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yeti ha scritto:
Si, sono d'accordo in linea di massima, ma se l'allenatore e i dirigenti (che sanno perfettamente chi è stato) non sono i primi ad agire (e io, da allenatore o dirigente, caccierei via questa gente dalla mia squadra seduta stante, ma con una bella riga di calci in c*** pure) allora è evidente che le responsabilità si allargano. Il fatto singolo diventa un problema collettivo, che coinvolge altri tipi di responsabilità. Possiamo stare certi che i tipi, protetti dai loro dirigenti e allenatori, la faranno franca, di modo che le squadre in questione possano presentarsi alle prossime partite senza problemi di organico.
G.
Hai ragione pure te in effetti... Nel post precedente comunque non volevo dire che gli allenatori e i dirigenti sono ininfluenti ma che le colpe vanno divise fra tutti. Solo non volevo che magari con la scusa che sono giovani e con il solito "buonismo", si condannassero solo i dirigenti e compagnia bella ( giustamente! ) e non anche i ragazzi.
Ultima cosa : nella mia squadra un ragazzo durante una maul ha tirato volontariamente un calcio in testa ad uno che era caduto. Bene ha preso due settimane di squalifica, poi il nostro allenatore l'ha cazziato in maniera disumana di fronte a tutti noi e poi ha deciso che non gli farà più vedere il campo per due mesi. Questo deve fare un allenatore serio.
yeti ha scritto:
Si, sono d'accordo in linea di massima, ma se l'allenatore e i dirigenti (che sanno perfettamente chi è stato) non sono i primi ad agire (e io, da allenatore o dirigente, caccierei via questa gente dalla mia squadra seduta stante, ma con una bella riga di calci in c*** pure) allora è evidente che le responsabilità si allargano. Il fatto singolo diventa un problema collettivo, che coinvolge altri tipi di responsabilità. Possiamo stare certi che i tipi, protetti dai loro dirigenti e allenatori, la faranno franca, di modo che le squadre in questione possano presentarsi alle prossime partite senza problemi di organico.
G.
Hai ragione pure te in effetti... Nel post precedente comunque non volevo dire che gli allenatori e i dirigenti sono ininfluenti ma che le colpe vanno divise fra tutti. Solo non volevo che magari con la scusa che sono giovani e con il solito "buonismo", si condannassero solo i dirigenti e compagnia bella ( giustamente! ) e non anche i ragazzi.
Ultima cosa : nella mia squadra un ragazzo durante una maul ha tirato volontariamente un calcio in testa ad uno che era caduto. Bene ha preso due settimane di squalifica, poi il nostro allenatore l'ha cazziato in maniera disumana di fronte a tutti noi e poi ha deciso che non gli farà più vedere il campo per due mesi. Questo deve fare un allenatore serio.
issor ha scritto:Vorrei tanto sentire la campana del Sannio, ma se a questo punto non si sono ancora fatti vivi, una ragione intuisco che c'è forse (speriamolo) si vergognano. Vorrei comunque almeno leggere le dichiarazioni dell'allenatore di quellli che "prima di menare si tolgono la maglia"o di quelli (sempre gli stessi) che "colpiscono ripetutamente alla testa un giocatore svenuto a terra"...
per capire che razza di educazione sta dando a loro...
c'è un loro comunicato nelle prime pagine di questo 3D che trovi anche sul loro sito
Bgo
Il comunicato del Rugby Sannio non dice assolutamente nulla nei riguardi dei fatti incriminati, è soltanto un bell'esercizio di burocratese. Non si potrebbe avere magari la versione dei dirigenti campani sugli spiacevoli episodi in questione?
Amor ch' a nullo amato amar perdona, mi prese del rugby piacer si forte, che come vedi ancor non m'abbandona.
issor ha scritto:Vorrei tanto sentire la campana del Sannio, ma se a questo punto non si sono ancora fatti vivi, una ragione intuisco che c'è forse (speriamolo) si vergognano. Vorrei comunque almeno leggere le dichiarazioni dell'allenatore di quellli che "prima di menare si tolgono la maglia"o di quelli (sempre gli stessi) che "colpiscono ripetutamente alla testa un giocatore svenuto a terra"...
per capire che razza di educazione sta dando a loro...
