Per me Marcato è meglio di tutti quelli che hai citato...oldprussians ha scritto:A te Pez non piace io dico che era PB che diceva come giocare, va behrask ha scritto:Scusate signori:
qua si mettono in contrapposizione i tre diversi tipi di gioco in attacco:
1. Aprire al largo
2. Tenere il possesso (magari con ruck, pick & drive, buchi dei 3/4)
3. Calciare.
Io non credo che ci sia un'opzione in assoluto migliore dell'altra, ma sostengo da circa 30 anni, che sono tutte e tre NECESSARIE !
Bisogna essere capaci di variare il gioco per mettere in difficoltà le difese, che sono sempre più organizzate. Purtroppo noi non lo facciamo.
Ai tempi di DD (scibbenedett) si calciava e si droppava, ma con interessanti varianti.
Ai tempi di JK si giocava solo con la mischia.
Ai tempi di Pez si calciava tutto e il più delle volte in modo sbagliato.
Oggi, in era Mallet-Masi, si tiene la palla.
Siamo sempre limitati. Una squadra da 6N deve poter avere tutte le opzioni a disposizione.
A Cardiff si è provato a variare, ma i risultati, complice la non assenza degli avversari, sono fallimentari. Qualcuno dice che bisognava tener palla !!! Sì, magari fare melina !! Mica è facile, se hai la palla prendi le botte. questo è il motivo per il quale l'apertura, dopo più fasi, alleggerisce la pressione calciando lontano il pallone. I nostri ci hanno provato a tenere il possesso, e infatti Parisse è andato in crampi, la prima linea, anche a causa di un solo pilone in riserva, era in apnea e a Bergamauro gli si è annebbiato il cervello. Calciare era necessario. Non era la stessa cosa di provare gli up&under in bocca all'estremo scozzese già in prima fase. Chiara la differenza?
Quando critico l'impiego di Masi a n.10 critico la ridotta variabilità del gioco offensivo in capo all'apertura, oltre che un indebolimento della coppia dei centri dovuta proprio all'assenza di Masi. Per questo preferisco a n. 10 anche il Marcato del 2° tempo di Cardiff.
Scusate la lunghezza. Grazie diddi, è sempre un piacere leggerti.
Ma dimmi onestamente, dimenticando Marcato Orquera, e Di Bernardo, Masi come 10 e veramente meglio di Pez? Io dico di no. e non dimentichiamo che Pez a fato più punti e mete che Masi nel 6N in meno partite! E si, penso come Giocatore Masi e un' altra classe di Pez, ma nel SUO RUOLO e il fatto che Pez, Orquera e Di Bernardo calciano i piazzati meglio di marcato, per più esperienza, su bilanci e meglio avere uno di loro come 10 per fare una squadra più effettiva!
NON E' UN PO' TROPPO PRESTO?
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Dicevo tra Masi e Pez.rask ha scritto:Per me Marcato è meglio di tutti quelli che hai citato...oldprussians ha scritto:A te Pez non piace io dico che era PB che diceva come giocare, va behrask ha scritto:Scusate signori:
qua si mettono in contrapposizione i tre diversi tipi di gioco in attacco:
1. Aprire al largo
2. Tenere il possesso (magari con ruck, pick & drive, buchi dei 3/4)
3. Calciare.
Io non credo che ci sia un'opzione in assoluto migliore dell'altra, ma sostengo da circa 30 anni, che sono tutte e tre NECESSARIE !
Bisogna essere capaci di variare il gioco per mettere in difficoltà le difese, che sono sempre più organizzate. Purtroppo noi non lo facciamo.
Ai tempi di DD (scibbenedett) si calciava e si droppava, ma con interessanti varianti.
Ai tempi di JK si giocava solo con la mischia.
Ai tempi di Pez si calciava tutto e il più delle volte in modo sbagliato.
Oggi, in era Mallet-Masi, si tiene la palla.
Siamo sempre limitati. Una squadra da 6N deve poter avere tutte le opzioni a disposizione.
A Cardiff si è provato a variare, ma i risultati, complice la non assenza degli avversari, sono fallimentari. Qualcuno dice che bisognava tener palla !!! Sì, magari fare melina !! Mica è facile, se hai la palla prendi le botte. questo è il motivo per il quale l'apertura, dopo più fasi, alleggerisce la pressione calciando lontano il pallone. I nostri ci hanno provato a tenere il possesso, e infatti Parisse è andato in crampi, la prima linea, anche a causa di un solo pilone in riserva, era in apnea e a Bergamauro gli si è annebbiato il cervello. Calciare era necessario. Non era la stessa cosa di provare gli up&under in bocca all'estremo scozzese già in prima fase. Chiara la differenza?
