6 NAZIONI FEMMINILE
Moderatore: Emy77
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anc
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Eccoci qua caro brago.....
Dal sito FIR:
Roma – Il Board del Sei Nazioni, riunito oggi a Londra, ha deliberato l’ammissione della Nazionale Italiana Femminile all’edizione 2007 della manifestazione, al via il prossimo 3 febbraio.
All’assise hanno preso parte, in rappresentanza della Federazione Italiana Rugby, il Vice-Presidente Nino Saccà ed il Consigliere Federale Alessio Distinto, responsabile del settore femminile federale, che ha assunto oggi la presidenza del Comitato del 6 Nazioni Femminile istituito dal Board.
La Nazionale Italiana Femminile, dunque, sarà ai nastri di partenza del 6 Nazioni di categoria, affrontando nella giornata inaugurale la Francia. Il calendario completo degli incontri della Nazionale Femminile nel Torneo e la sede designata dalla FIR per ospitare le gare interne dell’Italia nel Torneo verranno successivamente comunicati.
Il Presidente della Federazione Italiana Rugby Giancarlo Dondi ha così commentato l’ingresso delle Azzurre nel Torneo: “Ci riempie di soddisfazione poter schierare la nostra Nazionale Femminile in questo prestiogoso Torneo insieme ad Inghilterra, Irlanda, Scozia, Galles e Francia”
Il Consigliere Federale Alessio Distinto, visibilmente raggiante per il risultato raggiunto, ha commentato: “L’ammissione al Torneo è un importante riconoscimento al valore delle nostre giocatrici e del gioco che esse hanno dimostrato di saper esprimere. Nondimeno, si tratta di un forte segnale politico, che decreta una volta di più la grande qualità del lavoro del Presidente Dondi e di tutti coloro che operano a vario titolo nel settore internazionale”.
Commossa Cristina Tonna, Responsabile Attività Femminile e Team Manager Squadra Nazionale, già capitano delle Azzurre: “Vedo realizzarsi il mio grande sogno di giocatrice, sono commossa. Il mio unico cruccio sarà quello di non poter essere in campo con le ragazze. Questo ingresso nel 6 Nazioni, comunque, ci carica di nuove responsabilità: sarà fondamentale per lo staff tecnico, le giocatrici e tutto il movimento lavorare sempre di più e sempre meglio per dimostrare di aver meritato questo onore”.
Soddisfazione, ma anche grande consapevolezza di cosa significhi prendere parte al 6 Nazioni per i responsabili tecnici della Nazionale, Andrea Cococcetta e Giampiero Granatelli: “Riteniamo il nostro ingresso nel Torneo la logica conseguenza del grande lavoro svolto in questi quattro anni. Si tratta di una grande sfida, da accettare immediatamente con la convinzione di poter fare bene da subito se le giocatrici si esprimeranno costantemente al 100% del proprio potenziale. Ci attendono cinque partite di altissimo livello, un impegno a cui non siamo abituati: è per questo che stiamo lavorando sulla base, su molte giovani promettenti, per poterci presentare al via del 6 Nazioni con una rosa più ampia di quella attuale”.
Il prossimo raduno della Nazionale Italiana Femminile è previsto a Roma, presso il Centro CONI dell’Acqua Acetosa, dal 28 al 30 dicembre. L’elenco delle giocatrici convocate verrà reso noto nei prossimi giorni.
6 NAZIONI FEMMINILE - SCHEDA DEL TORNEO
Il 6 Nazioni Femminile si disputa a partire dal 2001, ma solo in occasione del Board di questo pomeriggio a Londra viene ufficialmente organizzato sotto l'egida del Comitato 6 Nazioni.
Alle edizioni sin qui disputate hanno preso parte le rappresentative di Inghilterra, Francia, Galles, Irlanda, Scozia e Spagna.
La Nazionale Italiana Femminile - vincitrice delle ultime due edizioni del Campionato Europeo FIRA - sostituirà nel Torneo la Nazionale spagnola a partire dall'edizione 2007.
