Inghilterra-Italia
Moderatore: Emy77
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danci
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Inghilterra-Italia
comunicato (già) il XV inglese
15 I Balshaw (Gloucester)
14 J Lewsey (Wasps)
13 M Tindall (Gloucester)
12 A Farrell (Saracens)
11 J Robinson (Sale Sharks)
10 J Wilkinson (Newcastle)
9 H Ellis (Leicester)
1 P Freshwater (Perpignan)
2 G Chuter (Leicester)
3 P Vickery (Wasps, capt)
4 L Deacon (Leicester)
5 D Grewcock (Bath)
6 N Easter (Harlequins)
7 M Lund (Sale Sharks)
8 M Corry (Leicester)
Replacements:
16 L Mears (Bath)
17 J White (Leicester)
18 T Palmer (Wasps)
19 T Rees (Wasps)
20 S Perry (Bristol)
21T Flood (Newcastle)
22 M Tait (Newcastle)
le novità sono Balshaw al posto di Morgan a estremo (sempre che Balshaw dimostri di avere recuperato dall'infortunio, sennò torna Olly Morgan) e soprattutto Easter al suo primo cap al posto dell'infortunato Worsley
per il resto squadra invariata, il loro migliore XV attualmente disponibile
15 I Balshaw (Gloucester)
14 J Lewsey (Wasps)
13 M Tindall (Gloucester)
12 A Farrell (Saracens)
11 J Robinson (Sale Sharks)
10 J Wilkinson (Newcastle)
9 H Ellis (Leicester)
1 P Freshwater (Perpignan)
2 G Chuter (Leicester)
3 P Vickery (Wasps, capt)
4 L Deacon (Leicester)
5 D Grewcock (Bath)
6 N Easter (Harlequins)
7 M Lund (Sale Sharks)
8 M Corry (Leicester)
Replacements:
16 L Mears (Bath)
17 J White (Leicester)
18 T Palmer (Wasps)
19 T Rees (Wasps)
20 S Perry (Bristol)
21T Flood (Newcastle)
22 M Tait (Newcastle)
le novità sono Balshaw al posto di Morgan a estremo (sempre che Balshaw dimostri di avere recuperato dall'infortunio, sennò torna Olly Morgan) e soprattutto Easter al suo primo cap al posto dell'infortunato Worsley
per il resto squadra invariata, il loro migliore XV attualmente disponibile
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Shye
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RE: Inghilterra-Italia
Mio dio. Speriamo bene. Anzi, NON TROPPO MALE
- diddi
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- Località: Roma
"Squadra che vince non si cambia".
Ricordo però che l'anno scorso batterono sonoramente il Galles alla prima e a stento noi alla seconda, ma poi fu un ininterrotto leccarsi le ferite.
Non fasciamoci la testa prima del tempo.
O riproveremo a GIOCARE come contro la Francia, e magari ci riesce o magari ne pigliamo una scoppola, o torniamo al buon vecchio rugby-catenaccio dell'anno scorso, e allora perderemo onorevolmente.
Ricordo però che l'anno scorso batterono sonoramente il Galles alla prima e a stento noi alla seconda, ma poi fu un ininterrotto leccarsi le ferite.
Non fasciamoci la testa prima del tempo.
O riproveremo a GIOCARE come contro la Francia, e magari ci riesce o magari ne pigliamo una scoppola, o torniamo al buon vecchio rugby-catenaccio dell'anno scorso, e allora perderemo onorevolmente.
Peterino
Chi sa fa, chi non sa insegna a fare
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Samu
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- Località: Arezzo
- Contatta:
si sa nulla di pepe?
Quando la fortuna ragion contrasta, non c'è ragion che alla fortuna basta!!
http://it.youtube.com/watch?v=Q3ip6gwQo6k <---- -i miti non passano mai
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alieno84
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- Località: dove la danza del serpente è legge!!!
Re: Inghilterra-Italia
danci ha scritto:comunicato (già) il XV inglese
15 I Balshaw (Gloucester)
14 J Lewsey (Wasps)
13 M Tindall (Gloucester)
12 A Farrell (Saracens)
11 J Robinson (Sale Sharks)
10 J Wilkinson (Newcastle)
9 H Ellis (Leicester)
1 P Freshwater (Perpignan)
2 G Chuter (Leicester)
3 P Vickery (Wasps, capt)
4 L Deacon (Leicester)
5 D Grewcock (Bath)
6 N Easter (Harlequins)
7 M Lund (Sale Sharks)
8 M Corry (Leicester)
Replacements:
16 L Mears (Bath)
17 J White (Leicester)
18 T Palmer (Wasps)
19 T Rees (Wasps)
20 S Perry (Bristol)
21T Flood (Newcastle)
22 M Tait (Newcastle)
le novità sono Balshaw al posto di Morgan a estremo (sempre che Balshaw dimostri di avere recuperato dall'infortunio, sennò torna Olly Morgan) e soprattutto Easter al suo primo cap al posto dell'infortunato Worsley
per il resto squadra invariata, il loro migliore XV attualmente disponibile
Don't you think the joker laughs at you?
