Doping in nazionale
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sean79
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la definizione di doping sportivo implica l'assunzione di sostanze che mettano a SERIO RISCHIO LA SALUTE DELL'ATLETA durante la performance sportiva ( poi se uno mi muore di infarto perchè sniffa prima della partita o di un allenamento mi immagino già i mille forum aperti ma come non controllavano? ). Tra l'altro la cocaina non è come la cannabis..nel sangue i suoi metaboliti ci restano molto poco in circolo dopo l'assunzione..
Finally I'm back between waves and mountains;)
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Mirta
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Il 7% è il minimo che un mashio adulto può avere di massa grassa... Va bene essere dotati di natura ma qui si esagera un po'valmarani ha scritto:«Sebastien è alto 194 cm, pesa 106 kg e ha solo il 7% di massa grassa - spiega il guru Jacques Brunel -. Non lo si può paragonare a nessun altro».
15 anni fa esempi di questo genere non esistevano...
http://209.85.135.104/search?q=cache:9w ... cd=1&gl=it
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Mirta
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Tutto giustosean79 ha scritto:la definizione di doping sportivo implica l'assunzione di sostanze che mettano a SERIO RISCHIO LA SALUTE DELL'ATLETA durante la performance sportiva ( poi se uno mi muore di infarto perchè sniffa prima della partita o di un allenamento mi immagino già i mille forum aperti ma come non controllavano? ). Tra l'altro la cocaina non è come la cannabis..nel sangue i suoi metaboliti ci restano molto poco in circolo dopo l'assunzione..
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Flor
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In compenso nessun caso di doping ai mondiali:
Rugby, Mondiali: Controlli negativi
Eurosport | gio, ott 11, 16:43
Nessun caso di doping, almeno finora, per i Mondiali di rugby. Lo ha fatto sapere la federazione internazionale (Irb) diffondendo i dati raccolti fino ad oggi. Nel corso delle competizioni sono stati effettuati 176 test sulle urine, risultati tutti negativi.
Rugby, Mondiali: Controlli negativi
Eurosport | gio, ott 11, 16:43
Nessun caso di doping, almeno finora, per i Mondiali di rugby. Lo ha fatto sapere la federazione internazionale (Irb) diffondendo i dati raccolti fino ad oggi. Nel corso delle competizioni sono stati effettuati 176 test sulle urine, risultati tutti negativi.
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Mirta
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Da AIR
Un cocktail di cocaina e cannabinoidi nelle urine di un rugbista avrebbe fatto scattare l'esclusione dal Mondiale francese di un atleta italiano, ma non ci sarà per lui nessuna azione disciplinare. La notizia dovrebbe portare l'atleta alla ribalta e alla convocazione alla Procura antidoping se non fosse un caso particolare. Vediamo i fatti.
LA CRONACA In vista del Mondiale in Francia, il c.t. Berbizier convoca 40 giocatori in Val d'Aosta per uno stage, al termine solo 30 restano nel gruppo. Nel frattempo ai 40 il Coni ha provveduto a fare test antidoping, ma per le regole della Wada cocaina e cannabinoidi non vengono cercati: sono test ut of competition (fuori gara) e per la Wada cocaina e cannabinoidi non sono sanzionabili fuori gara. Dei 30 rimasti, uno si infortuna e viene sostituito. A questo punto la Federugby decide dei test «interni» sul sangue e sulle urine dei giocatori che vengono inviati a un laboratorio privato di Milano. Il medico sociale scopre delle alterazioni «sospette» in uno di questi test e - di comune accordo con il c.t. - l'atleta viene rispedito a casa.
LA DENUNCIA Finora, essendo un test «personale» e non ufficiale, era prevalsa la privacy, poi qualche gola profonda ha fatto uscire la notizia. La Procura antidoping si attiverà, ma il rugbista non rischia nulla. E' solo probabile che venga inserito in un elenco di atleti da «monitorare» con attenzione durante la stagione.
In questo caso non saranno controlli a sorpresa, ma controlli in gara. La Federugby dovrà invece giustificare il suo silenzio verso il Coni, ma solo per una questione di «attenzione» sul problema. Resta la giustizia ordinaria che vorrà capire se possa esserci una violazione della legge in materia di stupefacenti.