La prima edizione è stata vinta dall'Inghilterra, che si è in seguito aggiudicata le edizioni 2003 e 2006, centrando in ambo le occasioni il Grande Slam. Nel 2002, nel 2004 e nel 2005 è stata la Francia a conquistare titolo e Grande Slam.
Albo d'Oro
2006 - Inghilterra (Grand Slam)
2005 - Francia (Grand Slam)
2004 - Francia (Grand Slam)
2003 - Inghilterra (Grand Slam)
2002 - Francia (Grand Slam)
2001 - Inghilterra
Avanti piano..... ma pur sempre AVANTI.
Dal sito FIR:
Roma – Il Board del Sei Nazioni, riunito oggi a Londra, ha deliberato l’ammissione della Nazionale Italiana Femminile all’edizione 2007 della manifestazione, al via il prossimo 3 febbraio.
All’assise hanno preso parte, in rappresentanza della Federazione Italiana Rugby, il Vice-Presidente Nino Saccà ed il Consigliere Federale Alessio Distinto, responsabile del settore femminile federale, che ha assunto oggi la presidenza del Comitato del 6 Nazioni Femminile istituito dal Board.
La Nazionale Italiana Femminile, dunque, sarà ai nastri di partenza del 6 Nazioni di categoria, affrontando nella giornata inaugurale la Francia. Il calendario completo degli incontri della Nazionale Femminile nel Torneo e la sede designata dalla FIR per ospitare le gare interne dell’Italia nel Torneo verranno successivamente comunicati.
Il Presidente della Federazione Italiana Rugby Giancarlo Dondi ha così commentato l’ingresso delle Azzurre nel Torneo: “Ci riempie di soddisfazione poter schierare la nostra Nazionale Femminile in questo prestiogoso Torneo insieme ad Inghilterra, Irlanda, Scozia, Galles e Francia”
Il Consigliere Federale Alessio Distinto, visibilmente raggiante per il risultato raggiunto, ha commentato: “L’ammissione al Torneo è un importante riconoscimento al valore delle nostre giocatrici e del gioco che esse hanno dimostrato di saper esprimere. Nondimeno, si tratta di un forte segnale politico, che decreta una volta di più la grande qualità del lavoro del Presidente Dondi e di tutti coloro che operano a vario titolo nel settore internazionale”.
Commossa Cristina Tonna, Responsabile Attività Femminile e Team Manager Squadra Nazionale, già capitano delle Azzurre: “Vedo realizzarsi il mio grande sogno di giocatrice, sono commossa. Il mio unico cruccio sarà quello di non poter essere in campo con le ragazze. Questo ingresso nel 6 Nazioni, comunque, ci carica di nuove responsabilità: sarà fondamentale per lo staff tecnico, le giocatrici e tutto il movimento lavorare sempre di più e sempre meglio per dimostrare di aver meritato questo onore”.
Soddisfazione, ma anche grande consapevolezza di cosa significhi prendere parte al 6 Nazioni per i responsabili tecnici della Nazionale, Andrea Cococcetta e Giampiero Granatelli: “Riteniamo il nostro ingresso nel Torneo la logica conseguenza del grande lavoro svolto in questi quattro anni. Si tratta di una grande sfida, da accettare immediatamente con la convinzione di poter fare bene da subito se le giocatrici si esprimeranno costantemente al 100% del proprio potenziale. Ci attendono cinque partite di altissimo livello, un impegno a cui non siamo abituati: è per questo che stiamo lavorando sulla base, su molte giovani promettenti, per poterci presentare al via del 6 Nazioni con una rosa più ampia di quella attuale”.
Il prossimo raduno della Nazionale Italiana Femminile è previsto a Roma, presso il Centro CONI dell’Acqua Acetosa, dal 28 al 30 dicembre. L’elenco delle giocatrici convocate verrà reso noto nei prossimi giorni.
