un nero ct degli Springboks
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prisilla
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un nero ct degli Springboks
ROMA di Alessandro Castellani
- Cade l'ultimo bastione, il rugby non é più lo sport dei bianchi e il Sudafrica si apre definitivamente al mondo e sceglie per gli Springboks un commissario tecnico di colore: mai prima d'ora era successo, e la scelta ha un valore ancora più simbolico della chiamata in nazionale del giocatore nero come Habana. Per ora resta una nazionale a larga maggioranza bianca (14 su 15 titolari ai Mondiali), ma guidata da un tecnico 'coloured'. E' stato un ballottaggio all'ultimo voto, il consiglio federale si è spaccato, ma alla fine sul favorito Heyneke Meyer, allenatore dei Bulls di Pretoria e il preferito dall'associazione giocatori (il 77% dei rugbisti consultati si era espresso per lui), ha prevalso Peter De Villiers, che passa dalla nazionale under 21 a quella campione del mondo, ereditando il ruolo di Jake White.
L'ormai ex ct è stato il trionfatore di Parigi, ma anche il fiero oppositore delle quote nere e di qualsiasi trattamento preferenziale per i giocatori di colore, che la federazione voleva imporgli in base alle 'raccomandazioni' del Parlamento. Anche per questo, e in risposta a certe critiche dei politici del suo paese che avevano minacciato perfino il ritiro dei passaporti, aveva già deciso di andarsene già prima del trionfo mondiale. Ora la squadra del paese arcobaleno dovrà davvero essere la squadra di tutti, e poco importa che, nonostante le prodezze in terra di Francia del mulatto Bryan Habana, l'ala-sprinter che ha sfidato perfino un ghepardo, nel rugby i migliori giocatori continuino ad essere bianchi. Il nuovo Sudafrica è a guida nera, ed è presumibile che de Villiers aumenti il numero dei convocati che hanno un colore di pelle simile al suo e a quello di Chester Williams, l'unico campione del mondo non bianco del 1995 e ora tecnico che era anche lui in lizza per la nazionale. In attesa delle prime scelte del nuovo tecnico, il presidente federale Oregan Hoskins è stato sincero e davanti a una foltissima platea ha fatto presente di voler "essere onesto: lo devo a tutto il paese, quindi dico che questa è stata una decisione presa non solo per motivi puramente rugbistici. in Sudafrica questo è un momento di grandi cambiamenti, e abbiamo preso la cosa molto seriamente".
"La verità - ha aggiunto - é che oggi Peter de Villiers ha fatto la storia, diventando il primo coach nero degli Springboks. E' un vero leader, e un tecnico di provato valore ed ora crediamo che la fratellanza del rugby lo aiuterà in questa nuova fase del nostro sport". Il nuovo ct ha promesso che per ora non farà rivoluzioni, "perché sarebbe stupido, visto che il Sudafrica è campione del mondo: i cambiamenti saranno quindi graduali", ma probabilmente tutti in un'unica direzione, quella di una rosa degli Springboks molto più 'colorata'.
Nel rugby universale di oggi, con l'Italia del sudafricano Mallett piena di stranieri e l'Inghilterra che per l'imminente Sei Nazioni chiama il gigantesco 'metaman' tongano Lesley Vainikolo, succederà anche questo. In ogni sport le uniche 'quote' che contano dovrebbero esser quelle della bravura; ma per abbattere l'ultimo muro dell'apartheid il Sudafrica vuole fare un'eccezione
da ansa.it
- Cade l'ultimo bastione, il rugby non é più lo sport dei bianchi e il Sudafrica si apre definitivamente al mondo e sceglie per gli Springboks un commissario tecnico di colore: mai prima d'ora era successo, e la scelta ha un valore ancora più simbolico della chiamata in nazionale del giocatore nero come Habana. Per ora resta una nazionale a larga maggioranza bianca (14 su 15 titolari ai Mondiali), ma guidata da un tecnico 'coloured'. E' stato un ballottaggio all'ultimo voto, il consiglio federale si è spaccato, ma alla fine sul favorito Heyneke Meyer, allenatore dei Bulls di Pretoria e il preferito dall'associazione giocatori (il 77% dei rugbisti consultati si era espresso per lui), ha prevalso Peter De Villiers, che passa dalla nazionale under 21 a quella campione del mondo, ereditando il ruolo di Jake White.
