nazionale tutta italiana o zeppa di stranieri?

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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Messaggio da - »

propongo un sondaggio:
<BR>secondo voi sarebbe meglio una nazionale tutta italiana o una nazionale magari più forte ma zeppa di stranieri?
<BR>io sono per la nazionale tutta italiana
Thed
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Messaggio da Thed »

Per me non è neanche da chiedere.
<BR>
<BR><!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE> io sono per la nazionale tutta italiana </BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>Assolutamente d\'accordo
Dawnlight
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Messaggio da Dawnlight »

Io sono per una Nazionale che si senta italiana...alla fine, come il rugby insegna, è lo spirito che permette ad una Nazionale di essere tale no?
<BR>
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Giandolmen
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Messaggio da Giandolmen »

E na via di mezzo?
<BR>
<BR>Giandolmen
billingham
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Messaggio da billingham »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 02-11-2004 alle ore 12:34, Giandolmen wrote:
<BR>E na via di mezzo?
<BR>
<BR>Giandolmen
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>quoto! anche se senso mi odierà perchè dico \"quoto\"
Segui ovunque i Cariparmi azzurri!!! - Ich bin ein Orqueriaren

Invece di farmi un busto ed esporlo a Murrayfield, mi impaglieranno e mi appenderanno in una taverna (Roy Laidlaw)

Er tacce è robbba da froci (Jimmy Er Fregna)
yeti
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Messaggio da yeti »

Ricordo una vecchia battuta di un comico una ventina di anni fa:
<BR>\"Ordine di classifica della discesa libera di Kitzbühel: lo svizzero Silvano Meli vince davanti agli italiani Planck, Stricker, Bieler, Gros e Nöckler\".
<BR>
<BR>G.
<BR>
sbnmiky
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Messaggio da sbnmiky »

concordo con Dawnlight: l\'importante e\' che i 22 in campo si sentano orgogliosi di giocare per quella maglia, che poi non siano nati o non abbiano il passaporto italiano credo che non sia importante.
<BR>
<BR>Credo che sia ora di farla finita con queste questioni, altrimenti si torna indietro nella storia di 2000 anni fa: oggi come oggi, visto che esiste la nazionale azzurra, io vi farei giocare chi vuole, non importa da dove venga, l\'importante e\' che dia un serio contributo alla squadra e basta.
<BR>
<BR>miky
<BR>
Peruperu
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Messaggio da Peruperu »

Come può un argetino, neo zelandese, rumeno e via di seguito sentirsi ITALIANO?
<BR>
<BR>Io se giocassi per una nazionale che sò ... l\'Uruguai ad esempio, gioco in Uruguai ma sono italiana, mi chiamano nella nazionale Uruguaiana , magari in una partita proprio contro l\'Italia, io non mi sento Uruguaiana, come è possibile sentirsi di un colore se il cuore in fondo è di un\'altro colore?
<BR>
<BR>Non ci credo, mi dispiace che quelli che giocano nella nostra nazionale si sentano italiani, con tutto il mio cuore non ci credo, giocano perchè sono alle dipendenze dell\'Italia, perchè li paghiamo per stare li e perchè ci tengono anche a fare bella figura, ma volete mettere l\'orgoglio del più italiano che gioca a rugby per la SUA Nazionale, magari perde, ma le lacrime a fine partita sono vere sono genuine.
<BR>
<BR>Mi dispiace di essere così scettica, ma lo dico per esperienze avute con giocatori stranieri nelle società italiane.
<BR>
<BR>Non saranno tutti così lo sò, ma voglio i miei connazionali a cantare con la mano sul cuore, non è colpa degli stranieri loro giocano e magari ci mettono l\'anima per giocare bene con la nostra maglia, ecco ... appunto ......L\'ANIMA NON IL CUORE!!!!
<BR>
<BR>
<BR>
Se non puoi convincerli .......... CONFONDILI!!!!!!!!!
bogi
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Messaggio da bogi »