Quando critico l'impiego di Masi a n.10 critico la ridotta variabilità del gioco offensivo in capo all'apertura, oltre che un indebolimento della coppia dei centri dovuta proprio all'assenza di Masi. Per questo preferisco a n. 10 anche il Marcato del 2° tempo di Cardiff.
Scusate la lunghezza. Grazie diddi, è sempre un piacere leggerti.
Ma dimmi onestamente, dimenticando Marcato Orquera, e Di Bernardo, Masi come 10 e veramente meglio di Pez? Io dico di no. e non dimentichiamo che Pez a fato più punti e mete che Masi nel 6N in meno partite! E si, penso come Giocatore Masi e un' altra classe di Pez, ma nel SUO RUOLO e il fatto che Pez, Orquera e Di Bernardo calciano i piazzati meglio di marcato, per più esperienza, su bilanci e meglio avere uno di loro come 10 per fare una squadra più effettiva!
Ma marcato non sa Piazzare!
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Dicevo tra Masi e Pez.rask ha scritto:Per me Marcato è meglio di tutti quelli che hai citato...oldprussians ha scritto:A te Pez non piace io dico che era PB che diceva come giocare, va behrask ha scritto:Scusate signori:
qua si mettono in contrapposizione i tre diversi tipi di gioco in attacco:
1. Aprire al largo
2. Tenere il possesso (magari con ruck, pick & drive, buchi dei 3/4)
3. Calciare.
Io non credo che ci sia un'opzione in assoluto migliore dell'altra, ma sostengo da circa 30 anni, che sono tutte e tre NECESSARIE !
Bisogna essere capaci di variare il gioco per mettere in difficoltà le difese, che sono sempre più organizzate. Purtroppo noi non lo facciamo.
Ai tempi di DD (scibbenedett) si calciava e si droppava, ma con interessanti varianti.
Ai tempi di JK si giocava solo con la mischia.
Ai tempi di Pez si calciava tutto e il più delle volte in modo sbagliato.
Oggi, in era Mallet-Masi, si tiene la palla.
Siamo sempre limitati. Una squadra da 6N deve poter avere tutte le opzioni a disposizione.
A Cardiff si è provato a variare, ma i risultati, complice la non assenza degli avversari, sono fallimentari. Qualcuno dice che bisognava tener palla !!! Sì, magari fare melina !! Mica è facile, se hai la palla prendi le botte. questo è il motivo per il quale l'apertura, dopo più fasi, alleggerisce la pressione calciando lontano il pallone. I nostri ci hanno provato a tenere il possesso, e infatti Parisse è andato in crampi, la prima linea, anche a causa di un solo pilone in riserva, era in apnea e a Bergamauro gli si è annebbiato il cervello. Calciare era necessario. Non era la stessa cosa di provare gli up&under in bocca all'estremo scozzese già in prima fase. Chiara la differenza?
Quando critico l'impiego di Masi a n.10 critico la ridotta variabilità del gioco offensivo in capo all'apertura, oltre che un indebolimento della coppia dei centri dovuta proprio all'assenza di Masi. Per questo preferisco a n. 10 anche il Marcato del 2° tempo di Cardiff.
Scusate la lunghezza. Grazie diddi, è sempre un piacere leggerti.
Ma dimmi onestamente, dimenticando Marcato Orquera, e Di Bernardo, Masi come 10 e veramente meglio di Pez? Io dico di no. e non dimentichiamo che Pez a fato più punti e mete che Masi nel 6N in meno partite! E si, penso come Giocatore Masi e un' altra classe di Pez, ma nel SUO RUOLO e il fatto che Pez, Orquera e Di Bernardo calciano i piazzati meglio di marcato, per più esperienza, su bilanci e meglio avere uno di loro come 10 per fare una squadra più effettiva!
Ma marcato non sa Piazzare!
- parramatta
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[/quote]Mi spiace ma continuo a credere che la "rieducazione" di Masi è stato un fallimento ancora prima d'incominciare.
Un giocatore che gioca centro tutto l'anno nel suo club, che giocherà si e no 7/8 partite come 10 in nazionale e che dà il meglio di sè nel suo ruolo naturale (12) è un tentativo di sperimentazione già fallito in partenza.
Finora Masi non ha dimostrato di poter giocare apertura ma di cavarsela egregiamente in difesa come 3° centro.[/quote]
Bella questa mi piace.Quoto e aggiungo che Masi da terzo centro si allena anche a passare la palla che e' un piacere!
