Messaggio
da Garry » 17 lug 2024, 10:35
Importante precisazione pre-elettorale di Dalai:
"Nel 2021 ho appoggiato la candidatura di Marzio Innocenti e credo di aver contribuito a costruirgli un’immagine molto solida, affidabile, seria.
Lo intervistai per il Foglio (finché ho avuto accesso a quelle stanze ho visto la mia intervista incorniciata dietro la sua scrivania, cosa che come tutte quelle che scriverò possono testimoniare in tanti).
Perché l’ho sostenuto?
Non sono un movimentista e detesto gli antagonisti per forza ma pensavo ci volesse discontinuità rispetto ai due mandati di Gavazzi.
Del senno di poi son pieni i fossi e aver conosciuto troppo tardi Paolo Vaccari è una mia colpa.
A dire il vero conoscevo poco anche Innocenti. Non così poco come lui sostenne appena eletto, ma sufficientemente poco da scambiarlo per qualcun altro.
Ho fatto molti errori nella vita, moltissimi in quella professionale ma aver dato una mano a Marzio Innocenti prima delle elezioni e dopo nella gestione di un tema delicatissimo come le Zebre è uno sbaglio che non mi perdonerò mai.
Quando si candidò gli scrissi schiettamente (qua su FB) che mi sembrava una specie di ossessione per il potere la sua, fare il presidente per fare il presidente.
Mi rispose, smentì, parlò di squadra e progetto.
Quando si sta fuori si sta fuori e non si conoscono bene le dinamiche e le catene di responsabilità.
Gli otto anni di Gavazzi sono stati pieni di controversie e problemi ma ci sono due cose che (sempre) il senno di poi racconta con grande precisione.
La prima è che Innocenti dopo aver accusato, smontato, messo in ridicolo e cancellato ogni traccia del percorso di formazione voluto da Gavazzi (e da Ascione e Aboud) si sta gloriando proprio del frutto di quel lunghissimo lavoro come fosse una sua intuizione. Chiunque sappia di sport invece ha idea di quanto ci voglia ad allevare e costruire talento.
La seconda è che Gavazzi ha sempre protetto il suo gruppo di lavoro e quando c’è stato da pianificare ha messo il petto ai fucili e permesso alle persone incaricate di lavorare, magari non serenamente ma lavorare.
Ogni storia, ogni testimonianza ha un peso in questa corsa alla Federazione.
Bene, la mia (e insisto sempre su questo punto) è documentata e il giudice del lavoro che l’8 ottobre scriverà la parola fine al mio contenzioso con FIR ha tutti i messaggi che mi ha scritto Innocenti in due anni (che mai ho pubblicato per decenza) e sono pronto a qualsiasi confronto, giusto per essere chiari.
Quello che ho visto e vissuto in due anni e mezzo di Zebre ha dell’incredibile.
Mancanza di pianificazione, impossibilità di dialogo, disorganizzazione, protagonismo.
Non amo personalizzare lo scontro e non lo farò ora, voglio solo recapitare un messaggio ai tanti amici che si occupano di rugby e hanno diritto al voto all’assemblea del 15 settembre: non fate il mio stesso errore.
Negli ultimi mesi ho avuto la buona sorte di conoscere Andrea Duodo e passare del tempo con lui.
Se non lo conoscete, contattate il suo comitato elettorale, le persone che lo appoggiano, informatevi sul programma e sulla persona.
È la scelta migliore per mettere fine a quattro anni di liti, antagonismo, protagonismi, promesse non mantenute e un clima claustrofobico utile solo a mantenere in sella una persona che di squadra e lavoro di gruppo non ha intenzione di parlare, mai.
Questo vi dovevo, pronto a ripeterlo ovunque serva e a fornire dettagli se richiesto e possibile".
"La vita è quello che non esisterà mai sotto il fascismo: libertà, creazione, sincerità, verità, bellezza e volto umano"
R.I.P. Pavel Kushnir - pianista russo morto in carcere, vittima del fascismo russo