Lettera aperta sull’attività di rugby juniores, da Noceto

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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THAKER
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Lettera aperta sull’attività di rugby juniores, da Noceto

Messaggio da THAKER »

L'ho ricevuta via mail ed ho deciso di postarla, x conoscenza, senza ancora averla letta.

Al Sig. Presidente
Federazione Italiana Rugby
Giancarlo Dondi
R O M A

Ai Sigg. Componenti del Consiglio della Federazione Italiana Rugby
R O M A

OGGETTO: Lettera aperta sull’attività di rugby juniores

Facciamo seguito ad una precedente nota inviata in data 28 Novembre ultimo scorso al Presidente C.R.E.R. sig. Spotti, nella quale, pur con diverse sfumature e considerazioni in premessa, in quanto formulata in risposta ad una comunicazione del Comitato Regionale stesso, si porta alla Vostra qualificata attenzione, ed a chiunque si sentirà coinvolto, quello che risulta essere per noi, ma riteniamo costituisca argomento di analisi per molte società di rugby, il seguente quesito :

“Ci conviene continuare a sopportare rilevanti e sempre più gravosi impegni economici relativamente alle attività juniores?“

L’interrogativo infatti viene spontaneo ed è da mettere in relazione al meccanismo di trasferimento dei giocatori juniores, delle relative “finestre“ e dei parametri legati all’indennità di formazione. Ad oggi infatti solo in virtù di un atteso chiarimento richiesto al C.O.N.I. i trasferimenti di giocatori possono avvenire solo previo accordo fra le società.
Ma tale stato di fatto deve considerarsi definitivo oppure solo transitorio?

Chi come noi si impegna per ottenere buoni risultati nella creazione di atleti di qualità e comunque giocatori di rugby è conscio che per ottenere anche un solo atleta con possibilità di entrare nel novero dei selezionati per le nazionali di categoria deve avere una schiera molto numerosa di praticanti (iniziando magari dall’under 7) e proseguire negli anni con notevolissimi sforzi di carattere organizzativo, sempre più qualificato, ed economico.

Siamo consapevoli e fieri delle scelte fino ad oggi fatte dalla nostra società come siamo certi che tutti possono riconoscere gli interventi della F.I.R. in tali versanti, consapevoli altresì che alla Federazione stessa non possono essere trasferiti tutti i costi delle società affiliate, riteniamo invece doveroso chiedere che vengano create e/o rafforzate regole atte a riequilibrare i rapporti fra chi come noi si impegna allo sviluppo del rugby di base, in accordo con le linee programmatiche della Federazione e chi si limita, a volte solo per futili obiettivi, ad andare a trattare direttamente con giocatori delle altre società ed acquistarli con poco o niente, ovviamente dopo aver “investito“ in blocco notes, penna ed osservatore.

Oltre a ciò ci pare utile segnalare che spesso i giovani che vengono incettati da alcune società non vengono poi utilizzati o vengono fatti giocare nelle squadre cadette in serie C. E allora come fa un giocatore a crescere se non viene ulteriormente proseguita l’attività di insegnamento e soprattutto la partecipazione alle gare? Di rimando, come fa il Rugby a svilupparsi nelle zone in cui vengono portati altrove tutti gli atleti giovani migliori?

“Ci conviene continuare a sopportare rilevanti e sempre più gravosi impegni economici relativamente alle attività juniores?“ se si assiste nel contempo alla remunerazione da parte della F.I.R. per la convocazione dell’atleta in nazionale maggiore che da sola spesso ripaga profumatamente “l’investimento” e “le spese d’acquisizione“.

Noi vogliamo continuare a dire si. Per questo e per nessun altro motivo ci permettiamo, alla luce anche dei nostri nuovi progetti, di formulare alcune nostre valutazioni in merito - riteniamo nell’interesse del nostro sport - atte in particolare ad applicare nei rapporti tra le società, e tra queste e la F.I.R., lo spirito del rugby che, come è noto, è correttezza e cavalleria, oltre al necessario buon senso, fortemente convinti che non è più possibile limitarsi alla mera obbligatorietà, magari con poca spesa per evitare penalizzazioni , ma si deve investire in un vasto impegno organizzativo e finanziario di alto livello sulle attività giovanili rivedendo oltre modo, sempre sulla scorta di nostre oggettive valutazioni, anche l’approccio con l’Ente Scuola.

