Storieovali
Moderatore: Emy77
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Storieovali
Allora: i racconti che ho messo insieme per la pubblicazione sul giornalino non sono molti (per chi non cogliesse il riferimento, preciso che parlo della “sezione” Storieovali del giornalino in pdf, chi non lo ha fatto scarichi i primi numeri…) ma qualcosa c’è già e il livello mi sembra abbastanza buono, tutto sommato. Ho chiesto più volte di avere delle altre cose, ma forse chi le ha ne è un po’ geloso. Oppure non so. Provo a smuovere un po’ le acque aprendo un post specifico dedicato alla cosa e buttando lì un’ipotesi lontana lontana: mettere insieme una trentina-quarantina-cinquantina di racconti e trovare un editore che con spesa relativamente modica ne facesse un libretto vero da vendere attraverso qualche canale per mandare poi il probabilmente piccolo ricavato a qcuno tipo Croce Rossa internazionale (sono stato a cena l’altra sera con un amico di qui, ex seconda linea, oggi chirurgo di guerra per la CRI, che riparte tra poco per il Darfur…) o chi altro volete voi. Ci vorrebbe del tempo ma basterebbe essere costanti e darsi una mano. Non so. A me non pare impossibile. Cosa ne dite? Aspetto.
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RE: Storieovali
l'ho "stickato" sperando che così lo leggano in molti e in molti contribuiscano
se volete scaricare i giornalini, vi ricordo che qui ci sono i link
http://www.rugby.it/index.php?name=PNph ... ic&t=11912
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RE: Storieovali
Thanks a MT!
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RE: Storieovali
up.
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RE: Storieovali
Prego Bart.
Nessuno ha delle belle storie da raccontare?
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RE: Storieovali
Storie ne avrei molte...ma non so scivere così bene come Yeti, Bartlebooth etc.. a volte le storie sono fatte di sensazioni, e non è così semplice, almeno per me trasferire le sensazioni sulla carta.
Ci ho provato una volta, e ho scritto la lettera che segue ai ragazzi della mia squadra che passavano di categoria, e che quindi non sarebbero stati più "miei" dopo un po' di anni passati assieme.
Quando cominci ad allenare un gruppo di ragazzini, a volte impertinenti, a volte sfrontati, a volte dolcissimi è come iniziare una storia d'amore, devi impegnarti, lavorare metterti a disposizione dell'altro. QUeste righe volevano condensare questa strana storia d'amore che a volte lega degli allenatori agli atleti,, non so se ci siamo riuscite...
Siamo a giugno…e nessuno di noi credo pensasse, quando ci siamo visti quel giorno di settembre che sembra lontano anni luce, che quello che stava per cominciare era un anno per certi versi indimenticabile.
Ed ora che siamo alla fine di quest’avventura ci sembra giusto ringraziare tutti quelli che ci hanno accompagnato fino a qui, tutti coloro che hanno assistito ai nostri cambiamenti, alle nostre frustrazioni ed alle nostre esaltazioni, dentro e fuori dal terreno di gioco. Tutti quelli che sono stati al nostro fianco e ci hanno aiutato a crescere e a migliorare. Tutti quelli che ci hanno fatto ridere e sorridere, tutti quelli che ci hanno dato una mano……e a volte una spalla quando ne avevamo bisogno.
Tutti coloro che hanno sopportato gli sfoghi e le sceneggiate della Cinzia, che hanno capito la tranquillità della Erica e l’apparente freddezza della Barbara….
Sarebbe brutto e certamente impopolare fare nomi, perché la nostra forza quest’anno è stato il gruppo, un gruppo in cui ognuno aveva la sua parte: il neurone di Lollo, i pianti di Tommaso, la serenità di Luca, il camion di Antonio, le filosofie di Lorenzo, la grinta della Bea, la tranquillità di Di Silvestre, i “posso” di Alvise, le corse di Zaffa, la compostezza del Presidente, i canti di papà Mazzucato, i dolci di mamma Gallocchio…un anno in cui tutti hanno dato molto di se stessi, a volte solo in un breve sguardo, senza bisogno di parole, come a dire “ci siamo anche noi qui adesso”.
Quest’anno è stato l’anno della forza di un gruppo in cui forse nessuno credeva, troppo piccoli fisicamente, indisciplinati, polemici e forse per questo il risultato è ancora più sorprendente. Peccando un po’ di vanità ci riconosciamo solo un piccolo merito: l’aver capito che a volte assecondare l'anarchia di una squadra di artisti porta a dei risultati, e così avervi lasciati liberi di giocare il vostro rugby, fantasioso ma efficace.
