6 NAZIONI FEMMINILE
Moderatore: Emy77
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LU17
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benissimo!!!! finalmente....anc ha scritto:E' attivo un nuovo blog sul sei nazioni femminile:
www.w6n.it
Che posso dire......... ora mi metto a piangere.
BRAVI!
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brund
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grazie....anc ha scritto:E' attivo un nuovo blog sul sei nazioni femminile:
www.w6n.it
Che posso dire......... ora mi metto a piangere.
BRAVI!
inutile aggiungere che qualsiasi contributo è più che gradito, inoltre le intenzioni sono
quelle di continuare ad alimentare il blog anche dopo il torneo stesso, modificandone
ovviamente la struttura, e sperando di poter contare sul contributo degli appassionati.
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scrumleader
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anc
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Come si può contribuire?brund ha scritto:grazie....anc ha scritto:E' attivo un nuovo blog sul sei nazioni femminile:
www.w6n.it
Che posso dire......... ora mi metto a piangere.
BRAVI!))
inutile aggiungere che qualsiasi contributo è più che gradito, inoltre le intenzioni sono
quelle di continuare ad alimentare il blog anche dopo il torneo stesso, modificandone
ovviamente la struttura, e sperando di poter contare sul contributo degli appassionati.
A chi si può mandare eventuale materiale reperito in giro?
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brund
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per contribuire i modo sono sostanzialmente due:anc ha scritto:Come si può contribuire?brund ha scritto:grazie....anc ha scritto:E' attivo un nuovo blog sul sei nazioni femminile:
www.w6n.it
Che posso dire......... ora mi metto a piangere.
BRAVI!))
inutile aggiungere che qualsiasi contributo è più che gradito, inoltre le intenzioni sono
quelle di continuare ad alimentare il blog anche dopo il torneo stesso, modificandone
ovviamente la struttura, e sperando di poter contare sul contributo degli appassionati.
A chi si può mandare eventuale materiale reperito in giro?
- inserire commenti alle notizie pubblicate
- inviare a info@w6n.it il materiale da pubblicare
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Ilgorgo
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Ero presente allo stadio Meggetland insieme ad un'abbastanza folta rappresentanza di tifosi italiani e scozzesi (ad occhio e croce oltre 1.000 persone).
Le italiane tentano di impostare la partita su velocità e tecnica, ma vengono sovrastate dalla prestanza fisica delle scozzesi.
Le mete nascono tutte da "buchi" difensivi nella cerniera tra mediana e centri italiane.
Solo la prima di queste mete, nata dopo una prolungata serie di fasi vicino alla bandierina che ha assorbito troppe italiane, è sembrata frutto dell'abilità scozzese.
Le altre tre mete, purtroppo, hanno evidenziato pecche vistose nell'organizzazione difensiva italiana.
Le italiane tentano di impostare la partita su velocità e tecnica, ma vengono sovrastate dalla prestanza fisica delle scozzesi.
Le mete nascono tutte da "buchi" difensivi nella cerniera tra mediana e centri italiane.
Solo la prima di queste mete, nata dopo una prolungata serie di fasi vicino alla bandierina che ha assorbito troppe italiane, è sembrata frutto dell'abilità scozzese.
Le altre tre mete, purtroppo, hanno evidenziato pecche vistose nell'organizzazione difensiva italiana.
- PiVi1962
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Ecco le squadre prima degli inni nazionali (cantati senza musica
).
I primi secondi di gioco.
I due calci dell'Italia.
http://www.youtube.com/watch?v=oC_NhSVQ_r8
I primi secondi di gioco.
I due calci dell'Italia.
http://www.youtube.com/watch?v=oC_NhSVQ_r8
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brund
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chiunque abbia voglia di raccontare le sue esperienze, anche relative alle partite precedenti, le può inviarePiVi1962 ha scritto:Ero presente allo stadio Meggetland insieme ad un'abbastanza folta rappresentanza di tifosi italiani e scozzesi (ad occhio e croce oltre 1.000 persone).
Le italiane tentano di impostare la partita su velocità e tecnica, ma vengono sovrastate dalla prestanza fisica delle scozzesi.
Le mete nascono tutte da "buchi" difensivi nella cerniera tra mediana e centri italiane.
Solo la prima di queste mete, nata dopo una prolungata serie di fasi vicino alla bandierina che ha assorbito troppe italiane, è sembrata frutto dell'abilità scozzese.
Le altre tre mete, purtroppo, hanno evidenziato pecche vistose nell'organizzazione difensiva italiana.
a info@w6n.it per la pubblicazione sul blog www.w6n.it.
grazie
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Su gentile richiesta, estendo il commento rendendolo più giornalistico.