Ecco le nostre indicazioni:

1. Riteniamo che le società che non praticano l’attività con squadre senior (che oggi hanno lo stolto riflesso di dover lasciare liberi i giocatori senza poter nulla pretendere) debbano essere remunerate con un importo base, anche modesto, per tutti gli atleti utilizzati successivamente nei settori senior, mentre un particolare trattamento economico dovrebbe venir loro riconosciuto per quegli atleti convocati nelle nazionali junior acquisiti da società esercenti l’attività senior; in tale modo riteniamo possa venire incentivato l’interesse di lavorare nel rugby anche per i soli settori giovanili e mini rugby.
2. Riteniamo poi affermare che giocatori junior facenti parte delle selezioni nazionali sono, come i senior, patrimonio sportivo ma soprattutto economico delle società che li producono, perciò non è certamente giusto ed equo applicare per il loro trasferimento il freddo e risibile coefficiente federale e quindi per ristabilire un vero e proprio complesso di interessi per la crescita del movimento riteniamo sia necessario consentire, alle società creatrici, almeno per gli atleti che hanno fatto o fanno parte delle nazionali junior, ma pensiamo anche senior, la trattativa economica per la cessione dell’atleta limitando l’intervento federale ai soli casi di evidente abuso; nel qual caso poi le cessioni disposte dalle Commissioni Federali senza il consenso della società cedente dovrebbe essere limitato al prestito di un anno.
3. Riteniamo proporre una limitazione per ogni società sul numero dei giocatori di livello nazionale da acquisire, predisponendo anche un rapporto di acquisizione con il numero degli atleti di livello nazionale prodotti dal proprio vivaio. Esempio : poter ingaggiare un atleta di altra società ogni due o tre effettivamente creati nel vivaio.
4. Riteniamo che i proventi derivanti dalle convocazioni in nazionale corrisposti dalla F.I.R. debbano essere in parte assegnati alla società creatrice l’atleta per almeno i due – tre anni successivi al trasferimento.
5. Riteniamo debba essere creata norma secondo cui l’atleta acquisito, quando non venga utilizzato nella attività della società rilevataria per un certo numero di presenze alle gare di vertice, ha diritto di svincolo contrattuale e federale con penalizzazione sul valore di ritrasferimento per la società acquisitaria.
6. Riteniamo necessario attuare un sistema di rilevamento reale e veritiero sulle attività delle società nei settori giovanili, sulla quantità e qualità degli atleti, intervenendo con aiuti finanziari sostanziosi a favore di quelle società che ottengono i migliori risultati inerenti gli atleti che vengono convocati nelle nazionali junior.
7. Riteniamo necessario indirizzare in modo diverso le risorse F.I.R. per lo sviluppo relativo all’ambiente scuola in considerazione dei rilevanti costi che le società devono sostenere per coinvolgere insegnanti ed inviare tecnici ,doverosamente sempre più qualificati, pressoché quotidianamente negli istituti scolastici al fine di attivare l’interesse nel rugby ed avere nuovi praticanti; attività ancor più onerosa quando si intende procedere in città o paesi dove il rugby non è praticato.
Certamente tante altre osservazioni e proposte migliori di queste potranno essere formulate ed è per questo che auspichiamo appunto interventi e proposte in tal senso da parte di altri, come siamo certi che esista soluzione alla problematica sollevata dal C.O.N.I. in relazione alla movimentazione dei giocatori.

Siamo altresì certi che il Consiglio Federale saprà interpretare le difficoltà e le esigenze di quelle società, che spesso vessate, svolgono la sola attività che può consentire un recupero di partecipazione all’alto livello di gioco portando così anche le nostre squadre giovanili ad essere competitive in campo internazionale dove sino ad oggi, il caso ha voluto proprio a Noceto, una sola gara è stata vinta nel Sei Nazioni Under 21 ( 6 a 3 contro la Scozia ).


Nel ringraziare per la considerazione e la disponibilità che ci vorrete concedere, auspichiamo poter affermare anche per il futuro
“ Ci conviene continuare a sviluppare e promuovere il rugby ad alto livello “

Distinti saluti
Il Presidente
Daniele Reverberi
(Rugby Noceto)
THAKER
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Messaggio da THAKER »

Nessuno l'ha letta? O semplicemente non avete nulla da dire?
pinghial
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Messaggio da pinghial »

