forum.rugby.it

Vi informo che sabato, durante la trasmissione Sidecar, ci sarà u collegamento col sottoscritto da Dublino x far vivere parzialmente l'atmosfera del Lansdowne Road agli ascoltatori.
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<BR>Info: www.radiopopolare.it

grande...io ascolto spessissimo radio poplare...

A me piace ascoltarla sgranocchiando uno o due bambini

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<BR> 01-02-2006 alle ore 14:25, Ilgorgo wrote:
<BR>A me piace ascoltarla sgranocchiando uno o due bambini
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<BR>io non posso, dannazione, sono sempre in macchina...per i bambini guardo rai tre e canale 5, che sono notoriamente dei focolai della sinistra...

Mi si consenta: Covo di bolscevichi!
<BR>Grande idea quella del collegamento!

Ed ecco ora la squadra nazionale di palla ovale che entra nello stadio irlandese di Via Lensdoni, pronto a sconfiggere i barbari e recare nuova gloria al blasone tricolore che è, era e sarà fiera bandiera della nostra pura nazione.
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<BR>Tanta e tanta gente assiste all'evento, dai bifolchi di Dublino alle nobili delegazioni venute dal suolo italico.
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<BR>Ecco scendere in campo gli italiani: per primo entra il Barone, Andrea Lo Cicero, impettito e fiero, l'orgoglio della prima linea di mischia azzurra. Lo seguono i suoi compagni di ruolo, Fabio Ongaro e Leandro Martino Castrogiovanni, imbattibili nello schieramento a testuggine della mischia chiusa.
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<BR>In seconda linea ecco il capitano della formazione italica, Marco Bortolami, con Carlo Antonio Del Fava, un macigno che renderà arduo l'incedere nella nostra metà campo all'avversario.
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<BR>Nella terza linea di centrocampo ecco invece tre arditi italiani, mandati dalla nostra lungimirante formazione a insegnare ai francesi come dovrebbero comportarsi in campo le terze ali e il numero otto. Eccoli quindi, Mauro Bergamasco, l'idolo delle folle, Aronne Persico e Sergio Parisse, leoni del raggruppamento.
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<BR>Alla mediana si è deciso all'ultimo momento di silurare un disadattato da centro sociale, con un impronunciabile nome straniero, e di optare per l'inserimento del trevigiano Alessandro Troncon, vessillo della nostra nazione. Il numero dieci è l'oriundo Ramiro Pezzi, che violerà le "acca" avversarie con una pletora di calci di trasformazione, di punizione e di rimbalzo, e sarà abile regista della manovra dei trequarti.
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<BR>All'ala ecco il fulmine di Calvisano: Ludovico Nitoglia, un giovane talento che si è già fatto, e rotto, le ossa. A completare la linea dei trequarti, schegge di romanica stirpe, Canale, Canavosio e Mirco Bergamasco, con Stoica estremo: tutti giocatori capaci di insidiose folate.
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<BR>Mera formalità saranno le nostre partite: il nostro quindici non si fa certo intimidire da quelle genti senza orgoglio, classe nè portamento che compongono le popolazioni di Gran Bretagna e Irlanda, nè tantomeno dalla spocchia e dai modi effemminati dei galletti d'oltralpe.
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<BR>Gli occhi di tutti sono comunque puntati sulla sfida dello Stadio del Millennio nel paese del Galles, dove i bolscevichi minatori in maglia rossa dovranno soccombere dinnanzi alla forza dei nostri energici placcaggi e delle nostre pericolose incursioni.

...la voce narrante dei documentari dell'Istituto Luce non sarebbe stata capace di descrivere meglio "La stirpe rugbystica italica che demolisce i pallidi celti d'Irlanda"...fantastici il "Ramiro Pezzi" e il "Via Lensdoni"!

Io ascoltavo moltissimo Radio Popolare alla fine degli anni '90, c'era ottima musica (come ce n'è ancora su Radio Onda D'Urto...) ma poi hanno iniziato a chiedere soldi ogni 5 minuti, pure a metà canzoni, come sottoscrizione... allora sono passato a Radio24...

Billingham!!! Spezzeremo le reni all'Irlanda ed all'Inghilterra!!!
<BR>Il pensiero anglosassone è la peste del mondo!
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<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 02-02-2006 alle ore 01:04, THAKER wrote:
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<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
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<BR>nella foto Adkronos: Giancarlo Dondi, presidente della FIPO (Federazione Italiana Palla Ovale) arringa la folla del Flaminio
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Io le foto di Mussolini non le userei nemmeno per scherzo.

L3gs sei una palla!
<BR>Billi ha incrociato alla grande trovando il varco giusto x fare meta!

Billi entra di diritto nell'Olimpo degli dei del sito, insieme allo Yeti ed altre bestiacce!

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<BR> 02-02-2006 alle ore 10:17, ancilo wrote:
<BR>Billi entra di diritto nell'Olimpo degli dei del sito, insieme allo Yeti ed altre bestiacce!
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
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<BR>vi ricordo anche questo piccolo capolavoro rimasto ai tempi quasi inosservato:
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<BR>http://www.rugby.it/modules.php?mop=mod ... 9&start=10
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<BR>Arditi, com'altro nomare questi baldi fiori della FIR che osarono porre un imperativo categorico tra le sabbie bolsceviche di Cordoba.
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<BR>Vite segnate dalla gloria che arrivarono con l'azione dove la lassitudine di Kirwan non avrebbe spinto neanche la fantasia. Eroi, diciamo noi, e dileggiamo con lazzi e marziali risa chi offenda la memoria di queste fierissime schiere.
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<BR>Essi donarono all'Italia un nuovo impero e per esso e per essa perirono.
<BR>Fu vera gloria? La domanda pur retorica e da noi stessi posta egualmente ci indigna e ribolle il sangue nelle romanissime vene della Federazione.
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<BR>Lo dica il postero, erede di un mondo fiacco e globale privo del suo Dondi, dove il rugby italiano è solo cucchiaio di legno e la camicia azzurra è indosso ad ossute aperture.
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<BR>Bizzarra è la mente umana: repentina dimentica ciò che solo ieri è stato, ma di fronte a grandi uomini e alle loro imprese eccola farsi granito e le parole scolpirla come col coltello romantici cuori nella corteccia d'albero.
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<BR>Scolpiti lo siano per sempre questi nomi:
<BR>Parisse, Pez, Masi, Canale e Peens;
<BR>quell'albero è la storia, quel cuore è l'Italia il coltello ... non lo so!
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<BR>Uomini di fato intrisi, che soli videro l'onore di sentir scoccare l'ora del destino :
<BR>Cordoba era italiana, Cordoba era della FIR.
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<BR>Essi furono il braccio e la mano del Dondi estendersi oltre le grigie barriere liberali del cosmo kirwaniano, del Dondi che mai lo seppe, ma che per certo lo intuì; la sua mente è come una di quelle prodigiose macchine calcolatrici di cui si attende l'invenzione.
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<BR>Per quel che concerne noi fortissimamente affermiamo questo puro, mero, meraviglioso eppure incontestabile fatto storico,
<BR>che intero s'annuncia e si rapprende in questa semplice eppur lapidaria frase:
<BR>"Alle ore 03 :00 del 18 Giugno 2005 Cordoba è della FIR!"
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tutto il mio rispetto billi