C'è gente che quando è all'opposizione fa casino contro il governo e quando va al governo continua a far casino come se al governo ci fosse qualcun altro...
Presidenza Innocenti
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Re: Presidenza Innocenti
E' un modo che ha fatto successo in tanti campi.
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Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Garry
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Re: Presidenza Innocenti
Veramente c'è qualcuno che per antipatia verso Innocenti non tifa per gli azzurri, anzi spera in un fallimento?
Dalai ritiene di sì:
La Nazionale è di tutti
Quando pochi anni fa Franco Smith affrontò la sua traversata nel deserto nessuno ebbe pietà. Eppure di deserto si trattava, gli stadi vuoti per la Pandemia, la squadra giovanissima e rinnovata, la sensazione che nessuno avrebbe perdonato le sconfitte necessarie a costruire.
Così fu.
Dopo le Nazionali di Dondi e quelle di Gavazzi, la Nazionale di Franco Smith fu la prima senza padri e senza rete, la Nazionale di un allenatore solo e di un movimento stanco e scosso.
C'è però un fatto: tutto quello che vedete ora partì da lì, da quel momento e da quel gruppo.
La verità è che era anche quella la nazionale di tutti, proprio come le sue versioni precedenti e meno fortunate, perché la Nazionale non è mai di un Presidente e nemmeno di una Federazione.
Lo sono le risorse e alcune scelte strategiche, non certo il possesso e i risultati.
La Nazionale non è un club e non dovrebbe seguire logiche padronali, nemmeno essere vittima delle polarizzazioni.
La Nazionale è di tutti ed è lo specchio, l'apice di una moltitudine in movimento.
Non sempre è una fotografia esatta, quella di Franco Smith non lo era e non poteva esserlo perché rappresentava plasticamente un passato difficile e un presente di costruzione, questa di Crowley non lo è perché è frutto di un cammino lungo anni ed è molto migliore di quanto il rugby italiano non sia ora (e di come sarà se prosegue questa sistematica opera di demolizione a scopo politico-egomaniacale).
In questi giorni raccogliamo da più parti un sentimento ruvido, pericoloso, il fastidio enorme di chi vede la Nazionale come proiezione di un Presidente Federale che sembra usarla come strumento propagandistico elettorale, che vincola molta della sua credibilità ai risultati di un gruppo di giocatori eccellenti allenati da uno staff eccellente (eppure in parte già dismesso).
Abbastanza naturale ma molto sbagliato, accettare questa visione significa cadere nella trappola di una grande finzione, quella della Nazionale-spot e del Presidente Santo Taumaturgo.
Se mai qualcuno nutrisse dubbi sull'opportunità di tifare per questi ragazzi eccezionali, definiti correttamente da Marco Pastonesi 'la più forte nazionale di sempre' (semi cit) se li faccia passare alla svelta e non si presti al gioco velenoso e senza regole della campagna elettorale permanente.
Questo gruppo non è nato due anni fa, questi ragazzi vengono da lontano e quella maglia ci sarà dopo proprio come c'era prima.
Non le Nazionali dei Presidenti ma quelle dei tifosi, della base e del movimento.
Solo così può funzionare e restituire a chi dovrebbe avere solo ruolo di servizio il suo posto.
Chi non tifa ora fa un errore enorme.
Forza Ragazzi!
Dalai ritiene di sì:
La Nazionale è di tutti
Quando pochi anni fa Franco Smith affrontò la sua traversata nel deserto nessuno ebbe pietà. Eppure di deserto si trattava, gli stadi vuoti per la Pandemia, la squadra giovanissima e rinnovata, la sensazione che nessuno avrebbe perdonato le sconfitte necessarie a costruire.
Così fu.
Dopo le Nazionali di Dondi e quelle di Gavazzi, la Nazionale di Franco Smith fu la prima senza padri e senza rete, la Nazionale di un allenatore solo e di un movimento stanco e scosso.
C'è però un fatto: tutto quello che vedete ora partì da lì, da quel momento e da quel gruppo.
La verità è che era anche quella la nazionale di tutti, proprio come le sue versioni precedenti e meno fortunate, perché la Nazionale non è mai di un Presidente e nemmeno di una Federazione.
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La Nazionale non è un club e non dovrebbe seguire logiche padronali, nemmeno essere vittima delle polarizzazioni.
La Nazionale è di tutti ed è lo specchio, l'apice di una moltitudine in movimento.
