Inviato: 18 apr 2005, 9:53
Vi voglio raccontare la partita di ieri della mia squadra (U.S. Forbach) perché è stata senz\'altro la partita più bella della stagione. Un condensato di gloria, un pugno di eroi che, toccato il minimo dei minimi in una stagione da dimenticare, hanno trasformato una disfatta in un\'impresa di altri tempi.
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<BR>Venditti diceva \"partirono in due ed erano abbastanza\". Noi alla fine ci siamo ritrovati a Thann (vicino a Mulhouse) in 13 e non eravamo abbastanza. Partita persa a tavolino (e quest\'anno fanno 7!!) con la prima in classifica (che venne da noi per suonarci quattro mesi fa, e torno suonata!). Scazzi in pullmann, qualcuno che sostiene che è inutile giocare, anche un\'amichevole, insomma, voglia sotto zero. Che palle, mancano i giocatori, allenamenti sospesi perchè non viene nessuno....
<BR>Visto che c\'eravamo però si decide per un\'amichevole: 12 contro 12 senza estremo e i 2 flanker. La squadra di Thann propone il 15 contro 15 e di prestarci tre giocatori. L\'allenatore e il capitano non accettano (anche perché dei 13 nostri io e il flanker sx non siamo del tutto a posto).
<BR>Che cosa decide l\'allenatore della squadra di Thann? Di giocare comunque in 15 contro i nostri 12. Il nostro allenatore fa notare (prima negli spogliatoi e poi sul campo) che c\'è una clausola delle aggiunte al regolamento che lo vieta. Per motivi di sicurezza, il numero dei giocatori deve essere uguale. L\'allenatore di Thann sostiene che l\'adeguamento riguarda solo i giocatori in mischia (6) e basta.
<BR>Si comincia. Dopo circa 10 minuti subiamo la prima meta. Applausi del pubblico, abbracci tra i giocatori, complimenti. Degli autentici campioni del mondo. Ma c\'è nervosismo in campo. Un pilone loro viene placcato dal nostro pilone dopo il fischio dell\'arbitro, ma si ferma subito dopo il contatto. Il loro pilone gli tira una manata in faccia e c\'è un mini incontro di pugilato. Il mio allenatore mi sussurra \"ancora due minuti e crollano\". E in effetti è normale: primi in classifica, 15 contro 12 ti aspetti che sia tutto facile. E invece un paio di touche storte, un paio di in avanti che ti sprecano una superiorità a lato di 6 contro 2, un paio di placcaggi samoani (il 10 e il 13 nostri imperiali, ma tutta la difesa ha sbagliato pochissimi placcaggi) e questi cominciano ad accusare.
<BR>Intorno al 20esimo il fattaccio. Un calcio di liberazione del nostro 12 rimbalza nei loro 22, colpisce il palo e per poco un nostro non raccoglie e schiaccia in meta. Lo fa un loro giocatore e annulla. Mischia ai 5 per noi. Il flanker sx in posto 8 raccoglie e parte sulla dx, la loro difesa (3 schierati da quel lato dorme) e meta!!!! 7-5. Non trasformata. Dopo qualche minuto, fallo di Thann (che verrà ripetutamente sanzionato dall\'arbitro - che ha capito l\'antifona - e alla minima protesta loro li punisce con i 10 metri) e il nostro 13 trasforma il calcio di punizione. 8-7 e finisce il primo tempo. Peccato per due drop mancati di un niente del nostro 12 (uno da più di 40 metri). Nella ripresa stessa solfa. Thann continua a perdere touche, a fare falli del c4$$o, a non trovare le touche su loro punizione. Solo una volta si avvicinano alla nostra linea di meta, ma nel raggruppamento a pochi metri la palla gli viene strappata, consegnata al 9 che con un calcetto maligno ad altezza uomo (e con molti rimbalzi) li rispedisce a centrocampo. Purtroppo un calcio di punizione per noi non centra i pali e su una bellissima azione dei nostri 3/4 l\'ala si invola saltando un placcaggio e a pochi metri dalla linea, prima di essere placcato, rimette un pallone all\'indietro per il nostro 10. Troppo corto, troppo debole, troppo indietro....non si sa. L\'azione sfuma con un avanti. Poi il nostro 3 (in realtà un 6 riciclato) deve uscire perchè un avversario in un raggruppamento gli tira una gomitata e gli spacca di netto l\'incisivo. Devo entrare e chiedo al mio allenatore se nelle amichevoli i cartellini rossi contano. Lui mi dice di si e io rispondo \"Peccato. Vuol dire non devo farmi vedere dall\'arbitro\".
<BR>La prima cosa che devo fare è riempire di cazzotti sulla schiena (ben dati, con le nocche verso il basso e sui muscoli dei lombi) un giocatore di Thann, che su una touche fa un entrata laterale e mi stacca dal mio raggruppamento sollevandomi una gamba e impedendomi sia di spingere che di rientrare. \"Se l\'arbitro non ha fischiato\" ho pensato \"vuol dire che non vede\". E giù cartoni. Quello mi lascia e mi guarda in faccia. Vede la mia faccia e si calma subito. Comunque è chiaro che a quel punto ogni raggruppamento è buono, e appena vedo una maglia bianca e nera a striscie mi do da fare. Tutta esperienza.