Quindi GRAZIE a tutti coloro che hanno accompagnato in questo cammino, ma prima di tutto GRAZIE a voi ragazzi perché per noi essere state le vostre allenatrici quest’anno è stato sempre e comunque motivo di grande orgoglio….…Grazie a tutti e ARRIVEDERCI, con la speranza che, anche se tempo passerà le emozioni provate quest’anno faranno sempre parte dei vostri e dei nostri ricordi più belli.
Cinzia, Barbara, Erika….
Ci ho provato una volta, e ho scritto la lettera che segue ai ragazzi della mia squadra che passavano di categoria, e che quindi non sarebbero stati più "miei" dopo un po' di anni passati assieme.
Quando cominci ad allenare un gruppo di ragazzini, a volte impertinenti, a volte sfrontati, a volte dolcissimi è come iniziare una storia d'amore, devi impegnarti, lavorare metterti a disposizione dell'altro. QUeste righe volevano condensare questa strana storia d'amore che a volte lega degli allenatori agli atleti,, non so se ci siamo riuscite...
Siamo a giugno…e nessuno di noi credo pensasse, quando ci siamo visti quel giorno di settembre che sembra lontano anni luce, che quello che stava per cominciare era un anno per certi versi indimenticabile.
Ed ora che siamo alla fine di quest’avventura ci sembra giusto ringraziare tutti quelli che ci hanno accompagnato fino a qui, tutti coloro che hanno assistito ai nostri cambiamenti, alle nostre frustrazioni ed alle nostre esaltazioni, dentro e fuori dal terreno di gioco. Tutti quelli che sono stati al nostro fianco e ci hanno aiutato a crescere e a migliorare. Tutti quelli che ci hanno fatto ridere e sorridere, tutti quelli che ci hanno dato una mano……e a volte una spalla quando ne avevamo bisogno.
Tutti coloro che hanno sopportato gli sfoghi e le sceneggiate della Cinzia, che hanno capito la tranquillità della Erica e l’apparente freddezza della Barbara….
Sarebbe brutto e certamente impopolare fare nomi, perché la nostra forza quest’anno è stato il gruppo, un gruppo in cui ognuno aveva la sua parte: il neurone di Lollo, i pianti di Tommaso, la serenità di Luca, il camion di Antonio, le filosofie di Lorenzo, la grinta della Bea, la tranquillità di Di Silvestre, i “posso” di Alvise, le corse di Zaffa, la compostezza del Presidente, i canti di papà Mazzucato, i dolci di mamma Gallocchio…un anno in cui tutti hanno dato molto di se stessi, a volte solo in un breve sguardo, senza bisogno di parole, come a dire “ci siamo anche noi qui adesso”.
Quest’anno è stato l’anno della forza di un gruppo in cui forse nessuno credeva, troppo piccoli fisicamente, indisciplinati, polemici e forse per questo il risultato è ancora più sorprendente. Peccando un po’ di vanità ci riconosciamo solo un piccolo merito: l’aver capito che a volte assecondare l'anarchia di una squadra di artisti porta a dei risultati, e così avervi lasciati liberi di giocare il vostro rugby, fantasioso ma efficace.
Quindi GRAZIE a tutti coloro che hanno accompagnato in questo cammino, ma prima di tutto GRAZIE a voi ragazzi perché per noi essere state le vostre allenatrici quest’anno è stato sempre e comunque motivo di grande orgoglio….…Grazie a tutti e ARRIVEDERCI, con la speranza che, anche se tempo passerà le emozioni provate quest’anno faranno sempre parte dei vostri e dei nostri ricordi più belli.
Cinzia, Barbara, Erika….
Non è forte colui che non cade mai, ma colui che cadendo si rialza sempre.
W. Goethe,
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RE: Storieovali
Cinzia, molto interessante. Tecnicamente questo non è un racconto, si potrebbe anche buttare su così, ma a me piacerebbe di più se tu ci raccontassi qualcosa di più di questi ragazzi. Parti dall'inizio o da un certo punto, mettici un paio di episodi, qualcosa dei tuoi pensieri e sentimenti e secondo me ci siamo, anche se magari c'è da lavorarci un po'. se serve ti do una mano facendo un po' di editing. Fammi sapere. L'indirizzo è storieovali@maidiremeta.it . Ciao.