Non sempre è una fotografia esatta, quella di Franco Smith non lo era e non poteva esserlo perché rappresentava plasticamente un passato difficile e un presente di costruzione, questa di Crowley non lo è perché è frutto di un cammino lungo anni ed è molto migliore di quanto il rugby italiano non sia ora (e di come sarà se prosegue questa sistematica opera di demolizione a scopo politico-egomaniacale).
In questi giorni raccogliamo da più parti un sentimento ruvido, pericoloso, il fastidio enorme di chi vede la Nazionale come proiezione di un Presidente Federale che sembra usarla come strumento propagandistico elettorale, che vincola molta della sua credibilità ai risultati di un gruppo di giocatori eccellenti allenati da uno staff eccellente (eppure in parte già dismesso).
Abbastanza naturale ma molto sbagliato, accettare questa visione significa cadere nella trappola di una grande finzione, quella della Nazionale-spot e del Presidente Santo Taumaturgo.
Se mai qualcuno nutrisse dubbi sull'opportunità di tifare per questi ragazzi eccezionali, definiti correttamente da Marco Pastonesi 'la più forte nazionale di sempre' (semi cit) se li faccia passare alla svelta e non si presti al gioco velenoso e senza regole della campagna elettorale permanente.
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"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
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speartakle
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Re: Presidenza Innocenti
Minchia se ne sentiva davvero il bisogno del Dalai pensiero. Sembra un super eroe, con gli occhiali è solo Dalai, senza è il Sedicesimo Uomo.Garry ha scritto: 27 set 2023, 14:37 Veramente c'è qualcuno che per antipatia verso Innocenti non tifa per gli azzurri, anzi spera in un fallimento?
Dalai ritiene di sì:
La Nazionale è di tutti
Quando pochi anni fa Franco Smith affrontò la sua traversata nel deserto nessuno ebbe pietà. Eppure di deserto si trattava, gli stadi vuoti per la Pandemia, la squadra giovanissima e rinnovata, la sensazione che nessuno avrebbe perdonato le sconfitte necessarie a costruire.
Così fu.
Dopo le Nazionali di Dondi e quelle di Gavazzi, la Nazionale di Franco Smith fu la prima senza padri e senza rete, la Nazionale di un allenatore solo e di un movimento stanco e scosso.
C'è però un fatto: tutto quello che vedete ora partì da lì, da quel momento e da quel gruppo.
La verità è che era anche quella la nazionale di tutti, proprio come le sue versioni precedenti e meno fortunate, perché la Nazionale non è mai di un Presidente e nemmeno di una Federazione.
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Non sempre è una fotografia esatta, quella di Franco Smith non lo era e non poteva esserlo perché rappresentava plasticamente un passato difficile e un presente di costruzione, questa di Crowley non lo è perché è frutto di un cammino lungo anni ed è molto migliore di quanto il rugby italiano non sia ora (e di come sarà se prosegue questa sistematica opera di demolizione a scopo politico-egomaniacale).
In questi giorni raccogliamo da più parti un sentimento ruvido, pericoloso, il fastidio enorme di chi vede la Nazionale come proiezione di un Presidente Federale che sembra usarla come strumento propagandistico elettorale, che vincola molta della sua credibilità ai risultati di un gruppo di giocatori eccellenti allenati da uno staff eccellente (eppure in parte già dismesso).
Abbastanza naturale ma molto sbagliato, accettare questa visione significa cadere nella trappola di una grande finzione, quella della Nazionale-spot e del Presidente Santo Taumaturgo.
Se mai qualcuno nutrisse dubbi sull'opportunità di tifare per questi ragazzi eccezionali, definiti correttamente da Marco Pastonesi 'la più forte nazionale di sempre' (semi cit) se li faccia passare alla svelta e non si presti al gioco velenoso e senza regole della campagna elettorale permanente.
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non è il supereroe che meritiamo però ma neanche quello di cui abbiamo bisogno.
- jpr williams
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Re: Presidenza Innocenti
ma non potevi commentare senza bisogno di quotare una roba chilometrica che stava nel post precedente?
