la LIRE dice NO!

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ATHLONE
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Re: la LIRE dice NO!

Messaggio da ATHLONE »

beh sai continuiamo a confrontarci con quei paesi ogni anno, tra febbraio e marzo, in uno strano angheso chiamato Torneo delle Sei Nazioni... logico che cerchiamo di capire si strutturino gli altri!

Concentrare le selezioni da qualche parte non penso significherebbe farlo sparire dalle altre: forse non ci sono giocatori, non c'è movimento nelle zone dove non giocano squadre di S10? oppure anche le piazze di serie A, e B, e C, servono a tenere in vita questo movimento? forse a Benevento, l'Aquila, Prato, Torino, Udine si è smesso di investire sul rugby di base perchè non siamo nel massimo campionato?

Oppure pensiamo che per avere una struttura adeguata bastino i 70km tra Parma e Calvisano, mezzo Veneto e Roma?

Cominciamo a fare qualcosa, o moriremo di inedia...
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Bacioci
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Re: la LIRE dice NO!

Messaggio da Bacioci »

turni ha scritto:
Bacioci ha scritto:Sicuro che con 4 milioni non si può competere? Io credo di sì...
Lo dimostrano i risultati di TV e Viadana in Hcup (manifestazione che mediamente è di livello superiore alla CL): non hanno quasi mai "svaccato", e sono sempre state in partita (con vittoria di Treviso a Newport che fa la CL...).

Quando parlate di selezioni io mi chiedo sempre se pensate che esistono delle cose chiamate contratti che le società firmano con i giocatori e che li vincolano reciprocamente. Cosa facciamo? Li consideriamo carta straccia?

E poi, perchè non possono partecipare dei club (che hanno già tutta la struttura pronta)?
Fare delle selezioni vuol dire creare tutto ex novo. Non siamo angosassoni. Noi viviamo di tradizioni. Perchè sfasciare tutto solo per copiare gli altri.
Ci sono delle squadre che in modo esplicito si sono dichiarate pronte per fare il salto. Facciamoglielo fare questo salto e, piuttosto, diamo loro un supporto per far sì che possano far giocare il maggior numero di italiani possibile. La Fir potrebbe supportare queste squadre, con la clausola dello sviluppo del made in Italy, e con le risorse che risparmierebbe (costa meno un supporto esterno che la creazione ex novo di due selezioni), potrebbe aiutare a sviluppare il rugby locale che deve lavorare con l'obiettivo sportivo di primeggiare in Italia (esattamente come adesso) più l'obiettivo più generale di portare il maggior numero di giocatori possibili ad essere competitivi per il livello superiore (con ricompense economiche che, potrebbero riequilibrare le mancate entrate derivanti da un campionato con meno appeal mediatico).

Sono tanto fuori dalla realtà?...
Assolutamente no, a mio parere. Quella che proponi sarebbe la soluzione più ragionevole, alla luce di quanto ho cercato di argomentare nei messaggi precedenti.
L'unica perplessità è legata a questioni di giustizia-equità. D'accordo che Benetton e Calvisano (ma anche Viadana) hanno dimostrato nel recente passato una costanza di rendimento che le pone a mio giudizio un gradino sopra le altre. Tuttavia, mi domando se questa scissione non darebbe una capacità attrattiva ai due club un pò sproporzionata rispetto agli altri. Immaginiamo un giovane della nazionale under21 di fronte all'interessamento di un club che partecipa alla Magners L. e di un altro che partecipa sl S10...
In realtà è proprio quello che dovrebbe capitare: l'obiettivo di ogni giovane giocatore dovrebbe essere quello di andare a giocare in quelle due squadre. Direi che visto che adesso l'obiettivo è quello di andare a giocare all'estero, sarebbe comunque un bel salto in avanti!
Starà poi alla capacità della Federazione equilibrare la situazione, compensando della perdita il club che ha fatto crescere il ragazzo e che ha permesso che potesse essere scelto dal livello superiore. Ricordiamo, infatti, che non è proprio automatico che se uno è giovane e italiano deve giocare... Deve anche avere le qualità per poter giocare ed è qui che deve essere fatto il maggiore sforzo da parte federale. Il rugby di élite deve essere il naturale traguardo del lavoro fatto prima da società e federazione.
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diddi
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Re: la LIRE dice NO!

