Italiani all'estero 2006/2007
Moderatore: Emy77
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Shye
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Concordo, Ellis..prima o poi inevitabilmente qualcuno con i soldi, magari dopo aver visto l'Italia vincere una partita del 6N, deciderà che vuole mettere sù uno squadrone e comincerà ad investire. Poi partirà il processo di emulazione e prima o poi avremo un campionato decente..il problema sono i tempi, sicuramente non prima di 5-10 anni almeno
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rask
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Come al solito sono daccordo con ellis.
Si parte dalla nazionale per cercare di trainare tutto il movimento. I giocatori torneranno, gli imprenditori investiranno, i campionati saranno competitivi, i soldi gireranno, i vivai cresceranno, ma fino a quando la partita clou del S10 fa meno spettatori di una qualsiasi gara di calcio dilettanti campana o meno della serie B di Basket, stiamo freschi a lamentarci...
Meglio che i giocatori vadano all'estero con la Nazionale nona nel ranking, che un campionato di livello e una nazionale che le prende dalla Russia.
Si parte dalla nazionale per cercare di trainare tutto il movimento. I giocatori torneranno, gli imprenditori investiranno, i campionati saranno competitivi, i soldi gireranno, i vivai cresceranno, ma fino a quando la partita clou del S10 fa meno spettatori di una qualsiasi gara di calcio dilettanti campana o meno della serie B di Basket, stiamo freschi a lamentarci...
Meglio che i giocatori vadano all'estero con la Nazionale nona nel ranking, che un campionato di livello e una nazionale che le prende dalla Russia.
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gransoporro
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I soldi girano se c'e il pubblico che e` interessato.
Gli imprenditori dello sport bravi sono quelli che capiscono che il pubblico potenziale c'e` e sanno attirarli allo stadio o a comprare le maglie o a pagare per vedere la partita su Sky. Solo allora gireranno i soldi.
O pensate che siano tutti mecenati?
Gli imprenditori dello sport bravi sono quelli che capiscono che il pubblico potenziale c'e` e sanno attirarli allo stadio o a comprare le maglie o a pagare per vedere la partita su Sky. Solo allora gireranno i soldi.
O pensate che siano tutti mecenati?
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Shye
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Gransoporro, da che mondo e mondo gli imprenditori che ci guadagnano con lo sport sono molto pochi.
Mecenati no, ma in genere mossi da passione..cercano di rientrare delle spese ed ogni tanto ci riescono, ma guadagnarci..non direi proprio, se non raramente
E cmq non è certo tenendo in Italia Zanni e Lo Cicero che si risolve il problema.
Non se ne esce, a qualcuno deve venire voglia di investire come al presidente del Racing Parigi, tanto per dirne una
Mecenati no, ma in genere mossi da passione..cercano di rientrare delle spese ed ogni tanto ci riescono, ma guadagnarci..non direi proprio, se non raramente
E cmq non è certo tenendo in Italia Zanni e Lo Cicero che si risolve il problema.
Non se ne esce, a qualcuno deve venire voglia di investire come al presidente del Racing Parigi, tanto per dirne una
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gransoporro
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Dal mondo da cui vengo io, hai ragione. Pero` nel calcio e` dagli anni 90 che ci sono gli imprenditori specializzati. E ti assicuro che fanno soldi anche con i club di C/1! Anche in perdita: si 'radicano nel territorio' e costruiscono iper mercati, e via cosi`: cose che non avrebbero potuto fare diventano possibili.
Per quanto riguarda il rugby, se fai un giretto in Inghilterra... E mi sa` anche in Francia... Vedrai che gli imprenditori fanno soldi.
Invece in Scozia, Irlanda e Galles i club sono proprieta` delle federazioni.
Per quanto riguarda il Racing, l'imprenditore vero e` Guazzini che porta 80000 allo stadio 3-4 volte l'anno. Lui il mercato lo ha trovato ancora a livello potenziale e ha fatto bene.
Ma 80000 spettatori (paganti) voglion dire che c'e` spazio per un'altra squadra con un grosso budget a Parigi. Ed ecco che arriva un altro che spera di prendersi un pezzo della torta. E faranno 80000 spettatori nel derby...