Per me comunque vada e' una soluzione adattata e sempre quello sara'.
personalmente preferisco una apertura di formazione non fortissima ( Marcato) piuttosto che un fortissimo centro adattato in un ruolo non suo. (Masi)
Tampona, ma non e' assolutamente in cabina di regia, non gestisce la squadra, non detta i tempi, anche perche non li ha mai dettati in gioventu' ( estremo/ala) ne' li detta nel suo quotidiano ( campionato francese)
E presto per dare giudizi, ma comunque si puo stilare un bilancio di 3 partite e direi che Masi non e' certo migliorato a 10, anzi il trend delle sue prestazioni e' andato calando.Anche di testa secondo me.
Non dimentichiamo che psicologicamente non e' facile sostenere tutti questi dubbi che noi esterniamo sul forum e che secondo me maso' sente anche lui.Lui secondo me ci si sveglia ogni giorno, e non e' facile conviverci.
Cioe' mi metto in gioco, sono centro ma gioco 10.ce la metto tutta,ma dopo 3 partite ci credo di piu o ci credo di meno?
Per me la seconda.
Un giocatore che gioca centro tutto l'anno nel suo club, che giocherà si e no 7/8 partite come 10 in nazionale e che dà il meglio di sè nel suo ruolo naturale (12) è un tentativo di sperimentazione già fallito in partenza.
Finora Masi non ha dimostrato di poter giocare apertura ma di cavarsela egregiamente in difesa come 3° centro.[/quote]
Bella questa mi piace.Quoto e aggiungo che Masi da terzo centro si allena anche a passare la palla che e' un piacere!
Per me comunque vada e' una soluzione adattata e sempre quello sara'.
personalmente preferisco una apertura di formazione non fortissima ( Marcato) piuttosto che un fortissimo centro adattato in un ruolo non suo. (Masi)
Tampona, ma non e' assolutamente in cabina di regia, non gestisce la squadra, non detta i tempi, anche perche non li ha mai dettati in gioventu' ( estremo/ala) ne' li detta nel suo quotidiano ( campionato francese)
E presto per dare giudizi, ma comunque si puo stilare un bilancio di 3 partite e direi che Masi non e' certo migliorato a 10, anzi il trend delle sue prestazioni e' andato calando.Anche di testa secondo me.
Non dimentichiamo che psicologicamente non e' facile sostenere tutti questi dubbi che noi esterniamo sul forum e che secondo me maso' sente anche lui.Lui secondo me ci si sveglia ogni giorno, e non e' facile conviverci.
Cioe' mi metto in gioco, sono centro ma gioco 10.ce la metto tutta,ma dopo 3 partite ci credo di piu o ci credo di meno?
Per me la seconda.
- diddi
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- Iscritto il: 28 feb 2006, 0:00
- Località: Roma
Grazie a tutti per le considerazioni pacate e pertinenti e per la discussione stimolante!
Vorrei chiarire a tutti la mia posizione. Masi apertura è un azzardo ragionato di Mallett, una mossa che risolve alcuni problemi e ne apre altri. Io non dico che il nostro coach fa bene o male: fa così sulla base di una sua valutazione e di un suo progetto. Io tento semplicemente di seguirne le tracce e di assecondarlo. Anche io ho le mie perplessità, ma cerco di controbattere i "demolitori" a priori dell'esperimento mallettiano nell'intento di recuperare un po' di equilibrio nella discussione.
In particolare mi ribello all'idea di qualcuno, per cui "un centro non sarà mai un'apertura". Questa forma apodittica si addice agli assiomi o ai postulati, alle verità evidenti o ai presupposti; mentre è solo un giudizio affrettato e impreciso. La "scommessa" di Mallett sta proprio qui: un buon giocatore, ma non educato nel ruolo specifico, può arrivare a gestire il gioco offensivo della squadra in maniera sufficientemente valida? Io sinceramente, non vedo perché no. Non dico che Masi ci arriverà, dico che non è impossibile in assoluto. Sospendo il giudizio in attesa di vedere gli esiti. Cerco di non essere distruttivo a priori.
