Questa situazione assomiglia peraltro drammaticamente a quella della Rugby Rovigo. In ogni caso un grandissimo in bocca al lupo per l'Aquila Rugby.Trottola ha scritto:Immaginate un malato (L'Aquila Rugby) che ha una malattia (debiti) che io spero sia curabile. Ad un certo punto ha una crisi (nel 2000). Al pronto soccorso (De Masi, Comperti, Aloisio, etc) lo portano fuori pericolo e lo tengono in vita (nel 2000 e' andata cosi' ...).
Poi arrivano i medici (imprenditori, appassionati, a volte avventurieri) che dicono: "noi, forse, abbiamo la cura definitiva. Fateci vedere la cartella clinica (i conti della societa')". Al pronto soccorso rispondono "NO" (assurdo!!!). E intanto la malattia si aggrava ...
Ad un certo punto (quest'anno) sembra che si faccia avanti finalmente un buon medico (la nuova cordata) in grado di guarire il malato. Dice: "Vediamo la cartella clinica?". NO. Poi dice: "Prendo in cura io il malato" e presenta la terapia (sponsor, fondi, etc.). Il pronto soccorso risponde "NO". Allora uno chiede: "avete una terapia alternativa?". Risposta: "NO, lo teniamo qui al pronto soccorso malato e moribondo" (PERCHE'??????) . E intanto la malattia diventa sempre piu' grave ....
============================================
Scusate per la "parabola", ma a me la situazione attuale mi sembra veramente ASSURDA. Volevo solo esprimere questo nella maniera piu' semplice possibile
Aquila , PAROLE , PAROLE , PAROLE
Moderatore: Emy77
-
L3gs
- Messaggi: 2414
- Iscritto il: 12 feb 2003, 0:00
- Località: Rovigo (RO)
-
pier12345
- Messaggi: 5702
- Iscritto il: 28 ott 2004, 0:00
- Contatta:
Si puo anche dire che quando uno vuola auto infliggire i danni..non ci sono medici nel mondo che si puo aiutare!
Sia Rovigo sia Aquila ancora sono Vivi..nel sostanza molto vivi....ci vuole forse un bn dosis di Aspirna del Realta, ridimensioare un PO..senza Cirugia di Cuore Aperto...
Debiti non sono la problema ( quanti di noi abbiamo parlato con il Bank manager e ti dicono..non e quello di non pagare che e grave...pero il piu grave e quello di neanche presentarete!)
Non credo che i dirigenti di Aquila Rifutanno er la faccia tosta di non dare control al club ...suppongo che anche loro hanno bisogno delle GARANZIE ..( il Pres.di Aquila a titolo personal haesso molto soldi sul tavola..)
Sinceramente...meglio convocarre un commnicata stampa e PARLARE CHIARO...POI RIDIMENSIONARE.
Sia Rovigo sia Aquila ancora sono Vivi..nel sostanza molto vivi....ci vuole forse un bn dosis di Aspirna del Realta, ridimensioare un PO..senza Cirugia di Cuore Aperto...
Debiti non sono la problema ( quanti di noi abbiamo parlato con il Bank manager e ti dicono..non e quello di non pagare che e grave...pero il piu grave e quello di neanche presentarete!)
Non credo che i dirigenti di Aquila Rifutanno er la faccia tosta di non dare control al club ...suppongo che anche loro hanno bisogno delle GARANZIE ..( il Pres.di Aquila a titolo personal haesso molto soldi sul tavola..)
Sinceramente...meglio convocarre un commnicata stampa e PARLARE CHIARO...POI RIDIMENSIONARE.
