Il nuovo presidente

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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jpr williams
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da jpr williams »

jaco ha scritto: 25 gen 2022, 10:41
loverthetop_86 ha scritto: 25 gen 2022, 10:11 A questo va aggiunto un continuo ritorno ai suoi tempi.
Eccallà! Immancabile.
Cavinato sarà criticabilissimo e simpatico come la sabbia nelle mutande, da detto però una gran verità nell'intervista che qualcuno ha pubblicato qualche giorno fa: quando ti rapporti con gli altri cominciando con "ai miei tempi" hai già perso, ti sei già messo in una posizione di non ascolto... io sono molto d'accordo.
Giovannelli ormai è un disco rotto e purtroppo anche le cose giuste che dice io non riesco a sentirle...

E complimenti @lover, davvero un lavorone!
Trovo che il disprezzo per i tempi andati sia speculare alla loro esaltazione.
L'esperienza è un flusso continuo e nulla di ciò che c'è oggi ci sarebbe senza che ci fosse stato un prima.
Non apprezzo chi parte dicendo "ai miei tempi", ma ancora meno chi vuole cancellare tutto ciò che c'è stato prima di 5 minuti fa e pretende di aver inventato dal nulla l'esistente.
Poi che Giovannelli sia un disco rotto dipende da lui, non dai suoi tempi
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da Garry »

Che è poi quello che stavano dicendo anche gli altri

"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da jaco »

jpr williams ha scritto: 25 gen 2022, 14:41
jaco ha scritto: 25 gen 2022, 10:41
loverthetop_86 ha scritto: 25 gen 2022, 10:11 A questo va aggiunto un continuo ritorno ai suoi tempi.
Eccallà! Immancabile.
Cavinato sarà criticabilissimo e simpatico come la sabbia nelle mutande, da detto però una gran verità nell'intervista che qualcuno ha pubblicato qualche giorno fa: quando ti rapporti con gli altri cominciando con "ai miei tempi" hai già perso, ti sei già messo in una posizione di non ascolto... io sono molto d'accordo.
Giovannelli ormai è un disco rotto e purtroppo anche le cose giuste che dice io non riesco a sentirle...

E complimenti @lover, davvero un lavorone!
Trovo che il disprezzo per i tempi andati sia speculare alla loro esaltazione.
L'esperienza è un flusso continuo e nulla di ciò che c'è oggi ci sarebbe senza che ci fosse stato un prima.
Non apprezzo chi parte dicendo "ai miei tempi", ma ancora meno chi vuole cancellare tutto ciò che c'è stato prima di 5 minuti fa e pretende di aver inventato dal nulla l'esistente.
Poi che Giovannelli sia un disco rotto dipende da lui, non dai suoi tempi
E lo dici a me?
Lo dici a uno di San Donà?
Il punto è che di solito chi dice "ai miei tempi" si ferma lì. E allora è davvero poco interessante. E può diventare controproducente.
La storia insegna qualcosa solo se ne trai insegnamenti per il presente. Se si ferma ad un mero esercizio nostalgico non serve a niente. Anzi perdi credibilità agli occhi di chi vive il presente.
Giovannelli (che gli si attribuiscano tutti gli onori dovuti e meritati sul campo) a me sembra sia un nostalgico che vive ancora negli anni '90...
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Re: Il nuovo presidente

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Solo per la precisione: è Giovanelli, con una N e basta. Viene da scrivere Giovannelli ma il cognome corretto è Giovanelli

https://it.wikipedia.org/wiki/Massimo_Giovanelli
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da jpr williams »

Ilgorgo ha scritto: 25 gen 2022, 16:09 Solo per la precisione: è Giovanelli, con una N e basta. Viene da scrivere Giovannelli ma il cognome corretto è Giovanelli

https://it.wikipedia.org/wiki/Massimo_Giovanelli
Per quanto possa sembrare incredibile io scopro solo da questo post del Sommo che è con una n sola.
Lo chiamo Giovannelli da sempre convinto che si chiami così.
E' che Giovanelli non solo non viene da scriverlo, ma anche a dirlo si fa fatica: non viene naturale.
Del resto avevo un collega che si chiamava Pelizzari. Nessuno lo chiamava così. Era Pellizzari e basta e lui stesso si era arreso a quella convenzione. :roll:
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da jpr williams »

jaco ha scritto: 25 gen 2022, 15:49E lo dici a me?
Lo dici a uno di San Donà?
Lo dico a te perchè sei "di famiglia", amiamo la stessa squadra e sei uno che capisce.
E' che al diecimillesimo post (non tuo) in cui si ripete la litania "che palle questi degli anni 90" mi sono un pò scocciato.
Saranno anche nostalgici, ma almeno ne hanno donde.
Scommetto che fra 30 anni ben difficilmente qualcuno avrà qualche ragione per dire "ai miei tempi".
Loro un tempo ce l'hanno avuto.
E comunque non sono tutti rincitrulliti come quei diecimila post vogliono far credere solo per liquidare un parere scomodo.
E' che il confronto fra il nulla ed il qualcosa è sempre umiliante per il primo.
Ed oggi è il nulla.
Ti credo che ci si infastidisce.
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Re: Il nuovo presidente