Sembra che a livello sportivo non rischi nulla, speriamo abbia imparato la lezione (e con lui anche la FIR)
Un cocktail di cocaina e cannabinoidi nelle urine di un rugbista avrebbe fatto scattare l'esclusione dal Mondiale francese di un atleta italiano, ma non ci sarà per lui nessuna azione disciplinare. La notizia dovrebbe portare l'atleta alla ribalta e alla convocazione alla Procura antidoping se non fosse un caso particolare. Vediamo i fatti.
LA CRONACA In vista del Mondiale in Francia, il c.t. Berbizier convoca 40 giocatori in Val d'Aosta per uno stage, al termine solo 30 restano nel gruppo. Nel frattempo ai 40 il Coni ha provveduto a fare test antidoping, ma per le regole della Wada cocaina e cannabinoidi non vengono cercati: sono test ut of competition (fuori gara) e per la Wada cocaina e cannabinoidi non sono sanzionabili fuori gara. Dei 30 rimasti, uno si infortuna e viene sostituito. A questo punto la Federugby decide dei test «interni» sul sangue e sulle urine dei giocatori che vengono inviati a un laboratorio privato di Milano. Il medico sociale scopre delle alterazioni «sospette» in uno di questi test e - di comune accordo con il c.t. - l'atleta viene rispedito a casa.
LA DENUNCIA Finora, essendo un test «personale» e non ufficiale, era prevalsa la privacy, poi qualche gola profonda ha fatto uscire la notizia. La Procura antidoping si attiverà, ma il rugbista non rischia nulla. E' solo probabile che venga inserito in un elenco di atleti da «monitorare» con attenzione durante la stagione.
In questo caso non saranno controlli a sorpresa, ma controlli in gara. La Federugby dovrà invece giustificare il suo silenzio verso il Coni, ma solo per una questione di «attenzione» sul problema. Resta la giustizia ordinaria che vorrà capire se possa esserci una violazione della legge in materia di stupefacenti.
Sembra che a livello sportivo non rischi nulla, speriamo abbia imparato la lezione (e con lui anche la FIR)
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Mirta
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Li facessero sul sangue sarebbe meglio...Flor ha scritto:In compenso nessun caso di doping ai mondiali:
Rugby, Mondiali: Controlli negativi
Eurosport | gio, ott 11, 16:43
Nessun caso di doping, almeno finora, per i Mondiali di rugby. Lo ha fatto sapere la federazione internazionale (Irb) diffondendo i dati raccolti fino ad oggi. Nel corso delle competizioni sono stati effettuati 176 test sulle urine, risultati tutti negativi.
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valmarani
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belvolady
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Straquoto...dovrebbero essere la prassi in tutti gli sport di "fatica"valmarani ha scritto:Mirta, dovrebbero farli incorciati URINE e SANGUE come nel ciclismo...e allora vedresti quanti ne salterebbero fuori..
Sometimes you put walls up not to keep people out, but to see who cares enough to break them down.
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marcomarchi
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Sean, solo per chiarire... quando mi sono definito liberale (in questo topic a pag. 2), non intendevo in senso politico, bensi´come filosofia di vita. Non mi considero affatto libertario (che e´invece una parola puramente politica....creata solo perche´ "liberale" era gia´occupata in politica da chi di liberale aveva poco o niente). Detto questo, e rimarcando nuovamente che la salute di questo ragazzo e´sua, e ha il diritto di farne cio´che vuole, cio´che contestavo ieri sera era questo modo irritante di discutere il fatto, (almeno in quel momento....) di voler sapere a tutti i costi chi era il "mostro", un modo che mi ricorda molto le piccole chiacchere da comare di paese...tutto qui. La federazione e´stata legittima nel mandarlo a casa, anche se mi sembra chiaro che il fatto non ha niente a che fare con il doping vero. Il ragazzo era gia´ in vacanza (non essendo stato incluso nella lista dei trenta) ed e´stato richiamato all´improvviso, se non sbaglio a causa dell´infortunio di Del Fava. Probabilmente nel periodo in cui era a casa, sicuro di non