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RE: Storieovali
Pare che avremo un racconto anche da un'altra delle firme storiche del sito. Attendere fiduciosi.
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RE: Storieovali
Ricordo l'indirizzo a cui mandare, che qui non avevo ancora riportato, anche se l'ho messo in giro qualche volta. storieovali@maidiremeta.it
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RE: Storieovali
La storia di un sogno…..
Nel Maggio 2005 alcuni malintenzionati si ritrovano con un uovo di dinosauro…..
No non è una favola:
Siamo nel Maggio del 2005 a Tortoreto Lido, alcuni amici, con un interesse comune IL RUGBY si ritrovano presso il vecchio campo sportivo di questo paese, senza illuminazione, buio pesto no si vedeva a due metri.
Ma i tre amici si passavano il pallone come in tutti gli allenamenti di questo fantastico sport.
Da lì a poco si decise di cercare nuovi adepti….. e questi arrivarono……..l’amico dell’amico dell’amico, il cugino del cugino dell’amico, il collega, il fratello di….
A fine Maggio dello stesso anno la Prima Partita su quel campo, mischiando giocatori di squadre di serie C ( San Benedetto e Teramo ).
Un folto Pubblico era accorso.
Tanti del pubblico vollero provare. Provarono e divennero portavoce di un bellissimo gruppo.
A Settembre 2005 nasce a tutti gli effetti il RUGBY CLUB TORTORETO , società sportiva dilettantistica,che nello stesso mese si affilia alla F.I.R.
Consapevoli che tutto questo non si sarebbe ottenuto se il Comune, il Sindaco, l’Assessore allo Sport e anche i cugini del calcio non ci avessero dato la possibilità di iniziare.
Le amichevoli si susseguono contro il Old Pescara Rugby, contro il Amatori Teramo, contro il Rugby club San benedetto, contro il Namau Roma e questo sogno diventa più che una realtà......
dopo questa lettera del presidente abbiamo incontrato mille difficolta,mille nemici e altrettanti amici.
andnado anti coquistando quel po che ti viene concesso,mettendo tutto indispensa senza psrechera niente il sogno e' diventato realta'.
oggi stesso giocheranno la prima partita i bambini dell'U9 e dell u11,ieri sera abbiamo riempito la carta per l'iscrizione al campionato di serie C.
senza farla lunga e' stata dura me c'e' l abbiamo fatta!
Nel Maggio 2005 alcuni malintenzionati si ritrovano con un uovo di dinosauro…..
No non è una favola:
Siamo nel Maggio del 2005 a Tortoreto Lido, alcuni amici, con un interesse comune IL RUGBY si ritrovano presso il vecchio campo sportivo di questo paese, senza illuminazione, buio pesto no si vedeva a due metri.
Ma i tre amici si passavano il pallone come in tutti gli allenamenti di questo fantastico sport.
Da lì a poco si decise di cercare nuovi adepti….. e questi arrivarono……..l’amico dell’amico dell’amico, il cugino del cugino dell’amico, il collega, il fratello di….
A fine Maggio dello stesso anno la Prima Partita su quel campo, mischiando giocatori di squadre di serie C ( San Benedetto e Teramo ).
Un folto Pubblico era accorso.
Tanti del pubblico vollero provare. Provarono e divennero portavoce di un bellissimo gruppo.
A Settembre 2005 nasce a tutti gli effetti il RUGBY CLUB TORTORETO , società sportiva dilettantistica,che nello stesso mese si affilia alla F.I.R.
Consapevoli che tutto questo non si sarebbe ottenuto se il Comune, il Sindaco, l’Assessore allo Sport e anche i cugini del calcio non ci avessero dato la possibilità di iniziare.
Le amichevoli si susseguono contro il Old Pescara Rugby, contro il Amatori Teramo, contro il Rugby club San benedetto, contro il Namau Roma e questo sogno diventa più che una realtà......
dopo questa lettera del presidente abbiamo incontrato mille difficolta,mille nemici e altrettanti amici.
andnado anti coquistando quel po che ti viene concesso,mettendo tutto indispensa senza psrechera niente il sogno e' diventato realta'.
oggi stesso giocheranno la prima partita i bambini dell'U9 e dell u11,ieri sera abbiamo riempito la carta per l'iscrizione al campionato di serie C.
senza farla lunga e' stata dura me c'e' l abbiamo fatta!