Life is a bitch because if it were a slut it would be easy...
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L3gs
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- Iscritto il: 12 feb 2003, 0:00
- Località: Rovigo (RO)
RE: Re: Inghilterra-Italia
http://www.rbs6nations.com/news_5027.htm
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Italy handed double fitness boost
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Andrea Scanavacca and Gonzalo Canale have been passed fit for Italy's RBS 6 Nations clash against England at Twickenham on Saturday.
Fly-half Scanavacca and centre Canale picked up knocks during the Azzurri's tournament-opening 39-3 defeat to France in Rome, but tests have shown the injuries are not serious.
Italy coach Pierre Berbizier will, however, still be without flanker Alessandro Zanni, who missed the encounter with Les Bleus.
Zanni is expected to return to action against Scotland on February 24.
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Italy handed double fitness boost
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Andrea Scanavacca and Gonzalo Canale have been passed fit for Italy's RBS 6 Nations clash against England at Twickenham on Saturday.
Fly-half Scanavacca and centre Canale picked up knocks during the Azzurri's tournament-opening 39-3 defeat to France in Rome, but tests have shown the injuries are not serious.
Italy coach Pierre Berbizier will, however, still be without flanker Alessandro Zanni, who missed the encounter with Les Bleus.
Zanni is expected to return to action against Scotland on February 24.
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Kuntz87
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- Località: Roma
Semplicemente inglesi" da www.gazzetta.it
Giovanelli racconta le sue trasferte oltremanica: dalla prima senza partite, alla coppa del Mondo '91. "Quest'Inghilterra al Sei Nazioni sta solo scaldando il motore per la coppa del Mondo"
Massimo Giovanelli, 40 anni, 61 caps in azzurroMILANO, 5 febbraio 2007 - Metà anni Ottanta. La mia squadra, il Noceto, organizza una trasferta anarchica a Londra: si sa quando si parte, si sa quando si torna, il resto è vago, forse, si sussurra, c’è anche una partita. Il Noceto ha, come quasi tutte le società, pochi soldi: e quei pochi li investe nel viaggio in aereo. Arrivati a Londra, ci si disperde. La prima sera io e tre amici troviamo rifugio da una vecchia signora, gentilissima: bed and breakfast. Poi si parte. In testa abbiamo la Scozia: Inverness, Edimburgo, Lochness, il viaggio prima in treno e poi in pullman, anche su quelli rossi degli studenti, le notti a casa di ragazzi incontrati sulla strada, i paesaggi immersi nelle nebbie. Magnifico. Torniamo all’aeroporto di Londra miracolosamente in tempo per salire sull’aereo e tornare a Noceto. La partita, comunque, non esisteva. Quella è stata la mia prima volta in Inghilterra.
La seconda risale al 1991, le partite erano previste e ne abbiamo fatte tre, molto ufficiali: era la coppa del Mondo. Vittoria 30-9 a Otley contro gli Stati Uniti, sconfitta 36-6 a Twickenham contro l’Inghilterra, e sconfitta 31-21 a Leicester contro gli All Blacks. L’Inghilterra non è solo una maglia bianca con una rosa rossa: è un modo di vivere. Tutto quello che a noi riesce complicato, a loro viene semplice. E non mi riferisco alla lingua inglese, che continuo a studiare ma non a parlare, che continuo a capire, ma non a imparare. Per esempio: andare a vedere una partita di calcio, arrivare 5 minuti prima che la partita cominci, parcheggiare davanti allo stadio senza code, senza paure, senza violenze. Per esempio: trascorrere la pausa per il "lunch" in un parco pubblico e giocare a golf, pallone, frisbee e, perché no?, rugby. Gli inglesi hanno fatto, del rugby, una professione: il massimo del "business", ma anche della cultura. Capaci di spingersi all’avanguardia, ma anche di tornare sui propri passi. Vinta la coppa del Mondo 2003, si sono accorti che i ragazzi arrivavano alla Premiership carenti tecnicamente e tatticamente. Allora si sono fatti un esame di coscienza, un’autoanalisi, e hanno rifondato le basi del movimento, partendo dai pulcini. E il risultato si vedrà alla coppa del Mondo 2007: adesso, al Sei Nazioni, l’Inghilterra sta solo scaldando il motore
Giovanelli racconta le sue trasferte oltremanica: dalla prima senza partite, alla coppa del Mondo '91. "Quest'Inghilterra al Sei Nazioni sta solo scaldando il motore per la coppa del Mondo"
Massimo Giovanelli, 40 anni, 61 caps in azzurroMILANO, 5 febbraio 2007 - Metà anni Ottanta. La mia squadra, il Noceto, organizza una trasferta anarchica a Londra: si sa quando si parte, si sa quando si torna, il resto è vago, forse, si sussurra, c’è anche una partita. Il Noceto ha, come quasi tutte le società, pochi soldi: e quei pochi li investe nel viaggio in aereo. Arrivati a Londra, ci si disperde. La prima sera io e tre amici troviamo rifugio da una vecchia signora, gentilissima: bed and breakfast. Poi si parte. In testa abbiamo la Scozia: Inverness, Edimburgo, Lochness, il viaggio prima in treno e poi in pullman, anche su quelli rossi degli studenti, le notti a casa di ragazzi incontrati sulla strada, i paesaggi immersi nelle nebbie. Magnifico. Torniamo all’aeroporto di Londra miracolosamente in tempo per salire sull’aereo e tornare a Noceto. La partita, comunque, non esisteva. Quella è stata la mia prima volta in Inghilterra.
