Verissimo, il soprannome è un fattore importantissimo nel mondo del rugby, uno di quei fattori che ne fondano l’identità, la coesione. Se chiami un giocatore con il suo soprannome vuol dire che appartieni a quel mondo, se lo chiami per nome e cognome vuol dire che sei un “esterno”. Sulla genesi dei soprannomi mi sembra valgano le norme di gerghi come quello della malavita. Perfettamente applicabile anche al rugby ciò che dice Sciascia ne “Il giorno della civetta” a proposito delle ingiurie, i soprannomi della società tradizionale siciliana.
<BR>
<BR>Il capitano era andato a posarsi su quella specie di genere letterario che erano i soprannomi, le ingiurie: che spesso, acutamente, esprimevano in una parola un carattere. (…) «Ci sono ingiurie che colgono i caratteri o i difetti fisici di un individuo» diceva il capitano «e altre che invece colgono i caratteri morali; altre ancora che si riferiscono a un particolare avvenimento o episodio. E ci sono poi le ingiurie ereditate, estese a tutta una famiglia; e si trovano anche sulle mappe del catasto…»
<BR>
<BR>Di soprannomi che colgono caratteri o difetti fisici si possono fare numerosissimi esempi. Prendi “Castoro” per i denti un po’ all’infuori. Prendi “Nano”, che i più ossequiosi chiamano “Napoleone” (ed i meno ossequiosi “Nano-de-merda”). Ma il meccanismo funziona non solo per analogia, spesso piuttosto per antitesi. Vedi il diminutivo “Franchino”, “Carletto” o “Piccolino” per giocatori che sono montagne.
<BR>Quanto ai caratteri morali, penso ad un “Ciro” (in origine “Ciro di Portici”) soprannominato così dal suo primo allenatore, per essere vispo come uno scugnizzo napoletano.
<BR>Quanto ai soprannomi originati di episodi mi viene in mente “Ancora” per un giocatore che non è particolarmente lento, anzi, ma in un‘occasione inseguì per tutto il campo un avversario senza riuscire a raggiungerlo: sembrò ai compagni che corresse trascinando un’àncora.
<BR>A proposito di soprannomi ereditati penso ad un giocatore il cui padre era detto “Pucci”: lui venne chiamato per un po’ “Puccetto” divenendo poi “Pucci” a sua volta. Penso ad “Acquetta” in quanto nipote di “Acqua”. Perché i maggiori siano stati chiamati “Pucci” e “Acqua” sarebbe bello scoprirlo.
<BR>
soprannomi
Moderatori: Emy77, Ref, user234483, billingham, ale.com
-
yeti
- Messaggi: 4197
- Iscritto il: 1 apr 2003, 0:00
- Località: Saarbruecken (Germania)
Elvis, userò qualcuna delle tue affermazioni per l\'articolo (ovviamente citandoti, magari come epigrafe all\'inizio, usando rigorosamente il tuo soprannome. Io ho un vezzo: tutti i miei articoli - e i capitoli del dottorato - cominciano con una frase di uno scrittore o di uno studioso inerente in qualche modo al tema trattato. Penso che sia carino usare qualcosa del tuo mail).
<BR>Dovresti però essere così gentile da spiegarmi l\'origine linguistica (c\'entra Elvis Presley? Ti piace fare la \"pelvica\"?) e chi ti ha dato questo soprannome. Ti ringrazio anticipatamente.
<BR>
<BR>G.
<BR>
<BR>
<BR>P.s. Fai anche tu il linguista o sono ricordi di studio?
<BR>Dovresti però essere così gentile da spiegarmi l\'origine linguistica (c\'entra Elvis Presley? Ti piace fare la \"pelvica\"?) e chi ti ha dato questo soprannome. Ti ringrazio anticipatamente.
<BR>
<BR>G.
<BR>
<BR>
<BR>P.s. Fai anche tu il linguista o sono ricordi di studio?