Italiani all'estero 2006/2007
Moderatore: Emy77
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JPR
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Antanna se n'è già discusso da altre parti in questo forum (anche se nell'ipotizzato pacchetto non era compreso Zanni)...si tratta di voci e non ci sono ancora firme sui contratti...penso che dipenderà molto da come andrà la RWC..dopo un ottimo 6 nazioni se l'Italia passa anche ai quarti di finale penso che la FIR farà a BBZ delle offerte alle quali nn potrà dir di no...
E poi vuoi mettere allenare una squadra che ogni anno disputa il torneo + importante a livello internazionale, con una di seconda divisione francese ??
E poi vuoi mettere allenare una squadra che ogni anno disputa il torneo + importante a livello internazionale, con una di seconda divisione francese ??
I vostri etilometri non placcheranno la nostra sete!
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danci
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del multimiliardario francese è vero, ha già fatto una cospicua campagna acquistiantanna ha scritto:Ho saputo che BB lascia la panchina dell'Italia, dopo il mondiale, per andare al Rancing Paris che un multimiliardario francese vuole riportare ad antichi fausti. Pare che BB porti con se Lo Ciccio, Festuccia e Zanni. Che ne sapete? Saluti
dell'offerta a BB è vero, però lui non ha ancora deciso e non è affatto certo che accetterà
che Festuccia e Lo Cicero vadano al Racing è molto probabile, l'avevamo già scritto nella sez. mercato/europa (grazie pam
di Zanni invece non mi risulta
- Giandolmen
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L'ho pensato anche io, ma non sapevo se si poteva dire!Shye ha scritto: ..ed aggiungo PER FORTUNA
Certo che è triste dover ammettere che il livello del nostro campionato difficilmente permette ai migliori giocatori italiani di fare il salto di qualità per essere competitivi anche a livello internazionale.
Giandolmen
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MariaTeresa
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mh...non so se è una buona notizia.danci ha scritto:tutto sommato mi sembra una buona notiziabosch ha scritto:la gazzetta questa mattina indica quasi per certo stanojevic al calvisano
io sono tra quelli che vorrebbe che gli italiani tornassero a giocare in Italia ma, per come stanno ora le cose, sarebbe un passo indietro per certi giocatori.
certo, per alcuni, sempre meglio che stare all'estero e giocare poco o nulla però...mh...non so...
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pam
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Per Danci: Circa i trasferimenti al Metro Racing Paris, molto dipenderà dal piazzamento finale di questa stagione. E' certo che dopo aver sconfitto l'armata del Tolone nell'ultimo incontro di Campionato, le quotazioni...salgono. A proposito di Tolone: dopo questa sconfitta casalinga grande epurazione, ben 9 senatori fuori rosa!
Per JPR: beh...certo che avere una nazionale come quella Puams...non mi farebbe proprio schifo!
pam
Per JPR: beh...certo che avere una nazionale come quella Puams...non mi farebbe proprio schifo!
pam
RADICITUS NUX VICTORIA CONSTANTER.
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DVD
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beh, in effetti è un bene che gli italiani facciano esperienza all'estero...anche a costo di giocare poco, almeno si allenano con gente di livello superiore ed entrano in quella mentalità "professionistica" che forse a noi ancora manca un pochino. Purtroppo nel nostro caso senza soldi è difficile alazare il livello e rendere competitivo il S10.
Riguardo agli Italiani in Inghilterra qualche novità?!
Spero che anche Staibano ttra un paio di anni vada all'estero!!
Riguardo agli Italiani in Inghilterra qualche novità?!
Spero che anche Staibano ttra un paio di anni vada all'estero!!
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danci
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si in effetti a Tolone c'è grande agitazione, il presidente-padrone è una furia, sono a un solo punto dall'uscita dai (comunque durissimi) playoff e il Mayol è in rivolta (ed erano in 8mila anche all'ultima partita...)pam ha scritto:Per Danci: Circa i trasferimenti al Metro Racing Paris, molto dipenderà dal piazzamento finale di questa stagione. E' certo che dopo aver sconfitto l'armata del Tolone nell'ultimo incontro di Campionato, le quotazioni...salgono. A proposito di Tolone: dopo questa sconfitta casalinga grande epurazione, ben 9 senatori fuori rosa!![]()
per il Racing non so cosa possa cambiare, sono a 15 pt dalla zona playoff e mancano solo 5 partite, certo con il bonus si hanno 25 punti a disposizione (e devono incontrare La Rochelle, Dax e Auch) ma realisticamente mi sembra chiaro che che la possibilità di salire in Top14 in questa stagione è inconsistente, chi firma per il Racing deve sapere che il prossimo anno giocherà in ProD2
@MT: in linea di principio sono assolutamente dell'idea che per i nostri migliori è indispensabile giocare all'estero, la cosa vale anche per Stanojevic solo che non so quali possano essere le prospettive, se dovesse andare a Leeds (ormai quasi promosso) come dice gransoporro rimarrebbe in P'ship dove c'è molto la tendenza a usare ali dai 90kg in su, nei Dragons sarebbe più semplice, vedremo... come dici tu, è importante che giochi con continuità, se poi è ad alto livello ovviamente meglio...