Al giorno d'oggi la figura dell'apertura "pura" è (purtroppo) in crisi, tendenzialmente rimpiazzata da giocatori meno deboli in difesa, anche se magari di minor fosforo e talento. Mutatis mutandis, è una situazione simile a quella che si è verificata nel calcio con le mezzeali o nella pallavolo con i palleggiatori: la necessità di avere una figura di snodo del gioco giustifica la presenza di un punto debole nell'assetto difensivo? Non si possono ottenere risultati simili (se non proprio uguali) con alternative tatticamente meno svantaggiose quando non abbiamo la palla in mano? Sono considerazioni che stanno alla base delle preferenze accordate a James piuttosto che a Pretorius o a Skrela /Traille piuttosto che a Michalak. Sono tendenze assolutamente attuali nel rugby moderno.
Certo, Mallett le porta alle estreme conseguenze: Mallett pensa che l'Italia non sforni aperture tali da giustificare, per il loro talento e per la loro intelligenza del gioco, un "buco" in difesa? Tappo il "buco" con un centro! Forse Pier ha ragione quando dice che Mallett sta "usando" l'Italia come un laboratorio di sperimentazione, una specie di Stellenbosch personale. Però anche essere al centro, anzi all'avanguardia dell'evoluzione di questo sport, e non sempre a rincorrere le innovazioni altrui, è una novità interessante. Come tutti gli esperimenti, solo il tempo ci rivelerà se è valido. Se dovesse fallire, sarò contento di non essere tra quelli che potranno esclamare di averlo detto sin dall'inizio: la parte dell'uccellaccio del malaugurio non mi si addice per niente!

Per rask: hai pienamente ragione quando dici che l'apertura deve avere più soluzioni. Ma si tratta di una verità talmente evidente, che mi pare difficile che Mallett non ne sia a conoscenza. Era chiaro a tutti sin dall'inizio che il percorso che è stato intrapreso con Masi è destinato a concludersi nel medio periodo e che questa strada sarebbe stata accidentata e costellata di errori. Se da Roma voglio arrivare a Teramo, devo passare per Tivoli, Carsoli, L'Aquila, il Gran Sasso; piacerebbe anche a me il teletrasporto di Scotty, che mi scombina le cellule sull'Enterprise e le ricombina sul pianeta intorno a cui sto orbitando!
![Mr. Green :-]](./images/smilies/icon_mrgreen.gif)
Vorrei chiarire a tutti la mia posizione. Masi apertura è un azzardo ragionato di Mallett, una mossa che risolve alcuni problemi e ne apre altri. Io non dico che il nostro coach fa bene o male: fa così sulla base di una sua valutazione e di un suo progetto. Io tento semplicemente di seguirne le tracce e di assecondarlo. Anche io ho le mie perplessità, ma cerco di controbattere i "demolitori" a priori dell'esperimento mallettiano nell'intento di recuperare un po' di equilibrio nella discussione.
In particolare mi ribello all'idea di qualcuno, per cui "un centro non sarà mai un'apertura". Questa forma apodittica si addice agli assiomi o ai postulati, alle verità evidenti o ai presupposti; mentre è solo un giudizio affrettato e impreciso. La "scommessa" di Mallett sta proprio qui: un buon giocatore, ma non educato nel ruolo specifico, può arrivare a gestire il gioco offensivo della squadra in maniera sufficientemente valida? Io sinceramente, non vedo perché no. Non dico che Masi ci arriverà, dico che non è impossibile in assoluto. Sospendo il giudizio in attesa di vedere gli esiti. Cerco di non essere distruttivo a priori.
Al giorno d'oggi la figura dell'apertura "pura" è (purtroppo) in crisi, tendenzialmente rimpiazzata da giocatori meno deboli in difesa, anche se magari di minor fosforo e talento. Mutatis mutandis, è una situazione simile a quella che si è verificata nel calcio con le mezzeali o nella pallavolo con i palleggiatori: la necessità di avere una figura di snodo del gioco giustifica la presenza di un punto debole nell'assetto difensivo? Non si possono ottenere risultati simili (se non proprio uguali) con alternative tatticamente meno svantaggiose quando non abbiamo la palla in mano? Sono considerazioni che stanno alla base delle preferenze accordate a James piuttosto che a Pretorius o a Skrela /Traille piuttosto che a Michalak. Sono tendenze assolutamente attuali nel rugby moderno.
Certo, Mallett le porta alle estreme conseguenze: Mallett pensa che l'Italia non sforni aperture tali da giustificare, per il loro talento e per la loro intelligenza del gioco, un "buco" in difesa? Tappo il "buco" con un centro! Forse Pier ha ragione quando dice che Mallett sta "usando" l'Italia come un laboratorio di sperimentazione, una specie di Stellenbosch personale. Però anche essere al centro, anzi all'avanguardia dell'evoluzione di questo sport, e non sempre a rincorrere le innovazioni altrui, è una novità interessante. Come tutti gli esperimenti, solo il tempo ci rivelerà se è valido. Se dovesse fallire, sarò contento di non essere tra quelli che potranno esclamare di averlo detto sin dall'inizio: la parte dell'uccellaccio del malaugurio non mi si addice per niente!

