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anc ha scritto:Facevo una riflessione generale e cercavo di guardare fuori dall'orticello...
Il problema Ewa non è il tuo, ma di chi ha gestito nel Lazio il rugby femminile fino ad oggi. Però un giorno smetterai di giocare e non puoi non pensare a cosa avrai lasciato dietro le spalle...
DESERTO!
Oggi magari gioisci, perchè puoi giocare in una squadra di elite (che vuol dire letteralmente "di pochi"..... e forse è un aggettivo che si addice alla situazione), ma domani? Che cosa stai costruendo?
Magari mi sbaglio, ma la Rugby Roma Femminile (intendiamoci, tanto di cappello alla società che stà dando un'opportunità alle ragazze) oggi è solo una grande torre di babele...Starà alle ragazze non farla crollare. Basta avere la consapevolezza che state costruendo su un terreno poco stabile e che quindi si dovrà prima creare le basi per poi costruire!
Di esempi ce ne sono in giro quanti volete...
Non sono proprio d'accordo con la tua opinione.
Oggi, dopo tante peripezie, la Rugby Roma ha finalmenete deciso di dare un'opportunità alle ragazze su un terreno stabile e antico di ben 76 anni di storia.
Vedrai che tutti i dirigenti della Roma saranno a supporto della sezione femminile...
Quindi non è rimasto che vedere se, con molto sacrificio, le ragazze porteranno il tricolore a Roma.
Secondo me ce la faranno!!!
anc ha scritto:Facevo una riflessione generale e cercavo di guardare fuori dall'orticello...
Il problema Ewa non è il tuo, ma di chi ha gestito nel Lazio il rugby femminile fino ad oggi. Però un giorno smetterai di giocare e non puoi non pensare a cosa avrai lasciato dietro le spalle...
DESERTO!
Oggi magari gioisci, perchè puoi giocare in una squadra di elite (che vuol dire letteralmente "di pochi"..... e forse è un aggettivo che si addice alla situazione), ma domani? Che cosa stai costruendo?
Magari mi sbaglio, ma la Rugby Roma Femminile (intendiamoci, tanto di cappello alla società che stà dando un'opportunità alle ragazze) oggi è solo una grande torre di babele...
Starà alle ragazze non farla crollare. Basta avere la consapevolezza che state costruendo su un terreno poco stabile e che quindi si dovrà prima creare le basi per poi costruire!
Di esempi ce ne sono in giro quanti volete...
Quando smetterò di giocare non lascerò il deserto, come non lo lasceranno nessuna delle società già citate. Io personalmente sono già allenatrice di 1° livello (spero di prendere di conseguenza gli altri) e pronta per prendermi carico di un U15 femminile per poi farle crescere, il cus ed il frascati già stanno facendo questo discorso da anni...questo vuol dire che presto ci saranno nuove leve nel nostro mondo.
Per quanto riguarda le senior...beh...noi puntiamo a questo campionato, è oggi che vogliamo vincere, con questa "squadra di poche"
Cus e Frascati da ANNI lavorano sulle U15? e allora come è possibile che il Cus per esempio non abbia giocatrici da far giocare in prima squadra, ed il Frascati è partito (2 anni fa credo) con dei punti di penalizzazione per non aver assolto all'obbligatorietà dell'U15.
Ewa dipingi una realtà che non è così come ce la vuoi far credere....
Ti ripeto quello che già ho scritto tempo fa. Dovevate rimanere nella città di Frascati e lottare lì per costruire! Ci sarebbe voluto del tempo certo, ma almeno avreste cominciato... è oggi che vuoi vincere??? in bocca al lupo, se per te questa è una vittoria.
non mi sembra di aver mai iniziato il campionato con punti di penalizzazione, al contrario per esempio di altre squadre romane che solo lo scorso anno hanno iniziato questo cammino...
ma visto e considerato che tu che vivi al nord conosci anche le nostre realtà, perchè non ci vieni ad aiutare invece di parlare solamente
Miki-11 ha scritto:Anc, scusa... ma chi ti ha detto che il Cus non ha giocatrici??? Se è per questo, il CUS ROma ha anche una U15 e il frascati lo ha da quando ho iniziato a giocare io.. cioè 7 anzi quasi 8 anni fa!!!
A frascati abbiamo provato a fare di tutto e su questo posso darti la garanzia visto che a parlare con tutti ci sono andata io.. ma quando tutti ti sbattono la porta in faccia e ti dicono che non ti vogliono c'è ben poco da fare.. se non cercare qualcuno che ti voglia... Per me giocare di nuovo è più che una vittoria, è una soddsfazione personale e una rivincita per quelli che credevano che il "mio" gruppo morisse!!
Noi ci saremmo allenate anche sull'asfalto se solo ci avessero almeno dato il nome "Frascati", così non è stato, perciò non dire che non abbiamo lottato perchè così Mi offendi e offendi tutte quelle che hanno fatto di tutto per restare!!!
