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E' morto Christophe Dominici.
48 anni. Porca miseria.

italicbold ha scritto: 24 nov 2020, 16:29 E' morto Christophe Dominici.
48 anni. Porca miseria.

Porcamiseria, come?
Era malato?

Potrebbe trattarsi di suicidio...

https://www.corriere.it/sport/20_novemb ... d2b5.shtml

Garry ha scritto: 24 nov 2020, 16:58 Porcamiseria, come?
Era malato?

Prendono sempre più corpo le ipotesi di un suicidio.
Era un personaggio particolare, aveva avuto dei periodi di depressione, anche prima di terminare la carriera da giocatore.
La scorsa estate il suo tentativo di rilevare il Béziers si era rivelato una truffa in cui era stato manipolato. Non si era più ripreso pare.

Oggi è morto Christophe Dominici all'età di 48 anni.

RIP

parisgino ha scritto: 24 nov 2020, 17:55 Oggi è morto Christophe Dominici all'età di 48 anni.

RIP

Ne stavamo già parlando nel thread sulla partita con la Francia.
Che dramma... a volte non ci si rende conto che dietro la facciata di un atleta di successo può esserci una vita travagliata e drammi personali

Lutto che colpisce per l estremità del gesto. Il dopo carriera è sempre un argomento molto delicato.

Garry ha scritto: 24 nov 2020, 17:58
Ne stavamo già parlando nel thread sulla partita con la Francia.
Che dramma... a volte non ci si rende conto che dietro la facciata di un atleta di successo può esserci una vita travagliata e drammi personali

Scusate non l'ho visto. Questa notizia mi ha rattristato.

Leggendo la notizia sul giornale "Le Monde" (che non parla di suicidio) ma dà qualche precisazione, è verosimilie l'ipotesi del suicidio.

Una tragedia che rattrista tutto il rugby, è stato un grande bel giocatore.
La depressione è una brutta bestia.

Notizia molto triste. Dispiace tantissimo
Mi piace ricordarlo in questa magnifica partita

https://youtu.be/TakuB1wDuFw

Sono molto triste. Anche se non ho mai amato la Stade Français, Dominici é uno di quei giocatori che hanno costruito la legenda del rugby francese di oggi. E a 48 anni scegliere di farla finita é una sconfitta di tutti.
Una decina d'anni fa, quando lavoravo a Boulogne, la finestra del mio ufficio dava su una stradina pedonale chiusa al traffico dove c'erano delle villette. Per settimane lo vidi mentre si ristrutturava la sua, in calzoncini e a torso nudo, scatenando la mia invidia e, va detto, un inatteso traffico femminile nel mio ufficio. Colleghe che con le scuse più inventive entravano a qualsiasi momento.

Sono davvero molto triste.
È un giocatore che ho amato veder giocare. Il suo capolavoro nella semifinale del 1999 contro gli AB ma sono davvero poche le partite che gli ho visto bucare... un fenomeno normodotato all'inizio dell'era del kilorugby.
Maledetta depressione!
RIP

Che tragedia
era uno dei miei preferiti da bambino e adolescente perché non era un colosso come altri

Spiace che non sia riuscito a uscire dalla depressione problema che attanaglia sempre più persone e sportivi di alto livello purtroppo

Mr Ian ha scritto: 24 nov 2020, 18:08Lutto che colpisce per l estremità del gesto. Il dopo carriera è sempre un argomento molto delicato.

Terribile.
Per certi versi la sua parabola mi ricorda un pò quella del grande ex calciatore degli anni '70 Giorgio Chinaglia. Anche lui aveva avuto un dopocarriera complicato, aveva attraversato momenti di depressione. Da ultimo era stato usato, probabilmente a sua insaputa, come uomo di paglia in un tentativo di scalata alla sua squadra degli anni belli, la Lazio, un'avventura in cui lui si era messo con la passione e l'irruenza che aveva in campo e che si era rivelata un losco tentativo di truffa e riciclaggio internazionale. Il vecchio Long-John ne era uscito distrutto e di lì a poco era morto ufficialmente di infarto.
Di Dominici è impossibile non ricordare la classe pura unita ad un fisico da ragioniere del catasto che ne faceva uno degli ultimi romantici giocatori "normali". Mi piace ricordarlo idealmente insieme al mio Shane Williams.
Curiosamente, e un pò della cosa mi vergogno, se penso a lui non posso non ricordare la meta clamorosamente buttata al vento contro di noi per un gesto quasi di supponenza. Un piccolo innocuo spreco rispetto al suo ultimo terribile gesto di dissipazione.
Gli sia lieve la terra.