italia nella coppa del mondo
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halfback
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Caro VdW: della prima edizione (1987) ho solo sentito parlare, mentre le altre le ho viste quasi al completo. Noi abbiamo sempre partecipato.
<BR>Per quanto riguarda il 1987, in Nuova Zelanda, si è subito capito come andavano i giochi: era un\'altra Italietta, d\'accordo, ma siamo subito stati inseriti in un gruppo proibitivo, con NZL e ARG, oltre alle Figi. Ovviamente abbiamo preso una sonora mazzata dagli ABs (con la famosa meta di JK, una volata di oltre 80 m) e abbiamo perso onorevolmente con gli argentini, ma abbiamo battuto i figiani praticamente a casa loro (18-15, se non ricordo male). Il tecnico di allora era Bollesan, che ancora si mangia le mani, perchè non ci qualificammo - proprio ai danni degli isolani - per una sola meta di differenza e nella partita con le Figi avemmo alcune ghiotte occasioni per segnare.
<BR>Nel \'91 in Inghilterra, solito girone di ferro, con NZL e ENG, oltre agli USA. Beccammo dagli inglesi, mi sembra nella nostra prima assoluta a Twickenham, ma con gli ABs giocammo la famosa partita del 21-31. Facile vittoria con gli USA, 30-9, con la bellissima meta del povero Ivan Francescato, giudicata una delle più belle del mondiale.
<BR>Nel \'95, Sud Africa, arrivammo pieni di speranze: era la nazionale di Coste che in un test prima di partire aveva battuto per la prima volta l\'Irlanda, dominando ben oltre il punteggio (mi sembra 22-12). Il girone era molto tosto, comunque: ENG, ARG e Samoa, tre avversarie di altissimo livello. Giocammo a tratti benissimo, ma ci mancò un po\' di continuità. La partita chiave era quella con i samoani: partimmo molto forte, addirittura con grande confidenza nella prima parte; poi, nel secondo tempo, ci fu un crollo determinato anche dal fatto di giocare contro vento e nel finale i samoani ci schiantarono. Brutta sconfitta, soprattutto per il morale. Eppure affrontammo con grande coraggio l\'Inghilterra: perdemmo 27-20, lo scarto più contenuto mai registrato tra le due squadre (anche se la grande occasione la avemmo poi a Huddersfield, perdendo 23-15 con la famosa meta di Troncon non vista solo dall\'arbitro francese e dal guardalinee in tutto lo stadio). La partita con gli argentini, l\'ultima, valeva solo per il prestigio: già allora avevamo una ricca colonia sudamericana, non solo Dominguez. Stradominammo per un\'ora, poi l\'Argentina rimontò e ci superò quasi in dirittura d\'arrivo. Ma alla fine ci diede la vittoria una super-meta di rapina proprio di Don Diego (che, sembra, abbia chiamato una giocata in stretto dialetto cordobes al mediano di mischia avversario).
<BR>Il \'99, in Inghilterra, preferirei non ricordarlo: era l\'Italia affidata frettolosamente a Mascioletti dopo le dimissioni imposte a GC. Gli inglesi ricordavano l\'Italia di Huddersfield e rimasero stupiti nel vedere la squadra senza capo nè coda che venne strapazzata a Twickenham all\'esordio. Anche lì, l\'unico guizzo da DD, meta d\'intercetto, poi fu notte fonda.
<BR>Ci giocammo l\'onore con Tonga: sprecammo più del dovuto, un paio d\'occasioni 3 contro 1 buttate al vento per egoismo e precipitazione. Pareggiammo quasi allo scadere, e Dominguez chiese all\'arbitro irlandese se poteva mandar fuori per chiuderla lì. L\'arbitro disse di sì, ma poi fece giocare la touche ai tongani, che segnarono nel recupero con un drop da 40 metri. Due giornalisti italiani furono espulsi dallo stadio perchè coprirono di insulti (e, sembra, anche con qualche sputacchio) il fischietto bugiardo. Fu l\'unica volta che perdemmo tutte le partite, perchè poi gli ABs segnarono oltre 100 punti sui fantasmi azzurri.