<BR>A pochi minuti dalla fine, purtroppo, ci fanno un carretto (ovvio, con due giocatori in meno in mischia) e ci piazzano la meta del 12-8.
<BR>Ma non finisce qui. Gli ultimi cinque minuti è un nostro arrembaggio nella loro metà campo. Punizione per noi e si cerca la touche. Circa 25-28 metri ci separano dalla meta e il nostro mediano comanda la testuggine. 6 contro 8, lo Yeti con la schiena fuori posto, il flanker con la spalla a bagascie e gli altri stanchi morti (Thann aveva 7 sostituti in panchina che ovviamente ha utilizzato). Palla presa, la testuggine si organizza e con un\'incazzatura feroce avanza, avanza, avanza, poi io la giro e la faccio ruotare verso l\'interno per disassare gli avversari e avanziamo. Arriva il flanker e invece di coprire, prende il pallone (forse ha fatto bene, era troppo scoperto) e cerca di entrare come nel primo tempo. Viene fermato a tre metri dalla linea di meta. Ma non si poteva vincere. La storia è bella se il lieto fine è monco, se l\'amaro in bocca un po\' rimane, se la realtà dura dei fatti prende il sopravvento su quell\'alone di poesia che ha accompagnato il folle rotolare di uomini e palla su questo prato per tutti questi incantevoli minuti.
<BR>Finisce così, 12-8 in 12 contro 15 (13 contro 22) contando i cambi.
<BR>E si capisce perchè hanno voluto giocare in 15: avevano paura di perdere.
<BR>Ma. come in ogni storia che si rispetti, c\'è il colpo di scena finale, il deus-ex-machina: il nostro allenatore vuole presentare reclamo per il comportamento antisportivo di Thann e telefona a Steve (un nostro arbitro, uno dei migliori del comitato) per prendere informazioni. Steve sostiene non solo che il reclamo è legittimo, ma che l\'arbirtro avrebbe dovuto impedire lo svolgimento dell\'incontro in queste condizioni di disparità. Inoltre, avendo violato la normativa antisicurezza e avendo rifiutato di schierare lo stesso numero di giocatori nostro, la squadra di Thann rischia seriamente di perdere a tavolino con zero punti, compromettendo la sua corsa-promozione.
<BR>Non è una bella storia? Non sarebbe degna di un film?
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<BR>Scusatemi per la lungaggine. Spero di avervi intrattenuto amabilmente.
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<BR>G.
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<BR>Venditti diceva \"partirono in due ed erano abbastanza\". Noi alla fine ci siamo ritrovati a Thann (vicino a Mulhouse) in 13 e non eravamo abbastanza. Partita persa a tavolino (e quest\'anno fanno 7!!) con la prima in classifica (che venne da noi per suonarci quattro mesi fa, e torno suonata!). Scazzi in pullmann, qualcuno che sostiene che è inutile giocare, anche un\'amichevole, insomma, voglia sotto zero. Che palle, mancano i giocatori, allenamenti sospesi perchè non viene nessuno....
<BR>Visto che c\'eravamo però si decide per un\'amichevole: 12 contro 12 senza estremo e i 2 flanker. La squadra di Thann propone il 15 contro 15 e di prestarci tre giocatori. L\'allenatore e il capitano non accettano (anche perché dei 13 nostri io e il flanker sx non siamo del tutto a posto).
<BR>Che cosa decide l\'allenatore della squadra di Thann? Di giocare comunque in 15 contro i nostri 12. Il nostro allenatore fa notare (prima negli spogliatoi e poi sul campo) che c\'è una clausola delle aggiunte al regolamento che lo vieta. Per motivi di sicurezza, il numero dei giocatori deve essere uguale. L\'allenatore di Thann sostiene che l\'adeguamento riguarda solo i giocatori in mischia (6) e basta.
<BR>Si comincia. Dopo circa 10 minuti subiamo la prima meta. Applausi del pubblico, abbracci tra i giocatori, complimenti. Degli autentici campioni del mondo. Ma c\'è nervosismo in campo. Un pilone loro viene placcato dal nostro pilone dopo il fischio dell\'arbitro, ma si ferma subito dopo il contatto. Il loro pilone gli tira una manata in faccia e c\'è un mini incontro di pugilato. Il mio allenatore mi sussurra \"ancora due minuti e crollano\". E in effetti è normale: primi in classifica, 15 contro 12 ti aspetti che sia tutto facile. E invece un paio di touche storte, un paio di in avanti che ti sprecano una superiorità a lato di 6 contro 2, un paio di placcaggi samoani (il 10 e il 13 nostri imperiali, ma tutta la difesa ha sbagliato pochissimi placcaggi) e questi cominciano ad accusare.