c'è un loro comunicato nelle prime pagine di questo 3D che trovi anche sul loro sito
Bgo
Il comunicato del Rugby Sannio non dice assolutamente nulla nei riguardi dei fatti incriminati, è soltanto un bell'esercizio di burocratese. Non si potrebbe avere magari la versione dei dirigenti campani sugli spiacevoli episodi in questione?
cosa vuoi di più di un comunicato ufficiale della squadra dove si dice rinnova la fiducia e la stima all'allenatore e ci si riserva di adire a tutte le vie legali prima sportive e poi civili? Mi sembra che sia chiaro come la vedano rispetto a ciò che è stato scritto sul sito del rugby roma2000....
"Ma tu ti credi Dio!"- "A qualcuno dovrò pure ispirarmi come modello" (Manhattan- Woddy Allen)
...e cosa è successo? chi è stato? Chi ha cominicato? Chi ha solo reagito? Una volta non succedeva...... e le punizioni esemplari....
Scusatemi, ma CHE PALLE!
Allora vorrei solo dire alcune semplici cose:
1. le punizioni esemplari ai danni dei ragazzi non faranno altro che allontanarli dal rugby giocato, oltre che dallo spirito che, come dimostrano, non hanno mai conosciuto;
2. le risse scoppiano quando uno reagisce, non quando uno picchia;
3. i ragazzi sono solo degli strumenti nelle mani di allenatore e accompagnatore. Se questi, che sono nominati dai club, non sono "buoni", non stupiamoci dei ragazzi.
4. c'è gente che in serie B e con più di 30 anni sulle spalle fa di peggio...e continua a giocare...
Il tutto per dire che chiunque abbia un pò di buon senso sa dove queste iniziano e perchè, non criminalizziamo i ragazzi che dovranno pagare, certo, ma non tanto quanto gli adulti che non solo non li hanno fermati, ma che alla rissa li hanno fatti arrivare.
pam
issor ha scritto:Vorrei tanto sentire la campana del Sannio, ma se a questo punto non si sono ancora fatti vivi, una ragione intuisco che c'è forse (speriamolo) si vergognano. Vorrei comunque almeno leggere le dichiarazioni dell'allenatore di quellli che "prima di menare si tolgono la maglia"o di quelli (sempre gli stessi) che "colpiscono ripetutamente alla testa un giocatore svenuto a terra"...
per capire che razza di educazione sta dando a loro...
c'è un loro comunicato nelle prime pagine di questo 3D che trovi anche sul loro sito
Bgo
Il comunicato del Rugby Sannio non dice assolutamente nulla nei riguardi dei fatti incriminati, è soltanto un bell'esercizio di burocratese. Non si potrebbe avere magari la versione dei dirigenti campani sugli spiacevoli episodi in questione?
cosa vuoi di più di un comunicato ufficiale della squadra dove si dice rinnova la fiducia e la stima all'allenatore e ci si riserva di adire a tutte le vie legali prima sportive e poi civili? Mi sembra che sia chiaro come la vedano rispetto a ciò che è stato scritto sul sito del rugby roma2000....
Allora...forse non mi sono spiegato bene, non me ne frega nulla del comunicato che dice..."...incondizionato sostegno ed ogni azione utile al ripristino della onorabilità dell’uomo e del dirigente sportivo..." voglio solo sapere dai dirigenti del Sannio se i loro ragazzi si sono tolti le magliette per menare e per colpire un loro avversario indifeso a terra, vorrei che il prof. Guerra ci dicesse se veramente i suoi ragazzi si comportano in questo modo...non me ne può fregar di meno di: "...parole e concetti infamanti e diffamatori ..." e di:"...attivare tutti i più opportuni atti a tutela della Società..." desidero soltanto che qualcuno del Sannio ci dica veramente come sono andate le cose...e che non continuino a trincerarsi dietro a: "...Adiremo la magistratura interna alla FIR, nel rispetto della clausola compromissoria, sciolta la quale valuteremo anche ulteriori azioni tutorie..."