Messaggio da diddi »

Bacioci, io non sono contrario all'ingresso in CL con i club, tutt'altro. I vantaggi sarebbero molteplici, quello fondamentale la possibilità di appoggiarsi a strutture preesistenti. Mi chiedo solo come si potrebbe tenere buoni gli esclusi.
La soluzione "franchige" avrebbe il vantaggio di scontentare tutti allo stesso modo e legherebbe maggiormente questo sforzo all'attività della Nazionale (vedi soluzione irlandese); per contro innoverebbe in maniera radicale, richiederebbe quindi uno sforzo organizzativo immane e rivoluzionerebbe la situazione dei rapporti di lavoro tra numerosi giocatori e i loro club.

Mi viene un dubbio, probabilmente infondato: sappiamo ormai tutti che l'Italia ha sostanzialmente rinunciato alla possibilità di giocarsi un terzo posto in HC nello spareggio con una gallese, dal momento che i nostri calendari prevedono le semifinali di ritorno del S10 nello stesso giorno in cui era già stata fissata la data per questo spareggio e quindi non siamo in grado di determinare per tempo chi potrebbe disputarlo. Non potrebbe essere che la Federazione stia consapevolmente puntando a garantire che la partecipazione italiana in HC sia limitata a due sole squadre (qualsiasi esse siano), in modo da determinare sulla base di un criterio pseudo-oggettivo chi dovrà "entrare in Europa"? Già me la vedo, la circolare informativa: "Regola xy: la FIR ha ricevuto l'invito da parte del Comitato Organizzatore del torneo internazionale denominato "Magners League" a consentire la partecipazione a detto torneo a DUE formazioni nazionali. La FIR propone pertanto che le società interessate alla partecipazione presentino domanda di ammissione... Tra le richieste pervenute, saranno osservati i seguenti criteri di preferenza: partecipazione, nella stagione 2008/09, alla massima competizione per club a livello continentale, ecc..."

Così, tanto per spargere zizzania... :-]
Peterino
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turni
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Re: la LIRE dice NO!

Messaggio da turni »

Bacioci ha scritto: In realtà è proprio quello che dovrebbe capitare: l'obiettivo di ogni giovane giocatore dovrebbe essere quello di andare a giocare in quelle due squadre. Direi che visto che adesso l'obiettivo è quello di andare a giocare all'estero, sarebbe comunque un bel salto in avanti!
Starà poi alla capacità della Federazione equilibrare la situazione, compensando della perdita il club che ha fatto crescere il ragazzo e che ha permesso che potesse essere scelto dal livello superiore. Ricordiamo, infatti, che non è proprio automatico che se uno è giovane e italiano deve giocare... Deve anche avere le qualità per poter giocare ed è qui che deve essere fatto il maggiore sforzo da parte federale. Il rugby di élite deve essere il naturale traguardo del lavoro fatto prima da società e federazione.
Sono d'accordo. L'esempio sull'ipotetico under 21 non è forse del tutto azzeccato o pertinente. Ritengo tuttavia che permanga una certa problematicità dell'ipotesi dei due club, se non altro perchè non si è mai detto (credo): "d'ora in avanti, i piazzamenti del S10 saranno rilevanti non solo in termini di diritto di accesso alle coppe, ma anche per la conquista del diritto di partecipare alla Magners L.". Inoltre, come dice diddi, il "tener buone" le altre società non sarebbe operazione semplice. Certamente, però, nessuna di loro sembra aver manifestato intenzionalità in chiave Magners L. pari a quella di Calvisano e Benetton...
Ciò non toglie che qualcosa del genere non possa essere comunicato prima della prossima stagione, con riferimento alla stagione 2009/2010 :wink: L'ipotesi di Diddi è geniale, degna di un abile investigatore che da tracce apparentemente senza senso alcuno (o reciprocamente rilevanti) costruisce indizi, però mi sembra alquanto improbabile che possa avvenire qualcosa di simile prima della stagione 2008/2009.
Laporte
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Re: la LIRE dice NO!

Messaggio da Laporte »

ATHLONE ha scritto:
.

l'importante è che si comportino come le squadre celtiche: l'Ulster, che quest'anno è arrivata penultima, su 42 giocatori in rosa schiera 4 australiani, 2 irlo-australiani, 2 scozzesi, un gallese, un italiano e 32 irlandesi...= 76% domestici

Llanelli, metà classifica, su 40 sono 1 australiano 1 samoano 1 figiano 1 irlandese 2 scozzesi 2 inglesi 32 gallesi...= 80% domestici
Questo dovrebbe essere vero in qualunque competizione : o vogliano solo creare due squadre in più per dar alavoro agli scarti degli altri ???
Laporte
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Una cosa nessuno dice:

Messaggio da Laporte »

OK: due squadre fanno esperienz ainternazionali e una trenian di giocatori Italiani, ma italiani veri... (senz ala farsa di oggi della "formazioen italiana" per de marigny e Griffen) cresce.

