Intervista a Mallet

[Pakeha_70]

Dal NZ Herald.

Lunghissima e bella intervista a Mallet.
Dice di come questa con l'Italia si la sua sfida professionale più dura perchè si ha i giocatori per poco tempo ed è giudicato per il lavoro di 3 mesi. Molto dipende da come sono allenati e dalla qualità di gioco nei club.

Sottolinea inoltre la grande differenza in intensità e fisicità tra emisfero sud e emisfero nord.

Interessantissimo anche il discorso sugli equiparati. Lui avrebbe avuto 10 talenti sudafricani da sviluppare in Italia e farli giocare in nazionale dopo 3 anni ma Dondi ha detto no. Sembra però che Mallet non sia stato tanto daccordo con questa posizione. Secondo mallet nel rugby moderno è far giocare i migliori giocatori non importa da dove vengono (vedi Vainikola).
Dice che politicamente non è una scelta popolare, ecco perchè si è sforzato di scegliere italiani.


Rugby: Mallett - 'South is tougher'

The rooftops of Rome might offer a new vista as a working environment for Nick Mallett but the challenge remains inherent. In fact, greater than ever, in his view.

"This is the biggest professional challenge I have ever had," insists Italy's new coach. "You are an international coach in Europe but you have little time to prepare your team. So you can only be judged as a coach after 3-6 months here. I only got the players together one week before our first match in the Six Nations, against Ireland in Dublin.

"What that means is you are incredibly dependent on the quality of competitions they play in and the coaching they get with their clubs or provinces. That was the big advantage Jake White had with the South African players. They were together so much as a squad and they were very well coached at provinces like the Sharks and Bulls. So the coaching, physical fitness and preparation was done for him."

Rome on this winter's day is simply stunning as the sun beats down and the mimosa tress burst into colour. The former Springbok coach sits at his favourite cafe and gets on to a familiar subject: The Six Nations or the Tri-Nations. Which is better? Mallett is in no doubt.

Technically, he says, the Six Nations is the equal of the Tri-Nations. Fitness levels, structures, defensive patterns ... none differ greatly. But there is one huge difference between the two, he insists.

"The intensity of New Zealand v South Africa is not yet matched by a test match in the Six Nations. They don't put their bodies on the line with the same ferocity as a South African or New Zealander defending his turf. The Afrikaner is very physical; he loves tackling and is very brave. It's the same for the players of island origin in New Zealand sides. They get huge pleasure out of a big hit.

"So for me, it's the absolute intensity that is the difference. The Southern Hemisphere teams hit harder in the contact situations, with or without the ball. In terms of muscularity, speed and size, the Northern Hemisphere teams are up there. It's just the mental side of it that is different. You don't see a Schalk Burger-type player here with absolutely no fear. Schalk is like a threshing machine. Players here will make the tackle but in the Southern Hemisphere it is almost an intense hatred of the opposition.

"When they clear you out of a ruck in New Zealand or South Africa, they are doing it so hard to hurt you and saying in effect: 'Don't ever come here again.'

"It is that kind of intensity I'm talking about. South Africa understood their skill levels weren't as good as New Zealand's in retaining possession. But their main weapon was to be as destructive as possible when the opposition had the ball. And I think that will always be the case. It stems from the differing cultures. There is more a sense of preservation among French, Italian and Northern Hemisphere teams.

"There seems to be a lack of thought going into contact in the Southern Hemisphere. They are just incredibly courageous."

The debate in Italian rugby, as ever, is to what extent foreigners should be allowed to play in the national side.

Italy has fielded New Zealanders and South Africans in recent years and Mallett told Italian President Carlo Dondi he could target 10 young South African players, bring them over to Italian clubs and in three years' time they would be qualified through residency to play for Italy. This policy produced agreeable results for John Kirwan when he took charge of the Italian side.

"He told me that was not what he wanted," says Mallett. "They don't feel the foreign players here are head and shoulders above the local players they have. They want to go for Italian players and create very much an Italian flavour to this squad. [Yet] under professionalism, the game is going towards picking the best players no matter where they come from. Look at England and Lesley Vainikola - the Tongan.

"From outside, I considered the right way for Italy was to develop three really talented sets of halfbacks over the next three years, maybe from South Africa and Australia. But politically, that's not a popular move here. That is why I have really made an effort to select Italian-born players in my squads to date."

But this is Italy's, and Mallett's, dilemma. Without imported quality players, Italy will struggle in the foreseeable future at this level. But the long-term good requires local talent.

Mallett made two changes to his squad for Monday's clash with England in Rome. Prop Carlos Nieto, who missed the 16-11 loss to Ireland because of the death of his father, returns and Enrico Patrizio replaces Pablo Canavosio at centre.

