e in ogni caso, se esci dalla LIRE l'unica cosa che ti succede è che non giochi più nei campionati gestiti dalla LIRE, per cui o giochi da qualche altra parte o non giochi per nienteCane_di_Pavlov ha scritto:Diverso è anche il caso della L.I.R.E., perchè immagino che nello statuto della stessa vi sia una norma che consenta di uscire dalla lega, cosa che la nostra Costituzione invece non prevede.
Rivoluzione Benetton
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O ci giochi comunque non riconoscendo formalmente la LIRE ma solamente la FIR...
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Sei sicuro?danci ha scritto: e in ogni caso, se esci dalla LIRE l'unica cosa che ti succede è che non giochi più nei campionati gestiti dalla LIRE, per cui o giochi da qualche altra parte o non giochi per niente
Io non ne so nulla, però penso che sia la Federazione a gestire il tutto, non la LIRE, la LIRE penso sia un rappresentante delle squadre, una sorta di sindacato.
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Quindi, serie A (A1 e A2), B, C.danci ha scritto:... e in ogni caso, se esci dalla LIRE l'unica cosa che ti succede è che non giochi più nei campionati gestiti dalla LIRE, per cui o giochi da qualche altra parte o non giochi per niente
A meno che nella nuova Circolare Informativa, approvata prima di Natale ma ancora non pubblicata e nota ai ... soliti, alla L.I.R.E. non sia stata tolta la gestione del campionato Super10
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Statuto LIRE
Art. 11 – Recesso dei sodalizi
La qualità di Associato, oltre che per le cause previste dal precedente art. 10, viene meno per recesso del sodalizio stesso.
La comunicazione della propria volontà di recedere dalla Lega deve essere inviata per iscritto al Comitato Esecutivo ed al Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti e diviene efficace al termine dell’esercizio sociale nel corso del quale c’è stata la comunicazione; in ogni caso il recesso non ha efficacia nei confronti dei contratti e accordi già sottoscritti dalla Lega.
I sodalizi dimissionari, al pari dei sodalizi esclusi, perdono ogni diritto conferito loro dallo Statuto o dai Regolamenti di Lega, nonché ogni altro diritto od aspettativa a carattere patrimoniale discendente dalla appartenenza alla Lega stessa.
I sodalizi dimissionari rimangono esposti alle obbligazioni contratte con la LEGA ed a tutti i provvedimenti sanzionatori adottati dai competenti organi.
poiché la LIRE è legata alla FIR, direi che chi abbandona la LIRE non dovrebbe poter neppure giocare nei campionati minori (che, mi sentirei di dire, non sono l'obiettivo di Treviso)
resta solo qualche lega professionistica "straniera"...
Art. 11 – Recesso dei sodalizi
La qualità di Associato, oltre che per le cause previste dal precedente art. 10, viene meno per recesso del sodalizio stesso.
La comunicazione della propria volontà di recedere dalla Lega deve essere inviata per iscritto al Comitato Esecutivo ed al Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti e diviene efficace al termine dell’esercizio sociale nel corso del quale c’è stata la comunicazione; in ogni caso il recesso non ha efficacia nei confronti dei contratti e accordi già sottoscritti dalla Lega.
I sodalizi dimissionari, al pari dei sodalizi esclusi, perdono ogni diritto conferito loro dallo Statuto o dai Regolamenti di Lega, nonché ogni altro diritto od aspettativa a carattere patrimoniale discendente dalla appartenenza alla Lega stessa.
I sodalizi dimissionari rimangono esposti alle obbligazioni contratte con la LEGA ed a tutti i provvedimenti sanzionatori adottati dai competenti organi.
poiché la LIRE è legata alla FIR, direi che chi abbandona la LIRE non dovrebbe poter neppure giocare nei campionati minori (che, mi sentirei di dire, non sono l'obiettivo di Treviso)
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bobo67
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Zatta non è più il presidente della LIRE da parecchio tempo ora al suo posto c'è un uomo Calvisano.Squilibrio ha scritto:Strano però, la società del presidente della lire che se ne va dalla lega.
credo che alla fine sia la sconfitta di tutto il rugby italiano, delle 10 squadre del top ten, visto che la lega è dei club e i club comandano.
non resta che sperare nel sei nazioni
forse non si sentono tanto tutelati dal rugby italiano e da loro stessi?