Ok Peruperu, cosa significa essere Italiani ?
<BR>Sarò più esplicito, quando una persona puà dirsi Italiana e quando no ?
<BR>Sergio Parisse è nato in Argentina da genitori Italiani e per un caso fortuito non gioca con i Pumas (praticamente è stato prelevato di peso e fatto giocare per l\'Italia ad un mondiale giovanile)
<BR>E\' Italiano oppure nò ?
<BR>Paul Derbyshire è un giovanotto che frequenta le nazionali giovanili italiane, è nato in Itaqlia da genitori Inglesi, E\' Italiano oppure nò ?
<BR>Alex Stoica è nato in Romania , si è trasferito in italia giovanissimo ed ha iniziato a giocare in Italia, E\' Italiano oppure nò ?
<BR>Gert Peens ha diritto alla nazionalità italiana per avere sposato una ragazza Italiana, E\' Italiano oppore nò ?
<BR>Potrei andare avanti per ore con esempi simili;
<BR>Come si misura l\'Italianità di una persona,perchè mi pare evidente che qui si parla non di equiparati si o equiparati no, si discute proprio dell\'Italianità o meno di una persona.
<BR>Allora, comesi fà ?
<BR>E po la domanda successiva è , ma ha senso misurare l\'italianità o l\'Argentinità, o la Francesità ?
<BR>
yeti
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Messaggio da yeti »

Già PeruPeru, per non parlare del disgusto di essere italiani.
<BR>Sarò antinazionalista, ma a me tutta questa \"retorica di stato\" mi sta indigesta. Non ha senso essere fieri di essere italiani, esattamente come non ha senso dire \"Che schifo. Sono italiano\". Allora chi era cambogiano al tempo dei Khmer Rossi doveva suicidarsi, se già non lo avevano ammazzato?
<BR>Uno è italiano, tedesco, brasiliano, cinese mica perchè se lo sceglie. Ci nasci così. Essere di una nazionalità significa essere impregnato di un certo tipo di cultura e di una certa mentalità che ti ha plasmato fino nel più minimo dei comportamenti dal primo secondo che sei uscito dal\'utero. Non c\'è nè da esserne fieri, nè da lamentarsi. Uno può anche non sentirsi italiano, ma padano, come dice qualcuno. Sta di fatto che italiano lo è, perchè si comporta (in senso molto ampio) come 56 milioni di persone che lo circondano, ne condivide lingua, modi di fare, abitudini, aria che respira, leggi, doveri (con qualche dubbio legittimo) e diritti.
<BR>Se la mettiamo così, sul fattore nascita e cultura cioè, allora gli italiani nati e cresciuti in Australia sono italiani? Hanno vissuto in un altro mondo, quello di matrice anglosassone. Manco sanno cos\'è la soppressata, magari. E i russi, figli o nipoti di famiglia tedesca stanziati sul Volga che hanno ottenuto il diritto di cittadinanza sono tedeschi? Ne ho conosciuti che parlano perfettamente il tedesco, ma ragionano e pensano come russi. Eppure loro sono tedeschi, ma i figli di italiani e turchi di terza generazione che a malapena sanno dire \"buongiorno\" nella loro lingua e che non hanno mai messo piede in Italia o in Turchia, questi no.
<BR>Poi c\'è un altro problema: il sentimento di nazionalità va al di là del sentirsi appartenente o meno ad un luogo? Dopo 8 anni qui in Germania è molto più importante per me il Saarland del Trentino o del Molise. Non me ne frega un c4$$o che il Molise e il Trentino siano italiani. Ma allo stesso modo non me ne frega un c4$$o di Amburgo. Mai stato. Cos\'è Amburgo? Non significano nulla per me. Se per assurdo mi chiedessero di premere obbligatoriamente e senza scampo su un bottone a scelta per far sprofondare il Saarland o il Trentino non esiterei un secondo (non me ne vogliano i trentini. E\' solo un assurdo). Questo non significa che sono diventato tedesco o che non sono più italiano. Sono italiano punto e basta. E questo anche se io continuo a vantarmi delle mie origini liguri. Ma se la mettiamo sul \"sentirsi\" allora il rischio è questo: di \"sentirsi\" legati ad un luogo più di quanto lo siano altri luoghi della tua terra d\'origine che tu manco conosci. Perchè ci stai bene, perché conosci la gente, perchè sei entrato in un tessuto sociale e culturale che hai imparato a condividere e ad apprezzare, pur conoscendone anche gli aspetti negativi. E\' un concetto di \"cittadinanza\" più ampio, inevitabile in un momento come questo in cui i confini sono diventati molto più \"fluidi\".
<BR>Per tornare al discorso degli stranieri in nazionale: in una certa prospettiva dunque, gli stranieri come Dominguez, Franchino Properzi, i fratelli Cutitta, Christian Stoica, i Persico, Marcello Fiasconaro e altri (ricordo per esempio che Sergio Parisse, pur se di padre abruzzese a tutti noi noto, è nato e cresciuto in Argentina. Ha messo piede in Italia stabilmente solo pochi anni fa) possono sentirsi \"italiani\" più di quanto lo siano i leghisti, ed avere maggior diritto di giocare in nazionale di chi, pur essendo italiano, \"sputa\" sulla bandiera, ma continua a giocarci per gli stessi motivi opportunistici che spingono uno straniero a farlo. Con la differenza che uno straniero magari sviluppa un sentimento di gratitudine e rispetto per la terra che lo ha accolto che spesso agli indigeni è del tutto sconosciuto.
<BR>La questione è sottile: esiste una nazionalità regolata dal diritto (io fra due anni, anzi, adesso, posso diventare cittadino tedesco: questo non cancella nulla della mia italianità), una nazionalità di
<BR>nascita (sei nato da genitori italiani) e una nazionalità di \"cultura\" (ricordo due ragazzi nigeriani che una ventina d\'anni fa parteciparono ai campionati italiani per regione di atletica. Erano del Veneto e parlavano dialetto con i loro compagni di squadra).
<BR>Il problema è di facile discrimine quando hai a che fare con un neozelandese o un sudafricano che arriva qui a 28 anni. Ma prendiamo Dominici: francese o italiano? Perchè se diciamo francese, allora c\'è il rischio serio che Parisse sia argentino, nonostante il papà, e che Aaron Persico sia neozelandese. Se diciamo italiano....beh, allora chiunque può esserlo, no?
<BR>Questo non significa che vogliamo tutti gli stranieri possibili e immaginabili.
<BR>Semplicemente evitiamo di fare di tutta l\'erba un fascio e di analizzare caso per caso. Le generalizzazioni non hanno mai fatto bene a nessuno.
<BR>
<BR>G.
Paolo_da_Cannaregio
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Messaggio da Paolo_da_Cannaregio »

