6 nazioni:pregi e difetti (riflessioni di un profano digiuno

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jazztrain
Messaggi: 136
Iscritto il: 16 mar 2004, 0:00
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Messaggio da jazztrain »

Non metto in dubbio il fascino di questo torneo. Gli aggettivi sono i seguenti: bellissimo, spettacolare, affascinante..
<BR>Le partite sono avvincenti; devo dire che ho trovato più avvincente Irlanda-Italia (non ho visto Inghilterra-Galles) che non Scozia-Francia. A parte tutto, mi lascia perplesso lo spirito da direttorio esistente in questo torneo.
<BR>L\'Italia è stata ammessa nel 2000; capisco i motivi: risultati etc. ; però questo spirito ottroizzato non mi piace. l\'Italia partecipa per gentile concessione di England, Wales, Scotland, France. Io credo che 3 vittorie in 5 anni non siano poche perché l\'Italia, non avendo avuto l\'esperienza del 5 nazioni, avrebbe pagato lo scotto dopo l\'euforia del debutto.
<BR>La mia impressione è che il livello degli italiani stia crescendo; Kirwan sta lavorando bene (nulla a che vedere con l\'orribile gestione Johnstone); i risultati non si vedranno nell\'immediato, ma nel futuro prossimo lnon sarà facile battere l\'Italia, vi sarà una crescita del movimento, vi saranno giovani che lotteranno per la maglia azzurra. Questa è la mia previsione.
halfback
Messaggi: 447
Iscritto il: 7 ott 2003, 0:00

Messaggio da halfback »

Caro Jazz: considera che nell\'ammissione dell\'Italia al Torneo c\'è stata una buona dose di cerchiobottismo e realismo mercantilista. Se si fosse guardato solo ai meriti sportivi, la Romania degli anni Settanta ne avrebbe avuti molti di più: ma te l\'immagini gli scozzesi in kilt a sbevazzare davanti al palazzone di Ceausescu a Bucarest, sotto lo sguardo benevolo della Securitate?
<BR>Il problema della cricca (leggi IRB) e del comitato organizzatore del 6N (più o meno stessa zuppa), che non si basano assolutamente su principi democratici e dove neanche vige il principio del \"voto per testa\" (qualche soggetto ne ha due, di teste!), è che deve fare i conti con il bilancio: l\'Italia, paese vergine per l\'ovale con un discreto PIL e 60 milioni di abitanti, era attesa come la terra promessa (se fosse stata la Germania, come ho letto da qualche altra parte, e ci fosse stato un minimo di coerenza tecnica nell\'alternativa, l\'avrebbero addirittura preferita a noi: anche più facile da raggiungere dalle Isole Britanniche).
<BR>Il tutto lo dobbiamo a quell\'adorabile testone di Coste, che convinse l\'immobilista FIR dell\'opportunità di perdere contro Irlanda e Scozia, piuttosto che continuare a misurarci con Spagna e Portogallo. Poi GC convinse i giocatori che con Irlanda e Scozia si poteva addirittura vincere e poi, guarda caso, ci riuscì.
<BR>Ma ogni cosa a suo tempo: il gruppo attuale dei nostri mi ricorda, più o meno, quello del \'92-\'93 (i Troncon, i Vaccari, i Checchinato di quell\'epoca corispondono ai giovanotti più promettenti di oggi): spero che la capacità di costruire di JK sia pari a quella di GC, e poi ci potremo togliere belle soddisfazioni.
<BR>Piccola nota tecnica a margine: ciò che veramente ci ha fatto male, è stata la regola che ha impedito alle terze linee di staccarsi in mischia chiusa; la mischia di Coste teneva già con la prima quasi contro chiunque e le terze montavano in anticipo in difesa. Le nostre difficoltà difensive negli anni di transizione, a mio parere, sono derivate proprio dall\'esigenza di adattarsi dopo l\'introduzione di questa norma.
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