purtroppo..Cane_di_Pavlov ha scritto:Sono gli stessi rugbisti che ripetono fino alla nausea questi concetti, non credi?pinghial ha scritto: io vorrei che la gente a rugby ci venisse a giocare, venisse allo stadio e non che mi fermi per i corrdoi dell'azienda e mi dica ah.. ma tu sì che giochi uno sport pieno di valori.. ah.. già.. proprio vero.. tutti grnadi grossi, in partita vi picchiate e poi giù a bere..
Quelli del rugby: se ne sentiva la mancanza?
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pinghial
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Pinghial, io seguo il rugby da 30 anni più o meno. La fase dell'incazzatura per lo "svilimento" del "nostro amato sport" l'ho ormai passata e metabolizzata... sono effetti collaterali del professionismo: soldi, spettacolo, oriundi, equiparati, libri, TV-spazzatura, isole famose o meno... che ci vuoi fare?
Personalmente il rugby del 2000 che seguo sempre molto volentieri, non mi "acchiappa" nello stesso modo nel quale mi prendeva quello pre-professionismo (sarà anche per l'età), ma non possiamo, per questo, gettare la croce addosso a dei ragazzi che da perfetti sconosciuti ora si godono un po' di notorietà (e cercano comprensibilmente di approffittarsene per quel che possono).
Detto questo dico anche che Lia Capizzi è, oltre che un brava giornalista, una vera donna di rugby (se non l'avete letto leggete il libro di Familiari "Un urlo oltre la meta").
Personalmente il rugby del 2000 che seguo sempre molto volentieri, non mi "acchiappa" nello stesso modo nel quale mi prendeva quello pre-professionismo (sarà anche per l'età), ma non possiamo, per questo, gettare la croce addosso a dei ragazzi che da perfetti sconosciuti ora si godono un po' di notorietà (e cercano comprensibilmente di approffittarsene per quel che possono).
Detto questo dico anche che Lia Capizzi è, oltre che un brava giornalista, una vera donna di rugby (se non l'avete letto leggete il libro di Familiari "Un urlo oltre la meta").
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è vero, però sono veri anche i concetti, quindi va bene parlarne, è giusto sottolineare queste cose che tra le altre rendono il rugby speciale.Cane_di_Pavlov ha scritto:Sono gli stessi rugbisti che ripetono fino alla nausea questi concetti, non credi?pinghial ha scritto: io vorrei che la gente a rugby ci venisse a giocare, venisse allo stadio e non che mi fermi per i corrdoi dell'azienda e mi dica ah.. ma tu sì che giochi uno sport pieno di valori.. ah.. già.. proprio vero.. tutti grnadi grossi, in partita vi picchiate e poi giù a bere..
quello che manca è un'estensione della conoscenza del rugby al di fuori di queste solite 2 cose: come dice pingh, quando cerchi in un discorso di passare da botte e bevute a spiegazione del gioco, non ti caga + nessuno!
Ultima modifica di Emy77 il 26 ott 2007, 10:26, modificato 1 volta in totale.
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Straquoto. Ho conosciuto Lia ai tempi del progetto Congalie e siamo riusciti a coronare un grande sogno soprattutto grazie a Lia che dai microfoni di Radio 2 ci ha permesso di far conoscere il progetto. La sua disponibilità è immensa, domenica che ha il giorno di riposo verrà a Monza a fare da madrina ad un torneo di minirugby solo per il piacere che ha di vivere in questo ambiente.jaco ha scritto: Detto questo dico anche che Lia Capizzi è, oltre che un brava giornalista, una vera donna di rugby (se non l'avete letto leggete il libro di Familiari "Un urlo oltre la meta").
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TANUUUUUU.....MICA CI SARA DEL TENERO?Tanu ha scritto:Straquoto. Ho conosciuto Lia ai tempi del progetto Congalie e siamo riusciti a coronare un grande sogno soprattutto grazie a Lia che dai microfoni di Radio 2 ci ha permesso di far conoscere il progetto. La sua disponibilità è immensa, domenica che ha il giorno di riposo verrà a Monza a fare da madrina ad un torneo di minirugby solo per il piacere che ha di vivere in questo ambiente.jaco ha scritto: Detto questo dico anche che Lia Capizzi è, oltre che un brava giornalista, una vera donna di rugby (se non l'avete letto leggete il libro di Familiari "Un urlo oltre la meta").