La seconda risale al 1991, le partite erano previste e ne abbiamo fatte tre, molto ufficiali: era la coppa del Mondo. Vittoria 30-9 a Otley contro gli Stati Uniti, sconfitta 36-6 a Twickenham contro l’Inghilterra, e sconfitta 31-21 a Leicester contro gli All Blacks. L’Inghilterra non è solo una maglia bianca con una rosa rossa: è un modo di vivere. Tutto quello che a noi riesce complicato, a loro viene semplice. E non mi riferisco alla lingua inglese, che continuo a studiare ma non a parlare, che continuo a capire, ma non a imparare. Per esempio: andare a vedere una partita di calcio, arrivare 5 minuti prima che la partita cominci, parcheggiare davanti allo stadio senza code, senza paure, senza violenze. Per esempio: trascorrere la pausa per il "lunch" in un parco pubblico e giocare a golf, pallone, frisbee e, perché no?, rugby. Gli inglesi hanno fatto, del rugby, una professione: il massimo del "business", ma anche della cultura. Capaci di spingersi all’avanguardia, ma anche di tornare sui propri passi. Vinta la coppa del Mondo 2003, si sono accorti che i ragazzi arrivavano alla Premiership carenti tecnicamente e tatticamente. Allora si sono fatti un esame di coscienza, un’autoanalisi, e hanno rifondato le basi del movimento, partendo dai pulcini. E il risultato si vedrà alla coppa del Mondo 2007: adesso, al Sei Nazioni, l’Inghilterra sta solo scaldando il motore
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spicci
- Messaggi: 157
- Iscritto il: 3 dic 2005, 0:00
Io condivido, ma comunque la vedo favorita già nel 6N.Kuntz87 ha scritto:Semplicemente inglesi" da www.gazzetta.it
adesso, al Sei Nazioni, l’Inghilterra sta solo scaldando il motore
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ItalianRugbyFriends
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- Iscritto il: 13 mar 2006, 0:00
- Località: Milano
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MUTTLEY
- Messaggi: 76
- Iscritto il: 20 gen 2007, 11:47
- Località: colorno ( sobborgo malfamato )
vediamo se sbagliando si impara... spero in una tenuta della mischia chiusa, castro sembra in forma, deve giocare.. spero in una giornata no del duo ELLIS-WILKINSON, altrimenti sono dolori...
ovvio che ci vuole quella rabbia agonistica in piu', ma non credo possa bastare...
un impresa epica? sicuramente!!!!
mi basterebbe, ad essere sincero, di non uscire a testa bassa... magari sfoderando una buona prestazione e una difesa sopra le righe... magari non subendo quelle ridicole mete da errori nostri!!!
e non credo sia poco dopo quello che si e' visto contro i galletti...
ovvio che ci vuole quella rabbia agonistica in piu', ma non credo possa bastare...
un impresa epica? sicuramente!!!!
mi basterebbe, ad essere sincero, di non uscire a testa bassa... magari sfoderando una buona prestazione e una difesa sopra le righe... magari non subendo quelle ridicole mete da errori nostri!!!
e non credo sia poco dopo quello che si e' visto contro i galletti...
MUTTLEEEEYYYY!!!!! FA' QUALCOSAAAAA!!!!!!........ ACCIDENTI!!! DOPPIO ACCIDENTI!!!!!! TRIPLO ACCIDENTI!!!!! MUTTLEEEEYYYYYY!!!!!!!!
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sanzen
- Messaggi: 387
- Iscritto il: 9 ott 2003, 0:00
Giochiamo con quello che abbiamo sia come giocatori che come spirito.
Avere davanti l'Inghilterra o la Romania o l'Argentina o il Galles poco importa.
Siamo noi che dobbiamo giocare al meglio: con profonda umiltà e tremenda rabbia agonistica.
Non incominciamo la litania di quanto è forte l'Inghilterra e di Wilko ...... e così avanti finchè non andiamo in bambola di paura, dopo aver sprecato la settimana scorsa tonnellate di virtuale ottimismo.
Avere davanti l'Inghilterra o la Romania o l'Argentina o il Galles poco importa.
Siamo noi che dobbiamo giocare al meglio: con profonda umiltà e tremenda rabbia agonistica.
Non incominciamo la litania di quanto è forte l'Inghilterra e di Wilko ...... e così avanti finchè non andiamo in bambola di paura, dopo aver sprecato la settimana scorsa tonnellate di virtuale ottimismo.