L'Italia antiIrlanda!

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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sniper
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Messaggio da sniper »

Ma come fate a lamentarvi sempre di tutto e di tutti, alla fine abbiamo perso di pochi punti contro l Irlanda con un Italia rivisitata nei ruoli più importanti.....non so se vi ricordate l'ultima partita dello scorso 6N.
Hanno tutti difeso e se i 3/4 avessero giocato cosi male, come avete detto voi, non pensate che ci sarebbero state più mete?????e contate anche il fatto che si sono allenati insieme solo una settimana....

per quanto riguarda Robertson se non gli passano la palla come può giocare?????almeno ha difeso abbastanza....
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diddi
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Messaggio da diddi »

rask ha scritto:...diddi, rispondi !!!
Come posso rimanere insensibile a sì accorato appello?! :wink:
Ripeto: avevo visto gli allenamenti alla Borghesiana e si vedeva come era intenzione far giocare Masi. La cosa non piace? E' comprensibile. Ma con Mallett da lì non si schioda.
Yeti ha analizzato benissimo la situazione: anche secondo me il sudafricano vuole impostare molteplici punti d'incontro, assorbendo nei raggruppamenti quanti più avversari possibile, per poi aprire il gioco in situazione di superiorità numerica. Nell'ultima azione avevamo infatti quattro azzurri contro due irlandesi; peccato che, come diciamo noi nel touch rugby, la linea di touche è un gran difensore (fermo restando che, a parti rovesciate, gli irlandesi avrebbero iniziato un tourbillon di passaggi esterni/interni e sarebbero comunque riusciti a sfruttare la superiorità numerica).
Per attuare pienamente questo gioco ci vuole che:
1) Masi automatizzi meglio i meccanismi che devono guidare la scelta del momento giusto per aprire (col tempo andrà meglio);
2) si ottimizzi la gestione della palla, evitando di perderne il possesso (si sono visti buoni miglioramenti, ma gli avanti irlandesi non erano il banco più probante);
3) le fasi di gioco "chiuso" si susseguano con continuità, attraverso una buona pulizia delle ruck e la disponibilità pronta della palla per gli avanti (pick&go) o per la mediana (data l'esigenza di mantenere un possesso sicuro, o forse perché abituati a un ritmo inferiore, siamo ancora lenti e macchinosi nello sviluppo di questo tipo di gioco multifase, ma confido che con la pratica miglioreremo).

Per questo tipo di gioco, l'opzione al piede è una variante "esterna", non contemplata dallo schema generale. Credo che NM non voglia sviluppare apposta il gioco al piede, soprattutto adesso che il piano di gioco è "in embrione" e deve prima essere ben assimilato dalla squadra. POI eventualmente ci si innesterà una variante di gioco tattico, magari quando le difese avversarie non se lo aspetteranno e cercheranno di compensare l'inferiorità al largo (se riusciremo a imporgliela) sguarnendo la seconda linea difensiva.
Se non ti serve un calciatore a n.10, è inutile metterci un Pez o un Marcato, che ti indeboliscono la linea difensiva: ci metterai un centro solido con buone mani e intelligente, che sappia leggere il gioco e partire con poca velocità iniziale (per questo Mirco e Canale vanno meno bene).
Certo, l'aver perso il duello dei calci ci ha penalizzato, nel senso che abbiamo esercitato bene il possesso, ma in porzioni di campo (quelle dove ci ricacciava ROG) da cui potevamo esercitare ben poca pressione. Ma, come detto prima, oltre a cercare di vincere la partita, dovevamo vedere se eravamo in grado di sviluppare questo nuovo piano tattico. Insomma, rimanere in partita fino alla fine è stato un ottimo segnale per il futuro. Ora si può e si deve migliorare, con quello che c'è! :D

Per quanto riguarda il discorso sulle ali piccole, teniamo conto che solo l'Irlanda ha O'Gara, gli altri, pur bravi al piede, non arrivano alle punte di virtuosismo pedatorio di ROG (Wilkinson compreso), nei sucessivi incontri il cortocircuito apertura-ala, sempre possibile, sarà però meno temibile.

Se ho scritto che era preferibile far calciare O'Gara, è perché, se lo fa, vuol dire che in attacco non riescono a sfondare, il che, se guardiamo alla partita dell'anno scorso al Flaminio, mi sembrava e mi sembra tuttora un bel risultato. Poi lui comunque, se vuole, si mette 10 metri dietro la linea e da lì bombarda indisturbato. Ma questo non si può evitare.

Infine: è vero che gli irlandesi a volte ci hanno graziato con degli errori di handling. Ma se gli IRLANDESI hanno fatto errori di HANDLING :shock: , credo sia stato anche per timore dei nostri placcaggi. Come disse l'anno scorso O'Connell: "il giorno dopo la partita con l'italia è sempre il peggior giorno del 6 Nazioni". :twisted:
Peterino
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diddi
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Messaggio da diddi »

tonione ha scritto:Notarella fastidiosa. vi ricordate come abbiamo subito la prima meta dagli AB al mondiale? l'avevo rimossa con l'utilizzo di chimica al luppolo ma mi si è completamente riproposta, per un momento, sabato contro gli irlandesi. ci hanno perforato nello stesso identico modo: touche, pallone lungo sull'ultimo saltatore che gioca velocemente e direttamente su un giocatore accorrente che provvenendo da una traiettoria interna taglia lo schieramento di touche. questa volta però c'è andata meglio...non hanno fatto meta ma hanno guadagnato 30metri di campo.
L'osservazione è sostanzialmente corretta, nel senso che lo stesso tentativo rischioso di contrastare la touche avversaria mandando su DUE gruppi di salto ha dato il risultato di sguarnire la difesa e consentire la penetrazione avversaria.

Siccome però hai dimostrato ottimo spirito di osservazione (e a me piace immensamente spaccare il capello in quattro :D ), vorrei anche sottolineare le differenze. Se ti va, verifica le registrazioni.
Contro gli AB i nostri due gruppi di salto erano davanti e a metà schieramento, e loro quindi, mentre i nostri avanti venivano tagliati fuori dai dirimpettai tuttineri che non erano saltati, corsero su una traiettoria ESTERNA in due (Kelleher e McCaw), trovando ampie praterie e arrivando fino in fondo.
Sabato i due gruppi di salto erano davanti e in fondo allo schieramento, e Reddan è entrato INTERNAMENTE da solo, rendendo sufficiente per fermare l'azione il recupero di Travagli. Probabilmente lo schema prevedeva anche che un elemento del line-out si staccasse per andare in sostegno, ma stavolta non ci siamo fatti tagliare fuori, anzi siamo riusciti ad isolare l'incursore.
Evidentemente, l'esperienza è servita a qualcosa! :wink:
Peterino
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