Miki-11 ha scritto:Anc, scusa... ma chi ti ha detto che il Cus non ha giocatrici??? Se è per questo, il CUS ROma ha anche una U15 e il frascati lo ha da quando ho iniziato a giocare io.. cioè 7 anzi quasi 8 anni fa!!!
A frascati abbiamo provato a fare di tutto e su questo posso darti la garanzia visto che a parlare con tutti ci sono andata io.. ma quando tutti ti sbattono la porta in faccia e ti dicono che non ti vogliono c'è ben poco da fare.. se non cercare qualcuno che ti voglia... Per me giocare di nuovo è più che una vittoria, è una soddsfazione personale e una rivincita per quelli che credevano che il "mio" gruppo morisse!!
Noi ci saremmo allenate anche sull'asfalto se solo ci avessero almeno dato il nome "Frascati", così non è stato, perciò non dire che non abbiamo lottato perchè così Mi offendi e offendi tutte quelle che hanno fatto di tutto per restare!!!
Mi quoto da sola!!!
e ti quoto anche io perchè siamo una squadra unita e tenace!
anc ha scritto:Facevo una riflessione generale e cercavo di guardare fuori dall'orticello...
Il problema Ewa non è il tuo, ma di chi ha gestito nel Lazio il rugby femminile fino ad oggi. Però un giorno smetterai di giocare e non puoi non pensare a cosa avrai lasciato dietro le spalle...
DESERTO!
Oggi magari gioisci, perchè puoi giocare in una squadra di elite (che vuol dire letteralmente "di pochi"..... e forse è un aggettivo che si addice alla situazione), ma domani? Che cosa stai costruendo?
Magari mi sbaglio, ma la Rugby Roma Femminile (intendiamoci, tanto di cappello alla società che stà dando un'opportunità alle ragazze) oggi è solo una grande torre di babele...Starà alle ragazze non farla crollare. Basta avere la consapevolezza che state costruendo su un terreno poco stabile e che quindi si dovrà prima creare le basi per poi costruire!
Di esempi ce ne sono in giro quanti volete...
Non sono proprio d'accordo con la tua opinione.
Oggi, dopo tante peripezie, la Rugby Roma ha finalmenete deciso di dare un'opportunità alle ragazze su un terreno stabile e antico di ben 76 anni di storia.Vedrai che tutti i dirigenti della Roma saranno a supporto della sezione femminile...
Quindi non è rimasto che vedere se, con molto sacrificio, le ragazze porteranno il tricolore a Roma.
Secondo me ce la faranno!!!
Non discuto evidentemente i 76 anni di storia della RR, nè tantomeno i dirigenti che hanno ricreato la sezione femminile.
Ma perchè non riuscite a comprendere che bisogna costruire dal basso, con ragazzine che si avvicinano a questo sport da piccoline e che si appassionino ai colori della maglia che indossano?
Che se ne fa Roma di un tricolore vinto con in squadra giocatrici di Frascati, L'Aquila, Villa ecc...
Sarebbe una vittoria a metà, ovvero una mezza sconfitta
anc ha scritto:Facevo una riflessione generale e cercavo di guardare fuori dall'orticello...
Il problema Ewa non è il tuo, ma di chi ha gestito nel Lazio il rugby femminile fino ad oggi. Però un giorno smetterai di giocare e non puoi non pensare a cosa avrai lasciato dietro le spalle...
DESERTO!
Oggi magari gioisci, perchè puoi giocare in una squadra di elite (che vuol dire letteralmente "di pochi"..... e forse è un aggettivo che si addice alla situazione), ma domani? Che cosa stai costruendo?
Magari mi sbaglio, ma la Rugby Roma Femminile (intendiamoci, tanto di cappello alla società che stà dando un'opportunità alle ragazze) oggi è solo una grande torre di babele...Starà alle ragazze non farla crollare. Basta avere la consapevolezza che state costruendo su un terreno poco stabile e che quindi si dovrà prima creare le basi per poi costruire!
Di esempi ce ne sono in giro quanti volete...
Non sono proprio d'accordo con la tua opinione.
Oggi, dopo tante peripezie, la Rugby Roma ha finalmenete deciso di dare un'opportunità alle ragazze su un terreno stabile e antico di ben 76 anni di storia.Vedrai che tutti i dirigenti della Roma saranno a supporto della sezione femminile...
Quindi non è rimasto che vedere se, con molto sacrificio, le ragazze porteranno il tricolore a Roma.
Secondo me ce la faranno!!!
Non discuto evidentemente i 76 anni di storia della RR, nè tantomeno i dirigenti che hanno ricreato la sezione femminile.