6 NAZIONI FEMMINILE - SCHEDA DEL TORNEO
Il 6 Nazioni Femminile si disputa a partire dal 2001, ma solo in occasione del Board di questo pomeriggio a Londra viene ufficialmente organizzato sotto l'egida del Comitato 6 Nazioni.
Alle edizioni sin qui disputate hanno preso parte le rappresentative di Inghilterra, Francia, Galles, Irlanda, Scozia e Spagna.
La Nazionale Italiana Femminile - vincitrice delle ultime due edizioni del Campionato Europeo FIRA - sostituirà nel Torneo la Nazionale spagnola a partire dall'edizione 2007.
La prima edizione è stata vinta dall'Inghilterra, che si è in seguito aggiudicata le edizioni 2003 e 2006, centrando in ambo le occasioni il Grande Slam. Nel 2002, nel 2004 e nel 2005 è stata la Francia a conquistare titolo e Grande Slam.
Albo d'Oro
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2003 - Inghilterra (Grand Slam)
2002 - Francia (Grand Slam)
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bragopiteco
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bogi
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Re: RE: ...
Istintivamente anche io ho pensato, wow magnifico, in bocca al lupo ragazze.anc ha scritto:Mi verrebbe tanto voglio di un ma vaf..... hank!hank ha scritto:decisione politica e controproducente, oltre che sportivamente ingiusta
il movimento femminile in Italia quasi non esiste: ci sono due/tre squadre e poi il vuoto, non esiste nessun piano di sviluppo della base e nessun concreto segnale di interesse da parte della FIR
come per i colleghi maschi le Azzurre sono solamente un prodotto da dare in pasto agli sponsor
Collega il cervello alla bocca prima di aprirla.
Poi ho riflettuto … ma cosa avranno fatto mai le ragazze spagnole per essere sbattute fuori dal torneo… è veramente pronto il movimento femminile italiano per un tale passo….. come si sentirebbero le nostre ragazze se avessero loro comunicato l’esclusione dal 6 nazioni a favore di una nazionale che pesa di più politicamente…..
Io non faccio alcun rilievo alle atlete che ci mettono il massimo dell’impegno, anche più del massimo, sobbarcandosi kilometri su kilometri per allenarsi e giocare; magari sopportando anche l’ilarità e la supponenza gratuita di chi le vede come “poco normali” per lo sport che praticano, magari sacrificando tempo libero e altro in nome di una grande passione poco riconosciuta dai più;
io non muovo alcun rilievo a queste ragazze eccezionali che con pochi mezzi a disposizione raggiungono ottimi risultati.
Ma tutto ciò non cancella l’ombra di una velata ingiustizia.
Il fatto che l’avvenimento in questione si risolva a nostro vantaggio non lo lava automaticamente da macchioline che risultano evidenti.
I miei rilievi sono diretti ai “piani alti”.
Io sono fortemente critico sui metodi poco chiari e sulla gestione delle risorse, sul cercare sempre e comunque scorciatoie .
Eppure l’esperienza è sotto gli occhi di tutti.
La nazionale maschile ci ha messo 6 anni per allinearsi agli standard di un torneo prestigioso ed impegnativo come il 6 nazioni.
Ed a quale prezzo.
Abbiamo delegato la “produzione” dei giocatori (Argentina) e la formazione ad alto livello degli stessi (Francia e d Inghilterra).
Per usare termini molto crudi, acquistiamo il semilavorato da chi lo produce meglio ed a costi più vantaggiosi, applichiamo la nostra etichetta, e poi lo diamo in lavorazione esterna per migliorarlo e renderlo appetibile per il mercato.
La qualità media del movimento rugbystico italiano è testimoniata dall’impietoso confronto proposto dalle coppe europee.
Ecco il cosa ha prodotto il metodo utilizzato per arrivare al 6 nazioni maschile.
Oggi tutto si regge sugli introiti derivanti dalla partecipazione, togli quelli crolla tutto, anche le briciole che vanno a formazione e società
Cogliere l’attimo, se non si ha qualcosa di veramente concreto alle spalle, può essere dannoso….tossico..