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robbberta
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assolutamente senza alcuna intenzione di fare polemica..ma non vi ho mica capito...mi spiegate perchè volete Zanni al confino??teodoro ha scritto:si può dire,si puo dire..e lo ripeto anche..PER FORTUNA!!Giandolmen ha scritto:L'ho pensato anche io, ma non sapevo se si poteva dire!Shye ha scritto: ..ed aggiungo PER FORTUNA
Giandolmen
Non regalate terre promesse a chi non le mantiene...
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pulici
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gransoporro
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ellis
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MIGLIORI GIOCATORI ITALIANI ALL'ESTERO: Mi sembra una soluzione valida per il movimento ed attualmente non reversibile.
Dunque: il Brasile e la Francia nel calcio, la Jugoslavia nel basket e tante altre situazioni dimostrano che una nazionale può essere competitiva anche con i migliori talenti che espatriano; anzi, se i campionati in questione sono molto più scadenti di quelli all'avanguardia, la cosa diventa una necessità.
Il movimento di base e la popolarità di una disciiplina sportiva crescono di più con il traino dei risultati della nazionale che con i risultati dei club: orgoglio patriottico senza campanilismi, spazio nei mass-media, spirito di emulazione.
Poi è chiaro che, una volta che la nostra nazionale fosse in pianta stabile nei primi 7/8 posti del ranking e, nel contempo, i vivai (grazie al "ripopolamento" a seguito del nuovo impulso mediatico e grazie ad un lavoro si spera sempre più qualitativo) siano diventati anch'essi tra i migliori, beh a quel punto l'Italia ha la forza economica per far "rientrare" i giocatori migliori e provare la scalata all'Europa che conta anche con i club (meglio se sulla forma delle "provincie" che hanno tutti fuorchè Francia ed Inghilterra).
Il Brasile di calcio, nell'arco di 50 anni, ha avuto impulso dai primi 20 giocatori (sempre gli stessi) che hanno conquistato 3 mondiali nell'immediato dopoguerra; i migliori giocatori brasiliani sono andati all'estero ma i vivai continuavano a crescere e migliorare, pur pagando lo scotto di un campionato nazionale scarsino e di risultati di club che non arrivavano (a cavallo tra gli anni 70 e 80 i club brasiliani non potevano competere con quelli europei più forti).
Ma, a suon di impulso della nazionale in cui giocavano gli "esteri" e miglioramento dei vivai, i vari Santos e Vasco de Gama sono tornate a livello dei migliori club europei.
E' chiaro che lo sviluppo dei club è destinato a fermarsi qui, perchè un Kakà o un Ronaldinho non possono andare in una squadra brasiliana, non se li possono permettere economicamente.
In Italia, qualora tutte queste ipotetiche situazioni si verificassero, l'economia sportiva italiana si potrebbe permettere 3/4 club di primo livello.
Ma, propedeuticamente, è necessario che tutti questi passaggi avvengano nell'ordine stabilito: adesso è impensabile sognare di trattenere i migliori: non ce ne rammarichiamo più di tanto; l'importante sarebbe l'esistenza di un progetto e la cura qualitativa-organizzativa dello stesso.
Dunque: il Brasile e la Francia nel calcio, la Jugoslavia nel basket e tante altre situazioni dimostrano che una nazionale può essere competitiva anche con i migliori talenti che espatriano; anzi, se i campionati in questione sono molto più scadenti di quelli all'avanguardia, la cosa diventa una necessità.
Il movimento di base e la popolarità di una disciiplina sportiva crescono di più con il traino dei risultati della nazionale che con i risultati dei club: orgoglio patriottico senza campanilismi, spazio nei mass-media, spirito di emulazione.
Poi è chiaro che, una volta che la nostra nazionale fosse in pianta stabile nei primi 7/8 posti del ranking e, nel contempo, i vivai (grazie al "ripopolamento" a seguito del nuovo impulso mediatico e grazie ad un lavoro si spera sempre più qualitativo) siano diventati anch'essi tra i migliori, beh a quel punto l'Italia ha la forza economica per far "rientrare" i giocatori migliori e provare la scalata all'Europa che conta anche con i club (meglio se sulla forma delle "provincie" che hanno tutti fuorchè Francia ed Inghilterra).
Il Brasile di calcio, nell'arco di 50 anni, ha avuto impulso dai primi 20 giocatori (sempre gli stessi) che hanno conquistato 3 mondiali nell'immediato dopoguerra; i migliori giocatori brasiliani sono andati all'estero ma i vivai continuavano a crescere e migliorare, pur pagando lo scotto di un campionato nazionale scarsino e di risultati di club che non arrivavano (a cavallo tra gli anni 70 e 80 i club brasiliani non potevano competere con quelli europei più forti).
Ma, a suon di impulso della nazionale in cui giocavano gli "esteri" e miglioramento dei vivai, i vari Santos e Vasco de Gama sono tornate a livello dei migliori club europei.
E' chiaro che lo sviluppo dei club è destinato a fermarsi qui, perchè un Kakà o un Ronaldinho non possono andare in una squadra brasiliana, non se li possono permettere economicamente.
In Italia, qualora tutte queste ipotetiche situazioni si verificassero, l'economia sportiva italiana si potrebbe permettere 3/4 club di primo livello.
Ma, propedeuticamente, è necessario che tutti questi passaggi avvengano nell'ordine stabilito: adesso è impensabile sognare di trattenere i migliori: non ce ne rammarichiamo più di tanto; l'importante sarebbe l'esistenza di un progetto e la cura qualitativa-organizzativa dello stesso.