Ma perchè non riuscite a comprendere che bisogna costruire dal basso, con ragazzine che si avvicinano a questo sport da piccoline e che si appassionino ai colori della maglia che indossano?
Che se ne fa Roma di un tricolore vinto con in squadra giocatrici di Frascati, L'Aquila, Villa ecc...
Sarebbe una vittoria a metà, ovvero una mezza sconfitta
Anc, quello che non capisci mi sa è che non è che mancano le giocatrici.. ma mancano le scoietà disposte a farle giocare!!!!! Non mi sembra mica tanto difficile da capire.. sia il Frascati che il Cus roma avevano le proprie giovanili, e le ragazze del Villa Pamphili hanno sempre cercato di riformare la squadra.. ma non è stato possibile sia per motivi logistici sia per motivi economici... Non credo che tu conosca la realtà che c'è nel centro, altrimenti non parleresti in questo modo.. Vieni a informarti di come stanno le cose veramente.. e poi critica il lavoro degli altri...
Dunque si è conclusa questa querelle estiva sulle sorti del rugby femminile a Roma. Se sarà stato un passo avanti o uno indietro lo dirà, come sempre capita nel nostro sport, il campo.
Riassumendo:
nel girone 1 c'è una squadra in meno del previsto (c'è un'unica squadra di Roma)
anche nel girone 2 siamo scesi a quota 5 (non ci sarà Pavia)
abbiamo un totale di 10 squadre.
Mi chiedo:
Continueremo con questo ridicolo campionato in cui ragazze che dovrebbero poi costruire una nazionale che si dice farà il 6 nazioni giocano 8 partite in un anno oppure la smettiamo di trovare alibi e facciamo un campionato "normale" con 10 squadre come tutti quelli che svolgono un'attività seria?
Scusate la rozzezza, ma sono proprio convinto che sia l'unico modo per crescere, da tutti i punti di vista.
anc ha scritto:Facevo una riflessione generale e cercavo di guardare fuori dall'orticello...
Il problema Ewa non è il tuo, ma di chi ha gestito nel Lazio il rugby femminile fino ad oggi. Però un giorno smetterai di giocare e non puoi non pensare a cosa avrai lasciato dietro le spalle...
DESERTO!
Oggi magari gioisci, perchè puoi giocare in una squadra di elite (che vuol dire letteralmente "di pochi"..... e forse è un aggettivo che si addice alla situazione), ma domani? Che cosa stai costruendo?
Magari mi sbaglio, ma la Rugby Roma Femminile (intendiamoci, tanto di cappello alla società che stà dando un'opportunità alle ragazze) oggi è solo una grande torre di babele...Starà alle ragazze non farla crollare. Basta avere la consapevolezza che state costruendo su un terreno poco stabile e che quindi si dovrà prima creare le basi per poi costruire!
Di esempi ce ne sono in giro quanti volete...
Non sono proprio d'accordo con la tua opinione.
Oggi, dopo tante peripezie, la Rugby Roma ha finalmenete deciso di dare un'opportunità alle ragazze su un terreno stabile e antico di ben 76 anni di storia.Vedrai che tutti i dirigenti della Roma saranno a supporto della sezione femminile...
Quindi non è rimasto che vedere se, con molto sacrificio, le ragazze porteranno il tricolore a Roma.
Secondo me ce la faranno!!!
Non discuto evidentemente i 76 anni di storia della RR, nè tantomeno i dirigenti che hanno ricreato la sezione femminile.
Ma perchè non riuscite a comprendere che bisogna costruire dal basso, con ragazzine che si avvicinano a questo sport da piccoline e che si appassionino ai colori della maglia che indossano?
Che se ne fa Roma di un tricolore vinto con in squadra giocatrici di Frascati, L'Aquila, Villa ecc...
Sarebbe una vittoria a metà, ovvero una mezza sconfitta
Anc, quello che non capisci mi sa è che non è che mancano le giocatrici.. ma mancano le scoietà disposte a farle giocare!!!!! Non mi sembra mica tanto difficile da capire.. sia il Frascati che il Cus roma avevano le proprie giovanili, e le ragazze del Villa Pamphili hanno sempre cercato di riformare la squadra.. ma non è stato possibile sia per motivi logistici sia per motivi economici... Non credo che tu conosca la realtà che c'è nel centro, altrimenti non parleresti in questo modo.. Vieni a informarti di come stanno le cose veramente.. e poi critica il lavoro degli altri...
La mia non è una critica personale. Calma.
La mia è una critica al sistema di gestione delle squadre di rugby femminile. Poi se dietro la RR ci sia un progetto ad ampio respiro, che vuole investire in termini di risorse umane sul rugby femminile a Roma, beh sono in attesa di conoscerlo .
Perchè se non si fosse capito c'è bisogno di progettualità!!!