Raggiungere un obiettivo senza garantirsi i mezzi per mantenere tale posizione nel futuro è stupido e miope
Spero che ciò non avvenga per le ragazze del rugby femminile.
Spero che il loro entusiasmo cancelli tutto e favorisca la crescita rigogliosa di quella piantina ancora fragile ed acerba che è il rugby femminile in Italia
Avrei preferito un, “no grazie entreremo quando avremo le spalle un po più larghe”.
Ma tant’è … io sono un semplice osservatore rompiballe e nessuno chiaramente deve fare qualcosa per convincermi di alcunché.
Solo 2 parole per chiudere, non dirette alle ragazze della nazionale che appoggio e supporto senza riserve; una delle cose che ho un pochino capito da questa cosa misteriosa e affascinante (ah Bollesan !) che è la vita: alla fine il lavoro vero e duro quasi sempre paga, magari non subito, ma paga; gli intrallazzi politici quasi sempre traballano e cadono, magari non subito ma cadono.
Scusate per la lunghezza ma non mi sentivo di tagliare qualcosa.
Bye.
Ah se non si fosse capito, ripeto un grosso in bocca al lupo a tutte le ragazze della nazionale e di tutte le squadre di rugby .
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bragopiteco
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RE: Re: RE: ...
sono d'accordo con la mancanza di piano di sviluppo, concordo che è una decisione politica, comprendo che non esiste interesse da parte della FIR per il movimento femminile (l'esistenza di una nazionale femminile e di un campionato è un obbligo dell IB).decisione politica e controproducente, oltre che sportivamente ingiusta
il movimento femminile in Italia quasi non esiste: ci sono due/tre squadre e poi il vuoto, non esiste nessun piano di sviluppo della base e nessun concreto segnale di interesse da parte della FIR
come per i colleghi maschi le Azzurre sono solamente un prodotto da dare in pasto agli sponsor
ma mi chiedo perchè sia controproducente e .... sponsor?
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pulici
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RE: Re: RE: ...
io non capisco...
la federazione non e' presente e non segue il rugby femminile ma la federazione e' politicamente presente e ruba il posto alla Spagna e si puppa i soldi degli sponsor
ci sono due federazioni?
Io trovo che la scelta sia un bene per il movimento (se poche woman giocano a rugby magari il 6n fa da traino...).
Se ci hanno ammesse si saranno pur fatti il loro bel calcolo le altre nazioni... o la nostra federazione e' piu' furba di tutte e le ha fregate?
la federazione non e' presente e non segue il rugby femminile ma la federazione e' politicamente presente e ruba il posto alla Spagna e si puppa i soldi degli sponsor
Io trovo che la scelta sia un bene per il movimento (se poche woman giocano a rugby magari il 6n fa da traino...).
Se ci hanno ammesse si saranno pur fatti il loro bel calcolo le altre nazioni... o la nostra federazione e' piu' furba di tutte e le ha fregate?
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bragopiteco
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RE: Re: RE: ...
sponsor? mumble mumble (stò pensando) perchè ci sono sponsor italiani che impegnerebberò il loro marchio nella nazionale femminile? o ci sono sponsor stranieri legati al 6N che ..... quindi anche soldi per diritti televisivi?, ecc.
mumble mumble, ma .... sponsor? per chi? la nazionale? il movimento femminile? il ..........? la ...? boh?
non comprendo ancora, non riesco a mettere a fuoco, mi serve un ottico.
mumble mumble, ma .... sponsor? per chi? la nazionale? il movimento femminile? il ..........? la ...? boh?
non comprendo ancora, non riesco a mettere a fuoco, mi serve un ottico.
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deutsch
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RE: Re: RE: ...
Prima di avere uno sponsor nella Nazionale Femminile mi sa che ci vuole un pò!
Comunque credo che la Nostra Nazionale debba dare tutto quello che può dare in campo, perchè è l'unica cosa che si può fare per meritarsi il rispetto delle altre Nazioni!...e per far capire a queli dubbiosi che ci meritiamo il 6N.
