Inviato: 18 ott 2005, 13:28
La crescita dei bambini nel minirugby e\' sempre opera della buona volonta\' e la passione degli educatori/allenatori che aiutano i pargoli sia nello sviluppo della tecnica che del carattere.
<BR>Questo sino all\'Under 13, ma dopo, quando iniziano le prime convocazioni per stage regionali e/o nazionali e tra i tanti selezionati vengono individuati promesse piu\' o meno acerbe , sono gli stessi selezionatori a consigliare al ragazzo ed al genitore dello stesso di cercare un societa\' in grado di fornire tutte quelle garanzie tecniche per verificare l\'effettivo potenziale
<BR>dell\'atleta , cosa che spesso nella societa\' di provenienza ( attrezzata magari per il mini-rugby ma meno per il salto verso
<BR>categorie piu\' evolute) non potrebbe assicurare.
<BR>Di qui il dilemma :rimanere con gli amici di sempre o tentare un\'altra avventura confrontandosi con altre realta\'.
<BR>Spesso queste situazioni sono forte fonte di attrito tra societa\' limitrofe e purtroppo quasi sempre ci rimette il giovane atleta, qualunque sia la strada che decide di scegliere.
<BR>Forse per le societa\' meglio organizzate e strutturate sarebbe opportuno qualificarle istituzionalmente dandole un ruolo di Tutor e prevedere per le societa\' che danno l\'atleta una sorta di indennizzo elimando inutili polemiche , rancori mai sanati e ,
<BR>soprattutto ,spreco di potenziale e talento inespresso .
<BR>Questo sino all\'Under 13, ma dopo, quando iniziano le prime convocazioni per stage regionali e/o nazionali e tra i tanti selezionati vengono individuati promesse piu\' o meno acerbe , sono gli stessi selezionatori a consigliare al ragazzo ed al genitore dello stesso di cercare un societa\' in grado di fornire tutte quelle garanzie tecniche per verificare l\'effettivo potenziale
<BR>dell\'atleta , cosa che spesso nella societa\' di provenienza ( attrezzata magari per il mini-rugby ma meno per il salto verso
<BR>categorie piu\' evolute) non potrebbe assicurare.
<BR>Di qui il dilemma :rimanere con gli amici di sempre o tentare un\'altra avventura confrontandosi con altre realta\'.
<BR>Spesso queste situazioni sono forte fonte di attrito tra societa\' limitrofe e purtroppo quasi sempre ci rimette il giovane atleta, qualunque sia la strada che decide di scegliere.
<BR>Forse per le societa\' meglio organizzate e strutturate sarebbe opportuno qualificarle istituzionalmente dandole un ruolo di Tutor e prevedere per le societa\' che danno l\'atleta una sorta di indennizzo elimando inutili polemiche , rancori mai sanati e ,
<BR>soprattutto ,spreco di potenziale e talento inespresso .