avere piu´impegni sportivi, avra´partecipato a qualche festa (come molti giovani fanno...qualcuno ha rimarcato giustamente qualcosa riguardo a quanti giovani girino nella pianura padana il sabato sera nelle stesse condizioni) si e´fatto un paio di spinelli o che so io, e cosi´nel momento in cui e´stato richiamato e´risultato positivo al controllo. Non posso pensare ad altro che a questo. La cosa sarebbe potuta chiudersi molto meglio con un po´di flessibilita´assodato che l´aver assunto cannabis o anche cocaina, non era da collegarsi al miglioramento di una prestazione sportiva. Chiudo dicendo che cio´che ha fatto Howlett a Londra e´dal mio punto di vista un comportamento morale molto piu´grave, avendo distrutto in stato di ebrezza la macchina di un povero diavolo che non c´entrava niente. E in piu´per cio´che ho letto, con moglie e figli al seguito.... Grande esempio morale!!! Il nostro ragazzo invece non ha fatto del male a nessuno, se non solo a se stesso. Tutto qui. Mi dispiace per lui, moltissimo, probabilmente la sua carriera verra´rovinata, e questo e´un prezzo troppo alto per un po´di cannabis o anche di cocaina, prese in un momento in cui ERA FUORI DI DUBBIO che NON ne avesse fatto uso per scopi sportivi, mentre era a casa sua con la testa gia´in vacanza, e senza pensare di dover dare la sua disponibilita´ a tempo breve per il mondiale. Ma certo....se si fosse presentato al raduno ubriaco fradicio e magari con un sigaro in bocca....... nessuno avrebbe detto una parola.....sean79 ha scritto:a me sembra che ci sia molta ignoranza.. Come ho già detto in passato, la politica antipoding nello sport non ha nulla a che vedere con le visioni libertarie (ancora una volta a molti vedo che nn è chiara la differenza tra liberale e libertario!Come se in Olanda le leggi sul doping non fossero le stesse che da noi!!!!)che è lecito avere riguardo all'uso di droghe! L'uso della marjuana è considerato doping come l'uso della cocaina e come l'uso di un anabolizzante qualsiasi pur se gli effetti sono diversi come anche la gravità delle conseguenze. L'alcol stesso per alcuni sport (sport aeronautici, automobilistici, con motocicli, ginnici, tiro con l’arco, calcio, karatè, pentathlon, lotta, sci, moderno) è considerato a tutti gli effetti doping non per gli effetti performanti che esso può avere,quanto per il fatto che costituisce di fatto un RISCHIO per la salute dell'atleta in primis. Immaginatevi allo stesso livello un giocatore di rugby strafatto di coca o di canne che vada in campo..e ditemi se non costituisca un rischio per la sua salute, quella dei suoi compagni e\o quella degli avversari. Questo non ha nulla a che vedere con le lecitissime posizioni antiproibizioniste (meno contraddittorie delle affermazioni di taluni poltici a parole proibizionisti...ma nei fatti..etc)
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Flor
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Un'atleta di una nazionale si fa portavoce di una nazione, di una maglia e di principi.marcomarchi ha scritto:Sean, solo per chiarire... quando mi sono definito liberale (in questo topic a pag. 2), non intendevo in senso politico, bensi´come filosofia di vita. Non mi considero affatto libertario (che e´invece una parola puramente politica....creata solo perche´ "liberale" era gia´occupata in politica da chi di liberale aveva poco o niente). Detto questo, e rimarcando nuovamente che la salute di questo ragazzo e´sua, e ha il diritto di farne cio´che vuole, cio´che contestavo ieri sera era questo modo irritante di discutere il fatto, (almeno in quel momento....) di voler sapere a tutti i costi chi era il "mostro", un modo che mi ricorda molto le piccole chiacchere da comare di paese...tutto qui. La federazione e´stata legittima nel mandarlo a casa, anche se mi sembra chiaro che il fatto non ha niente a che fare con il doping vero. Il ragazzo era gia´ in vacanza (non essendo stato incluso nella lista dei trenta) ed e´stato richiamato all´improvviso, se non sbaglio a causa dell´infortunio di Del Fava. Probabilmente nel periodo in cui era a casa, sicuro di non avere piu´impegni sportivi, avra´partecipato a qualche festa (come molti giovani fanno...qualcuno ha rimarcato giustamente qualcosa riguardo a quanti giovani girino nella pianura padana il sabato sera nelle stesse condizioni) si e´fatto un paio di spinelli o che so io, e cosi´nel momento in cui e´stato richiamato e´risultato positivo al controllo. Non posso pensare ad altro che a questo. La cosa sarebbe potuta chiudersi molto meglio con un po´di flessibilita´assodato che l´aver assunto cannabis o anche cocaina, non era da collegarsi al miglioramento di una prestazione sportiva. Chiudo dicendo che cio´che ha fatto Howlett a Londra e´dal mio punto di vista un comportamento morale molto piu´grave, avendo distrutto in stato di ebrezza la macchina di un povero diavolo che non c´entrava niente. E in piu´per cio´che ho letto, con moglie e figli al seguito.... Grande esempio morale!!! Il nostro ragazzo invece non ha fatto del male a nessuno, se non solo a se stesso. Tutto qui. Mi dispiace per lui, moltissimo, probabilmente la sua carriera verra´rovinata, e questo e´un prezzo troppo alto per un po´di cannabis o anche di cocaina, prese in un momento in cui ERA FUORI DI DUBBIO che NON ne avesse fatto uso per scopi sportivi, mentre era a casa sua con la testa gia´in vacanza, e senza pensare di dover dare la sua disponibilita´ a tempo breve per il mondiale. Ma certo....se si fosse presentato al raduno ubriaco fradicio e magari con un sigaro in bocca....... nessuno avrebbe detto una parola.....sean79 ha scritto:a me sembra che ci sia molta ignoranza.. Come ho già detto in passato, la politica antipoding nello sport non ha nulla a che vedere con le visioni libertarie (ancora una volta a molti vedo che nn è chiara la differenza tra liberale e libertario!Come se in Olanda le leggi sul doping non fossero le stesse che da noi!!!!)che è lecito avere riguardo all'uso di droghe! L'uso della marjuana è considerato doping come l'uso della cocaina e come l'uso di un anabolizzante qualsiasi pur se gli effetti sono diversi come anche la gravità delle conseguenze. L'alcol stesso per alcuni sport (sport aeronautici, automobilistici, con motocicli, ginnici, tiro con l’arco, calcio, karatè, pentathlon, lotta, sci, moderno) è considerato a tutti gli effetti doping non per gli effetti performanti che esso può avere,quanto per il fatto che costituisce di fatto un RISCHIO per la salute dell'atleta in primis. Immaginatevi allo stesso livello un giocatore di rugby strafatto di coca o di canne che vada in campo..e ditemi se non costituisca un rischio per la sua salute, quella dei suoi compagni e\o quella degli avversari. Questo non ha nulla a che vedere con le lecitissime posizioni antiproibizioniste (meno contraddittorie delle affermazioni di taluni poltici a parole proibizionisti...ma nei fatti..etc)
Nel caso del rugby questi principi sono piu' importanti che negli altri sport, a maggior ragione dopo che questo sport, alla luce della visibilita' che ha acquistato nel corso degli ultimi tempi, e' diventato simbolo di onesta' sportiva, lealta' verso i proprio compagni e degli avversari, sacrificio, fatica etc etc (senza voler essere retorica).
La cocaina e' una sostanza stupefacente. La cannabis anche.
Anche se sei in vacanza rimani un'atleta della tua nazionale (convocato o meno) al cui nome e' legata un'immagine non solo di un individuo, ma di un gruppo di persone sotto la stessa bandiera.
Non c'e' dubbio che il primo a rimetterci e' il poveretto, che e' stato beccato. Paghera' le conseguenze della sua azione gia' solo per il fatto che al suo nome e' collegata questa storia.
La storia che "lo fanno tutti, lo fanno ovunque" peggiora i toni.
Dovremmo avere esempi di persone che scoraggiano questi comportamenti, non che li giustificano e sdoganano.
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Mirta
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Sono d'accordissimo. E sulla storia del Gh non penso sia stato fatto apposta x iniziare dopo i mondiali: il test è stato messo a punto da poco, i laboratori dovranno aggiornarsi e adeguarsivalmarani ha scritto:Mirta, dovrebbero farli incorciati URINE e SANGUE come nel ciclismo...e allora vedresti quanti ne salterebbero fuori..