Naturalmente bisogna entrare subito nell'ottica di partite durissime, le Nostre ragazze sono sicura che si stanno impegnando per arrivare all'appuntamento in ottima forma e cercando anche di migliorare la tecnica.
Sarà comunque importante a livello psicologico non farsi abbattere con frasi del tipo "non ce la faremo mai, perchè sono più forti!"; bisogna sostenere la Nazionale Femminile andandole a vedere e tifando fino alla totale perdita della voce................
Comunque credo che la Nostra Nazionale debba dare tutto quello che può dare in campo, perchè è l'unica cosa che si può fare per meritarsi il rispetto delle altre Nazioni!...e per far capire a queli dubbiosi che ci meritiamo il 6N.
Naturalmente bisogna entrare subito nell'ottica di partite durissime, le Nostre ragazze sono sicura che si stanno impegnando per arrivare all'appuntamento in ottima forma e cercando anche di migliorare la tecnica.
Sarà comunque importante a livello psicologico non farsi abbattere con frasi del tipo "non ce la faremo mai, perchè sono più forti!"; bisogna sostenere la Nazionale Femminile andandole a vedere e tifando fino alla totale perdita della voce................
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hank
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Re: RE: ...
quoto in pienobogi ha scritto:Istintivamente anche io ho pensato, wow magnifico, in bocca al lupo ragazze.anc ha scritto:Mi verrebbe tanto voglio di un ma vaf..... hank!hank ha scritto:decisione politica e controproducente, oltre che sportivamente ingiusta
il movimento femminile in Italia quasi non esiste: ci sono due/tre squadre e poi il vuoto, non esiste nessun piano di sviluppo della base e nessun concreto segnale di interesse da parte della FIR
come per i colleghi maschi le Azzurre sono solamente un prodotto da dare in pasto agli sponsor
Collega il cervello alla bocca prima di aprirla.
Poi ho riflettuto … ma cosa avranno fatto mai le ragazze spagnole per essere sbattute fuori dal torneo… è veramente pronto il movimento femminile italiano per un tale passo….. come si sentirebbero le nostre ragazze se avessero loro comunicato l’esclusione dal 6 nazioni a favore di una nazionale che pesa di più politicamente…..
Io non faccio alcun rilievo alle atlete che ci mettono il massimo dell’impegno, anche più del massimo, sobbarcandosi kilometri su kilometri per allenarsi e giocare; magari sopportando anche l’ilarità e la supponenza gratuita di chi le vede come “poco normali” per lo sport che praticano, magari sacrificando tempo libero e altro in nome di una grande passione poco riconosciuta dai più;
io non muovo alcun rilievo a queste ragazze eccezionali che con pochi mezzi a disposizione raggiungono ottimi risultati.
Ma tutto ciò non cancella l’ombra di una velata ingiustizia.
Il fatto che l’avvenimento in questione si risolva a nostro vantaggio non lo lava automaticamente da macchioline che risultano evidenti.
I miei rilievi sono diretti ai “piani alti”.
Io sono fortemente critico sui metodi poco chiari e sulla gestione delle risorse, sul cercare sempre e comunque scorciatoie .
Eppure l’esperienza è sotto gli occhi di tutti.
La nazionale maschile ci ha messo 6 anni per allinearsi agli standard di un torneo prestigioso ed impegnativo come il 6 nazioni.
Ed a quale prezzo.
Abbiamo delegato la “produzione” dei giocatori (Argentina) e la formazione ad alto livello degli stessi (Francia e d Inghilterra).
Per usare termini molto crudi, acquistiamo il semilavorato da chi lo produce meglio ed a costi più vantaggiosi, applichiamo la nostra etichetta, e poi lo diamo in lavorazione esterna per migliorarlo e renderlo appetibile per il mercato.
La qualità media del movimento rugbystico italiano è testimoniata dall’impietoso confronto proposto dalle coppe europee.
Ecco il cosa ha prodotto il metodo utilizzato per arrivare al 6 nazioni maschile.