è una gran bella lettera e spero che molte società possano seguire l'esempio del Noceto.
Concordo sopratutto nel fatto che il nostro sport per crescere ha bisogno che i nostri giovani giochino con continuità in campionati che permettano loro una certa maturazione.
Se una società come Noceto sforna giovani da inviare a società seniores è giusto che percepisca un rimborso per il lavoro svolto nelle giovanili. Ma tutto non deve poi diventare un grande affarone commerciale. Non ho capito, infatti, perché per una convocazione in nazionale qualcuno debba percepire dei soldi. Io ci giocherei gratis in nazionale (dico così solo perché sono scarso e non ho possibilità).
pam
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Messaggio da pam »

pinghial ha scritto:è una gran bella lettera e spero che molte società possano seguire l'esempio del Noceto.
Concordo sopratutto nel fatto che il nostro sport per crescere ha bisogno che i nostri giovani giochino con continuità in campionati che permettano loro una certa maturazione.
Se una società come Noceto sforna giovani da inviare a società seniores è giusto che percepisca un rimborso per il lavoro svolto nelle giovanili. Ma tutto non deve poi diventare un grande affarone commerciale. Non ho capito, infatti, perché per una convocazione in nazionale qualcuno debba percepire dei soldi. Io ci giocherei gratis in nazionale (dico così solo perché sono scarso e non ho possibilità).
Vedi Pinghial, il problema non è che se qualcuno "vieno convocato in nazionale deve prendere dei soldi", i "soldi" s'intendono destinati al club di appartenenza del convocato, a titolo di rimborso per le spese (e sono tante) sostenute dal club per l'arruolamento, la formazione, la crescita, l'assistenza medica, ecc... che il club ha dato per il ragazzo.
Se il club vede che lo sforzo profuso non è poi "scippato" per due lire da quyalche altro club, ma viene adeguatamente riconosciuto, allora sarà più incentivato a continuare, potrà migliorare le proprie strutture, potenziare i propri organici in termini di tecnici, medici, fisioterapisti, ecc... Non si tratta di "affaroni commerciali", ma solo di sopravvivenza dei club.
Non sono il Presidente del Noceto, ma credo che quanto scirtto sia sufficientemente chairo e, col buon senso, assolutamente condivisibile.
pam
pinghial
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Messaggio da pinghial »

Pam ti ringrazio, non sapevo che le società che avessero creciuto un ragazzo fino a che questa arrivi in nazionale venga ricompensata economicamente (lo trovo un incentivo più che giusto da questo punto di vista).
e concordo tantissimo anche con quanto scritto dal presidente del Noceto. Far crescere tanti ragazzi per poi vederseli sottratti senza ricompense, senza a volte più possibilità di crescere serenamente.

Credo proprio che il nostro rugby abbia bisogno di una seria ristrutturazione proprio a partire dal basso.

un mio collega di lavoro che ha un figlio di 10 anni che gioca a calcio, vorrebbe iscriverlo il prox anno in una società di mini rugby, e mi ha posto tante domande in tal senso.
E sono arrivato a sapere nella discussione che nella squarda di calcio presso la quale il figlio è iscritto pagano tutto i genitori (dall'iscizione annuale, all'equipaggiamento necessario, alle trasferte etc..).

Una volta saputo questo ho capito perché la mia società è alla fame. Visto che da noi si chiede aiuto ai genitori solo in casi disperati.

ma ci sarebbe da parlarne per giorni..
pam
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Su!
arrenditi
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Messaggio da arrenditi »

non si tratta semplicemente di soldi sarebbe riduttivo la cosa è più profonda come ad esempio una giusta ridistribuzione e condivisione anche degli onori e non solo di oneri; in caso contrario credo sia molto difficile allargare la base anche qualitativamente.
pam
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Messaggio da pam »

arrenditi ha scritto:non si tratta semplicemente di soldi sarebbe riduttivo la cosa è più profonda come ad esempio una giusta ridistribuzione e condivisione anche degli onori e non solo di oneri; in caso contrario credo sia molto difficile allargare la base anche qualitativamente.
:shock: Scusami, ma non ho capito.
Non potresTi, per favore, spiegarTi un pò di più?
Grazie in anticipo
pam
ERU
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Messaggio da ERU »

Ho letto e condivido in linea di principio la lettera scirtta dal Presidente del Noceto sulla situazione del rugby juniores in italia , però vorrei ricordare allo stesso presidente che la sua stessa società non si comporta in maniera esemplare , contattando giovani interessanti delle provincie limitrofe senza sentire la società di appartenenza , sfruttanddo anche figure nocetane che hanno responsabilità e incarichi in seno al comitato regionale o alla federazione ( vedi tecnici rgionalei !!!! ) ......quindi anche voi non predicate bene e poi razzolate male ...prima di invocare nuove regole inziamo a rispettare quelle che ci sono ; pertanto se al Noceto interessa qualche giovane di una società , chiama la società stessa e non il ragazzo a casa !!!!!.......tanto per essere coerenti . saluti
pam
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Iscritto il: 6 mag 2003, 0:00