Amor ch' a nullo amato amar perdona, mi prese del rugby piacer si forte, che come vedi ancor non m'abbandona.
issor ha scritto:Vorrei tanto sentire la campana del Sannio, ma se a questo punto non si sono ancora fatti vivi, una ragione intuisco che c'è forse (speriamolo) si vergognano. Vorrei comunque almeno leggere le dichiarazioni dell'allenatore di quellli che "prima di menare si tolgono la maglia"o di quelli (sempre gli stessi) che "colpiscono ripetutamente alla testa un giocatore svenuto a terra"...
per capire che razza di educazione sta dando a loro...
c'è un loro comunicato nelle prime pagine di questo 3D che trovi anche sul loro sito
Bgo
Il comunicato del Rugby Sannio non dice assolutamente nulla nei riguardi dei fatti incriminati, è soltanto un bell'esercizio di burocratese. Non si potrebbe avere magari la versione dei dirigenti campani sugli spiacevoli episodi in questione?
Il comunicato è veramente vergognoso. Un po' tipico italiano ma comunque vergognoso.
Purtroppo risse ed episodi di vero e proprio teppismo in campo non sono rari nei nostri campi (a prescindere dal fatto in questione, sul quale non ho elementi per giudicare). Io ho giocato per 20 anni dalla C2 alla A, tornando alla fine in serie C e so benissimo che in tutti i campi ed in tutte le società si presentano mele marce che vogliono giocare a rugby solo per sfogare la propria aggressività e le proprie frustrazioni e non per il piacere di giocare questo bellissimo sport. Specialmente nelle serie minori questi tizi spesso non sono allontanati perché: 1) quando sono grossi si pensa che siano necessari per una mischia di peso e di intimidatori nei confronti degli avversari; 2) fanno comunque numero in squadre con problemi di organico; 3) alcuni allenatori credono che l'aggressività faccia vincere più della tecnica; 4) nessuno ha il coraggio di dir loro che sono semplici c o g l i o n i che non sevono a niente. Salendo di livello questo problema diminuisce perché questi tipi, spesso seghe micidiali sul piano tecnico, trovano meno spazio in squadre che non hannno problemi diorganico o di schierare gente di peso. Queste persone hanno rovinato e rovinano molte squadre, specie in serie C, dove ci sono giocatori con fior di tecnica individuale che non trovano spazio in categorie superiori semplicemente perché non hanno il fisico adeguato ma che comunque sanno interpretare nella maniera migliore lo spirito del rugby. E questo è anche il motivo della "inarbitrabilità" di certi incontri di serie C, piuttosto che il livello degli arbitri di cui tanto ci si lamenta in questo forum. A livello giovanile a questo problema si aggiunge la mancanza di "educatori" a fronte di tanti "allenatori" e la presenza di genitori che andrebbero anch'essi banditi dai campi di gioco.......
pam ha scritto:...e cosa è successo? chi è stato? Chi ha cominicato? Chi ha solo reagito? Una volta non succedeva...... e le punizioni esemplari....
Scusatemi, ma CHE PALLE!
Allora vorrei solo dire alcune semplici cose:
1. le punizioni esemplari ai danni dei ragazzi non faranno altro che allontanarli dal rugby giocato, oltre che dallo spirito che, come dimostrano, non hanno mai conosciuto;
2. le risse scoppiano quando uno reagisce, non quando uno picchia;
3. i ragazzi sono solo degli strumenti nelle mani di allenatore e accompagnatore. Se questi, che sono nominati dai club, non sono "buoni", non stupiamoci dei ragazzi.
4. c'è gente che in serie B e con più di 30 anni sulle spalle fa di peggio...e continua a giocare...
Il tutto per dire che chiunque abbia un pò di buon senso sa dove queste iniziano e perchè, non criminalizziamo i ragazzi che dovranno pagare, certo, ma non tanto quanto gli adulti che non solo non li hanno fermati, ma che alla rissa li hanno fatti arrivare.
pam
Scusa ma non sono completamente d'accordo: i ragazzi vanno puniti eccome. Non si può difenderli sempre, si fa loro un gran male. Sono sicura al cento per cento che se uno dei nostri under 17 fa una plateale scorrettezza in campo ai danni di un avversario il nostro allenatore lo punisce oltre alla punizione ufficiale. Deve capire di aver sbagliato e finchè li difendiamo sempre non lo capiranno mai. Aggiungo che hanno 17 anni e sanno benissimo il cosa si può fare e cosa non si può fare!
pam ha scritto:...e cosa è successo? chi è stato? Chi ha cominicato? Chi ha solo reagito? Una volta non succedeva...... e le punizioni esemplari....