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marcomarchi
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Si Flor...... sarei d´accordo con il tuo discorso morale, se nel tuo ragionamento fossero incluse anche le dosi massiccie di alcool..... cosi´diciamo che certe droghe assuefanti (alcool) sono considerate per bravi ragazzi degni di essere portavoci di principi e nazione....... mentre altre no.... non mi sembra molto coerente...Flor ha scritto:Un'atleta di una nazionale si fa portavoce di una nazione, di una maglia e di principi.marcomarchi ha scritto:Sean, solo per chiarire... quando mi sono definito liberale (in questo topic a pag. 2), non intendevo in senso politico, bensi´come filosofia di vita. Non mi considero affatto libertario (che e´invece una parola puramente politica....creata solo perche´ "liberale" era gia´occupata in politica da chi di liberale aveva poco o niente). Detto questo, e rimarcando nuovamente che la salute di questo ragazzo e´sua, e ha il diritto di farne cio´che vuole, cio´che contestavo ieri sera era questo modo irritante di discutere il fatto, (almeno in quel momento....) di voler sapere a tutti i costi chi era il "mostro", un modo che mi ricorda molto le piccole chiacchere da comare di paese...tutto qui. La federazione e´stata legittima nel mandarlo a casa, anche se mi sembra chiaro che il fatto non ha niente a che fare con il doping vero. Il ragazzo era gia´ in vacanza (non essendo stato incluso nella lista dei trenta) ed e´stato richiamato all´improvviso, se non sbaglio a causa dell´infortunio di Del Fava. Probabilmente nel periodo in cui era a casa, sicuro di non avere piu´impegni sportivi, avra´partecipato a qualche festa (come molti giovani fanno...qualcuno ha rimarcato giustamente qualcosa riguardo a quanti giovani girino nella pianura padana il sabato sera nelle stesse condizioni) si e´fatto un paio di spinelli o che so io, e cosi´nel momento in cui e´stato richiamato e´risultato positivo al controllo. Non posso pensare ad altro che a questo. La cosa sarebbe potuta chiudersi molto meglio con un po´di flessibilita´assodato che l´aver assunto cannabis o anche cocaina, non era da collegarsi al miglioramento di una prestazione sportiva. Chiudo dicendo che cio´che ha fatto Howlett a Londra e´dal mio punto di vista un comportamento morale molto piu´grave, avendo distrutto in stato di ebrezza la macchina di un povero diavolo che non c´entrava niente. E in piu´per cio´che ho letto, con moglie e figli al seguito.... Grande esempio morale!!! Il nostro ragazzo invece non ha fatto del male a nessuno, se non solo a se stesso. Tutto qui. Mi dispiace per lui, moltissimo, probabilmente la sua carriera verra´rovinata, e questo e´un prezzo troppo alto per un po´di cannabis o anche di cocaina, prese in un momento in cui ERA FUORI DI DUBBIO che NON ne avesse fatto uso per scopi sportivi, mentre era a casa sua con la testa gia´in vacanza, e senza pensare di dover dare la sua disponibilita´ a tempo breve per il mondiale. Ma certo....se si fosse presentato al raduno ubriaco fradicio e magari con un sigaro in bocca....... nessuno avrebbe detto una parola.....sean79 ha scritto:a me sembra che ci sia molta ignoranza.. Come ho già detto in passato, la politica antipoding nello sport non ha nulla a che vedere con le visioni libertarie (ancora una volta a molti vedo che nn è chiara la differenza tra liberale e libertario!Come se in Olanda le leggi sul doping non fossero le stesse che da noi!!!!)che è lecito avere riguardo all'uso di droghe! L'uso della marjuana è considerato doping come l'uso della cocaina e come l'uso di un anabolizzante qualsiasi pur se gli effetti sono diversi come anche la gravità delle conseguenze. L'alcol stesso per alcuni sport (sport aeronautici, automobilistici, con motocicli, ginnici, tiro con l’arco, calcio, karatè, pentathlon, lotta, sci, moderno) è considerato a tutti gli effetti doping non per gli effetti performanti che esso può avere,quanto per il fatto che costituisce di fatto un RISCHIO per la salute dell'atleta in primis. Immaginatevi allo stesso livello un giocatore di rugby strafatto di coca o di canne che vada in campo..e ditemi se non costituisca un rischio per la sua salute, quella dei suoi compagni e\o quella degli avversari. Questo non ha nulla a che vedere con le lecitissime posizioni antiproibizioniste (meno contraddittorie delle affermazioni di taluni poltici a parole proibizionisti...ma nei fatti..etc)
Nel caso del rugby questi principi sono piu' importanti che negli altri sport, a maggior ragione dopo che questo sport, alla luce della visibilita' che ha acquistato nel corso degli ultimi tempi, e' diventato simbolo di onesta' sportiva, lealta' verso i proprio compagni e degli avversari, sacrificio, fatica etc etc (senza voler essere retorica).
La cocaina e' una sostanza stupefacente. La cannabis anche.
Anche se sei in vacanza rimani un'atleta della tua nazionale (convocato o meno) al cui nome e' legata un'immagine non solo di un individuo, ma di un gruppo di persone sotto la stessa bandiera.
Non c'e' dubbio che il primo a rimetterci e' il poveretto, che e' stato beccato. Paghera' le conseguenze della sua azione gia' solo per il fatto che al suo nome e' collegata questa storia.