In democrazia (in questo caso nella lega) non si prendono di comune accordo le decisioni?
cosa vuole il treviso comandare da solo?
Io credo che si debba ricondurre il tutto a quanto La LIRE non ha fatto per tutelare l'interesse delle squadre italiane soprattutto a livello europeo.
Mi direte che centra la LIRE con le coppe europee, centra se nulla è stato fatto per contrastare come organizzazione dei club di eccellenza, quanto la Federazione ha imposto ai club stessi ovvero il numero massimo di stranieri nei campionati italiani che ha portato la conseguenza di non avere a disposizione una rosa valida per le coppe europee.
Benetton che fino a qualche hanno fa poteva permettersi di competere in europa anche con la prima in classifica del campionato francese (ben due vittorie) grazie anche agli stranieri, ora si trova relegata al ruolo di comparsa pensate possa far piacere e soprattutto possa far entrare soldi nelle casse biancoverdi.
Stesso dicasi di calvisanpo che non ha caso ha richiesto a gran voce e più volte la possibilità di creare delle squadre provinciali che potessero competere ad alto livello, parole rimaste inascoltate e che a lungo andare porteranno al declino del rugby di alto livello in italia, facendoci rimpiangere una volta di più i tempi del dilettantismo o semi professionismo dove almeno si vedevano i grandi campioni calcare gli storici terreni italiani.
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bobo67
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TUCKER
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Sempre che gli obblighi a cui bisogna comunque sottostare non siano cose tipo la partecipazione al campionato.
Interessante il commento di Boxer.it... quando pubblicheranno sta benedetta Circolare Informativa?
A sto punto è fondamentale!
Interessante il commento di Boxer.it... quando pubblicheranno sta benedetta Circolare Informativa?
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Cane_di_Pavlov
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Uhm vediamo... per la stagione in corso Treviso non rischia nulla, in quanto il "recesso" avrà effetti solamente al termine di questo esercizio sociale.danci ha scritto:Statuto LIRE
Art. 11 – Recesso dei sodalizi
La qualità di Associato, oltre che per le cause previste dal precedente art. 10, viene meno per recesso del sodalizio stesso.
La comunicazione della propria volontà di recedere dalla Lega deve essere inviata per iscritto al Comitato Esecutivo ed al Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti e diviene efficace al termine dell’esercizio sociale nel corso del quale c’è stata la comunicazione; in ogni caso il recesso non ha efficacia nei confronti dei contratti e accordi già sottoscritti dalla Lega.
I sodalizi dimissionari, al pari dei sodalizi esclusi, perdono ogni diritto conferito loro dallo Statuto o dai Regolamenti di Lega, nonché ogni altro diritto od aspettativa a carattere patrimoniale discendente dalla appartenenza alla Lega stessa.
I sodalizi dimissionari rimangono esposti alle obbligazioni contratte con la LEGA ed a tutti i provvedimenti sanzionatori adottati dai competenti organi.
poiché la LIRE è legata alla FIR, direi che chi abbandona la LIRE non dovrebbe poter neppure giocare nei campionati minori (che, mi sentirei di dire, non sono l'obiettivo di Treviso)
resta solo qualche lega professionistica "straniera"...
La LIRE è formata dai club che partecipano al Campionato di Eccellenza, quindi se Treviso vuole partecipare al Campionato di serie A, lo può benissimo fare.
Sapere se Treviso potrà continuare a far parte dei prossimi Super10 è invece, almeno per me, più difficile da affermare, forse bisognerebbe anche sapere in cosa si sostanziano le "funzioni attribuite" da parte della FIR alla lega, e citate all'art. 3 dello statuto LIRE.
In ogni caso nessun problema per Treviso a terminare il campionato.