-
prisilla
- Messaggi: 4733
- Iscritto il: 4 nov 2005, 0:00
- Località: Un' Aquilana a Roma
-
AdMinchiam
- Messaggi: 754
- Iscritto il: 13 ott 2005, 0:00
Da IL TEMPO:
L’Aquila è sola ma non molla
L’AQUILA — L’illusione si è sgretolata miseramente sotto i colpi di una superficialità operativa imbarazzante. La cordata capitolina, interessata alla gestione delle squadre del Super 10 e dell’Under 19, alle falde del Gran Sasso è scivolata nel vuoto e si è dileguata lasciando non pochi problemi di spessore a chi, e giustamente, stava cercando di rimettere in ordine i tasselli di un mosaico societario in debito di ossigeno ed in continua lotta con una città fredda, apatica, spesso cattiva che ha sempre voltato le spalle a tutti i problemi della società neroverde, soprattutto quando, inopinatamente, si è passati al professionismo. E allora? Che si fa, si getta la spugna, si vende il titolo, si getta tutto alle ortiche? Niente affatto. Chi vuole bene a questa società si è già rimboccate le maniche e cerca con intelligenti progettualità di mantenere in acqua una barca che purtroppo fa acqua, ma che ha vele buone e buon vento per navigare. Certo quello prossimo non sarà un anno di facile lettura, non ci sarà una squadra da sogno, ma sicuramente L’Aquila ci sarà e si batterà con il suo spirito, il suo orgoglio per restare nell’élite del rugby. A traghettare la situazione delicata e difficile insieme, ci sta pensando, come al solito, il direttore generale della Carispaq, non certo dall’alto della sua carica, ma come manager preparatissimo, come uomo che sente più di tutti il senso dell’aquilanità, lui che dell’Aquila non è, l’uomo che ha già dimostrato in tutti i campi, dalla cultura, allo sport, dall’economia alla solidarietà, di essere di una spanna al di sopra di tutti e di una disponibilità eccezionale. Sarà lui che cercherà di sensibilizzare, di trovare le porte giuste dove bussare, gli imprenditori adatti ad entrare in una società gloriosa ma che oggi annaspa proprio per mancanza di risorse finanziarie. Ieri una prima riunione per analizzare, studiare, capire meglio ogni momento di questa crisi strisciante per poi trovare la strada migliore per superarla. Non è compito facile, è vero, ma l’orgoglio e la forza delle idee di Tordera e degli altri dirigenti sapranno dare all’Aquila rugby diritto di continuità, di vita. È il momento della verità. Una verità che gli aquilani tutti devono conoscere per contribuire a restituire il sorriso ad uno sport, una tradizione, una squadra e una società che hanno fatto la storia dell’Aquila. Le difficoltà sono tante, quelli che contano politicamente ed economicamente hanno sempre fatto finta di non conoscere. Ed allora bisogna spremere l’olio dai sassi. Ci riusciranno, malgrado tutto e tutti.
giovedì 15 giugno 2006
L’Aquila è sola ma non molla
L’AQUILA — L’illusione si è sgretolata miseramente sotto i colpi di una superficialità operativa imbarazzante. La cordata capitolina, interessata alla gestione delle squadre del Super 10 e dell’Under 19, alle falde del Gran Sasso è scivolata nel vuoto e si è dileguata lasciando non pochi problemi di spessore a chi, e giustamente, stava cercando di rimettere in ordine i tasselli di un mosaico societario in debito di ossigeno ed in continua lotta con una città fredda, apatica, spesso cattiva che ha sempre voltato le spalle a tutti i problemi della società neroverde, soprattutto quando, inopinatamente, si è passati al professionismo. E allora? Che si fa, si getta la spugna, si vende il titolo, si getta tutto alle ortiche? Niente affatto. Chi vuole bene a questa società si è già rimboccate le maniche e cerca con intelligenti progettualità di mantenere in acqua una barca che purtroppo fa acqua, ma che ha vele buone e buon vento per navigare. Certo quello prossimo non sarà un anno di facile lettura, non ci sarà una squadra da sogno, ma sicuramente L’Aquila ci sarà e si batterà con il suo spirito, il suo orgoglio per restare nell’élite del rugby. A traghettare la situazione delicata e difficile insieme, ci sta pensando, come al solito, il direttore generale della Carispaq, non certo dall’alto della sua carica, ma come manager preparatissimo, come uomo che sente più di tutti il senso dell’aquilanità, lui che dell’Aquila non è, l’uomo che ha già dimostrato in tutti i campi, dalla cultura, allo sport, dall’economia alla solidarietà, di essere di una spanna al di sopra di tutti e di una disponibilità eccezionale. Sarà lui che cercherà di sensibilizzare, di trovare le porte giuste dove bussare, gli imprenditori adatti ad entrare in una società gloriosa ma che oggi annaspa proprio per mancanza di risorse finanziarie. Ieri una prima riunione per analizzare, studiare, capire meglio ogni momento di questa crisi strisciante per poi trovare la strada migliore per superarla. Non è compito facile, è vero, ma l’orgoglio e la forza delle idee di Tordera e degli altri dirigenti sapranno dare all’Aquila rugby diritto di continuità, di vita. È il momento della verità. Una verità che gli aquilani tutti devono conoscere per contribuire a restituire il sorriso ad uno sport, una tradizione, una squadra e una società che hanno fatto la storia dell’Aquila. Le difficoltà sono tante, quelli che contano politicamente ed economicamente hanno sempre fatto finta di non conoscere. Ed allora bisogna spremere l’olio dai sassi. Ci riusciranno, malgrado tutto e tutti.
giovedì 15 giugno 2006
-
beju
- Messaggi: 496
- Iscritto il: 10 nov 2005, 0:00
- Località: reggio emilia
- Contatta:
conoscendo l'ambiente e la città...non ne avevo il ben che minimo dubbio!!!
come già scritto abboandandemente alla fine son sempre i stessi che si rimboccheranno le maniche...mi dispiace dirlo ma cari concittadini non vi meritate nulla,tanto meno una bella realtà come l'aquila rugby!!
un in bocca a lupo di cuore e buon lavoro a de masi & co...
come già scritto abboandandemente alla fine son sempre i stessi che si rimboccheranno le maniche...mi dispiace dirlo ma cari concittadini non vi meritate nulla,tanto meno una bella realtà come l'aquila rugby!!
un in bocca a lupo di cuore e buon lavoro a de masi & co...
