Rugby genitori e figli

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Piacio
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Messaggio da Piacio »

Mi ci metto anche io... Anni trascorsi su campi di calcio e di calcio a 5... e poi un bel giorno della 3 Superiore un prof entra in classe, ci vede in 3-4 di grandi e grossi e fa voi tre "mercoledi allenamento di Rugby.". E da quel mercoledi iniziò la vita da rugbysta per me e la mia famiglia. Il mio babbo mi segue puntualmente nelle trasferte vicine a casa, sono di vicenza ma gioco a Pavia quindi quando si va in quel di brescia bergamo o verona per me è un po come tornare a casa, e se resto per terra sento immancabilmente il fischio del mio vecchio, in attesa di un gesto se va tutto bene. Ora comincia a venire anche a pavia... e quest'estate mi ha pure fato da procuratore... il rugby ci ha decisamente avvicinato umanamente. Poi c'è mia madre, sempre a lamentarsi delle lavatrice, la roba la lava sempre prima a mano se no la lavatrice va a p....ne. E' venuta a vederermi le mie prime 3 partite. La prima a Montebelluna è andata bene la seconda e la terza mi sono fratturata la clavicola... non ne ha più voluta vedere una. Pensate che la mia prima partita con la seniores di Vicenza la passata in macchina a leggere Famiglia Cristiana. Per poi uscire dalla macchina dopo che un dirigente di vicenza le ha detto che ero tutto sano. E poi c'è l'amore, quelle due gambette che correvano dietro ad un pallone alla sua prima di rugby a 15 femminile in amichevole contro piacenza... i capelli neri la carnagione scura beh direi che il rugby mi ha fatto prorpio bene, a me e alla mia famiglia... alla fine credo che anche a mia madre piaccia vederemi inserito in un gruppo di amici nonostante le tante lavatrici fatte negli anni scorsi.
patriarcabg
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Messaggio da patriarcabg »

Provo a raccontare la mia storia, anzi quella di mio figlio.
Diversa da quelle sopra esposte, cmq ci provo.

PREMESSA: Padre 25 anni di rugby, madre figlia del fondatore e sui campi da rugby dai primi passi.

I primi due anni di U7 molto apprensivo, ai bordi del campo, suggerimenti, lezioni in privato ecc.
A quel punto l'educatore, compagno di squadra nei tempi, mi fà riflettere sulla tensione, sbagliata, trasmessa da un padre giocatore al bambino che vuole solo divertirsi.

Da quel giorno vedo le partite in lontananza, ogni tanto mi faccio vedere ai bordi del campo ma basta suggerimenti o lezioni in privato, si va insieme a vedere il 6N, a Settembre con tutta la famiglia NZ-ITA, ma nessun altro cenno di rugby in famiglia.

Quanto sopra viene preso come esempio da trasmettere alla categoria più difficile, genitori giocatori o ex giocatori sul rapporto con il bambino rugbista.
Ritengo importante quanto indicato dall'educatore ed in particolare fino a 12 anni lasciamoli giocare come meglio credono, con le indicazioni, con le regole ma senza nessuna pressione.

La cosa positiva è che il gruppetto di bambini, compagni di squadra, ora sono anche veri amici, si cercano anche lontano dal campo, stanno bene insieme, si divertono anche giocando con le figurine.

Non so quando vorrà provare un'altro sport, ma fino a quando gioca a RUGBY per me e mia moglie è gioia INFINITAAAAAAAAAA!!!!!
MT
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Messaggio da MT »

user234483 ha scritto:io sono convinto che ci possa veramente scappare materiale per un libro....
beh...a questo punto dico che se ne esce fuori un libro, potremmo devolvere il ricavato in beneficenza.

