ellis ha scritto:Il touch è uno sport diverso dal rugby.
Al 100%.
Sono quasi d'accordo con te, diciamo al 99% il Touch e' assolutamente diverso dal Rugby Union, ma e' praticamente uguale al Rugby League per esempio.
Inutile parlare, dovresti provarlo.
ellis ha scritto:
Per una cosa che puoi migliorare giocando a touch, ti disabitui in altre 99, rispetto al rugby classico.......
Al massimo il touch può essere un esercizio specifico da fare durante un allenamento (ma non più di 15 minuti e non ad ogni allenamento !) per sviluppare alcune doti come quella del sostegno, del ripiegamento, della capacità di occupare gli spazi vuoti, del muovere la palla velocemente e, con seppur con delle dovereose precisazioni, anche delle linee di corsa da tenere.
mancano i placcaggi, le fasi di spinta, mischie, moul e ruck.. ci sono corsa, sostegno, incroci, finte, scarti, velocita' e scatto... inutile sindacare, ad ognuno il suo!
ellis ha scritto:
Ma non dimenticate mai che, a parte la difesa, dove è abbastanza evidente che esiste una differenza incredibile, anche per l'attacco ci sono dei problemi a pensare di applicare fedelmente il concetto touch a quello del rugby classico.
La difesa nel touch non insegna a placcare ma sicuramente insegna il riposizionamento, insegna a mantenere l'attenzione sulla propria "fetta di campo" come nel Rugby union, league e a sette.
ellis ha scritto:
Infatti, al mondo di oggi, ormai negli sport di squadra contano le cosiddette letture: senza addentrarmi troppo in questo campo, basti però prendere atto che le letture che si fanno (sia in difesa che in attacco) in una fase di touch sono limitate; infatti io, se ho la palla, so che "basta" che il mio avversario mi tocchi perchè io la perda o comunque debba fermarmi (dipende dalle regole, dal numero dei tentativi per squadra che si dànno, cosa copiata dal football americano, sport che a me piace pochissimo......).
Ma nel rugby classico se io ho la palla, tanto per fare un esempio semplice, spesso posso pensare che posso fare una finta per cercare un buco, magari se vedo che ho il sostegno dei miei ben posizionato; ora la mia finta riesce anche se l'avversario mi tocca ma non mi placca o mi ferma; nel touch invece no.
esattamente, il touch semplifica la situazione del placcaggio rendendo ogni singolo tocco un placcaggio correttamente eseguito.
Se il compagno in sostegno e' abbastanza vicino la situazione che si crea e' perfettamente identica ad un placcaggio piu' riciclo.
Sono azioni semplificate rispetto a quelle reali ma per questo molto piu' veloci e intense.
ellis ha scritto:
Stesso discorso se il difensore temporeggia: nel touch può temporeggiare imbrogliando un po' (perchè per bloccarmi basta che mi tocchi e ciò lo può fare rimanendo in piedi e con un suo impegno fisico relativo) ma nel rugby classico io so che se imbroglia troppo poi non mi prende più, perchè non basta che arrivi su di me, in piedi con due schiaffetti sulla schiena: deve buttarmi giù !!!!
Lo schiaffetto e' uno solo, con una mano non con due e data la larghezza del campo ti assicuro che e' davvero complicato toccare un avversario anche tenendo conto del fatto che la prima fase di ogni fase di attacco (che dura 6 tocchi) assomiglia molto ad una percussione della mischia: avanzo, cerco il contatto, metto per terra ed il mio compagno raccoglie e parte. che vi ricorda?
ellis ha scritto:
Insomma sono situazioni diverse: talolta vanno bene come esercizi, ripeto, perchè si può asserire che per l'attaccante è più difficile giocare, quindi essendoci più difficoltà l'esercizio è "peggior-abituativo" e se ne guadagna.
inutile ripetere i vantaggi dell'allenamento touch, sarebbe bello avere una squadra che provi durante l'estate a giocare al touch con continuita' (ovviamente senza dimenticare il placcaggio ed i gesti tecnici che accompagnano il rugby! il touch e' complementare non sostitutivo del rugby)
ellis ha scritto:
Questa però non è mai una verità assoluta; è come quando al calcio il mister ordina una partitella a due tocchi: ti abitui a stoppare meglio la palla ed ad essere più veloce nei passaggi ma se giochi sempre così ti disabitui a "leggere": non sempre un passaggio è meglio di tenere palla, a nessuno sport; così come non è meglio il contrario; dipemde dalla situazione di gioco.
ehm.. boh.. non conosco il calcio percio' non so cosa sia una partitella a due tocchi...
ellis ha scritto:
E' come quando agli allenamenti si fanno le partitelle senza distinguere i colori delle maglie: io le aborro perchè penso che se non sono più che certo che quello sia un mio compagno, io la palla non gliela passo; ma così facendo magari, non avendo il tempo per distinguere i lineamenti di un viso conosciuto, perdo l'occasione per un buon off-load, che con una maglia uguale alla mia avrei fatto !!!
Effettivamente mi e' capitato spesso di non passare un buon pallone solo perche', coperto di fango, non avevo riconosciuto un compagno con la coda dell'occhio.
Ma queste cose nel touch non succedono, per il meccanismo stesso del gioco le due squadre sono sempre separate tanto che si potrebbe giocare anche con maglie tutte differenti!
ellis ha scritto:
Scusate la lunghezza, ma spero di dar adito ad una discussione costruttiva sull'argomento.
Grazie a te per l'intervento, e' stato bello ed intelligente, credo pero' che siamo andati un bel po' OT... forse ci vorrebbe una sezione apposita, Cicca, mi scuso..
Ciao!