Edimburgo, 24 febbraio 2007
Scotland Women-Italia Femminile 26-6
Chi si aspettava una conferma del gioco e della prestazione mostrate solo 15 giorni prima a Twickenham contro l'Inghilterra, è rimasto un po' deluso. L'Italia Femminile è apparsa quasi intimidita dal gioco scolastico, ma supportato da una notevole presenza fisica, delle ragazze scozzesi.
Dopo i primi minuti, in cui l'Italia si insedia nella metà campo scozzese e che portano alla realizzazione dei primi tre punti dell'incontro con un calcio di Tondinelli, la Scozia prende le misure delle nostre ed imposta un gioco semplice ma molto efficace a cui l'Italia non trova contromisure: calci lunghi a conquistare terreno, grazie soprattutto alla potenza ed alla precisione del numero 12 Kerr, ruck e maul giocate sull'esuberanza fisica. L'Italia ha iniziato a giocare in difesa e non è mai più riuscita ad impensierire seriamente la Scozia.
Qualche incertezza di Barattin nel recupero dei calci scozzesi ha comportato la sua sostituzione ed un rivoluzionamento dei ruoli che ha in realtà peggiorato la situazione tattica in campo. E' emerso infatti che le distanze tra mediano di mischia-mediano d'apertura-primo centro-secondo centro erano troppo larghe per la capacità di placcaggio delle nostre. Le scozzesi hanno sfruttato l'intervallo interno per la prima volta al 20' del primo tempo, dopo una serie di fasi accanto alla bandierina dal lato destro della difesa italiana. Le italiane sono cadute nel difetto di farsi assorbire in troppe sul punto d'incontro ed hanno lasciato ampi varchi al largo, sfruttati dalle scozzesi. Il successo di questa giocata "scolastica" ha portato le scozzesi a cercare di ripeterla altre volte, anche partendo da situazioni di normale prima fase, e purtroppo con successo per tre volte, evidenziando una certa idiosincrasia al placcaggio dei nostri centri, peggiorata da uno schieramento tattico in difesa che forse doveva essere più "stretto".
La squadra italiana sembrava puntare molto sulla velocità e sulla tecnica, ma non è mai riuscita a fare arrivare palloni interessanti alle ali, inoltre l'uscita di Barattin e lo spostamento ad estremo di Tondinelli hanno di fatto ridotto la dinamicità, poiché sono mancati gli inserimenti dell'estremo. Nelle fasi più tecniche come mischie ordinate e touch le Italiane hanno dimostrato buone doti (notevoli i touch ripetutamente rubati da Agostinelli) ma non sono bastate per creare seri problemi alla Scozia. Cucchiella e Stefan hanno provato a giocare qualche pallone in sfondamento, ma il guadagno territoriale è stato sempre limitato.
In prospettiva futura purtroppo questo incontro ha dimostrato come alla nazionale occorra qualche giocatrice di peso, inteso come capacità fisico-atletiche assolute, soprattutto nella linea dei tre-quarti.
Edimburgo, 24 febbraio 2007
Scotland Women-Italia Femminile 26-6
Chi si aspettava una conferma del gioco e della prestazione mostrate solo 15 giorni prima a Twickenham contro l'Inghilterra, è rimasto un po' deluso. L'Italia Femminile è apparsa quasi intimidita dal gioco scolastico, ma supportato da una notevole presenza fisica, delle ragazze scozzesi.
Dopo i primi minuti, in cui l'Italia si insedia nella metà campo scozzese e che portano alla realizzazione dei primi tre punti dell'incontro con un calcio di Tondinelli, la Scozia prende le misure delle nostre ed imposta un gioco semplice ma molto efficace a cui l'Italia non trova contromisure: calci lunghi a conquistare terreno, grazie soprattutto alla potenza ed alla precisione del numero 12 Kerr, ruck e maul giocate sull'esuberanza fisica. L'Italia ha iniziato a giocare in difesa e non è mai più riuscita ad impensierire seriamente la Scozia.
Qualche incertezza di Barattin nel recupero dei calci scozzesi ha comportato la sua sostituzione ed un rivoluzionamento dei ruoli che ha in realtà peggiorato la situazione tattica in campo. E' emerso infatti che le distanze tra mediano di mischia-mediano d'apertura-primo centro-secondo centro erano troppo larghe per la capacità di placcaggio delle nostre. Le scozzesi hanno sfruttato l'intervallo interno per la prima volta al 20' del primo tempo, dopo una serie di fasi accanto alla bandierina dal lato destro della difesa italiana. Le italiane sono cadute nel difetto di farsi assorbire in troppe sul punto d'incontro ed hanno lasciato ampi varchi al largo, sfruttati dalle scozzesi. Il successo di questa giocata "scolastica" ha portato le scozzesi a cercare di ripeterla altre volte, anche partendo da situazioni di normale prima fase, e purtroppo con successo per tre volte, evidenziando una certa idiosincrasia al placcaggio dei nostri centri, peggiorata da uno schieramento tattico in difesa che forse doveva essere più "stretto".
