Tricorno
Moderatore: Emy77
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riccio
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Tricorno
I cappelli che si sono messi in testa gli azzurri per festeggiare a Murrayfield
si chiamano tricorni o cappelli a tre punte. Cecinelli non ha perso occasione di dire un'altra castroneria delle sue chiamandolo cappello da Doge (I dogi sono ritratti con il cosiddetto Corno dogale che di punte ne ha una sola e e tutta un'altra cosa). Ma a parte questo, qualcuno mi sa dire il perchè della scelta di Troncon & c. ?
E comunque la prossima volta al Flaminio me lo metto anch'io
si chiamano tricorni o cappelli a tre punte. Cecinelli non ha perso occasione di dire un'altra castroneria delle sue chiamandolo cappello da Doge (I dogi sono ritratti con il cosiddetto Corno dogale che di punte ne ha una sola e e tutta un'altra cosa). Ma a parte questo, qualcuno mi sa dire il perchè della scelta di Troncon & c. ?
E comunque la prossima volta al Flaminio me lo metto anch'io
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giongeffri
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Re: Tricorno
Perchè c'erano un gruppo di tifosi veneti, credo di Mirano, nel mio settore che ce li aveva, in quanto erano venuti allo stadio in costume settecentesco. Quando gli Azzurri hanno fatto il giro dello stadio li hanno lanciati e i giocatori li hanno raccolti.riccio2111 ha scritto:I cappelli che si sono messi in testa gli azzurri per festeggiare a Murrayfield
si chiamano tricorni o cappelli a tre punte. Cecinelli non ha perso occasione di dire un'altra castroneria delle sue chiamandolo cappello da Doge (I dogi sono ritratti con il cosiddetto Corno dogale che di punte ne ha una sola e e tutta un'altra cosa). Ma a parte questo, qualcuno mi sa dire il perchè della scelta di Troncon & c. ?
E comunque la prossima volta al Flaminio me lo metto anch'io
Sono un fungo.. uacciuà... velenoso uacciuà...
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giongeffri
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- vale81
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Bauta
La bauta era utilizzata sia da uomini che da donne: era d'obbligo alle donne che si recavano a teatro mentre era proibita alle fanciulle in attesa del matrimonio...
La bauta non era usata solo nei giorni di carnevale, ma per i Veneziani era un travestimento che utilizzavano in svariate occasioni. La bauta è formata da:
-un velo nero o tabarro
-un tricorno nero
-una maschera bianca
La maschera quindi era composta da un ampio mantello a ruota nero che, partendo dal capo, scendeva lungo le spalle fino a coprire metà della persona. Sul capo veniva posto il tipico cappello nero a tre punte (tricorno) e sul volto veniva indossata una maschera bianca dal labbro superiore allargato e sporgente sotto un naso minuto che faceva cambiare il timbro della voce, rendendo quindi irriconoscibile chi la indossava.
I Veneziani usavano moltissimo questa maschera e per queste erano disposti a spendere moltissimo pur di avere i merletti più pregiati ed i tessuti più raffinati. A questa forma di spreco, nel 1742 il Magistrato alle Pompe tentò con diversi decreti di arginare questa forma di follia: i Veneziani aggirarono questo decreto utilizzando il tabarro, che era molto apprezzato sia da uomini che da donne perchè permetteva di nascondere vestiti sontuosi e gioielli preziosi.
La bauta era utilizzata sia da uomini che da donne: era d'obbligo alle donne che si recavano a teatro mentre era proibita alle fanciulle in attesa del matrimonio.
Durante il Carnevale i Veneziani si concedevano qualsiasi trasgressione e la bauta era utilizzata per tenere l'anonimato e quindi consentire qualsiasi svago, sia da parte di uomini che da parte di donne. Si narra che anche i preti e le monache utilizzassero la bauta per coprire qualche loro fuga amorosa...
Il tabarro aiutava a nascondere le trasgressioni alla legge, che venivano compiute nel periodo del carnevale. Era composto da una mantellina che raddoppiava sopra le spalle, poteva essere di panno o di seta secondo le stagioni, bianco o turchino, scarlatto per un'occasione di gala, a volte decorato con fronzoli, frange e fiocco "alla militare". Era molto usato anche dalle donne, scuro d'inverno e bianco d'estate.
La bauta era utilizzata sia da uomini che da donne: era d'obbligo alle donne che si recavano a teatro mentre era proibita alle fanciulle in attesa del matrimonio...
La bauta non era usata solo nei giorni di carnevale, ma per i Veneziani era un travestimento che utilizzavano in svariate occasioni. La bauta è formata da:
-un velo nero o tabarro
-un tricorno nero
-una maschera bianca
La maschera quindi era composta da un ampio mantello a ruota nero che, partendo dal capo, scendeva lungo le spalle fino a coprire metà della persona. Sul capo veniva posto il tipico cappello nero a tre punte (tricorno) e sul volto veniva indossata una maschera bianca dal labbro superiore allargato e sporgente sotto un naso minuto che faceva cambiare il timbro della voce, rendendo quindi irriconoscibile chi la indossava.