-------


Grazie a tutti per averci raccontanto le vostre storie.
CoccoBill
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Messaggio da CoccoBill »

lulu84 ha scritto:
CoccoBill ha scritto:Tutto nasce durante il 6 Nazioni di tre anni fa.
Io il rugby l'ho sempre seguito con interesse in tv, ma nulla oltre quello. Ero uno di quelli che dopo anni non aveva ancora capito tutte le regole.
Guardando le partite insieme a mio figlio (all'epoca di 7 anni), lui se ne esce: "Papà, voglio giocare a rugby!".
Vabbè, la prendo come un'uscita di un bambino, tipo voglio fare l'astronauta, il pilota o qualcosaltro.
In più sarebbe alto tradimento. Io e mia moglie veniamo dal basket e di lunga militanza e tutti e due i piccoli mostri sono regolarmente tesserati per seguire le orme di famiglia.
Macchè! Avevo sottovalutato l'animale. Da quel giorno un martello: "Papà voglio giocare a rugby, mi hai cercato una squadra?".

Dopo qualche mese di sopportazione cedo e mi metto su internet a cercare dove cacchio si gioca a rugby a Roma. Una squadra è troppo lontana, un'altra è in un posto che mi è antipatico, questa potrebbe andare. Non è vicinissima, ma se il traffico scorre... (a Roma "se il traffico scorre"!!!).
Una mattina di primavera faccio una visita all'impianto e rimango veramente colpito dall'impianto. In segreteria c'è una signora gentilissima che mi spiega tutto e mi invita a portare il bambino a qualche allenamento per provare. Ottima impressione!
La sera lo comunico al pargolo che emozionatissimo si prepara la borsa per il sabato successivo.
Nei giorni che passano gli faccio una capa tanto per prepararlo al fatto che dovrà entrare in un gruppo di bambini che si conoscono già da tempo fra di loro, che sanno già giocare, ci vorrà pazienza e non dovrà prendere una decisione al primo allenamento.

Il sabato finalmente andiamo al campo. Mi presentano l'allenatore che se mi avessero chiesto di disegnare un orco lo avrei fatto così. Non ricordo bene tutto l'allenamento, ma ricordo con chiarezza le urla del tecnico, i bambini che non facevano una piega e mio figlio che a fine seduta piangeva come una fontanella perchè tutta la squadra faceva flessioni per punizione e lui sosteneva di non avere colpa.
A fine allenamento l'allenatore mi si avvicina e sorridente mi rassicura. Gli rispondo che non ero preoccupato delle lacrime e che l'insieme della faccenda non mi era dispiaciuta affatto.
Tornando a casa, un po' preoccupato dell'impatto, chiedo al giovanotto come si era trovato e se voleva tornare: "Certo papà che voglio tornare, quando mi ci riporti?"
Così è iniziata l'avventura.

Gli allenatori sono veramente capaci e più che alle partite tengono ai ragazzi.
Mio figlio è diventato una specie di fanatico e non mancherebbe un allenamento per nulla al mondo. Così io e mia moglie (anche con l'aiuto dei tecnici) usiamo questa sua passione per un piccolo ricatto sulla scuola. Chi non prende buoni voti non gioca.
Il gruppo dei bambini con cui gioca è diventato un gruppo di amici con la staordinaria capacità di far sentire a suo agio ogni bambino nuovo che arriva.
Aggiungo che parlando con loro, i nani sono assolutamente convinti che la loro squadra nessuno escluso sarà la nazionale italiana del futuro.

Il intanto ho imparato qualche regola in più.

a 7 anni le flessioni per punizione..ma che siamo scemi! :shock:
Hai ragione, l'ho raccontata veramente male!
Non si trattava assolutamente di un approccio punitivo in senso negativo, ma di una penitenza durante un gioco.
L'allenatore è si, all'apparenza un "orco" come ho scritto, ma in realtà è una persona davvero splendida che vuole un bene dell'anima a suoi ragazzi e ne è ricambiato.
Non ha un approccio da coccole, ma è sempre pronto a premiare i suoi giovanotti.
Pensa che al suo matrimonio i piccoli mostri sono voluti andare tutti insieme ed in divisa da gioco (l'orco aveva le lacrimucce).
Ti assicuro lulu84 che non sono un papà così disgraziato. :D
user234483
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Messaggio da user234483 »

MT ha scritto:
user234483 ha scritto:io sono convinto che ci possa veramente scappare materiale per un libro....
beh...a questo punto dico che se ne esce fuori un libro, potremmo devolvere il ricavato in beneficenza.
C'e' nessuno che puo' prendersi in carico l'idea, approfondirla, e valutare cosa comporta metterla in pratica?