La squadra italiana sembrava puntare molto sulla velocità e sulla tecnica, ma non è mai riuscita a fare arrivare palloni interessanti alle ali, inoltre l'uscita di Barattin e lo spostamento ad estremo di Tondinelli hanno di fatto ridotto la dinamicità, poiché sono mancati gli inserimenti dell'estremo. Nelle fasi più tecniche come mischie ordinate e touch le Italiane hanno dimostrato buone doti (notevoli i touch ripetutamente rubati da Agostinelli) ma non sono bastate per creare seri problemi alla Scozia. Cucchiella e Stefan hanno provato a giocare qualche pallone in sfondamento, ma il guadagno territoriale è stato sempre limitato.
In prospettiva futura purtroppo questo incontro ha dimostrato come alla nazionale occorra qualche giocatrice di peso, inteso come capacità fisico-atletiche assolute, soprattutto nella linea dei tre-quarti.
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anc
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Scusa PiVi, non è che puoi inserire le immagini delle mete che prendiamo così da poterci fare un'idea anche noi?PiVi1962 ha scritto:Su gentile richiesta, estendo il commento rendendolo più giornalistico.
Edimburgo, 24 febbraio 2007
Scotland Women-Italia Femminile 26-6
Chi si aspettava una conferma del gioco e della prestazione mostrate solo 15 giorni prima a Twickenham contro l'Inghilterra, è rimasto un po' deluso. L'Italia Femminile è apparsa quasi intimidita dal gioco scolastico, ma supportato da una notevole presenza fisica, delle ragazze scozzesi.
Dopo i primi minuti, in cui l'Italia si insedia nella metà campo scozzese e che portano alla realizzazione dei primi tre punti dell'incontro con un calcio di Tondinelli, la Scozia prende le misure delle nostre ed imposta un gioco semplice ma molto efficace a cui l'Italia non trova contromisure: calci lunghi a conquistare terreno, grazie soprattutto alla potenza ed alla precisione del numero 12 Kerr, ruck e maul giocate sull'esuberanza fisica. L'Italia ha iniziato a giocare in difesa e non è mai più riuscita ad impensierire seriamente la Scozia.
Qualche incertezza di Barattin nel recupero dei calci scozzesi ha comportato la sua sostituzione ed un rivoluzionamento dei ruoli che ha in realtà peggiorato la situazione tattica in campo. E' emerso infatti che le distanze tra mediano di mischia-mediano d'apertura-primo centro-secondo centro erano troppo larghe per la capacità di placcaggio delle nostre. Le scozzesi hanno sfruttato l'intervallo interno per la prima volta al 20' del primo tempo, dopo una serie di fasi accanto alla bandierina dal lato destro della difesa italiana. Le italiane sono cadute nel difetto di farsi assorbire in troppe sul punto d'incontro ed hanno lasciato ampi varchi al largo, sfruttati dalle scozzesi. Il successo di questa giocata "scolastica" ha portato le scozzesi a cercare di ripeterla altre volte, anche partendo da situazioni di normale prima fase, e purtroppo con successo per tre volte, evidenziando una certa idiosincrasia al placcaggio dei nostri centri, peggiorata da uno schieramento tattico in difesa che forse doveva essere più "stretto".
La squadra italiana sembrava puntare molto sulla velocità e sulla tecnica, ma non è mai riuscita a fare arrivare palloni interessanti alle ali, inoltre l'uscita di Barattin e lo spostamento ad estremo di Tondinelli hanno di fatto ridotto la dinamicità, poiché sono mancati gli inserimenti dell'estremo. Nelle fasi più tecniche come mischie ordinate e touch le Italiane hanno dimostrato buone doti (notevoli i touch ripetutamente rubati da Agostinelli) ma non sono bastate per creare seri problemi alla Scozia. Cucchiella e Stefan hanno provato a giocare qualche pallone in sfondamento, ma il guadagno territoriale è stato sempre limitato.
In prospettiva futura purtroppo questo incontro ha dimostrato come alla nazionale occorra qualche giocatrice di peso, inteso come capacità fisico-atletiche assolute, soprattutto nella linea dei tre-quarti.
grazie
- PiVi1962
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Quello che ho registrato è tutto nel filmato.anc ha scritto:Scusa PiVi, non è che puoi inserire le immagini delle mete che prendiamo così da poterci fare un'idea anche noi? grazie
Purtroppo io durante la partita faccio prevalentemente il tifo
In piedi dietro a me c'era una ragazza dello staff della nazionale che ha filmato tutto, ma non credo che posterà su YouTube