L'ormai ex ct è stato il trionfatore di Parigi, ma anche il fiero oppositore delle quote nere e di qualsiasi trattamento preferenziale per i giocatori di colore, che la federazione voleva imporgli in base alle 'raccomandazioni' del Parlamento. Anche per questo, e in risposta a certe critiche dei politici del suo paese che avevano minacciato perfino il ritiro dei passaporti, aveva già deciso di andarsene già prima del trionfo mondiale. Ora la squadra del paese arcobaleno dovrà davvero essere la squadra di tutti, e poco importa che, nonostante le prodezze in terra di Francia del mulatto Bryan Habana, l'ala-sprinter che ha sfidato perfino un ghepardo, nel rugby i migliori giocatori continuino ad essere bianchi. Il nuovo Sudafrica è a guida nera, ed è presumibile che de Villiers aumenti il numero dei convocati che hanno un colore di pelle simile al suo e a quello di Chester Williams, l'unico campione del mondo non bianco del 1995 e ora tecnico che era anche lui in lizza per la nazionale. In attesa delle prime scelte del nuovo tecnico, il presidente federale Oregan Hoskins è stato sincero e davanti a una foltissima platea ha fatto presente di voler "essere onesto: lo devo a tutto il paese, quindi dico che questa è stata una decisione presa non solo per motivi puramente rugbistici. in Sudafrica questo è un momento di grandi cambiamenti, e abbiamo preso la cosa molto seriamente".
"La verità - ha aggiunto - é che oggi Peter de Villiers ha fatto la storia, diventando il primo coach nero degli Springboks. E' un vero leader, e un tecnico di provato valore ed ora crediamo che la fratellanza del rugby lo aiuterà in questa nuova fase del nostro sport". Il nuovo ct ha promesso che per ora non farà rivoluzioni, "perché sarebbe stupido, visto che il Sudafrica è campione del mondo: i cambiamenti saranno quindi graduali", ma probabilmente tutti in un'unica direzione, quella di una rosa degli Springboks molto più 'colorata'.
Nel rugby universale di oggi, con l'Italia del sudafricano Mallett piena di stranieri e l'Inghilterra che per l'imminente Sei Nazioni chiama il gigantesco 'metaman' tongano Lesley Vainikolo, succederà anche questo. In ogni sport le uniche 'quote' che contano dovrebbero esser quelle della bravura; ma per abbattere l'ultimo muro dell'apartheid il Sudafrica vuole fare un'eccezione
da ansa.it
Vanta:La fontana delle 99 cannelle;La fontana luminosa (costruita per fare cifra tonda);Collemaggio; La Perdonanza; un Mammuth morto.
http://www.prisillaontour.altervista.org/home/home.php
MISS TERZO TEMPO 2008
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- Giandolmen
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RE: un nero ct degli Springboks
Questa mattina sulla versione on-line di Repubblica veniva dato molto risalto alla nomina di de Villiers.
http://www.repubblica.it/2008/01/sezion ... frica.html
Giandolmen
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Giandolmen
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volenterosasecondalinea
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RE: un nero ct degli Springboks
ieri addirittura il tg di mtv ha messo la notizia,ovviamente falsando un pò di cose come il fatto che in tutta la squadra c'era UN SOLO nero,tale habana.
si sono dimenticati un altro titolare e 4 panchinari,capisco che ricalcare il tema apartheid faccia sempre notizia ma io ormai nei giornalisti vedo solo una grande massa di badola che dicono un pò quello che pare a loro o in altri casi sono costretti a dire,bah.
si sono dimenticati un altro titolare e 4 panchinari,capisco che ricalcare il tema apartheid faccia sempre notizia ma io ormai nei giornalisti vedo solo una grande massa di badola che dicono un pò quello che pare a loro o in altri casi sono costretti a dire,bah.
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zorrykid
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RE: un nero ct degli Springboks
In Sudafrica cercano di eliminare le bariere razziali. Qui si vedono i titoli: Un nero sulla panchina della nazionale... 
Vado bene per Rialto?-
ItalianRugbyFriends
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RE: un nero ct degli Springboks
bah... a me la nomina di de Villiers non piace... e continuo a pensare che rischia di essere un boomerang sia sportivo sia politico per il Sud Africa.......