A me l'idea piace e, nei limiti di quanto mi e' possibile, sono disposto a dare una mano :)
andando indietro nell'avanti altrove, seminando la fecola al di sopra della pietanza, nulla stringe!

Tessera A.P.A. #0 (honoris causa); // Geneticamente m[OT]ificato.
Angelo71
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Messaggio da Angelo71 »

fatemi sapere, posso ampliare il racconto e mandarlo a chi mi direte. Ovviamente, non voglio nulla, e sarei contento se il ricavato andasse in beneficenza :D
Angelo

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patriarcabg
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Messaggio da patriarcabg »

Angelo71 ha scritto:fatemi sapere, posso ampliare il racconto e mandarlo a chi mi direte. Ovviamente, non voglio nulla, e sarei contento se il ricavato andasse in beneficenza :D
Idem
dai bambini fortunati a quelli ..... un po meno
MT
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Messaggio da MT »

sì sì, già l'ho detto che si potrebbe dare il ricavato in beneficenza
però prima bisogna raccogliere materiale

user234483 ha scritto:
C'e' nessuno che puo' prendersi in carico l'idea, approfondirla, e valutare cosa comporta metterla in pratica?

A me l'idea piace e, nei limiti di quanto mi e' possibile, sono disposto a dare una mano :)
posso pensarci io (cercando di sfruttare qualche conoscenza e la mia dote innata di rompiscatole :roll: )
però bisogna raccogliere le storie (altrimenti senza storie non si fa nulla)
magari me le possono inviare anche via email (scrivetemi in pvt e vi do il mio indirizzo)
avanti allora
raccontate!
raccontate!
raccontate!

se avete suggerimenti scrivetemi via email all'indirizzo che vi ho indicato

Grazie
Ultima modifica di MT il 1 lug 2007, 14:18, modificato 1 volta in totale.
cinzia02
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Messaggio da cinzia02 »

Vicenza: Un giorno freddo di tanti tanti anni fa...piove a dirotto..Ma chi me lo fa fare di provare a giocare a rugby?? Boh...una scommessa.
Comunque io e mia sorella ci siamo....
Torniamo a casa, infangate, raffreddate e innamorate.....di questo sport!
Qui cominciano i problemi... MIo padre, ciclista di ottimo livello (Olimpiadi) già non aveva digerito il fatto che nessuna cavalcasse una bicletta e sopportava la pallanuoto, ma il rugby no...proprio no!!! Per mia madre la preoccupazione era la lavatrice "come farò a far venire pulito questo zozzume???"Ma alla fine abbiamo vinto noi!! 20 anni sui campi da rugby, mia madre sempre al seguito....mio padre mai!!! Quando anche la terza sorella abbandona il basket per il rugby credo abbia sfiorato il suicidio...
Solo molto più tardi ho scoperto che in realtà era molto orgoglioso delle sue figlie e che teneva in macchina gli articoli dei giornali da mostrare agli amici.....
Adesso che non giochiamo più e io e mia sorella alleniamo (ancora assieme) appena può viene a vedere i ragazzini giocare, la domenica mi chiede come sono andate le partite, si spaccia per intenditore.
Forse (per fortuna) non ho avuto un padre tifoso a bordo campo, ma sicuramente ho un padre fiero delle sue figlie...
Non è forte colui che non cade mai, ma colui che cadendo si rialza sempre.
W. Goethe,
Masille
Messaggi: 170
Iscritto il: 13 mar 2007, 17:51

Messaggio da Masille »