Messaggio da pam »

Caro Eru, lungi da me il voler iniziare una polemica, come pure l'intenzione di fare l'avvocato difensore del Presidente del Noceto. Giusto alcune precisazioni. Il problema non è di contattare o non contattare, ma di riconoscere con dei parametri oggettivamente corretti il valore dei ragagzzi per consentire al club di avere introiti che consentano di continuare l'attività. Il problema che Tu poni mi pare non esista: un club contatta un ragazzo che è vincolato? Cosa può succedere di male? Al massimoquesto ragazzo potrà dire "sì mi piacerebbe", ma poi sta al club lasciarlo libero o meno, non credi? Cosa dovrebbe fare il club "contattante" secondo Te? Prima chiedere a chi? Mi sembra ovvio e logico prima chiedere se l'interessato è appunto interesato, poi si iniziano tutti i discorsi del caso. Di certo un club non potrà mai "scippare" un giocatore vincolato, non trovi? Ben diverso è quello che si dice nella lettera del Presidente del Noceto; in sintesi suona così: tiriamo su dei ragazzi fino alle famose finestre, per cui sono svincolati, e questi se ne vanno per due lire... E' chiara la differenza?
Poi, sinceramente, non so a chi o cosa Ti riferisci circa personaggi, organi federali o altro. Posso interpretare che qualcuno ha segnalato al Noceto un ragazzo valido e che il Noceto stia cercando di prenderlo.
A tal proposito, Ti invito a leggere nel sito della FIR, ma è stato anche riportato qui, l'articolo circa Vito Di Muro, che, cresciuto nel Pedona, è approdato a Noceto e da qui alla naz.U18 e l'altro giorno è stato riconosciuto come man of the match nella vittoriosa partita contro l'Irlanda.
Forse, se ci conoscessimo un pò meglio, certi problemi non sorgerebbero.
a presto
pam
ERU
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Messaggio da ERU »

Probabilmente ho male interpretato la lettera del presidente del Noceto ...comunque correttezza imporrebbe che si contattasse prima la società di appartenenza e poi il giocatore ne discute con la propria società ...non il contrario !!!! ....a mio modesto parere !!!!......non contattare il ragazzo e dirgli ..." si ma noi con la tua società non parliamo ....sei tu che chiedi di venire via .... ( della seire vieni qua con il nulla osta in mano senza che ci costi nulla ) " ...è tutta un 'altra cosa !!!! ........... questo è un discorso da uno che vuol fare il furbo !!!! .... sempre per via della correttezza !!!! ....visto che si fa appello ai parametri , bassi o alti che siano , sappiate voi per primi che esistono non solo quando si devono prendere , am anche quando si devono pagare !!!!! ----- ciao . .......
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ciugo
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Messaggio da ciugo »

ERU ha scritto:Probabilmente ho male interpretato la lettera del presidente del Noceto ...comunque correttezza imporrebbe che si contattasse prima la società di appartenenza e poi il giocatore ne discute con la propria società ...non il contrario !!!! ....a mio modesto parere !!!!......non contattare il ragazzo e dirgli ..." si ma noi con la tua società non parliamo ....sei tu che chiedi di venire via .... ( della seire vieni qua con il nulla osta in mano senza che ci costi nulla ) " ...è tutta un 'altra cosa !!!! ........... questo è un discorso da uno che vuol fare il furbo !!!! .... sempre per via della correttezza !!!! ....visto che si fa appello ai parametri , bassi o alti che siano , sappiate voi per primi che esistono non solo quando si devono prendere , am anche quando si devono pagare !!!!! ----- ciao . .......
Giusto, per tua informazione, Privitera cartellino acquistato e pagato (oltretutto da parametro di giocatore nazionale)
Diodoro cartellino acquistato come da parametro
Carbone cartellino acquistato da parametro, ecc, ecc,
Sappiamo benissimo che i parametri esistono,e sino adesso ci siamo anche noi, scusa il giro di parole "parametrati"
Per la questione che sollevi di fare i furbi, non so a quale giocatore ti riferisci,anche se qualche indicazione sulla società di appartenenza posso averla, e forse ti devi informare meglio, perchè anche con quella società abbiamo intentato una trattativa, chiaramente andata a vuoto, ma cosa ci vuoi fare nessuno e perfetto.
Un ultima cosa, noi, perlomeno nella nostra zona, siamo gli unici ad essere "saccheggiati" un motivo si sarà!
Finendo ritengo che la lettera del presidente, contenga motivazioni e riscontri quantomeno interessanti, e se leggi bene i punti focali, non sono certamente i parametri.
ERU
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Messaggio da ERU »