-
AdMinchiam
- Messaggi: 754
- Iscritto il: 13 ott 2005, 0:00
Beju, ma sei cieco o hai il prosciutto sugli occhi!!!!! Non t'accorgi che stanno lontano dal club perché ci stanno DE MASI 8 Co!!!!!!!!beju ha scritto:conoscendo l'ambiente e la città...non ne avevo il ben che minimo dubbio!!!
come già scritto abboandandemente alla fine son sempre i stessi che si rimboccheranno le maniche...mi dispiace dirlo ma cari concittadini non vi meritate nulla,tanto meno una bella realtà come l'aquila rugby!!
un in bocca a lupo di cuore e buon lavoro a de masi & co...
-
prisilla
- Messaggi: 4733
- Iscritto il: 4 nov 2005, 0:00
- Località: Un' Aquilana a Roma
ma se ne uscira' da sta storia o no? qui i tempi stringono!
Vanta:La fontana delle 99 cannelle;La fontana luminosa (costruita per fare cifra tonda);Collemaggio; La Perdonanza; un Mammuth morto.
http://www.prisillaontour.altervista.org/home/home.php
MISS TERZO TEMPO 2008
http://www.prisillaontour.altervista.org/home/home.php
MISS TERZO TEMPO 2008
-
beju
- Messaggi: 496
- Iscritto il: 10 nov 2005, 0:00
- Località: reggio emilia
- Contatta:
il prosciutto di solito lo mangio...!AdMinchiam ha scritto:Beju, ma sei cieco o hai il prosciutto sugli occhi!!!!! Non t'accorgi che stanno lontano dal club perché ci stanno DE MASI 8 Co!!!!!!!!beju ha scritto:conoscendo l'ambiente e la città...non ne avevo il ben che minimo dubbio!!!
come già scritto abboandandemente alla fine son sempre i stessi che si rimboccheranno le maniche...mi dispiace dirlo ma cari concittadini non vi meritate nulla,tanto meno una bella realtà come l'aquila rugby!!
un in bocca a lupo di cuore e buon lavoro a de masi & co...
non credo tu abbia un idea della situazione l'aquila e di quello che ci sia dietro realmente...!! fammi capire una cosa,tu andresti via da un azienda dove hai investito milioni di tasca tua, con la garanzia che un giorno sarebbero ti sarebbero stai restituiti in qualche modo... non credo! poi per far cosa per salvare un cavallo azzoppato...ma questo e' un altro discorso.
maè sò tutti boni a chiacchierà... ci servono i fatti!!!
-
prisilla
- Messaggi: 4733
- Iscritto il: 4 nov 2005, 0:00
- Località: Un' Aquilana a Roma
http://www.ilmessaggero.it/view.php?dat ... e=STANDARD
porca miseria ladra
porca miseria ladra
-
issor
- Messaggi: 4267
- Iscritto il: 4 ott 2005, 0:00
- Località: San Pelajo (TV)
- Contatta:
-
beju
- Messaggi: 496
- Iscritto il: 10 nov 2005, 0:00
- Località: reggio emilia
- Contatta:
isso dipende dalla federazione..in italia siamo in momento buio dove le risorse ecomiche mancano ed in questo momento i finanzaitori stanno ben lontani da un mondo come quello del rugby dove il ritorno pubblicitario e' pressoche nullo!
societa come bologna, rovigo si trovano in zone ricchissime e hanno o stanno chiudendo...figuriamoci l'aquila ,che a parte la bella città non ha nient'altro! e adesso per sentito dire anche a parma incominciano a mancare i dinid...
e' la federazione che si deve dare una svegliata....
societa come bologna, rovigo si trovano in zone ricchissime e hanno o stanno chiudendo...figuriamoci l'aquila ,che a parte la bella città non ha nient'altro! e adesso per sentito dire anche a parma incominciano a mancare i dinid...
e' la federazione che si deve dare una svegliata....
