it/2018/07/02/la-nu ... -iniziata/
Oltre ai giocatori sotto contratto con il Benetton, a disposizione di Kieran Crowley ci saranno anche undici permit player dalle società di Eccellenza: i piloni Damiano Borean, Riccardo Brugnara e Michele Mancini Parri, i seconda linea Niccolò Cannone e Matteo Canali, i terza linea Michele Lamaro e Lodovico Manni, il mediano di mischia Luca Crosato, il mediano d’apertura Leonardo Mantelli, il centro Andrea De Masi e l’estremo Massimo Cioffi.
“Il numero di atleti che si alleneranno con noi crescerà in maniera importante – ha detto Pavanello – Sarà un numero che potrà sia aumentare che diminuire in base alle performance dei ragazzi selezionati e a quelle dei loro colleghi nei rispettivi club. Il confronto con le squadre di appartenenza sarà continuo, coinvolgendo le varie aree: tecnica, atletica, fisioterapica e medica”. I permit player aggregati al gruppo biancoverde nel corso dell’anno, dunque, potrebbero non essere solo sei, come aveva ipotizzato inizialmente Pavanello, ma potenzialmente di più (o di meno) a
https://www.onrugby.it/2018/08/22/benet ... ta-monigo/
he affronterete anche con l’apporto sempre più “codificato” dei permit player. Come si è arrivati alla costruzione del sistema di ascensore attuale? perché ci è voluto tanto?
Come in tutte le cose, per raggiungere un traguardo concreto serve passare attraverso un percorso ponderato. Noi avevamo iniziato questo tipo di attività già un paio di anni fa, con Mogliano e un poco anche con il Petrarca. Step by step, abbiamo visto che questo sistema, con delle migliorie poteva portare a dei risultati soddisfacenti. All’inizio si prendevano dei ragazzi dall’Eccellenza in caso di necessità, facendoli venire a Treviso nel momento in cui servivano nei periodi di assenza dei nazionali. Inevitabilmente, i ragazzi andavano incontro a qualche difficoltà d’adattamento nell’immediato.
Quest’anno, invece, i “permit” (ne abbiamo 11 per questa annata) hanno fatto tutta la preparazione estiva con noi, e durante la stagione si alleneranno regolarmente con noi sia il lunedì che il martedì, prima di rientrare al club di Top12 il mercoledì mattina. Questa nuova metodologia ha tre fattori di vantaggio. Primo: per i permit è sia una gratificazione che uno stimolo ulteriore per continuare a crescere (allenandosi al fianco dei pro) ed ambire a diventare stabilmente un giocatore da “piano di sopra”. Secondo: capiscono sin da subito cosa voglia dire lavorare con una squadra che partecipa ad un campionato di livello superiore come il Pro14. Terzo: quando questi ragazzi giocheranno qualche gara nel ’18/’19, oppure arriveranno a Treviso in futuro, come giocatori fissi, avranno molta più facilità nell’inserirsi senza problemi all’interno del nostro contesto.
Tutto questo è stato reso possibile grazie alla sinergia che abbiamo trovato assieme a Rovigo, Petrarca, Mogliano e San Donà, che ci permette di attuare questo tipo di attività che mi auguro, un domani, possa consolidarsi ed essere accettata da tutti.