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Rilasciato appena 4 giorni fa…!
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<BR>A tal proposito, e ad evitare qualsiasi fraintendimento, la LIRE precisa quanto segue:
<BR>a) non ci risulta alla data odierna che esistano delibere federali in tal senso;
<BR>b) di conseguenza come ovvio non esistono delibere da parte della LIRE;
<BR>c) non ci risulta che alcun club italiano abbia sottoscritto qualsiasi tipo di accordo o lettera di intenti relativamente a tale partecipazione.
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<BR>Poi oggi…
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<BR>OGGI A ROMA RIUNIONE CONGIUNTA FIR-LIRE: ALL\'ODG L\'INGRESSO IN CELTIC LEAGUE ( 16-05-05)
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<BR>!!!!!!!!?????
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<BR>Ma scusate, ma che sucede? Un parte del Movimento dice che no sa niente ..e poi 3 giorni doppo c’e un grande meeting en cui stanno discutendo di entrare nel Celtic League??
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<BR>Poi…
<BR>Sr. Amerino Zatta , presidente del Benetton Treviso ( anche Presidente Della LIRE:::??????..come e posibile essere presidente di un club e presidente di un club????)
<BR>Cmq…
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<BR>«Anzi, siamo già in ritardo per farlo. Il mondo corre, lo insegna l\'economia. Noi non possiamo stare fermi».
<BR>Intende accontentarci di giocare il Findomestic Super 10?
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<BR>«Sì, da anni il campionato esprime solo 2-3 squadre e 50 giocatori italiani di buon livello. Significa che due terzi del vertice italiano è mediocre dal punto di vista tecnico, economico, organizzativo e dei risultati. Il Super 10 per essere interessante doveva diventare un Super 8, o addirittura un Super 6, ma finora non si è riusciti a farlo. Così i migliori giocatori italiani vanno all\'estero. A fine campionato partiranno in 10-12 (Canale al Clermont Auverge e Ostiglia a Perpignan i primi, ndr) e le squadre diventeranno ancora più deboli. Anche per la norma degli 11 italiani in rosa».
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<BR>Allora…mi spiegate ..che sta succedendo nel rugby Italiano..un rivoluzione, una spaccatura…che cosa???
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la seconda che hai detto

Avete presente quelli che leggono solo i titoli degli articoli?
<BR>Beh ci sono pure i soggetti che leggono solo (o fanno finta di leggere solo) la parte finale
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<BR>L\'articolo per esteso:
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<BR>\"Comunicazione ufficiale della presidenza (faccio notare della presidenza ovvero il sig. Amerino Zatta)
<BR>Parma, 13 maggio 2005 – In merito all’ipotesi di partecipazione di formazioni italiane a competizioni estere, la Lega Italiana Rugby d’Eccellenza precisa quanto di seguito.
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<BR>I termini generici del progetto sono stati presentati dal sig. Alfredo Gavazzi in occasione delle Assemblee di Lega tenutesi in data 14 marzo e 2 maggio.
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<BR>La Lega Italiana Rugby d’Eccellenza è stata successivamente invitata dalla Commissione Federale preposta a partecipare con propri rappresentanti a una commissione mista incaricata di esaminare tale ipotesi.
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<BR>La prima riunione congiunta si è svolta venerdì 6 maggio u.s. a Bologna e ha avuto natura interlocutoria.
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<BR><!-- BBCode Start --><B>Al termine dei lavori, le parti hanno fissato un ulteriore appuntamento per lunedì 16 maggio a Roma.</B><!-- BBCode End --> (quella di cui nessuno doveva sapere nulla)
<BR>La delegazione LIRE ha espresso l’intento e l’esigenza di volere valutare la fattibilità del progetto a fronte della produzione di un documento dettagliato, che dovrà essere elaborato dalla parte federale federale, che ne specifichi regole di ammissione e partecipazione.
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<BR>La Lega Italiana Rugby d’Eccellenza (LIRE) ha successivamente appreso con grande stupore dagli organi di stampa della avvenuta istituzione di un torneo internazionale denominato “Rainbow Cup”, secondo quanto annunciato da comunicazioni ufficiali rilasciate in data 10 maggio dalla Federazione Sudafricana (SARFU) e dall’ufficio stampa della Celtic League.
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<BR>A tal proposito, e ad evitare qualsiasi fraintendimento, la LIRE precisa quanto segue:
<BR>a) non ci risulta alla data odierna che esistano delibere federali in tal senso;
<BR>b) di conseguenza come ovvio non esistono delibere da parte della LIRE;
<BR>c) non ci risulta che alcun club italiano abbia sottoscritto qualsiasi tipo di accordo o lettera di intenti relativamente a tale partecipazione. (da notare che questi quattro punti si riferiscono alla Rainbow cup)\"
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<BR>Qualcuno di voi legge in questo articolo che la LIRE non vuole aderire alla Celtic League o alla Rainbow cup?
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Probabilmente è in atto sia una rivoluzione che una spaccatura.
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<BR>La rivoluzione è quella che sembra essere propugnata dalla FIR, ossia dalla Federazione, che appare interessata a far sì che vengano iscritte formazioni italiane sia alla Celtic League che alla Rainbow Cup.
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<BR>La spaccatura è quella che sembra essere in atto internamente alla LIRE, nella quale evidentemente alcuni club si sentono pronti per la partecipazione ad almeno una di tali competizioni a titolo individuale (vedi dichiarazioni della Benetton riguardo alla Celtic League) mentre probabilmente altri club spingono di più per un sistema di tipo \"all\'irlandese\".
<BR>E\' chiaro infatti che i notevolissimi introiti per la partecipazione a tali manifestazioni, se concentrati su singoli club, costituirebbero uno squilibrio economico-finanziario non colmabile da parte dei club esclusi, un po\' come succede nel calcio con le squadre partecipanti regolarmente alla Champions League e le altre squadre.