I Veneziani usavano moltissimo questa maschera e per queste erano disposti a spendere moltissimo pur di avere i merletti più pregiati ed i tessuti più raffinati. A questa forma di spreco, nel 1742 il Magistrato alle Pompe tentò con diversi decreti di arginare questa forma di follia: i Veneziani aggirarono questo decreto utilizzando il tabarro, che era molto apprezzato sia da uomini che da donne perchè permetteva di nascondere vestiti sontuosi e gioielli preziosi.
La bauta era utilizzata sia da uomini che da donne: era d'obbligo alle donne che si recavano a teatro mentre era proibita alle fanciulle in attesa del matrimonio.
Durante il Carnevale i Veneziani si concedevano qualsiasi trasgressione e la bauta era utilizzata per tenere l'anonimato e quindi consentire qualsiasi svago, sia da parte di uomini che da parte di donne. Si narra che anche i preti e le monache utilizzassero la bauta per coprire qualche loro fuga amorosa...
Il tabarro aiutava a nascondere le trasgressioni alla legge, che venivano compiute nel periodo del carnevale. Era composto da una mantellina che raddoppiava sopra le spalle, poteva essere di panno o di seta secondo le stagioni, bianco o turchino, scarlatto per un'occasione di gala, a volte decorato con fronzoli, frange e fiocco "alla militare". Era molto usato anche dalle donne, scuro d'inverno e bianco d'estate.
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dinozocc
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Re: Tricorno
da informazioni più che sicuri erano di Miranogiongeffri ha scritto:Perchè c'erano un gruppo di tifosi veneti, credo di Mirano, nel mio settore che ce li aveva, in quanto erano venuti allo stadio in costume settecentesco. Quando gli Azzurri hanno fatto il giro dello stadio li hanno lanciati e i giocatori li hanno raccolti.riccio2111 ha scritto:I cappelli che si sono messi in testa gli azzurri per festeggiare a Murrayfield
si chiamano tricorni o cappelli a tre punte. Cecinelli non ha perso occasione di dire un'altra castroneria delle sue chiamandolo cappello da Doge (I dogi sono ritratti con il cosiddetto Corno dogale che di punte ne ha una sola e e tutta un'altra cosa). Ma a parte questo, qualcuno mi sa dire il perchè della scelta di Troncon & c. ?
E comunque la prossima volta al Flaminio me lo metto anch'io
Noi siamo realisti, esigiamo l'impossibile
- Giandolmen
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RE: Re: Tricorno
Beh, la squadra di old "Armata Brancaleon" era in tribuna (inquadrati dalla TV), a Mirano c'è una sartoria che produce tabarri..... direi che è molto probabile che siano stati loro....
Giandolmen
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lupomar
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RE: Re: Tricorno
Confermo c'erano anche l'anno scorso a Dublino.
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astronaut84
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Re: Tricorno
Se porta bene lo mettiamo tuttiriccio2111 ha scritto:I cappelli che si sono messi in testa gli azzurri per festeggiare a Murrayfield
si chiamano tricorni o cappelli a tre punte. Cecinelli non ha perso occasione di dire un'altra castroneria delle sue chiamandolo cappello da Doge (I dogi sono ritratti con il cosiddetto Corno dogale che di punte ne ha una sola e e tutta un'altra cosa). Ma a parte questo, qualcuno mi sa dire il perchè della scelta di Troncon & c. ?
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giongeffri
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Re: RE: Re: Tricorno
Si. Io ero seduto la fila dietro.Giandolmen ha scritto:Beh, la squadra di old "Armata Brancaleon" era in tribuna (inquadrati dalla TV), a Mirano c'è una sartoria che produce tabarri..... direi che è molto probabile che siano stati loro....
Sono un fungo.. uacciuà... velenoso uacciuà...
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riccio
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Complimenti per la dissertazione aggiungerei:vale81 ha scritto:il termine criptato è p_o_m_p_e_ perchè questo era il nome del magistrato che sorvegliava il buon costume dei vogliosi veneziani...
La censura è sempre stupida soprattutto quando è fatta da una macchina.
Il magistrato in questione non si occupava di rapporti orali.
Il sostantivo femminile in questione, cito il novissimo dizionario della lingua italiana Palazzi, si riferisce alla dimostrazione di magnificenza fatta per mezzo di abiti, ornamento. equipaggi. Ma anche mostra di vanagloria, ostentazione.
Ciò che ho appena fatto può anche essere definito: far pompa di erudizione