"Questa Italia sta crescendo, nelle prime partecipazioni al Sei Nazioni ha pagato lo scotto dell'inesperienza, ma soprattutto lo scorso anno ha davvero dimostrato di meritarsi un posto fra le grandi, tra l'altro riavvicinando il grande pubblico al nostro sport".
"Un segnale molto importante, poi confermato anche nei test match disputati sul nostro suolo, vuol dire che la Federazione sta investendo bene nel movimento" assicura Checchinato. Che sposta l'attenzione sul panorama italiano in generale: "Credo che nel prossimo futuro il rugby nostrano potrà anche godere del ritorno di diversi giocatori chiamati all'estero dal blasone di club e tornei di assoluto livello, invece anche in Italia si può far crescere ancora campionati e squadre. Ci sono realtà, Treviso solo per fare un nome, in cui non si lascia nulla al caso, creando strutture professionali a 360°, che seguono lo sviluppo e i progressi di giocatori e rose" il riferimento è allla cittadella dello sport della "Ghirada" della famiglia Benetton "grazie agli sforzi e alla passione di dirigenti illuminati".
E col ritorno al rugby di massima serie di grandi piazze: "Roma può essere un punto d'attrazione, per numeri e potenziale, e aver visto di recente un Viadana perdere sul campo della Capitolina conferma che l'equilibrio in Super 10 ora è maggiore, il torneo è avvincente, competitivo e interessante". Magari in attesa anche di un revival a Milano.
E l'Italrugby come si prepara all'esordio ufficiale in una manifestazione internazionale? "Con grande applicazione, non abbiamo ancora giocato e quindi l'attesa è tanta, ma l'entusiasmo nel gruppo c'è, anche grazie all'inserimento di alcuni giovani in rosa, talenti cresciuti da noi forse perchè ora c'è più spazio e più fiducia da parte dei tecnici a livello di club. E se torneranno in Italia i grandi campioni esteri come in passato, questi ragazzi non potranno che far meglio".
fonte: http://www.sportal.it/sportal/immagini/ ... 27008.html
Intervista molto interessante, ma non trovate un "piccolissimo" errore?