Non credo, caro PiVi, che sia l\'aspetto economico che spinge Treviso e Viadana a cercare di andare subito e da sole in CCup. O meglio, è chiaro che c\'è anche l\'apetto economico, ma non solo. Anzi, ti dirò di più: sono convinto che sono gli altri club che tirano indietro perchè, comunque quei soldi non li vedrebbero (andando alle province o selezioni che dir si voglia) e, in più, si vedrebbero relegati ad un campionato con ancora meno interessi.
<BR>Treviso e Viadana hanno, come detto da Zatta, risorse e Know how a sufficienza, non solo per poter già adesso partecipare alla CCup, ma anche per poter schierare un\'altra squadra competitiva in Super 10.
<BR>Il vero problema è lo spreco di risorse che adesso questi due club hanno. Hanno budget degni di squadre di medio livello europee (non arriveremo mai ai numeri dei top club), ma sono \"ridotte\" a partecipare ad una competizione, il super 10, di pessimo livello (il che influenza negativamente le loro prestazioni quando si confrontano con le europpee in hcup) e senza alcun ritorno di immagine.
<BR>Per qualsiasi manager di qualsiasi azienda una cosa del genere sarebbe inconcepibile. Siccome il rugby professionistico è anche gestire le squadre come delle aziende, ecco spiegato quanto detto da Zatta.

A me l\'idea piace. Al di là dei problemi di parteciapre da soli (Benentton e Viadana) o con squadre \"provinciali\" (che ritengo solo un problema di budget e quindi chi ce la può far da sola faccia, le altre si aggreghino...se hanno palle per uscire dall\'ombra dei campanili e idee chiare), credo che mandare in Celtic le squadra con i giocatori più forti, permetterà ai ns. giovani di iniziare un campionato nazionale prima di avere 25 anni! Consentirà di far fiorire le rose prima che appassiscano in attesa che passi la fila degli stranieri a basso prezzo e bassa qualità...
<BR>Speriamo...
<BR>papi

La Lega Italiana Rugby d’Eccellenza (LIRE) ha successivamente appreso con <!-- BBCode Start --><B>grande stupore</B><!-- BBCode End --> dagli organi di stampa della avvenuta istituzione di un torneo internazionale denominato “Rainbow Cup”, secondo quanto annunciato da comunicazioni ufficiali rilasciate in data 10 maggio dalla Federazione Sudafricana (SARFU) e dall’ufficio stampa della Celtic League.
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<BR>A tal proposito, e ad evitare qualsiasi fraintendimento, la LIRE precisa quanto segue:
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<BR> a) non ci risulta alla data odierna che esistano delibere federali in tal senso; [/B
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<BR>RBS75...ho detto che starnno che nel 12 maggio non c\'era nessun deliberazione del progetto, e poi 16 maggio ci sono...??
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<BR>questo era il mio punto!
<BR>poi..il grande stupore...?????