egon ha scritto:
Fiore,
non sono né una giocatrice e né una persona addentro "al sistema".
Vedo tutto dal di fuori e mi limito a considerare i fatti.
Questo thread é stato tirato "in piedi" per una mia personale testardaggine nel ricercare i contenuti, altrimenti, considerando "il nulla" al quale mi sono trovata davanti nei siti "istituzionali", avrei dovuto mollare "la presa" e dedicarmi ad altri tipi di argomenti.
Leggo delle esperienze delle giocatrici, dei dirigenti e mi metto le mani nei capelli.... Non si sapeva fino a poche ore fa, quante squadre avrebbero giocato.... Per non parlare delle regole che variano di volta in volta. Ti sembra una situazione "accettabile"?
Sono perplessa e mi domando: se ci fossero state di mezzo delle compagini maschili, avremmo assistito alla stessa disorganizzazione?
Non stiamo parlando di "pignoleria pedante", ma del minimo necessario perché la credibilità e la serietà, nonché il rispetto per le ragazze e per chi si fa letteralmente "il mazzo" tutti i giorni, non sia svilita e depauperata.
Hai ragione, é stata la prima volta della Coppa Italia.
Facciamo in modo che le prossime volte siano un momento di crescita e di maturazione per tutti, compresi gli uomini della FIR.
E' esatto Egon. Vedi tutto da fuori. Io invece ho visto tutto da dentro. Prima come giocatrice e poi come dirigente, e ti assicuro che di passi avanti ne sono stati fatti tanti. Piccoli passi, ma sempre costanti.
Non è sempre stato così.. e fino ad un paio di anni fa il rugby femminile in federazione aveva considerazione pari a ZERO. Oggi è diverso e questo grazie al lavoro e alla testardaggine di alcune persone che si dannano l'anima per riuscire ad organizzare anche solo un concentramento in più.
Quello che dico è che sicuramente il margine di miglioramento è ampissimo, ma che non possiamo sempre e solo lamentarci del lavoro altrui se poi noi non ci sporchiamo le mani.
E' sicuramente apprezzabile il tuo sforzo di rendere visibile questa Coppa Italia passata un pò in sordina, infatti sono fermamente convinta che la comunicazione sia la cosa più importante in assoluto: se i club partecipanti si fossero parlati un pò di più, ci sarebbero stati meno problemi di organizzazione e magari regolamenti più omogenei.
Concludo dicendo che l'organizzazione di campionati è sempre stato un calvario, e questo vale per il settore femminile come per il maschile.
Ti invito ad aspettare settembre/ottobre e a dare un'occhiata al numero di thread di club maschili di Serie C che si lamenteranno che non sanno ancora dove/come/quando e con chi dovranno giocare.
...tutto il mondo è paese!