yetazzo, io lo ripeto, ti seguirei ovunque.
<BR>
<BR>però aggiungerei una cosa: il sentirsi parte di una cultura, di una società, di uno stato, è solo una percentuale dell\'appartenenza.
<BR>
<BR>un\'altra percentuale (che varia da persona a persona) dipende da come gli altri ti riconoscono. siamo esseri sociali costantemente immersi in una società: abbiamo bisogno di riconoscerci negli altri.
<BR>
<BR>se uno nasce a Venezia, cresce in Trentino (prima dello sprofondamento), poi emigra in Toscana, di che sapore è?
<BR>dipende da come lo riconoscono gli altri? o da come si sente?
<BR>
<BR>nel momento in cui ho indossato delle magliette colorate per giocare con altre persone, ebbene quelle persone erano la mia patria, i miei connazionali, la mia casa e la mia terra.
<BR>
<BR>
AquilanteDaNorcia
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Messaggio da AquilanteDaNorcia »

Secondo me dimenticate che le competizioni rugbistiche più importanti sono tali perché riservate a squadre nazionali; la loro bellezza e la loro fama derivano da quello stesso concetto di \'nazionalità\' che sembrate considerare estremamente relativo. Penso sia una specie di paradosso: trovate ingiusto porre rigidi criteri di ammissione a squadre che amate più delle altre proprio perché fondate su quei criteri.
Peruperu
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Messaggio da Peruperu »

Caro Yeti
<BR>io infatti ho detto che non è valido per tutti il discorso che ho fatto, se leggi bene ho detto che non è per tutti così!
<BR>Non ho fatto nomi, e su molti di quelli che hai nominato sono d\'accordo con te, ma su altri ho i miei dubbi .......................
<BR>
<BR>E poi che male c\'è ad essere orgogliosi di essere italiani?
<BR>
<BR>Io sono inc..... con una politica che non premia i giocatori di casa, che cerca sempre altrove le risorse, che non premia chi secondo me starebbe bene e figurerebbe bene in Nazionale.
<BR>Io a parità di preparazione atletica preferirei far giocare un ROSSI piutosto che un MILLER (sono cognomi presi a caso) e di ROSSI bravi in Italia ce ne sono.
<BR>
<BR>sbnmiky se in nazionale italiana vuoi far giocare tutti, chiunque abbia voglia di mettere quella maglia, va bene ma non chiamiamola più ITALIA però!
<BR>
<BR>Conosco 3 ragazzi che sono stati messi da parte dalla nazionale per preferire diciamo \"non-italiani di nascita\" e ti assicuro che si sono sentiti male e non volevano più giocare, infatti non hanno risposto alle successive convocazioni perchè delusi.
<BR>
Se non puoi convincerli .......... CONFONDILI!!!!!!!!!
yeti
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Messaggio da yeti »