A Roma come nel resto dell'Italia! (così evitate di pensare che al nord sono rose e fiori, e che al sud esistono i brutti anatroccoli!).
Roma è la capitale d'Italia, ci sono 3 milioni di abitanti..... potenzialità infinite a fronte di scarsi progetti per il rugby femminile.
mic69 ha scritto:Dunque si è conclusa questa querelle estiva sulle sorti del rugby femminile a Roma. Se sarà stato un passo avanti o uno indietro lo dirà, come sempre capita nel nostro sport, il campo.
Riassumendo:
nel girone 1 c'è una squadra in meno del previsto (c'è un'unica squadra di Roma)
anche nel girone 2 siamo scesi a quota 5 (non ci sarà Pavia)
abbiamo un totale di 10 squadre.
Mi chiedo:
Continueremo con questo ridicolo campionato in cui ragazze che dovrebbero poi costruire una nazionale che si dice farà il 6 nazioni giocano 8 partite in un anno oppure la smettiamo di trovare alibi e facciamo un campionato "normale" con 10 squadre come tutti quelli che svolgono un'attività seria?
Scusate la rozzezza, ma sono proprio convinto che sia l'unico modo per crescere, da tutti i punti di vista.
Non sono d'accordo.
L'unico modo per crescere è avere un campionato a 24 squadre! Questo è il primo obiettivo. Aumentare le praticanti (e non le tesserate!).
Ripeto e lo ripeterò fino alla noia. Un Campionato a 10 squadre è una sconfitta per tutti!
anc ha scritto:Facevo una riflessione generale e cercavo di guardare fuori dall'orticello...
Il problema Ewa non è il tuo, ma di chi ha gestito nel Lazio il rugby femminile fino ad oggi. Però un giorno smetterai di giocare e non puoi non pensare a cosa avrai lasciato dietro le spalle...
DESERTO!
Oggi magari gioisci, perchè puoi giocare in una squadra di elite (che vuol dire letteralmente "di pochi"..... e forse è un aggettivo che si addice alla situazione), ma domani? Che cosa stai costruendo?
Magari mi sbaglio, ma la Rugby Roma Femminile (intendiamoci, tanto di cappello alla società che stà dando un'opportunità alle ragazze) oggi è solo una grande torre di babele...Starà alle ragazze non farla crollare. Basta avere la consapevolezza che state costruendo su un terreno poco stabile e che quindi si dovrà prima creare le basi per poi costruire!
Di esempi ce ne sono in giro quanti volete...
Non sono proprio d'accordo con la tua opinione.
Oggi, dopo tante peripezie, la Rugby Roma ha finalmenete deciso di dare un'opportunità alle ragazze su un terreno stabile e antico di ben 76 anni di storia.Vedrai che tutti i dirigenti della Roma saranno a supporto della sezione femminile...
Quindi non è rimasto che vedere se, con molto sacrificio, le ragazze porteranno il tricolore a Roma.
Secondo me ce la faranno!!!
Non discuto evidentemente i 76 anni di storia della RR, nè tantomeno i dirigenti che hanno ricreato la sezione femminile.
Ma perchè non riuscite a comprendere che bisogna costruire dal basso, con ragazzine che si avvicinano a questo sport da piccoline e che si appassionino ai colori della maglia che indossano?
Che se ne fa Roma di un tricolore vinto con in squadra giocatrici di Frascati, L'Aquila, Villa ecc...
Sarebbe una vittoria a metà, ovvero una mezza sconfitta
Anc, quello che non capisci mi sa è che non è che mancano le giocatrici.. ma mancano le scoietà disposte a farle giocare!!!!! Non mi sembra mica tanto difficile da capire.. sia il Frascati che il Cus roma avevano le proprie giovanili, e le ragazze del Villa Pamphili hanno sempre cercato di riformare la squadra.. ma non è stato possibile sia per motivi logistici sia per motivi economici... Non credo che tu conosca la realtà che c'è nel centro, altrimenti non parleresti in questo modo.. Vieni a informarti di come stanno le cose veramente.. e poi critica il lavoro degli altri...
La mia non è una critica personale. Calma.
La mia è una critica al sistema di gestione delle squadre di rugby femminile. Poi se dietro la RR ci sia un progetto ad ampio respiro, che vuole investire in termini di risorse umane sul rugby femminile a Roma, beh sono in attesa di conoscerlo .
Perchè se non si fosse capito c'è bisogno di progettualità!!!
A Roma come nel resto dell'Italia! (così evitate di pensare che al nord sono rose e fiori, e che al sud esistono i brutti anatroccoli!).
Roma è la capitale d'Italia, ci sono 3 milioni di abitanti..... potenzialità infinite a fronte di scarsi progetti per il rugby femminile.
magari solo 3 milioni, ce ne saranno almeno 6, di cui almeno 1 sono stranieri senza il regolare permesso di soggiorno...