[Emy77]

Interessantissimo anche il discorso sugli equiparati. Lui avrebbe avuto 10 talenti sudafricani da sviluppare in Italia e farli giocare in nazionale dopo 3 anni ma Dondi ha detto no. Sembra però che Mallet non sia stato tanto daccordo con questa posizione. Secondo mallet nel rugby moderno è far giocare i migliori giocatori non importa da dove vengono (vedi Vainikola).
Dice che politicamente non è una scelta popolare, ecco perchè si è sforzato di scegliere italiani.

Una volta tanto, grazie Dondi!
Che, sinceramente, che gusto ci sarebbe magari anche a vincere un 6N ma con in campo 10 sudafricani e 5 argentini?
Vainikola è uno in mezzo a 21 inglesi: non è esattamente la stessa cosa che per l'Italia...
Speriamo che Dondi possa tener duro su questa posizione "patriottica" per tutta l'era Mallet.

[Cane_di_Pavlov]

Interessantissimo anche il discorso sugli equiparati. Lui avrebbe avuto 10 talenti sudafricani da sviluppare in Italia e farli giocare in nazionale dopo 3 anni ma Dondi ha detto no. Sembra però che Mallet non sia stato tanto daccordo con questa posizione. Secondo mallet nel rugby moderno è far giocare i migliori giocatori non importa da dove vengono (vedi Vainikola).
Dice che politicamente non è una scelta popolare, ecco perchè si è sforzato di scegliere italiani.

Una volta tanto, grazie Dondi!
Che, sinceramente, che gusto ci sarebbe magari anche a vincere un 6N ma con in campo 10 sudafricani e 5 argentini?
Vainikola è uno in mezzo a 21 inglesi: non è esattamente la stessa cosa che per l'Italia...
Speriamo che Dondi possa tener duro su questa posizione "patriottica" per tutta l'era Mallet.

Beh, avrebbe senso dire "no" ai 10 sudafricani se al contempo si riducessero gli stranieri nei club di Super10.

La Nazionale è la punta del movimento, dovrebbe puntare alle "medaglie"... i campionati dovrebbero invece formare la "base" per migliorare il livello del movimento, ergo, in nazionale chiunque sia capace di farci vincere, in campionato più attenzione agli "italiani".

Mi sembra che Dondi vada nella direzione opposta.

[Emy77]

Beh, avrebbe senso dire "no" ai 10 sudafricani se al contempo si riducessero gli stranieri nei club di Super10.

Quelli andrebbero ridotti indipendentemente dai 10 sudafricani.

La Nazionale è la punta del movimento, dovrebbe puntare alle "medaglie"... i campionati dovrebbero invece formare la "base" per migliorare il livello del movimento, ergo, in nazionale chiunque sia capace di farci vincere, in campionato più attenzione agli "italiani".

Non sono d'accordo: a me personalmente non piacerebbe veder vincere una nazionale senza italiani: che cavolo di nazionale è?????
Tra l'altro, se si fa una nazionale vincente con gli stranieri, col cavolo che poi in campionato si darà più attenzione agli italiani: per quale motivo a quel punto?

Mi sembra che Dondi vada nella direzione opposta.

Dondi a me sembra Dr Jekyll e Mr Hyde, ma probabilmente non per colpa sua visto che immagino che le decisioni federali non le prenda da solo e che non lo potrebbe fare neanche volendo: abbiamo un S10 con tipo il 90% e passa di stranieri che partono ogni giornata nei 15 ma poi, giustamente, si oppone all'equiparazione di massa di sudafricani proposta da Mallet...

[luqa]

Cane

E' un po' singolare fare

una Nazionale formata da non italiani

e

tanti Club fatti da solo italiani


Esiste una questione che si chiama "senso di appartenenza" che come risvolto ha il "riconoscimento" del tifoso.

Questione diversa da quella che ho sentito stamani per esempio di un giovane albanese di 17 anmni che ha vinto il campionato italiano dei 400m diatletica, vive in Italia da 8 anni ed ha rifiutato la maglia dela nazionale albanese.

E non andrà a Pechino.

[Cane_di_Pavlov]

Beh, ci può essere anche la cosiddetta giusta misura... il senso è che, nell'ambito del CONI, le nazionali servono a vincere, e basta.

Dire no a 10 sudafricani (che non avrebbero certamente giocato tutti assieme in nazionale ) quando poi si continua a fare shopping altrove (Wosavai... Bortol.ussi...) mi sembra più una mossa di immagine che altro.

E non chiedo club formati solo da italiano, ma riterrei più NORMALE che l'attenzione riservata da Dondi al problema dei sudafricani di Mallet andasse perlomeno di paripasso con l'attenzione all'italianizzazione delle squadre.

Mi sembra un principio abbastanza normale: Nazionale--->Punta del movimento--->vincere, campionati--->serbatoio del movimento---->sviluppo dei talenti nostrani.

Puoi anche lasciare a casa i 10 sudafricani, ma se nel nostro campionato di vertice giocano si e no 3-4 tra aperture ed estremi italiani 100%... se dici no ai sudafricani di mallet dovrai comunque cercare un nonno italiano a qualche argentino o francese, come si sta facendo or ora.