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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speartakle
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Re: Presidenza Innocenti
hai anche ragione
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Garry
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Re: Presidenza Innocenti
È che sotto sotto la sbrodolata di Dalai gli piaceva
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
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pilonepoltrone
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Re: Presidenza Innocenti
se ha una cosa di bello Dalai è che non serba rancore...
e pensare che Innocenti quando lo ha licenziato lo aveva anche invitato a bere una birra insieme
e pensare che Innocenti quando lo ha licenziato lo aveva anche invitato a bere una birra insieme
“These trees which he plants, and under whose shade he will never sit, he loves them for the sake of his children and his children’s children, who are to sit beneath the shadow of their spreading boughs.” (C. Loyson)
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SilverShadow
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Re: Presidenza Innocenti
Secondo voi c'è la possibilità che Dalai si candidi direttamente per la presidenza?
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Soidog
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Re: Presidenza Innocenti
Chissà cosa ha incrinato la loro intesa...pilonepoltrone ha scritto: 27 set 2023, 19:57 se ha una cosa di bello Dalai è che non serba rancore...![]()
e pensare che Innocenti quando lo ha licenziato lo aveva anche invitato a bere una birra insieme![]()
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Ilgorgo
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Re: Presidenza Innocenti
Non lo so, ma, per quel poco che conosco di lui (qualche intervista), Dalai non mi sembra pienamente adatto a quel ruolo. Nel senso che come presidente secondo me ci vuole un "cagnaccio" concreto, e devo ammettere che Innocenti, narcisismo e autocratismo a parte, sembra calzare la parte; Dalai mi pare più un letterato che un uomo da ufficio, non me lo immagino tanto a lavorare per ore su come delineare i nuovi moduli di certificazione per la richiesta di spogliatoi in deroga.SilverShadow ha scritto: 27 set 2023, 20:35 Secondo voi c'è la possibilità che Dalai si candidi direttamente per la presidenza?
Se avesse una squadra esperta a sostenerlo potrebbe tentare, ma come leader assoluto me lo figuro poco.
Tutto questo però lo dico in base a sensazioni abbastanza superficiali, perxché seguo poco Zebre e URC
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Re: Presidenza Innocenti
Cattivi pensieri senza pretesa di seria riflessione.
Ieri ripetendo analogo gesto fatto lo scorso anno. il presidentissimo ha voluto presenziare alla presentazione della nuova stagione del mio club, cosa alquanto inusuale (non so se presenzia ad altre presentazioni).
Anche l'anno scorso si era presentato alla presentazione e noi abbiamo quasi dovuto presentare i libri in tribunale e siamo precipitati da dove non torneremo mai.
Memore della sfiga portata l'anno scorso è tornato a presenziare.
Immagino che dentro di sé ridesse un sacco delle sventure dei nemici e avrà voluto vedere se quest'anno gli riesce di mandarci in B.
Ieri ripetendo analogo gesto fatto lo scorso anno. il presidentissimo ha voluto presenziare alla presentazione della nuova stagione del mio club, cosa alquanto inusuale (non so se presenzia ad altre presentazioni).
Anche l'anno scorso si era presentato alla presentazione e noi abbiamo quasi dovuto presentare i libri in tribunale e siamo precipitati da dove non torneremo mai.
Memore della sfiga portata l'anno scorso è tornato a presenziare.
Immagino che dentro di sé ridesse un sacco delle sventure dei nemici e avrà voluto vedere se quest'anno gli riesce di mandarci in B.
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Re: Presidenza Innocenti
stai parlando di Re Marzio o di te stesso a specchio?jpr williams ha scritto: 28 set 2023, 11:30 Cattivi pensieri senza pretesa di seria riflessione.
Ieri ripetendo analogo gesto fatto lo scorso anno. il presidentissimo ha voluto presenziare alla presentazione della nuova stagione del mio club, cosa alquanto inusuale (non so se presenzia ad altre presentazioni).
Anche l'anno scorso si era presentato alla presentazione e noi abbiamo quasi dovuto presentare i libri in tribunale e siamo precipitati da dove non torneremo mai.
Memore della sfiga portata l'anno scorso è tornato a presenziare.
Immagino che dentro di sé ridesse un sacco delle sventure dei nemici e avrà voluto vedere se quest'anno gli riesce di mandarci in B.
- jpr williams
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Re: Presidenza Innocenti
Se con "specchio" intendi opposto allora si.
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Garry
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Re: Presidenza Innocenti
Nessuno dice nulla sulla lettera aperta che tutti i club della massima serie hanno mandato alla fir?
Si oppongono con decisione alla riduzione ad otto squadre.
Cosa farà il Canuto? Calerà le braghe?
Si oppongono con decisione alla riduzione ad otto squadre.
Cosa farà il Canuto? Calerà le braghe?
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Re: Presidenza Innocenti
Dove si può leggerla?
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