OldPrussians e Pier
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Samu
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grandissimo pulici 
Quando la fortuna ragion contrasta, non c'è ragion che alla fortuna basta!!
http://it.youtube.com/watch?v=Q3ip6gwQo6k <---- -i miti non passano mai
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Maci
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Visto che a oldprussian ha partorito per settimane statistiche ammazza-Mallet e che già dopo la prima partita stava a contare come e quanto Mallet avesse fatto peggio di chi l'aveva preceduto e andasse cacciato a calci nel sedere, è con vero piacere che riporto qualche pezzo dell'articolo del Gazzettino visibile in homepage!
Nick mano fredda, al secolo Mallett, ha sbaragliato il campo di tutti i citì del passato: Johnstone, Kirwan, Berbizier.
Da allenatore dell'Italia con il peggior debutto nell'Rbs Sei Nazioni in fatto di risultati, spettro alla vigilia di Scozia-Italia, è diventato quello con il bilancio migliore.
In fatto di vittorie nel Sei Nazioni d'esordio, con il 23-20 di sabato Mallett eguaglia il Brad Johnstone del 2000 (Italia-Scozia 34-20), il John Kirwan del 2003 (Italia-Galles 30-22) e supera il Pierre Berbizier del 2006 (18-18 a Cardiff). L'Italia attuale, però, analizzando le 4 sconfitte ha fatto meglio di quella guidata dai 2 neozelandesi. Per 2 volte ha perso con passivo sotto il break meta (Irlanda, Inghilterra), 1 volta il divario è stato ridotto (-11 in Francia) e solo in Galles c'è stata debacle (-39). L'Italia del 2000 e 2003 non era mai stata sconfitta sotto il break meta (Kirwan con -8 in Scozia in più vicino, Johnstone -11 in Francia). Per il resto aveva subito da 24 a 47 punti di scarto.
Un ultimo dato significativo del Sei Nazioni di Mallett è il numero di debuttati. Sono stati 5: Reato, Cittadini, Sgarbi, Buso, Erasmus. Da tre edizioni nel torneo non esordiva in maglia azzurra nessuno. Tutti e 5 hanno giocato solo una manciata di minuti, tranne Sgarbi titolare a Cardiff. Ma se aggiungiamo i giocatori debuttanti nel torneo e con pochi caps alle spalle (Leonardo Ghiraldini, rivelazione del nostro Sei Nazioni, Andrea Marcato, Simon Picone, Pietro Travagli, Enrico Patrizio) si ha la percezione di un rinnovamento. Difficoltoso, per quantita e qualità, ma in atto. Indicativo è pure il contenimento dei giocatori di formazione straniera: 7/15 in partenza nella media delle 5 partite. Non è un record, l'anno scorso la media nel XV è stata 6,6. L'uso di Jaco Erasmus (e in in tour quello previsto di Gerard Fraser, a maggio italiano per matrimonio) l'ha un po' frenato. Ma anche questa è un'importante eredità del Sei Nazioni appena concluso. E l'inizio di un percorso. A cui si spera che Nick mano fredda dia seguito.
Nick mano fredda, al secolo Mallett, ha sbaragliato il campo di tutti i citì del passato: Johnstone, Kirwan, Berbizier.
Da allenatore dell'Italia con il peggior debutto nell'Rbs Sei Nazioni in fatto di risultati, spettro alla vigilia di Scozia-Italia, è diventato quello con il bilancio migliore.
In fatto di vittorie nel Sei Nazioni d'esordio, con il 23-20 di sabato Mallett eguaglia il Brad Johnstone del 2000 (Italia-Scozia 34-20), il John Kirwan del 2003 (Italia-Galles 30-22) e supera il Pierre Berbizier del 2006 (18-18 a Cardiff). L'Italia attuale, però, analizzando le 4 sconfitte ha fatto meglio di quella guidata dai 2 neozelandesi. Per 2 volte ha perso con passivo sotto il break meta (Irlanda, Inghilterra), 1 volta il divario è stato ridotto (-11 in Francia) e solo in Galles c'è stata debacle (-39). L'Italia del 2000 e 2003 non era mai stata sconfitta sotto il break meta (Kirwan con -8 in Scozia in più vicino, Johnstone -11 in Francia). Per il resto aveva subito da 24 a 47 punti di scarto.