Eccomi, napoletano da milano. Sportivo praticante da sempre (basket, equitazione, maratone). Sono un ex tifoso sfegatato del napoli calcio. Amo la mia città e mi fa piacere per la promozione in A del calcio
Sono perà disilluso da questo sport (?) ma innamorato (felice) di un altro sport: il rugby, la sua storia, la sua filosofia e i suoi valori sono come quelli del mio mondo, il mondo della Marineria.
Non ho figli ma nipotini e tanti. Ve la faccio breve ho consociuto via mail Maci di maidiremeta.it: mi sono iscritto ho giocato due tornei al tocco (ho un infortunio alla schiena). Adesso siamo oltre 300 e vogliamo fare sul serio, abbiamo creato una squadra per le città di mare: gli allblues e cerchiamo amici in tutt'italia. Poi vorremmo fondare gli Small blues e gli Old blues, ce n'è per tutti in puro stile social, autofinanziandoci o trovando qualcuno che copra solo le spese.
Venite a visitarci su maidiremeta.it e dateci consigli.
Massimiliano
lulu84
Messaggi: 3810
Iscritto il: 11 mar 2004, 0:00
Località: Genova

Messaggio da lulu84 »

CoccoBill ha scritto:
lulu84 ha scritto:
CoccoBill ha scritto:Tutto nasce durante il 6 Nazioni di tre anni fa.
Io il rugby l'ho sempre seguito con interesse in tv, ma nulla oltre quello. Ero uno di quelli che dopo anni non aveva ancora capito tutte le regole.
Guardando le partite insieme a mio figlio (all'epoca di 7 anni), lui se ne esce: "Papà, voglio giocare a rugby!".
Vabbè, la prendo come un'uscita di un bambino, tipo voglio fare l'astronauta, il pilota o qualcosaltro.
In più sarebbe alto tradimento. Io e mia moglie veniamo dal basket e di lunga militanza e tutti e due i piccoli mostri sono regolarmente tesserati per seguire le orme di famiglia.
Macchè! Avevo sottovalutato l'animale. Da quel giorno un martello: "Papà voglio giocare a rugby, mi hai cercato una squadra?".

Dopo qualche mese di sopportazione cedo e mi metto su internet a cercare dove cacchio si gioca a rugby a Roma. Una squadra è troppo lontana, un'altra è in un posto che mi è antipatico, questa potrebbe andare. Non è vicinissima, ma se il traffico scorre... (a Roma "se il traffico scorre"!!!).
Una mattina di primavera faccio una visita all'impianto e rimango veramente colpito dall'impianto. In segreteria c'è una signora gentilissima che mi spiega tutto e mi invita a portare il bambino a qualche allenamento per provare. Ottima impressione!
La sera lo comunico al pargolo che emozionatissimo si prepara la borsa per il sabato successivo.
Nei giorni che passano gli faccio una capa tanto per prepararlo al fatto che dovrà entrare in un gruppo di bambini che si conoscono già da tempo fra di loro, che sanno già giocare, ci vorrà pazienza e non dovrà prendere una decisione al primo allenamento.

Il sabato finalmente andiamo al campo. Mi presentano l'allenatore che se mi avessero chiesto di disegnare un orco lo avrei fatto così. Non ricordo bene tutto l'allenamento, ma ricordo con chiarezza le urla del tecnico, i bambini che non facevano una piega e mio figlio che a fine seduta piangeva come una fontanella perchè tutta la squadra faceva flessioni per punizione e lui sosteneva di non avere colpa.
A fine allenamento l'allenatore mi si avvicina e sorridente mi rassicura. Gli rispondo che non ero preoccupato delle lacrime e che l'insieme della faccenda non mi era dispiaciuta affatto.
Tornando a casa, un po' preoccupato dell'impatto, chiedo al giovanotto come si era trovato e se voleva tornare: "Certo papà che voglio tornare, quando mi ci riporti?"
Così è iniziata l'avventura.

Gli allenatori sono veramente capaci e più che alle partite tengono ai ragazzi.
Mio figlio è diventato una specie di fanatico e non mancherebbe un allenamento per nulla al mondo. Così io e mia moglie (anche con l'aiuto dei tecnici) usiamo questa sua passione per un piccolo ricatto sulla scuola. Chi non prende buoni voti non gioca.
Il gruppo dei bambini con cui gioca è diventato un gruppo di amici con la staordinaria capacità di far sentire a suo agio ogni bambino nuovo che arriva.
Aggiungo che parlando con loro, i nani sono assolutamente convinti che la loro squadra nessuno escluso sarà la nazionale italiana del futuro.

