La Gazzetta dello sport adesso si occupa anche di fenomeni di costume collegati al rugby.
E per di più avvenuti in Francia!
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I rugbisti allo speed dating
Le tifose avevano 90 secondi ciascuna per incontrare i giocatori dello Stade Francais, protagonisti di un calendario sexy. Molte le richieste d'autografo e di numeri di telefono
PARIGI (Francia), 18 ottobre 2006 – Un bacio rubato con la scusa dell’autografo o della foto ricordo, un numero di telefono fatto scivolare abilmente sul tavolino, una scollatura strategicamente provocante, almeno quanto lo sguardo. Armi necessarie se davanti hai il tuo idolo e solo un minuto e mezzo a disposizione.
Lo speed dating organizzato da Adidas lunedì scorso a Parigi non era il solito rendez-vous per anime solitarie in voga nella capitale, ma l’occasione ideale per incontrare gli Dei dello Stade Français, il club più trendy del rugby transalpino. Ed infatti, al megastore parigino si sono presentate trecento ragazzine. Età media 20 anni, ma c’era anche qualche mamma.
Niente scene di isteria da concerto di rock star, ma tanta eccitazione generale. I giocatori, protagonisti di un provocantissimo calendario, si sono accomodati ai tavolini. Di fronte una schiera di tifose e ammiratrici. E poi solo novanta secondi per fare due chiacchiere, presentarsi, stabilire un contatto, e magari chissà, far scattare la scintilla.
Qualcuna ha lasciato il numero di cellulare. Qualcun’altra è riuscita ad ottenerlo dal proprio idolo. Chissà. Altre si sono accontentate di una dedica sulla nuova maglia, quella con i fiori fuxia su sfondo blu. E alla fine si sono divertiti pure loro, i rugbisti. "Un modo diverso per incontrare le nostre tifose", ha detto Mirko Bergamasco, prima di uscire frutivamente da una porta laterale. Fuori lo aspettavano le irriducibili.
Alessandro Grandesso