Un ultimo dato significativo del Sei Nazioni di Mallett è il numero di debuttati. Sono stati 5: Reato, Cittadini, Sgarbi, Buso, Erasmus. Da tre edizioni nel torneo non esordiva in maglia azzurra nessuno. Tutti e 5 hanno giocato solo una manciata di minuti, tranne Sgarbi titolare a Cardiff. Ma se aggiungiamo i giocatori debuttanti nel torneo e con pochi caps alle spalle (Leonardo Ghiraldini, rivelazione del nostro Sei Nazioni, Andrea Marcato, Simon Picone, Pietro Travagli, Enrico Patrizio) si ha la percezione di un rinnovamento. Difficoltoso, per quantita e qualità, ma in atto. Indicativo è pure il contenimento dei giocatori di formazione straniera: 7/15 in partenza nella media delle 5 partite. Non è un record, l'anno scorso la media nel XV è stata 6,6. L'uso di Jaco Erasmus (e in in tour quello previsto di Gerard Fraser, a maggio italiano per matrimonio) l'ha un po' frenato. Ma anche questa è un'importante eredità del Sei Nazioni appena concluso. E l'inizio di un percorso. A cui si spera che Nick mano fredda dia seguito.
"La penna dolcissima intinta nell'arsenico" (Cit.)
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oldprussians
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Err hem...........Emy77 ha scritto:Visto che a oldprussian ha partorito per settimane statistiche ammazza-Mallet e che già dopo la prima partita stava a contare come e quanto Mallet avesse fatto peggio di chi l'aveva preceduto e andasse cacciato a calci nel sedere, è con vero piacere che riporto qualche pezzo dell'articolo del Gazzettino visibile in homepage!
Nick mano fredda, al secolo Mallett, ha sbaragliato il campo di tutti i citì del passato: Johnstone, Kirwan, Berbizier.
Da allenatore dell'Italia con il peggior debutto nell'Rbs Sei Nazioni in fatto di risultati, spettro alla vigilia di Scozia-Italia, è diventato quello con il bilancio migliore.
In fatto di vittorie nel Sei Nazioni d'esordio, con il 23-20 di sabato Mallett eguaglia il Brad Johnstone del 2000 (Italia-Scozia 34-20), il John Kirwan del 2003 (Italia-Galles 30-22) e supera il Pierre Berbizier del 2006 (18-18 a Cardiff). L'Italia attuale, però, analizzando le 4 sconfitte ha fatto meglio di quella guidata dai 2 neozelandesi. Per 2 volte ha perso con passivo sotto il break meta (Irlanda, Inghilterra), 1 volta il divario è stato ridotto (-11 in Francia) e solo in Galles c'è stata debacle (-39). L'Italia del 2000 e 2003 non era mai stata sconfitta sotto il break meta (Kirwan con -8 in Scozia in più vicino, Johnstone -11 in Francia). Per il resto aveva subito da 24 a 47 punti di scarto.
Un ultimo dato significativo del Sei Nazioni di Mallett è il numero di debuttati. Sono stati 5: Reato, Cittadini, Sgarbi, Buso, Erasmus. Da tre edizioni nel torneo non esordiva in maglia azzurra nessuno. Tutti e 5 hanno giocato solo una manciata di minuti, tranne Sgarbi titolare a Cardiff. Ma se aggiungiamo i giocatori debuttanti nel torneo e con pochi caps alle spalle (Leonardo Ghiraldini, rivelazione del nostro Sei Nazioni, Andrea Marcato, Simon Picone, Pietro Travagli, Enrico Patrizio) si ha la percezione di un rinnovamento. Difficoltoso, per quantita e qualità, ma in atto. Indicativo è pure il contenimento dei giocatori di formazione straniera: 7/15 in partenza nella media delle 5 partite. Non è un record, l'anno scorso la media nel XV è stata 6,6. L'uso di Jaco Erasmus (e in in tour quello previsto di Gerard Fraser, a maggio italiano per matrimonio) l'ha un po' frenato. Ma anche questa è un'importante eredità del Sei Nazioni appena concluso. E l'inizio di un percorso. A cui si spera che Nick mano fredda dia seguito.