<BR>E questo è quello che mi ricordo.
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<BR>Per quanto riguarda il 1987, in Nuova Zelanda, si è subito capito come andavano i giochi: era un\'altra Italietta, d\'accordo, ma siamo subito stati inseriti in un gruppo proibitivo, con NZL e ARG, oltre alle Figi. Ovviamente abbiamo preso una sonora mazzata dagli ABs (con la famosa meta di JK, una volata di oltre 80 m) e abbiamo perso onorevolmente con gli argentini, ma abbiamo battuto i figiani praticamente a casa loro (18-15, se non ricordo male). Il tecnico di allora era Bollesan, che ancora si mangia le mani, perchè non ci qualificammo - proprio ai danni degli isolani - per una sola meta di differenza e nella partita con le Figi avemmo alcune ghiotte occasioni per segnare.
<BR>Nel \'91 in Inghilterra, solito girone di ferro, con NZL e ENG, oltre agli USA. Beccammo dagli inglesi, mi sembra nella nostra prima assoluta a Twickenham, ma con gli ABs giocammo la famosa partita del 21-31. Facile vittoria con gli USA, 30-9, con la bellissima meta del povero Ivan Francescato, giudicata una delle più belle del mondiale.
<BR>Nel \'95, Sud Africa, arrivammo pieni di speranze: era la nazionale di Coste che in un test prima di partire aveva battuto per la prima volta l\'Irlanda, dominando ben oltre il punteggio (mi sembra 22-12). Il girone era molto tosto, comunque: ENG, ARG e Samoa, tre avversarie di altissimo livello. Giocammo a tratti benissimo, ma ci mancò un po\' di continuità. La partita chiave era quella con i samoani: partimmo molto forte, addirittura con grande confidenza nella prima parte; poi, nel secondo tempo, ci fu un crollo determinato anche dal fatto di giocare contro vento e nel finale i samoani ci schiantarono. Brutta sconfitta, soprattutto per il morale. Eppure affrontammo con grande coraggio l\'Inghilterra: perdemmo 27-20, lo scarto più contenuto mai registrato tra le due squadre (anche se la grande occasione la avemmo poi a Huddersfield, perdendo 23-15 con la famosa meta di Troncon non vista solo dall\'arbitro francese e dal guardalinee in tutto lo stadio). La partita con gli argentini, l\'ultima, valeva solo per il prestigio: già allora avevamo una ricca colonia sudamericana, non solo Dominguez. Stradominammo per un\'ora, poi l\'Argentina rimontò e ci superò quasi in dirittura d\'arrivo. Ma alla fine ci diede la vittoria una super-meta di rapina proprio di Don Diego (che, sembra, abbia chiamato una giocata in stretto dialetto cordobes al mediano di mischia avversario).
<BR>Il \'99, in Inghilterra, preferirei non ricordarlo: era l\'Italia affidata frettolosamente a Mascioletti dopo le dimissioni imposte a GC. Gli inglesi ricordavano l\'Italia di Huddersfield e rimasero stupiti nel vedere la squadra senza capo nè coda che venne strapazzata a Twickenham all\'esordio. Anche lì, l\'unico guizzo da DD, meta d\'intercetto, poi fu notte fonda.
<BR>Ci giocammo l\'onore con Tonga: sprecammo più del dovuto, un paio d\'occasioni 3 contro 1 buttate al vento per egoismo e precipitazione. Pareggiammo quasi allo scadere, e Dominguez chiese all\'arbitro irlandese se poteva mandar fuori per chiuderla lì. L\'arbitro disse di sì, ma poi fece giocare la touche ai tongani, che segnarono nel recupero con un drop da 40 metri. Due giornalisti italiani furono espulsi dallo stadio perchè coprirono di insulti (e, sembra, anche con qualche sputacchio) il fischietto bugiardo. Fu l\'unica volta che perdemmo tutte le partite, perchè poi gli ABs segnarono oltre 100 punti sui fantasmi azzurri.
<BR>E questo è quello che mi ricordo.
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