Per rask: hai pienamente ragione quando dici che l'apertura deve avere più soluzioni. Ma si tratta di una verità talmente evidente, che mi pare difficile che Mallett non ne sia a conoscenza. Era chiaro a tutti sin dall'inizio che il percorso che è stato intrapreso con Masi è destinato a concludersi nel medio periodo e che questa strada sarebbe stata accidentata e costellata di errori. Se da Roma voglio arrivare a Teramo, devo passare per Tivoli, Carsoli, L'Aquila, il Gran Sasso; piacerebbe anche a me il teletrasporto di Scotty, che mi scombina le cellule sull'Enterprise e le ricombina sul pianeta intorno a cui sto orbitando!
Peterino
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rask
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Carissimo,
Così come tu non dici NO a priori, anch'io hegelianamente, non dico sì a priori. Se la verità è dialogica, o addirittura falsificabile, i pensieri contrapposti, purchè non pregiudiziali, svolgono la stessa funzione complementare di strumento per la conoscenza.
.......
VI HO FATTO PAURA, EH?
........
Torniamo a noi:
Mi piacerebbe che NM risolvesse il nostro problema annoso dell'apertura, ma nutro dei dubbi (stavolta con Kant) sulla direzione intrapresa. Ero scettico prima dell'inizio del 6N, oggi lo sono ancora di più. E'chiaro che c'è bisogno di tempo e, se vuoi, anche di batoste, non sono quelle che mi frenano, tuttavia la direzione del viaggio. Il rugby muscolare che ha portato il SAF alla vittoria mondiale non è così universale. Carter e Giteau sono delle belle realtà, McAllister, nonostante la quantità di muscoli, è dotato di talento e fosforo, Wilkinson, O'Gara, ma anche i giovani Tait, Flood, Trin-Duc, Parra, Hook non mi sembrano che sacrifichino l'intelligenza ed il talento sull'altare della fisicità. Il rugby è bello perchè è armonico tra questi ying e yang. Con Masi a n. 10 l'equilibrio va a farsi friggere, anche togliendo muscoli tra i centri, dove servirebbero stante la condizione della nostra coppia titolare. Aggiungo che Marcato non mi sembra inesistente in difesa.
In altre parole: che ci vieni a fare a Teramo? Meglio andare verso Firenze, o l'Umbria, o Napoli. Lì ci sono cose più interessanti da vedere e puoi anche goderti il viaggio senza necessariamente aumentare la velocità. Anche perchè le macchine da teletrasporto sono spesso difettose e va a finire che ti perdi qualche molecola che magari ti serve.
Così come tu non dici NO a priori, anch'io hegelianamente, non dico sì a priori. Se la verità è dialogica, o addirittura falsificabile, i pensieri contrapposti, purchè non pregiudiziali, svolgono la stessa funzione complementare di strumento per la conoscenza.
.......
VI HO FATTO PAURA, EH?
........
Torniamo a noi:
Mi piacerebbe che NM risolvesse il nostro problema annoso dell'apertura, ma nutro dei dubbi (stavolta con Kant) sulla direzione intrapresa. Ero scettico prima dell'inizio del 6N, oggi lo sono ancora di più. E'chiaro che c'è bisogno di tempo e, se vuoi, anche di batoste, non sono quelle che mi frenano, tuttavia la direzione del viaggio. Il rugby muscolare che ha portato il SAF alla vittoria mondiale non è così universale. Carter e Giteau sono delle belle realtà, McAllister, nonostante la quantità di muscoli, è dotato di talento e fosforo, Wilkinson, O'Gara, ma anche i giovani Tait, Flood, Trin-Duc, Parra, Hook non mi sembrano che sacrifichino l'intelligenza ed il talento sull'altare della fisicità. Il rugby è bello perchè è armonico tra questi ying e yang. Con Masi a n. 10 l'equilibrio va a farsi friggere, anche togliendo muscoli tra i centri, dove servirebbero stante la condizione della nostra coppia titolare. Aggiungo che Marcato non mi sembra inesistente in difesa.