Come ho già detto la mia critica di Mallett era che tutto il suo buon lavoro di rinforzamento della squadra era buttato via, con le possibili vittorie, dal Il schieramento di Masi @ 10 e Galon a l'ala! In di più la sicurezza che un buon 10 no esisteva, perché il livello del Rugby in Italia era basso. Beh DiBernardo ed Orquera Giocano a livelli alti, e poi Marcato si e fatto vedere molto bene! E adesso dice che per Masi giocare @ 10 per la Nazionale sarà solo possibile se gioca nella posizione nel club, che non verrà mai.
Mi pro-occupa molto l'idea di usare Fraser quando ci stano le aperture già menzionate!
L'unica cosa che sono molto arrabbiato, che abbiamo preso Il cucchiaio di legno per attraverso tutte le partite eravamo molto meglio dei scozzesi! (il secondo tempo contro il Galles ci ha costato!)
- ATHLONE
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...non vorrei riaprire discussioni sopite... ma mi spieghi in cosa Orquera sarebbe più italiano di Fraser o la tua obiezione è tecnica?
C'è un viaggiatore in ognuno di noi, ma solo pochi sanno dove stanno andando! (Tir Na Nog)
Asti, Genova, Parma e Bologna sono AL NORD ma a sud del Po, se a qualcuno interessa...
Quando dissi alla gente nordirlandese che ero ateo, una donna durante la conferenza si alzò in piedi e disse: "Si, ma è nel Dio dei Cattolici o in quello dei Protestanti che lei non crede?" (Quentin Crisp)
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Monanilbarbaro
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oldprussians
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1 Frazer E vecchioATHLONE ha scritto:...non vorrei riaprire discussioni sopite... ma mi spieghi in cosa Orquera sarebbe più italiano di Fraser o la tua obiezione è tecnica?
2 Se prediamo i vecchi ci stano Scanavacca e Pez
3 Orquera almeno e Italiano di sangue, e la cultura Argentina e più vicina a quella Italiana, ed era Italiano già da Nascita e non per matrimonio
Tutte questo cose danno ad Oquera un vantaggio su Frazer.
Poi puoi dire quello che vuoi, siamo liberi di esprimere!
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Monanilbarbaro
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oldprussians
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Ma Marcato non mi spiacerebbe. Poi con Marcato/Orquera 10/21 o vice versa, ce una certa simmetria, dato che era cosi al Padova.Monanilbarbaro ha scritto:Che forse oldprussian preferisca Marcato?
Anche DiBernardo andrebbe bene, meglio di Gerald Frazer, che un nome Scozzese, Mentre Alberto DiBernardo, si nasconde bene
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oldprussians
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giangi87
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Forse mi fucilerete, ma io sono d'accordo con oldprussians.. Orquera ha sempre giocato per l'Italia e sono anni che vuole giocare solo per l'Italia. Possiamo dire la stessa cosa di Fraser?
Non dimentichiamoci poi che sta facendo un campionato veramente ottimo al Brive,i suoi tifosi lo adorano e non vorrebbero che Boyet (apertura titolare del Bourgoin e ex-titolare della Francia) arrivasse il prossimo anno, perchè sennò Orquera giocherebbe di meno. Poi comunque secondo me stiamo parlando di niente, perchè un'apertura di 1.71 mt per 77 kg, Mallet non la convocherà mai.