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jpr williams ha scritto: 26 gen 2022, 11:16
jaco ha scritto: 25 gen 2022, 15:49E lo dici a me?
Lo dici a uno di San Donà?
Lo dico a te perchè sei "di famiglia", amiamo la stessa squadra e sei uno che capisce.
E' che al diecimillesimo post (non tuo) in cui si ripete la litania "che palle questi degli anni 90" mi sono un pò scocciato.
Saranno anche nostalgici, ma almeno ne hanno donde.
Scommetto che fra 30 anni ben difficilmente qualcuno avrà qualche ragione per dire "ai miei tempi".
Loro un tempo ce l'hanno avuto.
E comunque non sono tutti rincitrulliti come quei diecimila post vogliono far credere solo per liquidare un parere scomodo.
E' che il confronto fra il nulla ed il qualcosa è sempre umiliante per il primo.
Ed oggi è il nulla.
Ti credo che ci si infastidisce.
Il proiblema dei nostalgici è considerare melma tutto ciò che viene dopo di loro e pensare che con loro sia finito il Rugby. Criticano tanto le nuove generazioni senza considerare i cambiamenti dei costumi e della società. Li perculano perchè utilizzano i cellulari e poi sono sui social media a fare i boomer e scrivere cazzate, se fossero coerenti dovrebbero rimanere nel loro anonimato digitale ed invece non è così.
Sfido io a trovare qualcuno che non cerca conforto, insegnamenti e sostegno in un senex, ma questo però deve anche capire che i tempi sono cambiati e che il futuro spetta ai giovani...spesso si criticano i figli ma poco si osserva dell operato dei genitori, questo dovrebbe far riflettere in tanti ed invece no è csì perchè gli errori si ripetono troppo spesso.
Questa non è una lotta generazionale, ma lo diventa quando si iniziano a fare paragoni tra quello che è e quello che è stato, senza però la giusta coerenza ed onestà intellettuale.
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Re: Il nuovo presidente

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Mr Ian ha scritto: 26 gen 2022, 11:26Il proiblema dei nostalgici è considerare melma tutto ciò che viene dopo di loro e pensare che con loro sia finito il Rugby.
Speculare l'atteggiamento per cui si considera melma le loro opinioni e si considera che il rugby sia solo quello di oggi e che allora fosse una sagra paesana.
Mr Ian ha scritto: 26 gen 2022, 11:26Criticano tanto le nuove generazioni senza considerare i cambiamenti dei costumi e della società. Li perculano perchè utilizzano i cellulari e poi sono sui social media a fare i boomer e scrivere cazzate, se fossero coerenti dovrebbero rimanere nel loro anonimato digitale ed invece non è così.
Permettimi, ma questi sono luoghi comuni al pari di quelli usati dai "nostalgici"
Mr Ian ha scritto: 26 gen 2022, 11:26Sfido io a trovare qualcuno che non cerca conforto, insegnamenti e sostegno in un senex, ma questo però deve anche capire che i tempi sono cambiati e che il futuro spetta ai giovani...spesso si criticano i figli ma poco si osserva dell operato dei genitori, questo dovrebbe far riflettere in tanti ed invece no è csì perchè gli errori si ripetono troppo spesso.
Questa non è una lotta generazionale, ma lo diventa quando si iniziano a fare paragoni tra quello che è e quello che è stato, senza però la giusta coerenza ed onestà intellettuale.
Il futuro è sempre spettato ai giovani che fossero consapevoli di non aver inventato il mondo.
Gli errori si ripetono proprio quando si pensa di essere inventori e si rifiuta il confronto con chi da quelle strade ci è già passato.
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Re: Il nuovo presidente

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Beh, non si può non rimpiangere un rugby anni '70 e '80 dove Petrarca-Rovigo si giocava di fronte a 10.000 spettatori, dove a tutto il calcio minuto per minuto si prevedevano collegamenti con i campi di rugby. E poi, negli anni '90, con Milano che giocava con Campese e Dominguez, Benetton con Lynagh, Lazio (!!!) con Zinzan Brooke, ecc. ecc. ecc.. A me viene il magone a pensare cosa rappresentavano L'Aquila e Amatori Catania e via cantando. Ma quella deve essere solo la memoria sulla quale costruire un'identità per il rugby di adesso, senza inutili classifiche fra meglio e peggio. Jpr, spero solo che tu abbia ragione su quello che avverrà fra 30 anni: se continuiamo a perdere con la nazionale, rimpiangeremo gli anni in cui all'Olimpico c'erano sempre fra i 50 ed i 60mila spettatori....
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da Mr Ian »