[Emy77]

se dici no ai sudafricani di mallet dovrai comunque cercare un nonno italiano a qualche argentino o francese, come si sta facendo or ora.

è vero, però per la nazionale tra oriundi ed equiparati, pur senza salti di gioia, scelgo mille volte i primi che, chi più chi meno, in qualche modo italiani lo sono: l'equiparazione per me proprio non ha senso, è più forte di me!
Una sera in CH a Recco ero seduta in una tavolata assai multietnica e si è un po' discusso di sta cosa: avevo accanto un anglo-ligure e di fronte un NZ e la mia posizione è stata che il primo ce l'avrei potuto vedere in nazionale azzurra ma il secondo proprio no, perchè è meno italiano dei miei mobili Ikea!
Certo, il migliore dei mondi possibili sarebbe avere fior fior di giocatori italici tra cui il CT possa scegliere ampiamente e permettersi addirittura di lasciarne a casa di ottimi per la troppa concorrenza, ma questa situazione non può essere certo figlia del nostro disgraziato ed esterofilo rugby nazionale.

[Cane_di_Pavlov]

Bortolussi ---> oriundo ---> non parla italiano, mai vissuto in italia
Griffen ---> equiparato ---> parla italiano, vive in italia.

Posto che a me non interessa disutere sul grado o sulla percentuale di italianità di nessuno, faccio comunque fatica a considerare più italiano Bortolussi di Griffen.

E tra una nazionale che prende equiparati od oriundi ad minchiam, e una che li prende con dietro un "progetto", scelgo la seconda.

[zorrykid]

Sempre più un minestrone, dove trovi di tutto. Da una parte si evita di lavorare per il futuro, facendo crescere dei giocatori eleggibili, dall'altra fai giocare atleti che eleggibili lo sono diventati. Dondi è inutile che fai sparate nazionalistiche, dicendo che inutile far venire in Italia giocatori stranieri per la Nazionale, quando poi raccatti gli atleti stranieri che giocano nei club. Se ci credi davvero a quello che dici perchè non sei riuscito in tutti quest'anni ad avere una nazionale in cui tutti sono nati in Italia?

[milesgersen]

per dire la mia
come straniero che viene in italia, ci si stabilisce e eventualmente si sposa un italiana allora in nazionale non avrei nessun problema...
ma un equiparato che ci viene giusto per il contratto , non impara la lingua e appena può torna a casa, ovunque sia meno che in italia...allora proprio no! in base a questa logica (quella dell'IRB) schumacher è italiano!!!

[Shye]

Sempre più un minestrone, dove trovi di tutto. Da una parte si evita di lavorare per il futuro, facendo crescere dei giocatori eleggibili, dall'altra fai giocare atleti che eleggibili lo sono diventati. Dondi è inutile che fai sparate nazionalistiche, dicendo che inutile far venire in Italia giocatori stranieri per la Nazionale, quando poi raccatti gli atleti stranieri che giocano nei club. Se ci credi davvero a quello che dici perchè non sei riuscito in tutti quest'anni ad avere una nazionale in cui tutti sono nati in Italia?

Ma voi state SCHERZANDO..
Ma cosa centra Dondi se i club comprano stranieri a manetta?? Non è mica un dittatore che può imporre le cose alle lega. Ma grazie AL CIELO che Dondi si è opposto ad una nazionale tutta sudafricana, in questo forum si arriva a criticarlo pure quando le imbrocca..
Questa sparata di Mallett è veramente atroce..dopo gli oriundi e gli equiparati, siamo arrivati agli equiparati su richiesta......

[rapa]

per dire la mia
come straniero che viene in italia, ci si stabilisce e eventualmente si sposa un italiana allora in nazionale non avrei nessun problema...
ma un equiparato che ci viene giusto per il contratto , non impara la lingua e appena può torna a casa, ovunque sia meno che in italia...allora proprio no! in base a questa logica (quella dell'IRB) schumacher è italiano!!!

e perche' Dominghez cosa a fatto ???? finita la carriera si e' dato a tuttaltro che a far crescere il nostro movimento(questa proprio non mi va giu'). Dondi ora che hai fatto questa dichiarazione battiti ferocemente perche i club di super 10 utilizzino e facciano crescere il nostro vivaio oppure crea due selezioni e fai in modo che partecipino alla Celtic league...c***o!!!!!!

[Satiro]

può aumentare il numero minimo dei giocatori italiani da schierare x le varie squadre...

[Shye]

può aumentare il numero minimo dei giocatori italiani da schierare x le varie squadre...

E se la Lega si oppone?

[Cane_di_Pavlov]

può aumentare il numero minimo dei giocatori italiani da schierare x le varie squadre...

E se la Lega si oppone?

La Lega può opporsi alle decisioni prese dalla FIR???