Inviato: 25 set 2005, 9:48
Società morosa, rugbisti sotto sfratto - Il Gazzettino
<BR>
<BR>Il proprietario degli appartamenti di Leaega e Ayala prepara le carte bollate per gli affitti non pagati.
<BR>
<BR>Dopo l\'interruzione delle forniture elettriche da parte dell\'Enel una nuova tegola per i giocatori rossoblù.
<BR>
<BR>Due rugbisti sulla strada. Potrebbe essere il titolo per un film che racconti le avventure - o meglio, le disavventure - di una coppia di appassionati di viaggi e palla ovale. Invece, potrebbe trasformarsi in una triste realtà per l\'argentino Carlos Ayala e il samoano Silao Leaega, due giocatori della Rugby Rovigo sui quali presto penderà una notifica di sfratto.
<BR>
<BR>La dirigenza di via Alfieri infatti è in arretrato di diversi mesi (dieci nel caso di Leaega, quattro per Ayala) nel pagamento del canone di affitto degli appartamenti dove risiedono i due atleti. Il proprietario, dopo aver chiuso un occhio per molto tempo, ha deciso di far valere i propri diritti e ha dato mandato al proprio legale di procedere con le carte bollate per liberare le due abitazioni: «Lunedì notificherò lo sfratto - spiega l\'avvocato Ezio Conchi - e alla prima udienza il giudice con tutta probabilità convaliderà il provvedimento senza indugi, visto che non stiamo parlando di persone in difficoltà economiche ma di una società sportiva. A meno che la Rugby Rovigo nel frattempo non provveda a saldare gli arretrati, entro tre mesi l\'ufficiale giudiziario potrebbe mettere in esecuzione il provvedimento».
<BR>
<BR>Negli ultimi tempi la società rossoblù (che festeggia quest\'anno il suo settantesimo anniversario) ha attraversato grosse crisi di bilancio. Già la scorsa annata sportiva era stata chiusa in maniera travagliata: nel corso dell\'anno iniziato sotto la presidenza di Mosè Destefani (poi dimissionario a marzo 2005 per non essere riuscito a coinvolgere nel suo progetto di rilancio altre forze dell\'economia polesana) in diverse occasioni i giocatori avevano minacciato di non scendere in campo a causa dei ritardi nel pagamento degli stipendi. Difficile anche il periodo di interregno durato dalle dimissioni di Destefani fino alla fine del campionato 2004-2005: la squadra, abbandonata dalla dirigenza, concluse la stagione comunque a testa alta e si classificò al quinto posto a un passo dall\'accesso ai play-off.
<BR>
<BR>L\'annata in corso si è aperta con la sponsorizzazione Adriatic Lng e il sostegno di un gruppo di imprenditori polesani guidati da Luciano Gerrato e Lauro Pavanello, eletto poi presidente. Nonostante l\'arrivo di denaro fresco - tanto che <!-- BBCode Start --><B>ieri sera è stato annunciato l\'accesso libero per i tifosi a tutti gli incontri del campionato, con rimborso per chi ha acquistato l\'abbonamento</B><!-- BBCode End --> - la società non sembra ancora fuori dalla crisi finanziaria: <!-- BBCode Start --><B>oltre agli affitti non sono state pagate neppure le utenze, tant\'è che allo stesso Leaega (ma anche ad altri compagni) da un paio di settimane l\'Enel ha deciso di interrompere la fornitura di energia elettrica. </B><!-- BBCode End -->
<BR>
<BR><!-- BBCode Start --><B>«In questo periodo stiamo facendo dei grossi sacrifici per pagare gli stipendi arretrati ai giocatori - spiega Pavanello - quello che chiedo ai nostri creditori è di pazientare. Proprio l\'altra sera abbiamo chiuso tutte le pendenze con gli atleti, entro fine mese provvederemo senz\'altro a riallacciare le utenze interrotte per saldare tutti i debiti. Chiedo solo di avere pazienza, i soldi arriveranno tutti. Anche noi dobbiamo fare i conti con i versamenti mensili dei nostri sponsor e ci sono delle priorità che dobbiamo rispettare»</B><!-- BBCode End -->. Certo è che se la Rugby Rovigo veleggia in acque tutt\'altro che tranquille (penultimi in classifica, quattro punti di vantaggio sul fanalino di coda Amatori Catania, che però parte con otto punti di penalizzazione) qualche colpa può essere imputata a questa <!-- BBCode Start --><B>condizione di disagio: giocatori professionisti che, al termine della partita, devono rientrare in un appartamento sul quale pende uno sfratto e magari è senza luce.</B><!-- BBCode End --> Altro che serenità e concentrazione in campo.