Scusatemi, ma CHE PALLE!
Allora vorrei solo dire alcune semplici cose:
1. le punizioni esemplari ai danni dei ragazzi non faranno altro che allontanarli dal rugby giocato, oltre che dallo spirito che, come dimostrano, non hanno mai conosciuto;
2. le risse scoppiano quando uno reagisce, non quando uno picchia;
3. i ragazzi sono solo degli strumenti nelle mani di allenatore e accompagnatore. Se questi, che sono nominati dai club, non sono "buoni", non stupiamoci dei ragazzi.
4. c'è gente che in serie B e con più di 30 anni sulle spalle fa di peggio...e continua a giocare...
Il tutto per dire che chiunque abbia un pò di buon senso sa dove queste iniziano e perchè, non criminalizziamo i ragazzi che dovranno pagare, certo, ma non tanto quanto gli adulti che non solo non li hanno fermati, ma che alla rissa li hanno fatti arrivare.
pam
Scusa ma non sono completamente d'accordo: i ragazzi vanno puniti eccome. Non si può difenderli sempre, si fa loro un gran male. Sono sicura al cento per cento che se uno dei nostri under 17 fa una plateale scorrettezza in campo ai danni di un avversario il nostro allenatore lo punisce oltre alla punizione ufficiale. Deve capire di aver sbagliato e finchè li difendiamo sempre non lo capiranno mai. Aggiungo che hanno 17 anni e sanno benissimo il cosa si può fare e cosa non si può fare!
Dearest Ursula, scusami, ma forse non mi sono espresso bene, però vedi, dove dico quanto evidenzio in neretto, intendo che senz'altro dovranno pagare, ma che ritengo più giusto infliggere le pene esemplari non a loro, bensì agli adulti che li hanno "ridotti" così. E, non potendo punire i genitori (che secondo me sono i maggiori responsabili di come sono i loro figli!), le pene più severe dovranno essere comminate ad allenaotri ed accompagnatori.
Nessun "indulto" per i giovani, ma la maggior severità verso gli adulti.
pam
Ho assistito per tutto il giorno alla discussione senza avere la possibilità di intervenire, ringrazio quindi l'amico che ha riportato l'intervento che avevo inviato alla rugbylist domenica sera. Da allora, mi sono ripetuto nella testa quelle immagini un'unfinità di volte e rimettendo insieme gli episodi nell'ordine e nell'esito che hanno avuto, non parlerei più neppure di rissa, ma di una vera e propria aggressione, proditoria e premeditata. Del comunicato del Sannio mi dispiace solo una cosa: non certo la difesa d'ufficio del proprio staff, ma che ancora a distanza di tre giorni non abbiano trovato il coraggio di scusarsi con nessuno per quanto è successo sul loro campo. Inutile poi stare qui a discutere di chi è la colpa, chi è più responsabile (i ragazzi o chi li educa), quello a cui ho assistito io è una vergogna per questo sport: l'ho scritto, ragazzi che esultano perché hanno colpito talmente duro un avversario da costringerlo ad uscire, ragazzi che si buttano a terra gridando per fingere di essere stati colpiti da un avversario, ragazzi che si tolgono la maglietta mentre corrono per andare a picchiare gli avversari, ragazzi di 15 e 16 anni che picchiano con calci e pugni in tre o quattro un avversario a terra. Domani al massimo vedremo il giudizio del giudice sportivo e ognuno prenderà le proprie decisioni. Dal canto mio ho già informato il Comitato regionale laziale che farò in modo che nessuna delle squadre della Rugby Roma 2000 vada più a giocare in campi in cui non è garantita neppure l'incolumità fisica dei giocatori. Noi stiamo educando e formando dei giocatori e degli uomini, non degli animali da combattimento. L'unica cosa che mi dispiace in tutta questa vicenda, è che il nome della Rugby Roma 2000, una società stimata e apprezzata non solo per la qualità del gioco dei suoi ragazzi, ma soprattutto per il suo approccio al rugby, venga accostato a vergogne di questo tipo.