Sinceramente fra tutte le aperture possibili per il futuro, l'unica che potrebbe rispondere alle caratteristiche di Mallet è Davide Duca : gran fisico, gran piede e gran placcaggio.
Non dimentichiamoci poi che sta facendo un campionato veramente ottimo al Brive,i suoi tifosi lo adorano e non vorrebbero che Boyet (apertura titolare del Bourgoin e ex-titolare della Francia) arrivasse il prossimo anno, perchè sennò Orquera giocherebbe di meno. Poi comunque secondo me stiamo parlando di niente, perchè un'apertura di 1.71 mt per 77 kg, Mallet non la convocherà mai.
Sinceramente fra tutte le aperture possibili per il futuro, l'unica che potrebbe rispondere alle caratteristiche di Mallet è Davide Duca : gran fisico, gran piede e gran placcaggio.
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oldprussians
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Non e detto.....giangi87 ha scritto:Forse mi fucilerete, ma io sono d'accordo con oldprussians.. Orquera ha sempre giocato per l'Italia e sono anni che vuole giocare solo per l'Italia. Possiamo dire la stessa cosa di Fraser?
Non dimentichiamoci poi che sta facendo un campionato veramente ottimo al Brive,i suoi tifosi lo adorano e non vorrebbero che Boyet (apertura titolare del Bourgoin e ex-titolare della Francia) arrivasse il prossimo anno, perchè sennò Orquera giocherebbe di meno. Poi comunque secondo me stiamo parlando di niente, perchè un'apertura di 1.71 mt per 77 kg, Mallet non la convocherà mai.
Sinceramente fra tutte le aperture possibili per il futuro, l'unica che potrebbe rispondere alle caratteristiche di Mallet è Davide Duca : gran fisico, gran piede e gran placcaggio.
Hanno detto che l'ho hanno guardato, e l'ho ternano in considerazione, che considerando il disastro di Masi @ 10........ vedremmo nei prossimi raduni...
- ATHLONE
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- Iscritto il: 20 ago 2007, 12:07
- Località: co. Westmeath
Fraser almeno ha scelto di vivere in Italia di sposare un'italiana, di fare parte della nostra cultura... Orquera di italiano se va bene ha il nonno (ora non ricoro i particolari...) se c'è differenza la vedo a vantaggio di Fraser...3 Orquera almeno e Italiano di sangue, e la cultura Argentina e più vicina a quella Italiana, ed era Italiano già da Nascita e non per matrimonio
età altezza e peso sono dati oggettivi!
C'è un viaggiatore in ognuno di noi, ma solo pochi sanno dove stanno andando! (Tir Na Nog)
Asti, Genova, Parma e Bologna sono AL NORD ma a sud del Po, se a qualcuno interessa...
Quando dissi alla gente nordirlandese che ero ateo, una donna durante la conferenza si alzò in piedi e disse: "Si, ma è nel Dio dei Cattolici o in quello dei Protestanti che lei non crede?" (Quentin Crisp)
Asti, Genova, Parma e Bologna sono AL NORD ma a sud del Po, se a qualcuno interessa...
Quando dissi alla gente nordirlandese che ero ateo, una donna durante la conferenza si alzò in piedi e disse: "Si, ma è nel Dio dei Cattolici o in quello dei Protestanti che lei non crede?" (Quentin Crisp)
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oldprussians
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E Frazer se ne andato anche lui in Francia per lavoro......ATHLONE ha scritto:Fraser almeno ha scelto di vivere in Italia di sposare un'italiana, di fare parte della nostra cultura... Orquera di italiano se va bene ha il nonno (ora non ricoro i particolari...) se c'è differenza la vedo a vantaggio di Fraser...3 Orquera almeno e Italiano di sangue, e la cultura Argentina e più vicina a quella Italiana, ed era Italiano già da Nascita e non per matrimonio
età altezza e peso sono dati oggettivi!
E che ne sai che Orquera non si e sposato una Italiana o Italiano(In un paese che si può).