In altre parole: che ci vieni a fare a Teramo? Meglio andare verso Firenze, o l'Umbria, o Napoli. Lì ci sono cose più interessanti da vedere e puoi anche goderti il viaggio senza necessariamente aumentare la velocità. Anche perchè le macchine da teletrasporto sono spesso difettose e va a finire che ti perdi qualche molecola che magari ti serve.
- diddi
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Come dici tu, la verità è dialogica. per questo motivo, la dialettica del pensiero non deve arrestarsi su una singola tesi, ipostatizzandola, ma svilupparsi nel contrasto tra le posizioni verso una nuova sintesi, a sua volta da riproporre al vaglio della riflessione critica.rask ha scritto:Carissimo,
Così come tu non dici NO a priori, anch'io hegelianamente, non dico sì a priori. Se la verità è dialogica, o addirittura falsificabile, i pensieri contrapposti, purchè non pregiudiziali, svolgono la stessa funzione complementare di strumento per la conoscenza.
Nel caso specifico, non dico che l'esperimento di Mallett sia buona cosa; ma reagisco a chi la rifiuta aprioristicamente. Per me è fattibile: non dico che funzionerà, ma può funzionare. E non è certo la partita col Galles quella che può dimostrare il contrario, dal momento che il crollo è avvenuto quando Masi non era più in campo.
No.rask ha scritto:VI HO FATTO PAURA, EH?
[bacchettatina] Certo, in Kant il concetto di dubbio ha una sua rilevanza come premessa dell'indagine critica autoreferenziale della ragione. Però, a livello di studi liceali, "quello del dubbio" è Cartesio...rask ha scritto:Torniamo a noi:
Mi piacerebbe che NM risolvesse il nostro problema annoso dell'apertura, ma nutro dei dubbi (stavolta con Kant) sulla direzione intrapresa. Ero scettico prima dell'inizio del 6N, oggi lo sono ancora di più. E'chiaro che c'è bisogno di tempo e, se vuoi, anche di batoste, non sono quelle che mi frenano, tuttavia la direzione del viaggio. Il rugby muscolare che ha portato il SAF alla vittoria mondiale non è così universale. Carter e Giteau sono delle belle realtà, McAllister, nonostante la quantità di muscoli, è dotato di talento e fosforo, Wilkinson, O'Gara, ma anche i giovani Tait, Flood, Trin-Duc, Parra, Hook non mi sembrano che sacrifichino l'intelligenza ed il talento sull'altare della fisicità. Il rugby è bello perchè è armonico tra questi ying e yang. Con Masi a n. 10 l'equilibrio va a farsi friggere, anche togliendo muscoli tra i centri, dove servirebbero stante la condizione della nostra coppia titolare. Aggiungo che Marcato non mi sembra inesistente in difesa.
In altre parole: che ci vieni a fare a Teramo? Meglio andare verso Firenze, o l'Umbria, o Napoli. Lì ci sono cose più interessanti da vedere e puoi anche goderti il viaggio senza necessariamente aumentare la velocità. Anche perchè le macchine da teletrasporto sono spesso difettose e va a finire che ti perdi qualche molecola che magari ti serve.
A parte i dubbi che nutro sulla possibilità di citare O'Gara e Hook tra le aperture dotate di fisico, se Mallett avesse a disposizione uno dei giocatori che hai elencato, a Masi aperura Mallett non c'avrebbe proprio pensato. Questa soluzione è figlia di uno stato di necessità.
Per far capire che non sono per nulla chiuso su una linea mallettiana ad oltranza, dirò che il Marcato del primo tempo, se confermerà questa prestazione, può essere una valida alternativa anche all'apertura. Il periodo in cui ha fatto il MA è stato un momento sciagurato che non dice molto e Mallett è stato buono a sospendere il giudizio; perché se avesse dovuto prenderlo in considerazione, ne avrebbe dovuto concludere quanto meno che Marcato non è in grado di prendere in mano la squadra e di incidere sull'andamento di una partita.
Peterino
Chi sa fa, chi non sa insegna a fare
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Nohome
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Cari Diddi e Rask dovreste ricordarvi che il forum è frequentato anche da Piloni, quindi regolate il linguaggio!
L'equilibrio di cui si parla, in una bilancia starata, non si può trovare!
Questo è il vero punto a mio avviso.diddi ha scritto:A parte i dubbi che nutro sulla possibilità di citare O'Gara e Hook tra le aperture dotate di fisico, se Mallett avesse a disposizione uno dei giocatori che hai elencato, a Masi aperura Mallett non c'avrebbe proprio pensato. Questa soluzione è figlia di uno stato di necessità.
L'equilibrio di cui si parla, in una bilancia starata, non si può trovare!