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Lia è una amica per cui provo grande affetto e mi spiace leggere qua e su altri forum certe frasi nei suoi confronti. Non è una belloccia senza cervello come la Ventura, che cacchio!Bigio ha scritto:TANUUUUUU.....MICA CI SARA DEL TENERO?Tanu ha scritto:Straquoto. Ho conosciuto Lia ai tempi del progetto Congalie e siamo riusciti a coronare un grande sogno soprattutto grazie a Lia che dai microfoni di Radio 2 ci ha permesso di far conoscere il progetto. La sua disponibilità è immensa, domenica che ha il giorno di riposo verrà a Monza a fare da madrina ad un torneo di minirugby solo per il piacere che ha di vivere in questo ambiente.jaco ha scritto: Detto questo dico anche che Lia Capizzi è, oltre che un brava giornalista, una vera donna di rugby (se non l'avete letto leggete il libro di Familiari "Un urlo oltre la meta").![]()
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Umaga4ever
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Dopo lunga ed esauriente ricerca ecco il risultato:zorrykid ha scritto:al posto di perdere tempo nei forum sportivi, vai su Bol o Wikipedia ed informati sulla scrittrice CapizziUmaga4ever ha scritto:chi ca22o è Lia Capizzi???
Lia Capizzi (vero nome Amelia), giornalista professionista dal 26 febbraio 2001, è nata a Camposampiero (Padova) il 14 giugno 1972, diplomata al Liceo Classico. Tra i suoi hobby sport, sport e ancora sport... soprattutto nuoto (praticato dall’età di 6 anni, anche da agonista... «Perché – dice – è l'unica cosa al mondo che mi rilassa»). Letture (tante) e cinema (film preferito "Film Blu" di Kieslowski) rientrano nel suo bagaglio personale. Le esperienze professionali vedono gli inizi in radio private a Padova (Radio Gemini One). Nel 1995 a Milano, Radio 105-Radio Montecarlo, (radiogiornali, interviste e programmi sportivi), praticantato nella stessa redazione. Nel frattempo collabora con il quotidiano “Il Giorno”. Da settembre 2000 a maggio 2002 redazione Mediaset-Sport (servizi Tg5, StudioAperto, Tg4 e Controcampo). Da giugno 2002 a luglio 2003 redazione Radio Rai (conduzione trasmissioni "Tutto il Mondiale Minuto per Minuto" (al fianco del mito Alfredo Provenzali) e "Zona Cesarini" su RadioUno. Da agosto 2003 redazione SkySport si occupa della conduzione di tgSportime, Diretta gol, e altri sport (rugby, etc...etc..). È entrata nella storia per essere stata, il 9 gennaio 2005, la prima storica telecronista di una partita di calcio in Italia commentando Messina-Brescia. Un debutto arrivato quasi per caso, ma che l’ha portata oggi ad essere una delle titolari del gruppo di conduttori di “Diretta Gol”. E lei, quando le si parla di conduzioni scherza. «Quest’anno (2005, ndr) – ricorda – ho studiato anche il giorno del mio compleanno per commentare, preparata, Giappone-Benin del Mondiale Under 20».
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zorrykid
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Umaga, scherzavo...Umaga4ever ha scritto:Dopo lunga ed esauriente ricerca ecco il risultato:zorrykid ha scritto:al posto di perdere tempo nei forum sportivi, vai su Bol o Wikipedia ed informati sulla scrittrice CapizziUmaga4ever ha scritto:chi ca22o è Lia Capizzi???