Per quanto riguarda il rugby, se fai un giretto in Inghilterra... E mi sa` anche in Francia... Vedrai che gli imprenditori fanno soldi.
Invece in Scozia, Irlanda e Galles i club sono proprieta` delle federazioni.
Per quanto riguarda il Racing, l'imprenditore vero e` Guazzini che porta 80000 allo stadio 3-4 volte l'anno. Lui il mercato lo ha trovato ancora a livello potenziale e ha fatto bene.
Ma 80000 spettatori (paganti) voglion dire che c'e` spazio per un'altra squadra con un grosso budget a Parigi. Ed ecco che arriva un altro che spera di prendersi un pezzo della torta. E faranno 80000 spettatori nel derby...
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rask
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Ma se i nostri imprenditori sono capaci di far fallire la telecom, acquistata senza soldi come le autostrade, e i nostri manager di far fallire alitalia e ferrovie, voi pensate che abbiamo dei manager/imprenditori capaci di "attrarre pubblico" e "sviluppare interesse"? A parte qualcuno che usa o ha usato il rugby per scaricare i soldi delle tasse (leggi Benetton e Berlusconi), qua se non ci sono spettatori o diritti televisivi nessuno ci mette un centesimo. Altro che progetti!!! Sogni.
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teodoro
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per lo stesso motivo che ha detto Pulici..non perchè non ci piaccia,ma perchè merita ben altri palcosceni!è forte,e all'estero migliorerebbe ulteriormente..robbberta ha scritto:assolutamente senza alcuna intenzione di fare polemica..ma non vi ho mica capito...mi spiegate perchè volete Zanni al confino??teodoro ha scritto:si può dire,si puo dire..e lo ripeto anche..PER FORTUNA!!Giandolmen ha scritto:L'ho pensato anche io, ma non sapevo se si poteva dire!Shye ha scritto: ..ed aggiungo PER FORTUNA
Giandolmen
Rugby is life..play it!
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robbberta
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ah ok, benissimo, grazie per la spiegazione!teodoro ha scritto:per lo stesso motivo che ha detto Pulici..non perchè non ci piaccia,ma perchè merita ben altri palcosceni!è forte,e all'estero migliorerebbe ulteriormente..robbberta ha scritto:assolutamente senza alcuna intenzione di fare polemica..ma non vi ho mica capito...mi spiegate perchè volete Zanni al confino??teodoro ha scritto:si può dire,si puo dire..e lo ripeto anche..PER FORTUNA!!Giandolmen ha scritto:L'ho pensato anche io, ma non sapevo se si poteva dire!Shye ha scritto: ..ed aggiungo PER FORTUNA
Giandolmen
Non regalate terre promesse a chi non le mantiene...
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Shye
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Eh, ma lì il rugby è già radicato..è come per la storia del basket o della pallavolo a Milano..quando c'erano squadracce la gente veniva molto meno, appena i risultati sono migliorati è riscoppiato l'amore e si riempiono i palazzettigransoporro ha scritto:
Per quanto riguarda il Racing, l'imprenditore vero e` Guazzini che porta 80000 allo stadio 3-4 volte l'anno. Lui il mercato lo ha trovato ancora a livello potenziale e ha fatto bene.
Ma 80000 spettatori (paganti) voglion dire che c'e` spazio per un'altra squadra con un grosso budget a Parigi. Ed ecco che arriva un altro che spera di prendersi un pezzo della torta. E faranno 80000 spettatori nel derby...
Cmq alla fine stiamo dicendo la stessa cosa..gli imprenditori non si muovono per niente..ma gli imprenditori (quelli bravi, almeno) sanno anche capire se una cosa può interessare e penso che prima o poi qualcuno capirà che anche fare uno squadrone italiano può avere un ritorno economico
Vincitore Trofeo Nostradamus 2007
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gransoporro
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Il rugby radicato a Parigi: quando esco con tre francesi e` il tipico argomento da evitare.
Uno e` di Parigi, uno di Aix e uno di Lione. Il parigino dice di si` e gli altri due gli danno del parvenu e citano come nello Stade francais ci siano 1 o due parigini solamente, nonostante Parigi e interland abbia circa un quinto della popolazione francese. Io me la rido, ma loro (i 3 francesi) si incattiviscono...