<BR>Intorno al 20esimo il fattaccio. Un calcio di liberazione del nostro 12 rimbalza nei loro 22, colpisce il palo e per poco un nostro non raccoglie e schiaccia in meta. Lo fa un loro giocatore e annulla. Mischia ai 5 per noi. Il flanker sx in posto 8 raccoglie e parte sulla dx, la loro difesa (3 schierati da quel lato dorme) e meta!!!! 7-5. Non trasformata. Dopo qualche minuto, fallo di Thann (che verrà ripetutamente sanzionato dall\'arbitro - che ha capito l\'antifona - e alla minima protesta loro li punisce con i 10 metri) e il nostro 13 trasforma il calcio di punizione. 8-7 e finisce il primo tempo. Peccato per due drop mancati di un niente del nostro 12 (uno da più di 40 metri). Nella ripresa stessa solfa. Thann continua a perdere touche, a fare falli del c4$$o, a non trovare le touche su loro punizione. Solo una volta si avvicinano alla nostra linea di meta, ma nel raggruppamento a pochi metri la palla gli viene strappata, consegnata al 9 che con un calcetto maligno ad altezza uomo (e con molti rimbalzi) li rispedisce a centrocampo. Purtroppo un calcio di punizione per noi non centra i pali e su una bellissima azione dei nostri 3/4 l\'ala si invola saltando un placcaggio e a pochi metri dalla linea, prima di essere placcato, rimette un pallone all\'indietro per il nostro 10. Troppo corto, troppo debole, troppo indietro....non si sa. L\'azione sfuma con un avanti. Poi il nostro 3 (in realtà un 6 riciclato) deve uscire perchè un avversario in un raggruppamento gli tira una gomitata e gli spacca di netto l\'incisivo. Devo entrare e chiedo al mio allenatore se nelle amichevoli i cartellini rossi contano. Lui mi dice di si e io rispondo \"Peccato. Vuol dire non devo farmi vedere dall\'arbitro\".
<BR>La prima cosa che devo fare è riempire di cazzotti sulla schiena (ben dati, con le nocche verso il basso e sui muscoli dei lombi) un giocatore di Thann, che su una touche fa un entrata laterale e mi stacca dal mio raggruppamento sollevandomi una gamba e impedendomi sia di spingere che di rientrare. \"Se l\'arbitro non ha fischiato\" ho pensato \"vuol dire che non vede\". E giù cartoni. Quello mi lascia e mi guarda in faccia. Vede la mia faccia e si calma subito. Comunque è chiaro che a quel punto ogni raggruppamento è buono, e appena vedo una maglia bianca e nera a striscie mi do da fare. Tutta esperienza.
<BR>A pochi minuti dalla fine, purtroppo, ci fanno un carretto (ovvio, con due giocatori in meno in mischia) e ci piazzano la meta del 12-8.
<BR>Ma non finisce qui. Gli ultimi cinque minuti è un nostro arrembaggio nella loro metà campo. Punizione per noi e si cerca la touche. Circa 25-28 metri ci separano dalla meta e il nostro mediano comanda la testuggine. 6 contro 8, lo Yeti con la schiena fuori posto, il flanker con la spalla a bagascie e gli altri stanchi morti (Thann aveva 7 sostituti in panchina che ovviamente ha utilizzato). Palla presa, la testuggine si organizza e con un\'incazzatura feroce avanza, avanza, avanza, poi io la giro e la faccio ruotare verso l\'interno per disassare gli avversari e avanziamo. Arriva il flanker e invece di coprire, prende il pallone (forse ha fatto bene, era troppo scoperto) e cerca di entrare come nel primo tempo. Viene fermato a tre metri dalla linea di meta. Ma non si poteva vincere. La storia è bella se il lieto fine è monco, se l\'amaro in bocca un po\' rimane, se la realtà dura dei fatti prende il sopravvento su quell\'alone di poesia che ha accompagnato il folle rotolare di uomini e palla su questo prato per tutti questi incantevoli minuti.
<BR>Finisce così, 12-8 in 12 contro 15 (13 contro 22) contando i cambi.
<BR>E si capisce perchè hanno voluto giocare in 15: avevano paura di perdere.
<BR>Ma. come in ogni storia che si rispetti, c\'è il colpo di scena finale, il deus-ex-machina: il nostro allenatore vuole presentare reclamo per il comportamento antisportivo di Thann e telefona a Steve (un nostro arbitro, uno dei migliori del comitato) per prendere informazioni. Steve sostiene non solo che il reclamo è legittimo, ma che l\'arbirtro avrebbe dovuto impedire lo svolgimento dell\'incontro in queste condizioni di disparità. Inoltre, avendo violato la normativa antisicurezza e avendo rifiutato di schierare lo stesso numero di giocatori nostro, la squadra di Thann rischia seriamente di perdere a tavolino con zero punti, compromettendo la sua corsa-promozione.
<BR>Non è una bella storia? Non sarebbe degna di un film?
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<BR>Scusatemi per la lungaggine. Spero di avervi intrattenuto amabilmente.
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<BR>G.