Oggi tutto si regge sugli introiti derivanti dalla partecipazione, togli quelli crolla tutto, anche le briciole che vanno a formazione e società
Cogliere l’attimo, se non si ha qualcosa di veramente concreto alle spalle, può essere dannoso….tossico..
Raggiungere un obiettivo senza garantirsi i mezzi per mantenere tale posizione nel futuro è stupido e miope
Spero che ciò non avvenga per le ragazze del rugby femminile.
Spero che il loro entusiasmo cancelli tutto e favorisca la crescita rigogliosa di quella piantina ancora fragile ed acerba che è il rugby femminile in Italia
Avrei preferito un, “no grazie entreremo quando avremo le spalle un po più larghe”.
Ma tant’è … io sono un semplice osservatore rompiballe e nessuno chiaramente deve fare qualcosa per convincermi di alcunché.
Solo 2 parole per chiudere, non dirette alle ragazze della nazionale che appoggio e supporto senza riserve; una delle cose che ho un pochino capito da questa cosa misteriosa e affascinante (ah Bollesan !) che è la vita: alla fine il lavoro vero e duro quasi sempre paga, magari non subito, ma paga; gli intrallazzi politici quasi sempre traballano e cadono, magari non subito ma cadono.
Scusate per la lunghezza ma non mi sentivo di tagliare qualcosa.
Bye.
Ah se non si fosse capito, ripeto un grosso in bocca al lupo a tutte le ragazze della nazionale e di tutte le squadre di rugby .
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hank
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RE: Re: RE: ...
Per quanto concerne gli sponsor sono straconvinto che la volontà federale si quella di "vendere" un movimento che non c'è.
Mi spiego meglio: come nel movimento maschile si vuole propagandare una crescita dei praticanti che non vedo assolutamente (anzi! nei campionati seniores i giocatori sono sempre gli stessi da anni e nelle giovanili le squadre che schierano regolarmente a referto 15 giocatori sono rari e quelli che ne schierano 22 sono delle mosche bianche) ritengo si voglia fare lo stesso con le ragazze, esattamente come viene fatto per il campionato "di serie A Femminile"
Il nome stesso suggerisce che ci sia una suddivisione di merito quando invece tutte le formazioni sono gettate nello stesso calderone, pur di far numero
Mi spiego meglio: come nel movimento maschile si vuole propagandare una crescita dei praticanti che non vedo assolutamente (anzi! nei campionati seniores i giocatori sono sempre gli stessi da anni e nelle giovanili le squadre che schierano regolarmente a referto 15 giocatori sono rari e quelli che ne schierano 22 sono delle mosche bianche) ritengo si voglia fare lo stesso con le ragazze, esattamente come viene fatto per il campionato "di serie A Femminile"
Il nome stesso suggerisce che ci sia una suddivisione di merito quando invece tutte le formazioni sono gettate nello stesso calderone, pur di far numero
tessera FIR n.73689
Se te se moevet mai spetta minga che te rusen
(Se non ti muovi mai non aspettarti che qualcuno ti spinga)
proverbio Milanese
Se te se moevet mai spetta minga che te rusen
(Se non ti muovi mai non aspettarti che qualcuno ti spinga)
proverbio Milanese
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hank
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Re: RE: ...
con il dovuto rispetto: queste righe che, fotografano impietosamente la situazione REALE del rugby Femminile, le hai scritte tu...anc ha scritto:Mi verrebbe tanto voglio di un ma vaf..... hank!hank ha scritto:decisione politica e controproducente, oltre che sportivamente ingiusta
il movimento femminile in Italia quasi non esiste: ci sono due/tre squadre e poi il vuoto, non esiste nessun piano di sviluppo della base e nessun concreto segnale di interesse da parte della FIR
come per i colleghi maschi le Azzurre sono solamente un prodotto da dare in pasto agli sponsor
Collega il cervello alla bocca prima di aprirla.
Hai cambiato idea?
La matematica è diventata una opinione?