Un'ultima cosa: non è vero che c'è stata una rissa tra i genitori, e neppure che il pulmann è stato scortato dalla polizia. L'unica cosa vera è che nessuno del Sannio si è scusato, anzi, si guardavano stupiti come vittime innocenti.
yeti ha scritto:
(e io, da allenatore o dirigente, caccierei via questa gente dalla mia squadra seduta stante, ma con una bella riga di calci in c*** pure)
dariomassimi ha scritto:Ho assistito per tutto il giorno alla discussione senza avere la possibilità di intervenire, ringrazio quindi l'amico che ha riportato l'intervento che avevo inviato alla rugbylist domenica sera. Da allora, mi sono ripetuto nella testa quelle immagini un'unfinità di volte e rimettendo insieme gli episodi nell'ordine e nell'esito che hanno avuto, non parlerei più neppure di rissa, ma di una vera e propria aggressione, proditoria e premeditata. Del comunicato del Sannio mi dispiace solo una cosa: non certo la difesa d'ufficio del proprio staff, ma che ancora a distanza di tre giorni non abbiano trovato il coraggio di scusarsi con nessuno per quanto è successo sul loro campo. Inutile poi stare qui a discutere di chi è la colpa, chi è più responsabile (i ragazzi o chi li educa), quello a cui ho assistito io è una vergogna per questo sport: l'ho scritto, ragazzi che esultano perché hanno colpito talmente duro un avversario da costringerlo ad uscire, ragazzi che si buttano a terra gridando per fingere di essere stati colpiti da un avversario, ragazzi che si tolgono la maglietta mentre corrono per andare a picchiare gli avversari, ragazzi di 15 e 16 anni che picchiano con calci e pugni in tre o quattro un avversario a terra. Domani al massimo vedremo il giudizio del giudice sportivo e ognuno prenderà le proprie decisioni. Dal canto mio ho già informato il Comitato regionale laziale che farò in modo che nessuna delle squadre della Rugby Roma 2000 vada più a giocare in campi in cui non è garantita neppure l'incolumità fisica dei giocatori. Noi stiamo educando e formando dei giocatori e degli uomini, non degli animali da combattimento. L'unica cosa che mi dispiace in tutta questa vicenda, è che il nome della Rugby Roma 2000, una società stimata e apprezzata non solo per la qualità del gioco dei suoi ragazzi, ma soprattutto per il suo approccio al rugby, venga accostato a vergogne di questo tipo.
Un'ultima cosa: non è vero che c'è stata una rissa tra i genitori, e neppure che il pulmann è stato scortato dalla polizia. L'unica cosa vera è che nessuno del Sannio si è scusato, anzi, si guardavano stupiti come vittime innocenti.
Incredibile! Se è tutto vero quello riportato da Dario Massimi, proporrei
una seria riflessione se è il caso di mantenere il R. Sannio nella famiglia rugbystica...certi comportamenti (se veri e verificabili) sono inqualificabili...certa gente pensa che il rugby sia un'occasione per fare a botte impunemente?...possibile che un educatore serio e riflessivo come il prof. Guerra non trovi il coraggio civile e morale di far sentire la sua voce su questo forum?
Amor ch' a nullo amato amar perdona, mi prese del rugby piacer si forte, che come vedi ancor non m'abbandona.
Dopo aver riletto i vari interventi, soprattutto quelli a commento della notizia pubblicata sul sito della RR 2000, mi vedo costretto ad aggiungere qualche dettaglio per maggiore chiarezza. Prima della under 17, aveva giocato la under 15 (prima partita del girone di ritorno, all'andata finita 60 a 0 per la RR 2000). Arbitro designato il signor Viviani, ma sul campo non c'è lui, bensì il giovane signor Guerra (omonimia?). Per carità, sulla buona fede degli arbitri bisogna sempre giurare, ma anche il designatore non ritiene che sarebbe più di buon gusto evitare dei possibili "conflitti di interesse"? Aggiungo solo che su quattro partite casalinghe delle Streghe (questo il nome ufficiale delle squadre del Sannio fino all'U 15), tre sono state arbitrate dal signor Guerra. Ancora sugli arbitri e senza voler gettare la croce addosso a qualcuno (perché le responsabilità sono ben altre), ma se la partita viene sospesa perché avvengono episodi del genere, ci sarà pure stato qualche problema di gestione da parte dell'arbitro, o no?