Il intanto ho imparato qualche regola in più.

a 7 anni le flessioni per punizione..ma che siamo scemi! :shock:
Hai ragione, l'ho raccontata veramente male!
Non si trattava assolutamente di un approccio punitivo in senso negativo, ma di una penitenza durante un gioco.
L'allenatore è si, all'apparenza un "orco" come ho scritto, ma in realtà è una persona davvero splendida che vuole un bene dell'anima a suoi ragazzi e ne è ricambiato.
Non ha un approccio da coccole, ma è sempre pronto a premiare i suoi giovanotti.
Pensa che al suo matrimonio i piccoli mostri sono voluti andare tutti insieme ed in divisa da gioco (l'orco aveva le lacrimucce).
Ti assicuro lulu84 che non sono un papà così disgraziato. :D
bah...quando allenavo io le flessioni non gli e le facevo fare...ma ognuno ha i suoi modi :wink:
Maci
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Messaggio da Maci »

Il mio approccio con il rugby e' stato semplice come un panino al crudo.. ma altrettanto gustoso e semplicemente fantastico!

In quel periodo fra quinta elementare e prima media ho provato di tutto. Calcio, nuoto, atletica, dama, scacchi, tennis, bocce! insomma.. tutto!
Cosi quando ho visto quel cartello nell'atrio della scuola che diceva "Rugby! sabato al campo" ho rotto le scatole come sono i ragazzini sanno fare finche' mio padre non mi ci ha portato.

Un sacco di bambini come me, alcuni nuovi altri che gia' sapevano giocare. Sono sempre stato.. diciamo abbondante, ma li nessuno sembrava farci caso. Anzi! i grossi danno sicurezza nel mare in tempesta che e' una partita di under 12 di Rugby!
Nonostante questo non ci volevo tornare, non ne ero convinto non sapevo se fosse il mio sport...

Allora l'allenatore si avvicina appena fatta la doccia e mi fa: ci vediamo sabato prossimo!

-ma veramente io non so..

-a sabato allora, ciao!

-ma.. ma...... ok..

e sono andato il sabato successivo, e quello dopo e quello dopo ancora fino ad ora... e non smettero' mai di ringraziare quell'allenatore di tutto quello che ha fatto per me.

Ciao a Tutti, Maci

ps: si, sono il Maci di cui parla Masille!
ilgrongo
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Iscritto il: 20 feb 2007, 11:44
Località: Angri (SA)

Messaggio da ilgrongo »

Io ho un decente passato sportivo, sopratutto nel basket, ma non ho mai giucato a Rugby.
Da qualche anno mi sono innamorato di questo sport ma purtroppo non ho avuto modo di praticarlo.
Mio figlio ha 7 anni ed ha cominciato con il Karate ed il calcio ma il mio pallino è quello di farlo giocare a Rugby. Mi piace tutto di questo sport anche in un ottica di educazione e formazione del carattere del bambino.

Del resto, per un bambino, quale gioco potrebbe essere più bello di uno dove si corre e si ci acchiappa l'un l'altro....?

Purtroppo qua siamo al sud, ed è tutto più difficile.... :(

Al mio paese non esiste un campo ed il posto più vicino è a 12 Km ed in orari a me impossibili.

Che bello sarebbe per me vedere mio figlio con la palla in mano che corre felice e sorridente verso l'area di meta....
Spero solo che anche dalle nostre parti, prima o poi ci si dia una mossa così da poter avere nello sport e in tante altre cose le stesse opportunità che i bambini in altre parti d'Italia possono avere così da avere qualcosa di più bello da raccontare
MariaTeresa
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Messaggio da MariaTeresa »

Nessun altro ha delle belle storie genitori/figli?
:roll:
battista
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Iscritto il: 4 mag 2007, 19:26

ovale ovunque

Messaggio da battista »

Un genitore può contribuire in molti modi per fare crescere la passione per il rugby al figlio. Buona idea anche quella letta qui: http://www.minirugby.it/minirugby/content/view/797/2/

Fa bene anche e soprattutto ai figli... degli altri!
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