Emergenza giocatrici......
12 squadre x 22 gicatrici = 264 giocatrici in tutta Italia.
Qualcuno mi vuole dire che cosa stà succedendo?
Non ci sono 264 giocatrici in tutta Italia?
E se ci sono sono concentrate tutte in 10 clubs? 264 G. : 10 sq. = 26,4 G.
Ma le tesserate non erano oltre 3.000?
Ok saranno numeri falsati, ma cavolo non esistono neanche il 10% delle giocatrici dichiarate?
A CHE GIOCO STIAMO GIOCANDO SIGNORE????
- PiVi1962
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Ingiustizia
Guardiamo il lato maschile.bogi ha scritto:ma cosa avranno fatto mai le ragazze spagnole per essere sbattute fuori dal torneo…
...tutto ciò non cancella l’ombra di una velata ingiustizia.
Nessuno dei grandi tornei tra squadre nazionali è basato sulla giustizia sportiva: né il TriNations, né il Quattro/Cinque/Sei Nazioni.
Non sono infatti previste né forme di promozione/retrocessione né esplicitate regole per l'iscrizione di nuove nazionali.
Anzi, il Tri Nations non ha nemmeno la "scusante" della tradizione ultrasecolare per la propria esistenza.
Nel contempo l'IRB accetta l'esistenza di questi grandi "baracconi" molto commerciali perché forniscono un volano economico che consente la possibilità di investimenti per lo sviluppo dello sport in altre grandi nazioni.
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Guardiamo il lato femminile.
Più importante dell'entrata dell'Italia nel Sei Nazioni, io sottolineerei invece la partecipazione di Inghilterra e Francia alla Coppa Europa.
La mancanza di un volano economico abbinata al Sei Nazioni rende infatti tutto il settore femminile molto più meritocratico e più importanti le manifestazioni organizzate solo su base sportiva.
Non so quanto questo possa essere d'esempio per il settore maschile, ma spero che acceleri alcuni processi già in atto.
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mic69
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- Iscritto il: 18 apr 2006, 23:16
Non voglio essere polemico, ma rispetto ad alcuni dubbi sul merito del passaggio dell'Italia nel 6N femminile per via, si dice, politica, non sono proprio d'accordo.
Chi c'era a vedere le partite della coppa europa si è reso conto che da due anni a questa parte la nazionale femminile era davvero superiore alle sue avversarie: il risultato di due anni fa non lasciava dubbi e nell'ultima finale con l'olanda mai le olandesi ci hanno infastidito o messo in crisi, è stata una partita a senso unico, per non parlare dei confronti con le altre squadre.
Ora di fronte a questa situazione cosa avrebbe dovuto fare la federazione se non mettere in atto tutto il possibile per far "salire di livello" le ragazze?
Cosa fareste voi se la vostra squadra vincesse da due anni tutte le partite dei campionati in cui gioca e aveste la possibilità di iscriverla ad un campionato in cui potrebbero incontrare squadre più forti?
Restare ad un livello inferiore è il modo migliore per non crescere mai, l'unico modo per migliorare è giocare con i più forti e adesso, risultati alla mano, è il momento per cercare di fare questo passo.
Se poi per due anni perderemo tutte le partite con passivi altissimi e la Spagna vincerà tutte le sue partite con risultati larghissimi allora si potrà porre il problema, e sarà giusto che la federazione spagnola lo faccia, ma adesso non mi sembra che si vada a rubare niente a nessuno!
Per una volta direi che la Federazione ha fatto proprio la cosa giusta per far crescere una sua squadra. Adesso è tempo solo di sostenere la nazionale e continuare a lavorare perchè il movimento femminile cresca.
Chi c'era a vedere le partite della coppa europa si è reso conto che da due anni a questa parte la nazionale femminile era davvero superiore alle sue avversarie: il risultato di due anni fa non lasciava dubbi e nell'ultima finale con l'olanda mai le olandesi ci hanno infastidito o messo in crisi, è stata una partita a senso unico, per non parlare dei confronti con le altre squadre.