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kaiser
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Io, invece, credo che Mallet stia facendo quello che può fare con i giocatori che gli hanno dato.
Non è escluso che tra poco possa anche trovare qualcun altro e colmare qualche buco davvero enorme.
A me, questa Italia, non mi lascia alcun dubbio nel dire che:
1) con questa nazionale non era necessario spendere ciò che si spende per Mallet; abbiamo ottimi allenatori nostrani che per questo livello sono ancora buoni;
2) se questa è davvero l'Italia migliore che si possa schierare allora siamo fritti; nell'alto livello non si può giocare discretamente solo una parte di match;
3) se questa è l'Italia migliore è bene che la FIR cominci a chiedersi cosa si sta facendo nei settori giovanili e nei Club; insomma: la ricetta non sembrerebbe delle migliori;
4) mi risulta che negli ultimi 2 anni i tesserati nazionali siano aumentati di molto: sono questi i risultati?
5) se per ipotesi, si dovesse anche giocare bene con Francia e Scozia siamo tutti d'accordo che comunque così non va?
6) mi capita abbastanza spesso di vedere il top 14 australe:..................no comment
Non riesco a incazzarmi con Mallet, credo che ci siano più colpe nel "sistema rugby nazionale"; e se fosse arrivato il momento di rimboccarci, tutti le maniche?, testa bassa e spingere?
Sosteniamo comunque la nostra squadra, buon rugby
Non è escluso che tra poco possa anche trovare qualcun altro e colmare qualche buco davvero enorme.
A me, questa Italia, non mi lascia alcun dubbio nel dire che:
1) con questa nazionale non era necessario spendere ciò che si spende per Mallet; abbiamo ottimi allenatori nostrani che per questo livello sono ancora buoni;
2) se questa è davvero l'Italia migliore che si possa schierare allora siamo fritti; nell'alto livello non si può giocare discretamente solo una parte di match;
3) se questa è l'Italia migliore è bene che la FIR cominci a chiedersi cosa si sta facendo nei settori giovanili e nei Club; insomma: la ricetta non sembrerebbe delle migliori;
4) mi risulta che negli ultimi 2 anni i tesserati nazionali siano aumentati di molto: sono questi i risultati?
5) se per ipotesi, si dovesse anche giocare bene con Francia e Scozia siamo tutti d'accordo che comunque così non va?
6) mi capita abbastanza spesso di vedere il top 14 australe:..................no comment
Non riesco a incazzarmi con Mallet, credo che ci siano più colpe nel "sistema rugby nazionale"; e se fosse arrivato il momento di rimboccarci, tutti le maniche?, testa bassa e spingere?
Sosteniamo comunque la nostra squadra, buon rugby
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1) Sono d'accordo. Ma Mallett è un "prodotto finito", non una scommessa da vincere. Si paga anche questo.kaiser ha scritto:Io, invece, credo che Mallet stia facendo quello che può fare con i giocatori che gli hanno dato.
Non è escluso che tra poco possa anche trovare qualcun altro e colmare qualche buco davvero enorme.
A me, questa Italia, non mi lascia alcun dubbio nel dire che:
1) con questa nazionale non era necessario spendere ciò che si spende per Mallet; abbiamo ottimi allenatori nostrani che per questo livello sono ancora buoni;
2) se questa è davvero l'Italia migliore che si possa schierare allora siamo fritti; nell'alto livello non si può giocare discretamente solo una parte di match;
3) se questa è l'Italia migliore è bene che la FIR cominci a chiedersi cosa si sta facendo nei settori giovanili e nei Club; insomma: la ricetta non sembrerebbe delle migliori;
4) mi risulta che negli ultimi 2 anni i tesserati nazionali siano aumentati di molto: sono questi i risultati?
5) se per ipotesi, si dovesse anche giocare bene con Francia e Scozia siamo tutti d'accordo che comunque così non va?
6) mi capita abbastanza spesso di vedere il top 14 australe:..................no comment
Non riesco a incazzarmi con Mallet, credo che ci siano più colpe nel "sistema rugby nazionale"; e se fosse arrivato il momento di rimboccarci, tutti le maniche?, testa bassa e spingere?
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2) Questa è l'Italia migliore IN PROSPETTIVA. Abbiamo ancora un'apertura "in affinamento" e importanti assenze che coprono tutto il triangolo difensivo (e quindi anche i principali terminali offensivi).