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rugbyteacher
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stemen
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RE: un nero ct degli Springboks
Penso che De villiers si guarderà bene dal convocare giocatori poco capaci, quindi già dal prossimo Tri Nations vedremo se realmente ci sarà un'infornata di colored, ma già dal super 14 si valuterà se esistono nuovi Habana o Stein - indipendentemente dal colore della pelle!!! E' stata comunque una decisione coraggiosa e probabilmente dovuta.
Sono convinto che tutti i sudafricani ci metterebbero la firma a rivincere il momdiale con 15 titolari bianchi e l'allenatore nero!!!!
Sono convinto che tutti i sudafricani ci metterebbero la firma a rivincere il momdiale con 15 titolari bianchi e l'allenatore nero!!!!
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volenterosasecondalinea
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RE: un nero ct degli Springboks
c'è anche da dire che da quel che sento in sudafrica ormai sono a livelli di crisi sociale altissima,tanto che i vecchi immigrati italiani stanno tornando in patria perchè dicono che ormai ti ammazzano per un paio di scarpe,forse quindi è una scelta politica "adeguata" in una situazione tale che dubito sia isolata solo allo sport ma preveda sempre di più la partecipazione del 10% di popolazione nativa per tentare di risolvere questi enormi problemi che hanno.
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Pukana
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Re: RE: un nero ct degli Springboks
Anche a me il titolo sta "scomodo"....cmq per quanto riguarda PDV, vedremo se e' un buon allenatore nel giro di un paio d'anni. anche il Sa come la NZL e AUS ha la rosa dimezzata dopo l'emigrazione dei giocatori in Europa, quindi l'allenatore indipendentemente dal colore della pelle dovra essere capace a ricostruire la squadra con nuove reclute. in Conferenza Stampa ha dichiarato che non accettera' pressioni dalla Union e scegliere i giocatori solo basandosi sul vero talento. Vedremo.zorrykid ha scritto:In Sudafrica cercano di eliminare le bariere razziali. Qui si vedono i titoli: Un nero sulla panchina della nazionale...
- Willimoski
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RE: Re: RE: un nero ct degli Springboks
Pensare che in sudafrica dissero le stese cose contro di lui, quando lo " imposero" per l'U21: ma poi applaudirono il sucersso mondiale....
Advance Australian Fair !
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ballyhoo2
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- Iscritto il: 16 dic 2007, 14:30
la polemica non e en contra De Villiers..nero o blanco
la gravissima spaccatura adesso e fra la communita di rugby e i politici.
la favorito era Heyneke Meyer...non por essere Bianco...pero perche ha vinto 3 Titoli Currie Cup ed un Super14....ed era il MIGLIORE allenatore sudafricano....tutto quoi
se fosse per ragioni di "Normalisation" (??) allora perche non hanno IMPOSTO..( perche non c'e stato un voto trasperente..cosi non si puo parlare dei SCELTE)...COETZEE...che e nero ed era il no.2 di Jake White...
o forse Chester Williams...che ha vinto come allenatore tanto con i BLUE BULLS..( squadra piu Afrikaans non c'e credo)
il scandolo e che il fratello di de Villiers e il minstro di Sport nel Gobierno Sudafricano...e miembro potentisimo del ANC...una organizazione che portera Sud Africa al orlo di un Zimbabwe...
Stofile, il presidente del SARFU..., e stato nombrato dal ANC...
cosi non e dificile di vedere dove finisce tutto questa vicenda.
Pura Politica....con la possibilita di avere i politici scegliendo i giocatori
la gravissima spaccatura adesso e fra la communita di rugby e i politici.
la favorito era Heyneke Meyer...non por essere Bianco...pero perche ha vinto 3 Titoli Currie Cup ed un Super14....ed era il MIGLIORE allenatore sudafricano....tutto quoi
se fosse per ragioni di "Normalisation" (??) allora perche non hanno IMPOSTO..( perche non c'e stato un voto trasperente..cosi non si puo parlare dei SCELTE)...COETZEE...che e nero ed era il no.2 di Jake White...
o forse Chester Williams...che ha vinto come allenatore tanto con i BLUE BULLS..( squadra piu Afrikaans non c'e credo)
il scandolo e che il fratello di de Villiers e il minstro di Sport nel Gobierno Sudafricano...e miembro potentisimo del ANC...una organizazione che portera Sud Africa al orlo di un Zimbabwe...
Stofile, il presidente del SARFU..., e stato nombrato dal ANC...
cosi non e dificile di vedere dove finisce tutto questa vicenda.
Pura Politica....con la possibilita di avere i politici scegliendo i giocatori