<BR>
<BR>Il proprietario degli appartamenti di Leaega e Ayala prepara le carte bollate per gli affitti non pagati.
<BR>
<BR>Dopo l\'interruzione delle forniture elettriche da parte dell\'Enel una nuova tegola per i giocatori rossoblù.
<BR>
<BR>Due rugbisti sulla strada. Potrebbe essere il titolo per un film che racconti le avventure - o meglio, le disavventure - di una coppia di appassionati di viaggi e palla ovale. Invece, potrebbe trasformarsi in una triste realtà per l\'argentino Carlos Ayala e il samoano Silao Leaega, due giocatori della Rugby Rovigo sui quali presto penderà una notifica di sfratto.
<BR>
<BR>La dirigenza di via Alfieri infatti è in arretrato di diversi mesi (dieci nel caso di Leaega, quattro per Ayala) nel pagamento del canone di affitto degli appartamenti dove risiedono i due atleti. Il proprietario, dopo aver chiuso un occhio per molto tempo, ha deciso di far valere i propri diritti e ha dato mandato al proprio legale di procedere con le carte bollate per liberare le due abitazioni: «Lunedì notificherò lo sfratto - spiega l\'avvocato Ezio Conchi - e alla prima udienza il giudice con tutta probabilità convaliderà il provvedimento senza indugi, visto che non stiamo parlando di persone in difficoltà economiche ma di una società sportiva. A meno che la Rugby Rovigo nel frattempo non provveda a saldare gli arretrati, entro tre mesi l\'ufficiale giudiziario potrebbe mettere in esecuzione il provvedimento».
<BR>
<BR>Negli ultimi tempi la società rossoblù (che festeggia quest\'anno il suo settantesimo anniversario) ha attraversato grosse crisi di bilancio. Già la scorsa annata sportiva era stata chiusa in maniera travagliata: nel corso dell\'anno iniziato sotto la presidenza di Mosè Destefani (poi dimissionario a marzo 2005 per non essere riuscito a coinvolgere nel suo progetto di rilancio altre forze dell\'economia polesana) in diverse occasioni i giocatori avevano minacciato di non scendere in campo a causa dei ritardi nel pagamento degli stipendi. Difficile anche il periodo di interregno durato dalle dimissioni di Destefani fino alla fine del campionato 2004-2005: la squadra, abbandonata dalla dirigenza, concluse la stagione comunque a testa alta e si classificò al quinto posto a un passo dall\'accesso ai play-off.
<BR>
<BR>L\'annata in corso si è aperta con la sponsorizzazione Adriatic Lng e il sostegno di un gruppo di imprenditori polesani guidati da Luciano Gerrato e Lauro Pavanello, eletto poi presidente. Nonostante l\'arrivo di denaro fresco - tanto che <!-- BBCode Start --><B>ieri sera è stato annunciato l\'accesso libero per i tifosi a tutti gli incontri del campionato, con rimborso per chi ha acquistato l\'abbonamento</B><!-- BBCode End --> - la società non sembra ancora fuori dalla crisi finanziaria: <!-- BBCode Start --><B>oltre agli affitti non sono state pagate neppure le utenze, tant\'è che allo stesso Leaega (ma anche ad altri compagni) da un paio di settimane l\'Enel ha deciso di interrompere la fornitura di energia elettrica. </B><!-- BBCode End -->
<BR>
<BR><!-- BBCode Start --><B>«In questo periodo stiamo facendo dei grossi sacrifici per pagare gli stipendi arretrati ai giocatori - spiega Pavanello - quello che chiedo ai nostri creditori è di pazientare. Proprio l\'altra sera abbiamo chiuso tutte le pendenze con gli atleti, entro fine mese provvederemo senz\'altro a riallacciare le utenze interrotte per saldare tutti i debiti. Chiedo solo di avere pazienza, i soldi arriveranno tutti. Anche noi dobbiamo fare i conti con i versamenti mensili dei nostri sponsor e ci sono delle priorità che dobbiamo rispettare»</B><!-- BBCode End -->. Certo è che se la Rugby Rovigo veleggia in acque tutt\'altro che tranquille (penultimi in classifica, quattro punti di vantaggio sul fanalino di coda Amatori Catania, che però parte con otto punti di penalizzazione) qualche colpa può essere imputata a questa <!-- BBCode Start --><B>condizione di disagio: giocatori professionisti che, al termine della partita, devono rientrare in un appartamento sul quale pende uno sfratto e magari è senza luce.</B><!-- BBCode End --> Altro che serenità e concentrazione in campo.