Ora di fronte a questa situazione cosa avrebbe dovuto fare la federazione se non mettere in atto tutto il possibile per far "salire di livello" le ragazze?
Cosa fareste voi se la vostra squadra vincesse da due anni tutte le partite dei campionati in cui gioca e aveste la possibilità di iscriverla ad un campionato in cui potrebbero incontrare squadre più forti?
Restare ad un livello inferiore è il modo migliore per non crescere mai, l'unico modo per migliorare è giocare con i più forti e adesso, risultati alla mano, è il momento per cercare di fare questo passo.
Se poi per due anni perderemo tutte le partite con passivi altissimi e la Spagna vincerà tutte le sue partite con risultati larghissimi allora si potrà porre il problema, e sarà giusto che la federazione spagnola lo faccia, ma adesso non mi sembra che si vada a rubare niente a nessuno!
Per una volta direi che la Federazione ha fatto proprio la cosa giusta per far crescere una sua squadra. Adesso è tempo solo di sostenere la nazionale e continuare a lavorare perchè il movimento femminile cresca.
- storm
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- Iscritto il: 21 giu 2006, 23:34
l'entrata nel 6 nazioni è cosa buona e giusta perchè le ragazze che parteciperanno si stanno facendo un mazzo veramente grande da molto tempo...è un sogno che si avvera come lo è stato per i ragazzi qualche anno fa...non è vero che in italia ci sono 3000 atlete magari: sarebbe tutto molto più competitivo, si sfiora il migliaio. purtroppo la nota dolente è che a fronte di un'Italia che gioca nel 6 nazioni c'è una coppa italia che pian piano prende spazio e un campionato a dir poco disastroso: squadre che si ritirano all'ultimo minuto, squadre che perdono metà dei loro elementi, squadre che si uniscono per evitare il tracollo, squadre che a metà campionato si trovano ancora senza allenatore...non si può competere a livello internazionale giocando 6 partite all'anno...la federazione deve smetterla di stare a guardare e se lavorare sui campionati...organizzare qualcosa di più costruttivo (so che nn c'era tempo di organizzare all'ultimo un campionato a 9 squadre) e non tamponare sempre...aiutate le squadre, investite qualcosa in più!!!
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anc
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Quoto! Grazie mic, qualcuno che dice le cose come realmente stanno!mic69 ha scritto:Non voglio essere polemico, ma rispetto ad alcuni dubbi sul merito del passaggio dell'Italia nel 6N femminile per via, si dice, politica, non sono proprio d'accordo.
Chi c'era a vedere le partite della coppa europa si è reso conto che da due anni a questa parte la nazionale femminile era davvero superiore alle sue avversarie: il risultato di due anni fa non lasciava dubbi e nell'ultima finale con l'olanda mai le olandesi ci hanno infastidito o messo in crisi, è stata una partita a senso unico, per non parlare dei confronti con le altre squadre.
Ora di fronte a questa situazione cosa avrebbe dovuto fare la federazione se non mettere in atto tutto il possibile per far "salire di livello" le ragazze?
Cosa fareste voi se la vostra squadra vincesse da due anni tutte le partite dei campionati in cui gioca e aveste la possibilità di iscriverla ad un campionato in cui potrebbero incontrare squadre più forti?
Restare ad un livello inferiore è il modo migliore per non crescere mai, l'unico modo per migliorare è giocare con i più forti e adesso, risultati alla mano, è il momento per cercare di fare questo passo.
Se poi per due anni perderemo tutte le partite con passivi altissimi e la Spagna vincerà tutte le sue partite con risultati larghissimi allora si potrà porre il problema, e sarà giusto che la federazione spagnola lo faccia, ma adesso non mi sembra che si vada a rubare niente a nessuno!
Per una volta direi che la Federazione ha fatto proprio la cosa giusta per far crescere una sua squadra. Adesso è tempo solo di sostenere la nazionale e continuare a lavorare perchè il movimento femminile cresca.