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user234483
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e soprattutto nessun problema a cambiare idea da qui a fine campionato, cercando giusto di attirare l'attenzioneCane_di_Pavlov ha scritto: In ogni caso nessun problema per Treviso a terminare il campionato.
andando indietro nell'avanti altrove, seminando la fecola al di sopra della pietanza, nulla stringe!
Tessera A.P.A. #0 (honoris causa); // Geneticamente m[OT]ificato.
Tessera A.P.A. #0 (honoris causa); // Geneticamente m[OT]ificato.
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BixBeiderbecke
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C'è effettivamente una norma che prevede che si possa uscire dalla LIRE, ma solo per andare al gabinetto e solo dopo aver chiesto il permesso a GhirettiCane_di_Pavlov ha scritto:Volendo si, ma solo dopo aver abrogato o modificato, con legge costituzionale, l'art. 5 della costituzione "La Repubblica, una e indivisibile (omissis)".TUCKER ha scritto:Volendo si...user234483 ha scritto:mi pare in italia non sia solo il treviso a volerlo fare...Squilibrio ha scritto: cosa vuole il treviso comandare da solo?
a questo punto mi chiedo:
se io dico che la repubblica italiana non tutela i miei interessi, posso dire che casa mia e' il "principato di user234483" con la mia moneta, il mio parlamento, etc.etc.? e soprattutto, il resto del mondo non mi considera un pezzente?
http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/arti ... 3181.shtml
Diverso è il caso di Sealand, che prima dell'occupazione da parte del figlio dei fiori era "terra di nessuno".
Diverso è anche il caso della L.I.R.E., perchè immagino che nello statuto della stessa vi sia una norma che consenta di uscire dalla lega, cosa che la nostra Costituzione invece non prevede.
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hank
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quindi, ricapitolando, siamo alle solite: se i club italiani fanno figure meschine in europa è colpa dei regolamenti ingiusti imposti dalla FIR (contro i quali però nessuno si è opposto, almeno ufficialmente)bobo67 ha scritto:Zatta non è più il presidente della LIRE da parecchio tempo ora al suo posto c'è un uomo Calvisano.Squilibrio ha scritto:Strano però, la società del presidente della lire che se ne va dalla lega.
credo che alla fine sia la sconfitta di tutto il rugby italiano, delle 10 squadre del top ten, visto che la lega è dei club e i club comandano.
non resta che sperare nel sei nazioni
forse non si sentono tanto tutelati dal rugby italiano e da loro stessi?
In democrazia (in questo caso nella lega) non si prendono di comune accordo le decisioni?
cosa vuole il treviso comandare da solo?
Io credo che si debba ricondurre il tutto a quanto La LIRE non ha fatto per tutelare l'interesse delle squadre italiane soprattutto a livello europeo.
Mi direte che centra la LIRE con le coppe europee, centra se nulla è stato fatto per contrastare come organizzazione dei club di eccellenza, quanto la Federazione ha imposto ai club stessi ovvero il numero massimo di stranieri nei campionati italiani che ha portato la conseguenza di non avere a disposizione una rosa valida per le coppe europee.
Benetton che fino a qualche hanno fa poteva permettersi di competere in europa anche con la prima in classifica del campionato francese (ben due vittorie) grazie anche agli stranieri, ora si trova relegata al ruolo di comparsa pensate possa far piacere e soprattutto possa far entrare soldi nelle casse biancoverdi.
Stesso dicasi di calvisanpo che non ha caso ha richiesto a gran voce e più volte la possibilità di creare delle squadre provinciali che potessero competere ad alto livello, parole rimaste inascoltate e che a lungo andare porteranno al declino del rugby di alto livello in italia, facendoci rimpiangere una volta di più i tempi del dilettantismo o semi professionismo dove almeno si vedevano i grandi campioni calcare gli storici terreni italiani.
il fatto che i medesimi club italiani siano gli unici nel panorama sportivo internazionale di alto livello a NON essersi dati una STRUTTURA PROFESSIONALE è assolutamente marginale