Aquilante, il paradosso deriva dal fatto che, come ho provato a spiegare in 12.347,26 righe, il concetto di \"nazionalità applicata\" è estremamente \"ambiguo\" e dotato di molte sfaccettature. Soprattutto oggi. Ognuno se lo vive come può.
<BR>
<BR>PeruPeru: il mio era un discorso generico-filosofico (quindi sostanzialmente inutile) sul problema di \"nazionalità\". Ciò che ho scritto non è stato per criticare le tue posizioni. Ho preso spunto e ho scritto. In realtà potremmo essere d\'accordo su vari punti.
<BR>Su uno però sono un po\' perplesso, e cioé su quei tre giocatori.
<BR>Io non li conosco e non so se siano più o meno bravi di altri. Ma se sono rimasti delusi per non essere stati convocati allora pensavano di essere migliori. Pensare di essere migliori di altri non è un buon punto di partenza per migliorarsi. Anche perchè chi lo dice che sei il migliore? Lo dici tu? Se le convocazioni le facessero i giocatori, ogni giocatore convocherebbe se stesso. Perchè ovviamente ognuno è convinto di essere il migliore nel suo ruolo. Questione di umiltà. Dote rara. Se poi alle convocazioni successive non hanno risposto, beh, affari loro. Potranno andare al Flaminio a cantare l\'inno con la mano sul cuore e quando l\'inno dirà \"L\'Italia chiamò\" invece di urlare un bel \"SI\" potranno urlare un bellissimo e delusissimo \"NO\". Io di italiani così ne faccio a meno, grazie.
<BR>E preferisco un certo Philipps, da tutti molto bistrattato. Certo non era un fuoriclasse. Un onesto muratore che si è sempre fatto il mazzo per la nazionale (nazionale che da quando non ci sono lui e Pez fa molte meno mete). Messo da parte, giustamente per Parisse, spesso neanche chiamato come riserva. Portato ai mondiali. Fa meta alla sua ex-nazione. Tornato in Italia, rimesso da parte. Beh, viva Philipps, dico io. Per quello che ha fatto. Senza tante storie e menate.
<BR>
<BR>G.
<BR>
<BR>
<BR>P.s. Io lavoro in Germania. C\'è qualcuno qui che, a fronte della crescente disoccupazione, comincia a dire che in fondo non bisognerebbe dare lavoro agli stranieri, ma ai tedeschi. E che in fondo un tedesco può insegnare italiano come un italiano, anzi, meglio!!! Perchè siccome l\'ha dovuto imparare a sua volta l\'italiano conosce meglio di un italiano le difficoltà e i problemi degli studenti, perchè li ha avuti anche lui.
<BR>Vedi, PeruPeru, come si fa presto a cominciare certi discorsi, a motivarli in maniera \"strana\" e a renderli pericolosi?
<BR>
Peruperu
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Messaggio da Peruperu »

Yeti non iniziare un discorso sul razzismo perchè io non l\'ho fatto e non ho detto di essere razzista ne tantomeno le mie parole indicavano questo raggionamento,
<BR>
<BR>
<BR>........ anche io volevo la velina italiana ed invece hanno scelto una che parla russo e non capisce l\'italiano, ma chissene frega delle veline io non parlo di razzismo...............
<BR>
<BR>se nelle squadre di seria a -b- c- ci sono stranieri che possono aiutare mi stà bene, mi sta bene fare una squadra che in campo parla argentino e che sugli spalti il tifo sia italiano, ma non voglio la nazionale che sembra la legione straniera!
<BR>
<BR>
<BR>In riferimento ai tre ragazzi sappi che sono stati convocati sempre nelle selezioni e poi preferiti ad argentini, è questo quello di cui dobbiamo avere paura caro Yeti del disamore e delle delusioni dei Notri ragazzi, che prima o poi si romperannole p.. di farsi un c... tanto per giocare e poi essere messi da parte per chi non conosce nemmeno il nostro inno nazionale.
<BR>
<BR>Tu sicuramente sei un bravo giocatore, se ti avessero convocato nelle selezioni per la Nazionale Italiana e poi ti avessero detto i\"n nazionale non giochi tu ma un certo PINCOPALLINO della Nuova zelanda\" non ti sarebbe roduto un pochino?
<BR>
<BR>Sii sincero Yeti io credo di si!
Se non puoi convincerli .......... CONFONDILI!!!!!!!!!
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