Lia Capizzi (vero nome Amelia), giornalista professionista dal 26 febbraio 2001, è nata a Camposampiero (Padova) il 14 giugno 1972, diplomata al Liceo Classico. Tra i suoi hobby sport, sport e ancora sport... soprattutto nuoto (praticato dall’età di 6 anni, anche da agonista... «Perché – dice – è l'unica cosa al mondo che mi rilassa»). Letture (tante) e cinema (film preferito "Film Blu" di Kieslowski) rientrano nel suo bagaglio personale. Le esperienze professionali vedono gli inizi in radio private a Padova (Radio Gemini One). Nel 1995 a Milano, Radio 105-Radio Montecarlo, (radiogiornali, interviste e programmi sportivi), praticantato nella stessa redazione. Nel frattempo collabora con il quotidiano “Il Giorno”. Da settembre 2000 a maggio 2002 redazione Mediaset-Sport (servizi Tg5, StudioAperto, Tg4 e Controcampo). Da giugno 2002 a luglio 2003 redazione Radio Rai (conduzione trasmissioni "Tutto il Mondiale Minuto per Minuto" (al fianco del mito Alfredo Provenzali) e "Zona Cesarini" su RadioUno. Da agosto 2003 redazione SkySport si occupa della conduzione di tgSportime, Diretta gol, e altri sport (rugby, etc...etc..). È entrata nella storia per essere stata, il 9 gennaio 2005, la prima storica telecronista di una partita di calcio in Italia commentando Messina-Brescia. Un debutto arrivato quasi per caso, ma che l’ha portata oggi ad essere una delle titolari del gruppo di conduttori di “Diretta Gol”. E lei, quando le si parla di conduzioni scherza. «Quest’anno (2005, ndr) – ricorda – ho studiato anche il giorno del mio compleanno per commentare, preparata, Giappone-Benin del Mondiale Under 20».
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pinghial
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Tanu.. nessuna offesa per Lia, che trovo molto più competente di Cecinelli.
Nè tanto meno ai Bergabrothers..
Lei ha fatto quel che doveva fare e sicuramente i contenuti del libro saranno all'altezza, però il titolo, la presentazione, i bergabrother in copertina..
chi ha scelto titolo e copertina dovrebbe capire che la sovraesposizione di una immagine porta l'effetto contrario rispetto all'intento di catturare acquirenti..
ed i bergabrother oramai sono in sovraesposizione mediatica in italia... però, il rugby non è solamente loro 2..
Nè tanto meno ai Bergabrothers..
Lei ha fatto quel che doveva fare e sicuramente i contenuti del libro saranno all'altezza, però il titolo, la presentazione, i bergabrother in copertina..
chi ha scelto titolo e copertina dovrebbe capire che la sovraesposizione di una immagine porta l'effetto contrario rispetto all'intento di catturare acquirenti..
ed i bergabrother oramai sono in sovraesposizione mediatica in italia... però, il rugby non è solamente loro 2..
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Dawnlight
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Ecco, finalmente un pò di saggezza...pinghial ha scritto:Tanu.. nessuna offesa per Lia, che trovo molto più competente di Cecinelli.
Nè tanto meno ai Bergabrothers..
Lei ha fatto quel che doveva fare e sicuramente i contenuti del libro saranno all'altezza, però il titolo, la presentazione, i bergabrother in copertina..
chi ha scelto titolo e copertina dovrebbe capire che la sovraesposizione di una immagine porta l'effetto contrario rispetto all'intento di catturare acquirenti..
ed i bergabrother oramai sono in sovraesposizione mediatica in italia... però, il rugby non è solamente loro 2..
Io poi non ho ancora capito di cosa parla questo libro...biografia? Racconti di vita vissuta? Aneddoti? Storia del rugby italiano?
- jaco
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Per questo dico che sarebbe meglio leggere il libro prima di criticarlo.Emy77 ha scritto:non lo è, a patto che si spieghi ai neofiti anche il gioco e non che gli si dica solo che anche Armani è appassionato di rugby (che poi lo sarà + di rugbysti che di rugby!) e altre amenità promesse dalle righe di presentazione.jaco ha scritto: Certo sarà un libro indirizzato più a neofiti che a "esperti", ma ciò non credo sia un demerito...
Bella l'immagine del rugby con valori, terzo tempo etc etc però adesso sarebbe simpatico anche fare un passo ulteriore e cercare di spiegare anche come si gioca sto benedetto rugby, perchè come dice pinghial è pieno di gente che ne parla perchè vede i berga in TV ma poi non sa nemmeno in quanti si gioca.
Soprattutto penso che la Capizzi meriti credito.