3, ma soprattutto 4) Se l'aumento dei tesserati risale, come in effetti risale, a tempi recenti, è IMPOSSIBILE che i frutti si vedano ora a livello di Nazionale, per quello ci vorrà più tempo. O pensi che dopo due anni di U7/9/11/13 possiamo già testare qualche promessa a livello 6 Nazioni?
5) No no no e ancora no
6) Il Super 14 è un altro campionato, con altri giocatori, altra cultura, altro modo di giocare e quest'anno pure con altre regole. Non è nemmeno un campionato nazionale, ma di franchigie di tre paesi rugbysticamente all'avanguardia. Certo, il S10 è inferiore anche ai maggiori campionati europei (GP, Top14, Celtic); e del resto molti giocatori della Nazionale per crescere sono emigrati lì.
Peterino
Chi sa fa, chi non sa insegna a fare
Chi sa fa, chi non sa insegna a fare
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bobovox
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- Iscritto il: 28 feb 2008, 15:45
Purtroppo chi ha giocato a rugby losa, in campo se non c'è arbitro che comanda prende il sopravvento la .............. odiosa violenza il fare giustizia. Mauro è satato colpito in un'azione dove chi salta per recuperare una palla non deve essere buttato giù se non ha i piedi per terra ( è una regola giusta per la salvaguardia dei giocatori).
Prima suo fratello, poi Masi che ha prontamente risposto, poi lui sono stati colpiti duramente e l'arbitro non ha detto niente! Chi dà le giornate anche a Lui???????????????????????????
Mauro, è meglio dare i cartoni, non le dita negli occhi.
Prima suo fratello, poi Masi che ha prontamente risposto, poi lui sono stati colpiti duramente e l'arbitro non ha detto niente! Chi dà le giornate anche a Lui???????????????????????????
Mauro, è meglio dare i cartoni, non le dita negli occhi.
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bobovox
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Purtroppo chi ha giocato a rugby losa, in campo se non c'è arbitro che comanda prende il sopravvento la .............. odiosa violenza il fare giustizia. Mauro è satato colpito in un'azione dove chi salta per recuperare una palla non deve essere buttato giù se non ha i piedi per terra ( è una regola giusta per la salvaguardia dei giocatori).
Prima suo fratello, poi Masi che ha prontamente risposto, poi lui sono stati colpiti duramente e l'arbitro non ha detto niente! Chi dà le giornate anche a Lui???????????????????????????
Mauro, è meglio dare i cartoni, non le dita negli occhi.
Prima suo fratello, poi Masi che ha prontamente risposto, poi lui sono stati colpiti duramente e l'arbitro non ha detto niente! Chi dà le giornate anche a Lui???????????????????????????
Mauro, è meglio dare i cartoni, non le dita negli occhi.
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VELENO80
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- Iscritto il: 23 gen 2007, 13:12
Pur apprezzando molto lo spostamento della discussione su di un terreno che si serve degli strumenti della speculazione filosofica direi di andarci cauti...Come dici tu, la verità è dialogica. per questo motivo, la dialettica del pensiero non deve arrestarsi su una singola tesi, ipostatizzandola, ma svilupparsi nel contrasto tra le posizioni verso una nuova sintesi, a sua volta da riproporre al vaglio della riflessione critica.
Nel caso specifico, non dico che l'esperimento di Mallett sia buona cosa; ma reagisco a chi la rifiuta aprioristicamente. Per me è fattibile: non dico che funzionerà, ma può funzionare. E non è certo la
partita col Galles quella che può dimostrare il contrario, dal momento che il crollo è avvenuto quando Masi non era più in campo.
Non vorrei che qualcuno si servisse delle teorie hobbesiane sulla fallibilità della conoscenza sensibile per arrivare a sotenere che in realtà l'intercetto di Masi è soltanto qualcosa che "crediamo" di aver visto grazie all'inganno dei nostri sensi quando invece Masi è volato in meta in mezzo ai pali
Certo è che volendo servirsi del relativismo etico proprio del giusnaturalismo moderno per cui ciascuno è giudice di sè stesso, se Mallet ha giudicato (relativisticamente) che è "bene" per l'Italia schierare Masi apertura, e non essendovi alcun parametro di bene e male coeterno a Mallet (che in questo caso è il Leviatano e come tale parametro del giusto e dell'ingiusto), tutte le nostre opinioni contrarie in merito sono inutili in quanto incapci di andare a sindacare il giudizio morale del mostro biblico (Nick Mallet nel caso di specie...) che è il solo in grado di giudicare del Bene e del Male...
OK... scusatemi...se volete bannatemi pure ma non ho saputo resistere...
Giuro che non lo farò mai più...