La storia che "lo fanno tutti, lo fanno ovunque" peggiora i toni.
Dovremmo avere esempi di persone che scoraggiano questi comportamenti, non che li giustificano e sdoganano.
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RUGBY: CASO DOPING AZZURRO; CONI CONVOCA EX SEGRETARIO FIR
(ANSA) - ROMA, 11 OTT - La Procura Antidoping del Coni ha deciso di convocare l'ex segretario della federugby Claudio Perruzza (ha ricevuto da pochi giorni la lettera di trasferimento) per ascoltarlo in merito alla vicenda di un giocatore della nazionale risultato positivo per metaboliti della cannabis ad un controllo. Lo rende noto un comunicato del Coni.
Il test era stato effettuato presso un laboratorio privato di Milano, e disposto dalla stessa Fir.
''L'Ufficio di Procura Antidoping del Coni, presieduto da Ettore Torri - e' scritto nella nota del comitato olimpico -, ha disposto la convocazione del signor Claudio Perruzza per lunedi' 15 ottobre 2007 alle ore 11.00, presso gli uffici dello Stadio Olimpico''. ''Sara' sentito - continua il comunicato - in ordine alla lettera inviata dallo stesso Perruzza al Coni circa presunte violazioni della normativa antidoping da parte di un tesserato della Federazione Italiana Rugby''.
Uhm... un segretario FIR "scaricato", manda una lettera al CONI per segnalare una situazione scabrosa sinora coperta dal suo datore di lavoro... Non sembra anche a voi che potremmo aver trovato la "gola profonda"?
Se è come sembra (e sottolineo "se"), forse la FIR aveva preso una decisione "paternalistica" sulla base delle risultanze di test da lei condotti e senza crisma di ufficialità, aveva punito il giocatore impedendogli di partecipare ai Mondiali e aveva in mente di tutelarlo non divulgando la faccenda. Anche perché, come scrive marcomarchi, non si trattava di doping per aumentare le prestazioni (quello magari, alla luce di quanto si scrive qui, lo faceva in ritiro col GH?), ma della c***ata di uno sciocco ventenne che si sentiva ormai libero da costrizioni e faceva la "bella vita". Ora questo ex-funzionario FIR pare aver divulgato il "fattaccio". Vendetta? O magari dietro c'è ancora altro? La faccenda si fa interessante...
(ANSA) - ROMA, 11 OTT - La Procura Antidoping del Coni ha deciso di convocare l'ex segretario della federugby Claudio Perruzza (ha ricevuto da pochi giorni la lettera di trasferimento) per ascoltarlo in merito alla vicenda di un giocatore della nazionale risultato positivo per metaboliti della cannabis ad un controllo. Lo rende noto un comunicato del Coni.
Il test era stato effettuato presso un laboratorio privato di Milano, e disposto dalla stessa Fir.
''L'Ufficio di Procura Antidoping del Coni, presieduto da Ettore Torri - e' scritto nella nota del comitato olimpico -, ha disposto la convocazione del signor Claudio Perruzza per lunedi' 15 ottobre 2007 alle ore 11.00, presso gli uffici dello Stadio Olimpico''. ''Sara' sentito - continua il comunicato - in ordine alla lettera inviata dallo stesso Perruzza al Coni circa presunte violazioni della normativa antidoping da parte di un tesserato della Federazione Italiana Rugby''.
Uhm... un segretario FIR "scaricato", manda una lettera al CONI per segnalare una situazione scabrosa sinora coperta dal suo datore di lavoro... Non sembra anche a voi che potremmo aver trovato la "gola profonda"?
Se è come sembra (e sottolineo "se"), forse la FIR aveva preso una decisione "paternalistica" sulla base delle risultanze di test da lei condotti e senza crisma di ufficialità, aveva punito il giocatore impedendogli di partecipare ai Mondiali e aveva in mente di tutelarlo non divulgando la faccenda. Anche perché, come scrive marcomarchi, non si trattava di doping per aumentare le prestazioni (quello magari, alla luce di quanto si scrive qui, lo faceva in ritiro col GH?), ma della c***ata di uno sciocco ventenne che si sentiva ormai libero da costrizioni e faceva la "bella vita". Ora questo ex-funzionario FIR pare aver divulgato il "fattaccio". Vendetta? O magari dietro c'è ancora altro? La faccenda si fa interessante...
Peterino
Chi sa fa, chi non sa insegna a fare
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