Uno e` di Parigi, uno di Aix e uno di Lione. Il parigino dice di si` e gli altri due gli danno del parvenu e citano come nello Stade francais ci siano 1 o due parigini solamente, nonostante Parigi e interland abbia circa un quinto della popolazione francese. Io me la rido, ma loro (i 3 francesi) si incattiviscono...
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danci
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...e ti manca uno del sudovest, chessò un briviste o uno dei Pirenei, sennò sarebbero scintille...gransoporro ha scritto:Il rugby radicato a Parigi: quando esco con tre francesi e` il tipico argomento da evitare.
Uno e` di Parigi, uno di Aix e uno di Lione. Il parigino dice di si` e gli altri due gli danno del parvenu e citano come nello Stade francais ci siano 1 o due parigini solamente, nonostante Parigi e interland abbia circa un quinto della popolazione francese. Io me la rido, ma loro (i 3 francesi) si incattiviscono...
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gransoporro
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danci
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...e sono sicuro che non si tratta solo di rugby...gransoporro ha scritto:Il pireneo c'e`, di Bayonne, ma ha cambiato lavoro e si e` spostato. Non esce piu` con questo gruppo.
Ma ti assicuro che se il basco e il parigino escono insieme e` meglio evitare un sacco di argomenti... Altro che scintille quando iniziano loro! E sono anche belli grossi!
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mebarba
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E chi c.... se ne frega della nazionale.ellis ha scritto:MIGLIORI GIOCATORI ITALIANI ALL'ESTERO: Mi sembra una soluzione valida per il movimento ed attualmente non reversibile.
Dunque: il Brasile e la Francia nel calcio, la Jugoslavia nel basket e tante altre situazioni dimostrano che una nazionale può essere competitiva anche con i migliori talenti che espatriano; anzi, se i campionati in questione sono molto più scadenti di quelli all'avanguardia, la cosa diventa una necessità.
Il movimento di base e la popolarità di una disciiplina sportiva crescono di più con il traino dei risultati della nazionale che con i risultati dei club: orgoglio patriottico senza campanilismi, spazio nei mass-media, spirito di emulazione.
Poi è chiaro che, una volta che la nostra nazionale fosse in pianta stabile nei primi 7/8 posti del ranking e, nel contempo, i vivai (grazie al "ripopolamento" a seguito del nuovo impulso mediatico e grazie ad un lavoro si spera sempre più qualitativo) siano diventati anch'essi tra i migliori, beh a quel punto l'Italia ha la forza economica per far "rientrare" i giocatori migliori e provare la scalata all'Europa che conta anche con i club (meglio se sulla forma delle "provincie" che hanno tutti fuorchè Francia ed Inghilterra).
Il Brasile di calcio, nell'arco di 50 anni, ha avuto impulso dai primi 20 giocatori (sempre gli stessi) che hanno conquistato 3 mondiali nell'immediato dopoguerra; i migliori giocatori brasiliani sono andati all'estero ma i vivai continuavano a crescere e migliorare, pur pagando lo scotto di un campionato nazionale scarsino e di risultati di club che non arrivavano (a cavallo tra gli anni 70 e 80 i club brasiliani non potevano competere con quelli europei più forti).
Ma, a suon di impulso della nazionale in cui giocavano gli "esteri" e miglioramento dei vivai, i vari Santos e Vasco de Gama sono tornate a livello dei migliori club europei.
E' chiaro che lo sviluppo dei club è destinato a fermarsi qui, perchè un Kakà o un Ronaldinho non possono andare in una squadra brasiliana, non se li possono permettere economicamente.
In Italia, qualora tutte queste ipotetiche situazioni si verificassero, l'economia sportiva italiana si potrebbe permettere 3/4 club di primo livello.
Ma, propedeuticamente, è necessario che tutti questi passaggi avvengano nell'ordine stabilito: adesso è impensabile sognare di trattenere i migliori: non ce ne rammarichiamo più di tanto; l'importante sarebbe l'esistenza di un progetto e la cura qualitativa-organizzativa dello stesso.