-
L3gs
- Messaggi: 2414
- Iscritto il: 12 feb 2003, 0:00
- Località: Rovigo (RO)
-
AdMinchiam
- Messaggi: 754
- Iscritto il: 13 ott 2005, 0:00
Beju, oltre alla simpatia, non riesco a trovare alcun altro nesso nei tuoi discorsi!!!beju ha scritto:isso dipende dalla federazione..in italia siamo in momento buio dove le risorse ecomiche mancano ed in questo momento i finanzaitori stanno ben lontani da un mondo come quello del rugby dove il ritorno pubblicitario e' pressoche nullo!
societa come bologna, rovigo si trovano in zone ricchissime e hanno o stanno chiudendo...figuriamoci l'aquila ,che a parte la bella città non ha nient'altro! e adesso per sentito dire anche a parma incominciano a mancare i dinid...
e' la federazione che si deve dare una svegliata....
E' sempre colpa degli altri, è sempre colpa della federazione, è la federazione che deve fare ASSISTENZIALISMO, ma MAI e poi MAI che ti venga il minimo dubbio su chi sia stato a creare le VORAGINI FINANZIARIE a L'AQUILA, ROVIGO, BOLOGNA?!?!?!?!?!
I PRESIDENTI, caro Beju, non la federazione o chicchessia!!!!!
E in ogni Paese civile se uno sbaglia deve pagare di tasca sua, non restare sul trono a dispetto di santi ed eroi, aspettando che sia qualcun altro a tappare i buchi che lui stesso ha creato!!!!!
E' il caso dei De Masi, ALoisio, Cora, Bullo, Pavanello, Zaccanti, e compagnia bella!!!!!!!
Basta ipocrisie o falsi paraventi: si abbia il coraggio di guardare in faccia alla realtà, far piazza pulita di falsi imbonitori o stregoni, e ricominciare là da dove ti consente, anzitutto, la passione, il cuore e il publico che riesci a coinvolgere attorno a te.
-
L3gs
- Messaggi: 2414
- Iscritto il: 12 feb 2003, 0:00
- Località: Rovigo (RO)
Veramente a Pavanello si può solo imputare di nn aver saputo mantenere le promesse fatte a giocatori e staff; è cmq sempre stato lasciato solo dai soci ed i finanziatori che avevano preso con lui accordi si sono poi defilati (stessa cosa capitata al povero De Stefani...).AdMinchiam ha scritto: E in ogni Paese civile se uno sbaglia deve pagare di tasca sua, non restare sul trono a dispetto di santi ed eroi, aspettando che sia qualcun altro a tappare i buchi che lui stesso ha creato!!!!!
E' il caso dei De Masi, ALoisio, Cora, Bullo, Pavanello, Zaccanti, e compagnia bella!!!!!!!
.
Dal punto di vista dei debiti la situazione in casa Rovigo è migliorata sotto Pavanello, tanto che il deficit pare sia stato addirittura dimezzato.
La colpa dei debiti è di chi per anni (dal 1989) alla Rugby Rovigo ha gestito soldi di altri od ha malamente sperperato i propri e/o quelli degli sponsor: parlo di Costato, Bullo, Zambelli, G. Checchinato, Bego, etc.
-
AdMinchiam
- Messaggi: 754
- Iscritto il: 13 ott 2005, 0:00
[quote="L3gs"]
Veramente a Pavanello si può solo imputare di nn aver saputo mantenere le promesse fatte a giocatori e staff; è cmq sempre stato lasciato solo dai soci ed i finanziatori che avevano preso con lui accordi si sono poi defilati (stessa cosa capitata al povero De Stefani...). [quote]
State parlando di presidenti di club come di poveri ebeti o bambini dell'asilo: NOSSIGNORI!!!!!
Sono imprenditori, manager d'azienda, per cui si presuppone in grado di intendere e volere quando vanno a firmare accordi/contatti: se si comportassero nelle loro aziende come nel rugby, quali sarebbero le cnseguenze?!?!?!
E non credo allo sdoppiamento
Per il resto, son d'accordo con te.
Veramente a Pavanello si può solo imputare di nn aver saputo mantenere le promesse fatte a giocatori e staff; è cmq sempre stato lasciato solo dai soci ed i finanziatori che avevano preso con lui accordi si sono poi defilati (stessa cosa capitata al povero De Stefani...). [quote]
State parlando di presidenti di club come di poveri ebeti o bambini dell'asilo: NOSSIGNORI!!!!!
Sono imprenditori, manager d'azienda, per cui si presuppone in grado di intendere e volere quando vanno a firmare accordi/contatti: se si comportassero nelle loro aziende come nel rugby, quali sarebbero le cnseguenze?!?!?!
E non credo allo sdoppiamento
Per il resto, son d'accordo con te.