Però abbi pazienza, quella che tu fai è un intepretazione dei pareri altrui. Qua molti ci siamo limitati a commentare l intervista, e personalmente anche quello che leggo in giro sui social da parte di ex "grandi" giocatori...il leit motive è un pò tutto uguale, "noi eravamo il vero rugby", "adesso non è più il nostro sport", "signorine che pensano ai soldi" ed altro ancora..
A questo punto cosa dovrebbe pensare un ragazzo o un attuale nazionale?
l essere vecchio o giovane è solamente un attitudine mentale, le parole di Cavinato sono quelle di un uomo mentalmente giovane proiettato al futuro. Ripetere costantemente Grenoble et similia, sa un pò di ripetitivo, soprattutto quando ormai le parole non ottengono l effetto sperato.
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Re: Il nuovo presidente

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supermax ha scritto: 26 gen 2022, 11:39 Jpr, spero solo che tu abbia ragione su quello che avverrà fra 30 anni: se continuiamo a perdere con la nazionale, rimpiangeremo gli anni in cui all'Olimpico c'erano sempre fra i 50 ed i 60mila spettatori....
Personalmente fra 30 anni sarò morto quindi non rimpiangerò un tubo.
Ma se dovessi rimpiangere qualcosa saranno solo gli anni migliori del mio club, quelli dalla fine dei '90 ad oggi.
Del rugby nazionale trovo che nulla sarà da rimpiangere in futuro perchè non ricordo che siamo mai stati peggio di così.
Attenzione. quando perdevamo col Marocco eravamo una squadra di secondo piano che doveva crescere.
Allora avevamo il problema di "salire".
Oggi, dopo esserci issati qua grazie ad una generazione di rintronati nostalgici stiamo da una decina d'anni in caduta libera.
Che vorrai mai rimpiangere?
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da jpr williams »

Mr Ian ha scritto: 26 gen 2022, 11:44 Però abbi pazienza, quella che tu fai è un intepretazione dei pareri altrui. Qua molti ci siamo limitati a commentare l intervista, e personalmente anche quello che leggo in giro sui social da parte di ex "grandi" giocatori...il leit motive è un pò tutto uguale, "noi eravamo il vero rugby", "adesso non è più il nostro sport", "signorine che pensano ai soldi" ed altro ancora..
A questo punto cosa dovrebbe pensare un ragazzo o un attuale nazionale?
l essere vecchio o giovane è solamente un attitudine mentale, le parole di Cavinato sono quelle di un uomo mentalmente giovane proiettato al futuro. Ripetere costantemente Grenoble et similia, sa un pò di ripetitivo, soprattutto quando ormai le parole non ottengono l effetto sperato.
Si, però, allora devi dire: GiovaNelli è così, Francescato è così, Sempronio è così.
Non dire "quelli degli anni '90" come se fossero un gerontocomio di disadattati.
Tu stigmatizzi quel modo di pensare, ma io ti posso dire che parlo con persone in carne ed ossa (non sui social) della mia epoca ed anche di epoche pèrecedenti e quasi nessuno fa discorsi qualunquisti come quelli che tu ed altri stigmatizzate qui.
Di converso parlo con un sacco di 30/40enni (la maggior parte) che pensano che il rugby vero sia solo quello ultraprofessionalizzato di oggi e che allora si scherzasse.
Comunque chiudo qui la polemica generazionale perchè non saprei che altro dire.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da supermax »

E' proprio quello che dicevo io. Sul piano tecnico non ci sarà nulla da rimpiangere di un rugby asfittico ed inconcludente. Ci troveremo (si troveranno, va meglio così?) a rimpiangere Il pubblico del 6N e San Siro pieno contro gli All Black perché neanche più quello ci sarà.
speartakle
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da speartakle »

Ai miei tempi si faceva così e quindi se oggi facessimo così sarebbe tutto meglio.

Discorsi fatti da gente che nel frattempo ha fatto altro o non ha mai pensato di mettersi a confronto con le idee e le cose che vengono fatte da chi il rugby lo costruisce.

Wayne Smith non è nato nel 90' ma è uno di quelli che hanno cambiato il rugby, ha cambiato il proprio modo di vedere rimettendo in discussione costantemente le proprie convinzioni o quello che gli era stato insegnato per farlo proprio, modificarlo. E così altri. Altrimenti saremmo ancora qui ad insegnare che bisogna passarsi il pallone con movimento di anca pendulo, che bisogna girarsi a contatto per mettere a disposizione il pallone, a fare allenamenti con movimenti a vuoto e coreografie varie.

Ora molti degli "ex nazionali di comprovata competenza" quanto di questo processo e attitudine mentale hanno?
Per la mia esperienza personale molti di quell'area nostalgica di Grenoble, ascoltandoli, leggendo e a volte anche essendo stato allenato direi poco.

Kino se ci sei batti un colpo.
Garry
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da Garry »

Insomma, si parte da un’intervista e si arriva ai massimi sistemi.
Se uno a ogni domanda risponde “ai miei tempi” e paragona tutto alla propria esperienza nonostante il contesto sia profondamente cambiato, beh, mi sembra giusto criticarlo.
Quando ci sarà qualcuno che in un’intervista dirà che 30 anni fa il rugby era una sagra paesana, lo massacreremo, ma finora non ne ho incontrati o non hanno avuto il coraggio di dirmelo in faccia (fifoni!)

"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
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