Se vuoi un libro di tecnica o di tattica del rugby credo tu possa trovarlo senza problemi, ma è difficile fare presa sulla gente con un libro di questo tipo. La gente, magari, si avvicina con un libro come quello dei Berga e poi, chi lo sa, magari comincerà ad interessarsi al rugby "vero"... o forse no... in ogni caso non vedo possibili danni collaterali per il nostro sport...
Non credo... però che vuoi quando si fa qualcosa per vendere ormai i titoli sono "Quelli che...", "Nonsolo..." legge del mercato, non mi scandalizzo... eppoi, fancamente, nemmeno mi frega più di tanto il titolo di un libro, ma il suo contenuto.Emy77 ha scritto:vuoi dire che chi ha pensato il tirolo l'ha fatto pensando a Jannacci e non alla Ventura e al suo circo pseudo-sportivo? per favore...jaco ha scritto: Vorrei poi ricordare che "Quelli che..." prima di essere il titolo di una trasmissione calcistica (anche se adesso ha ben poco anche di quello) è il titolo di una canzone di Enzo Jannacci (testo scritto con Beppe Viola), canzone "leggera" ma affatto banale...
Comunque la "critica" non era a loro, ma a noi tutti che da ragazzi di 24-28 anni ci aspettiamo solo dedizione assoluta alla palla ovale e rispetto verso quelloche noi pensiamo sia giusto, senza pensare che per loro (oltre ad essere sicuramente un piacere) il rugby è comunque un lavoro e del loro lavoro e della loro vita è giusto facciano ciò che credono senza dover rispondere a noi... per quanto mi riguarda non erano santi e paladini senza macchia prima non sono tamarri modaioli adesso...Emy77 ha scritto:ah, questa te la quoto in pieno (purtroppo...)jaco ha scritto:PS.: certo che dal mondiale in qua i fratellini prima stra-osannati non ne indovinano una che sia una!
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Rugby-Tv
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Umaga... cambia firma... in questo forum il "cerca" non funziona...Umaga4ever ha scritto:Dopo lunga ed esauriente ricerca ecco il risultato:zorrykid ha scritto:al posto di perdere tempo nei forum sportivi, vai su Bol o Wikipedia ed informati sulla scrittrice CapizziUmaga4ever ha scritto:chi ca22o è Lia Capizzi???
Lia Capizzi (vero nome Amelia), giornalista professionista dal 26 febbraio 2001, è nata a Camposampiero (Padova) il 14 giugno 1972, diplomata al Liceo Classico. Tra i suoi hobby sport, sport e ancora sport... soprattutto nuoto (praticato dall’età di 6 anni, anche da agonista... «Perché – dice – è l'unica cosa al mondo che mi rilassa»). Letture (tante) e cinema (film preferito "Film Blu" di Kieslowski) rientrano nel suo bagaglio personale. Le esperienze professionali vedono gli inizi in radio private a Padova (Radio Gemini One). Nel 1995 a Milano, Radio 105-Radio Montecarlo, (radiogiornali, interviste e programmi sportivi), praticantato nella stessa redazione. Nel frattempo collabora con il quotidiano “Il Giorno”. Da settembre 2000 a maggio 2002 redazione Mediaset-Sport (servizi Tg5, StudioAperto, Tg4 e Controcampo). Da giugno 2002 a luglio 2003 redazione Radio Rai (conduzione trasmissioni "Tutto il Mondiale Minuto per Minuto" (al fianco del mito Alfredo Provenzali) e "Zona Cesarini" su RadioUno. Da agosto 2003 redazione SkySport si occupa della conduzione di tgSportime, Diretta gol, e altri sport (rugby, etc...etc..). È entrata nella storia per essere stata, il 9 gennaio 2005, la prima storica telecronista di una partita di calcio in Italia commentando Messina-Brescia. Un debutto arrivato quasi per caso, ma che l’ha portata oggi ad essere una delle titolari del gruppo di conduttori di “Diretta Gol”. E lei, quando le si parla di conduzioni scherza. «Quest’anno (2005, ndr) – ricorda – ho studiato anche il giorno del mio compleanno per commentare, preparata, Giappone-Benin del Mondiale Under 20».