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Garry ha scritto: 3 gen 2025, 18:32
Il progetto era sbagliato in partenza.
Acquistavi la franchigia con 300k euro, senza fideiussioni, anticipi o altro. Sembrava che Gavazzi volesse togliersi un peso ad ogni costo, tanto è vero che poi il passaggio si concretizzò con soli 200k euro.
Se versavi 20.000 € (non all'anno, una tantum) diventavi consigliere e potevi probabilmente girare l'Europa al seguito delle Zebre.
Capisco, però cosa ha impedito ai vari imprenditori di lavorare insieme e trovare sponsor per tenere in piedi la baracca? Non era comunque nel loro interesse far andare avanti il progetto?
Mi aiuterebbe a capire perché Amoretti dovrebbe farcela da presidente delle seconde Zebre private, quando evidentemente non ce l'ha fatta da vicepresidente delle prime Zebre private
Beh, di uno che rimane sette mesi, capisce in che compagnia si è cacciato e se ne va, non direi che "non ce l'ha fatta". Era in una compagnia inadeguata al compito e se n'è andato.
Ripeto, il "peccato originale" era la "vendita sottocosto":
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
Era in compagnia di personaggi che la "Parma che conta" aveva messo in black list per via di episodi del passato, non era certamente lui il problema. Ora la situazione è totalmente cambiata
Chiedo scusa in anticipo a tonione, ho esagerato con le mutande
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
Poi, scusate, ma non mi sembra di aver letto da nessuna parte che Amoretti voglia fare il presidente. Si è assunto un po' il ruolo del catalizzatore, sta lavorando per portare a termine il compito, ma potrebbero essere coinvolti altri imprenditori che potrebbero tenere a coprire quel ruolo.
Forse saranno gli altri a chiederglielo
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
Soidog ha scritto: 3 gen 2025, 19:49
Era in compagnia di personaggi che la "Parma che conta" aveva messo in black list per via di episodi del passato, non era certamente lui il problema. Ora la situazione è totalmente cambiata
e' possibile avere qualche nome? Chi era in black list?
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
Spiegatemi una cosa, perché la Federazione secondo voi ha dato il via libera all acquisizione entro termini ridotti, senza tempi di partecipazione dei privati più estesi?
Secondo me le possibilità sono due, come scrissi quando uscì il bando:
1. Si vuole che tutto rimanga così e quindi si spera che la gara vada deserta. Perché allora pubblicare il bando? Per fare vedere che si mantengono gli impegni elettorali.
2. Si ha già in mano il potenziale vincitore, un vincitore gradito e ben conosciuto, e non si vogliono rompiquaglioni fra i piedi
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
Credo che il nuovo presidente abbia scelto una tempistica stretta perché i conti della Fir non consentivano una soluzione diversa.
E alla fine ha costretto i partecipanti a procedere celermente a mettere sul tavolo le loro proposte, in modo da garantire ai giocatori sotto contratto con le Zebre la dovuta serenità circa il futuro...
E poi dopo le feste sono tutti più satolli e magari ci si riesce.
Parlare e scrivere sono due attività umane differenti
I fatti degli altri sono solo opinioni, le mie opinioni sono fatti (cit. omen nomen)
Non discutere mai con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza (cit. Incertae sedis)