Ripeto so di un ragazzo da voi contattato ( chiamato a casa e parlato anche con i genitori !!!) dicendogli che eravate interessati a lui , ma .....senza essere dispsoti a trattare con la sua società !!!! . Per i casi che hai menzionato CIUGO non metto bocca perchè non li conosco e neanche mi interessano ...... e non mi riferisco neanche al caso che hai citato dove avete intavolato una trattativa andata poi male . .... è un altro caso ....pertanto ripeto .......alle intenzioni facciamo seguire anche i comportamenti . Tutto QUI !!!!!
masterweb
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Messaggio da masterweb »

ERU ha scritto:Ripeto so di un ragazzo da voi contattato ( chiamato a casa e parlato anche con i genitori !!!) dicendogli che eravate interessati a lui , ma .....senza essere dispsoti a trattare con la sua società !!!! . Per i casi che hai menzionato CIUGO non metto bocca perchè non li conosco e neanche mi interessano ...... e non mi riferisco neanche al caso che hai citato dove avete intavolato una trattativa andata poi male . .... è un altro caso ....pertanto ripeto .......alle intenzioni facciamo seguire anche i comportamenti . Tutto QUI !!!!!
Ma non puoi dire chi è o di quale società parli? Sapendolo forse il caso si può spiegare....

Riepilogando la lettera del Presidente del Noceto, si spiega che quelle società che fanno vera e propria scuola di Rugby, senza avere necessariamente una prima squadra in Top Ten, fanno fatica a trovare finanziamenti o sponsor per sostenere tutta l'organizzazione.
I cartellini dei giocatori non vengono pagati un c... , cosicchè ci sono società "ricche" che non hanno sostanzialmente vivaio (o se ce l'hanno è molto "gramo") che se ne strafottono di organizzare il minirugby e quant'altro perchè si trovano i giocatori praticamente gratis già pronti.
E la domanda viene spontanea: fino a quando le "scuole" di Rugby resisteranno? Della serie, ma chi ce lo fa fà?

Credo che sia un tema importante...
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ciugo
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masterweb ha scritto:
ERU ha scritto:Ripeto so di un ragazzo da voi contattato ( chiamato a casa e parlato anche con i genitori !!!) dicendogli che eravate interessati a lui , ma .....senza essere dispsoti a trattare con la sua società !!!! . Per i casi che hai menzionato CIUGO non metto bocca perchè non li conosco e neanche mi interessano ...... e non mi riferisco neanche al caso che hai citato dove avete intavolato una trattativa andata poi male . .... è un altro caso ....pertanto ripeto .......alle intenzioni facciamo seguire anche i comportamenti . Tutto QUI !!!!!
Ma non puoi dire chi è o di quale società parli? Sapendolo forse il caso si può spiegare....

Riepilogando la lettera del Presidente del Noceto, si spiega che quelle società che fanno vera e propria scuola di Rugby, senza avere necessariamente una prima squadra in Top Ten, fanno fatica a trovare finanziamenti o sponsor per sostenere tutta l'organizzazione.
I cartellini dei giocatori non vengono pagati un c... , cosicchè ci sono società "ricche" che non hanno sostanzialmente vivaio (o se ce l'hanno è molto "gramo") che se ne strafottono di organizzare il minirugby e quant'altro perchè si trovano i giocatori praticamente gratis già pronti.
E la domanda viene spontanea: fino a quando le "scuole" di Rugby resisteranno? Della serie, ma chi ce lo fa fà?

Credo che sia un tema importante...
Scusami Eru, ma a questo punto sarebbe opportuno sapere chi e il giocatore, tieni presente che sono uno dei pochissimi, che in società ha il compito di contattare i club per eventuali acquisti e/o cessioni, e per quanto mi riguarda non abbiamo l'abitudine di interpellare solo i giocatori, anche se e chiaro, che prima, e necessario il loro assenso. Quello che mi stranizza, e il fatto come tu dici, che siamo andati a parlare a casa del giocatore, con i genitori, dicendo che eravamo interessati a lui, ma non a trattare con la società?????????????? Ma scusa formalmente un trasferimento si realizza solo con il nullaosta da parte della club cedente[/b][/b], quindi non è possibile fare un trasferimento solo con l'assenso di un giocatore. Se poi a titolo personale, e credimi non ne sò nulla, un allenatore contatta un giocatore, be in questo caso non puoi tirare in ballo la società.
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