E tutti gli altri ?
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ATHLONE
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Re: la LIRE dice NO!

Messaggio da ATHLONE »

Per i più meritevoli ci sono le due squadre CL, e da lì si pescano i giocatori per la nazionale; per gli altri restano le 10 squadre di eccellenza, come oggi...
C'è un viaggiatore in ognuno di noi, ma solo pochi sanno dove stanno andando! (Tir Na Nog)

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Laporte
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Re: la LIRE dice NO!

Messaggio da Laporte »

ATHLONE ha scritto:Per i più meritevoli ci sono le due squadre CL, e da lì si pescano i giocatori per la nazionale; per gli altri restano le 10 squadre di eccellenza, come oggi...
Continiamo però a non capire nella proposta FIR come sarebbero state fatte queste squadre: con le regole dell'S10: ossia con 5 italiani, 10 "tanos" e 15 "italians" ?

Mi sembra che si delieni ancor auna volta la "piramide rovesciata"

In realtà non lo capiamo, e lo dimostra che ognuno dice la sua, perchè questo non è indicato.

A chi fa i paragoni con la Nuova Zelanda, ricoro che le province neozelnadesi giocano tra loro e contro Lions e Wallabies, da quando noi neppure avevamo scoperto la palla tonda, altro che quella ovale....

In ogni caso quetso rugby di elite basato su un numero sempre più ridotto di supersquadre stia cominciando a mostrare i primi segni di crisi:
- Anche Collins se ne va e lascia Nuoav Zelanda (va be che non era neozelandese) e il ruigby di base neozelandese è in crisi nera
- In Australia il National campionship è fallito e i camopionati statali languono in maniera pericolosa
- Si salva il sudafrica, ma anche la CC sta faticando
- In Scozia non hanno raggiunto i risultati sperati, i giocatori vanno all'estero e la SRU si sta svenando accumulando debiti, il rugby diu base è allo sfascio.

A me sembra che le federazioni spingano il modello franchigia (di sua proprietà) per togliersi dalla p.... i club privati che rompono i c*******.... Ma sembrano i generali argentini che chiudevano le fabbrich perchè gli operai erano dei rompiscatole comunisti.-... Risultato: l'indusytria argentina scomparsa e le imprese straniere fuggite.

L'irlanda ha una struttura diversa e ha le franchigie da tempo immemore.
helloworld
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Re: la LIRE dice NO!

Messaggio da helloworld »

Novità?
EmmePi
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Re: la LIRE dice NO!

Messaggio da EmmePi »

Non si può dire che Tonni non parli chiaro.
Poi si può essere d'accordo o meno, ma in mezzo a tanti tentennamenti, qui almeno c'è qualcuno che sa quello che vuole...
Basta leggere questa intervista


(MONTEPASCHI VIADANA) Intervista al direttore generale del Montepaschi Viadana Franco Tonni - Una stagione difficile per il Rugby Viadana che ha disatteso i principali obbiettivi, tuttavia la società targata Montepaschi sembra fermamente intenzionata a perseguire i propri progetti di crescita?
Un finale di stagione doloroso ci ha negato Monza e l’ Heineken Cup. L’ obbiettivo era la conquista dello scudetto, dopo aver ottenuto la Supercoppa di inizio stagione, ma parecchie cose non hanno funzionato. Ripartiremo alla caccia di altri obbiettivi.
Altro ragionamento per Montepaschi Rugby nel suo complesso. Le strutture avanzano, spettatori raddoppiati, giovanili a testa alta sia a Viadana che nella “filiale” di Formigine. La promozione, seconda consecutiva della squadra cadetta in serie A ed aumenti degli iscritti al settore propaganda vicini al 30 %. Nella prossima stagione accompagneremo il nuovissimo Rugby Guastalla nella serie C così come intensificheremo i rapporti tecnici e non, con i Caimani di Bondanello ed il Rugby Mantova. Montepaschi non si definisce sicuramente un movimento in stallo.
Celtic Ligue, Franchigie, selezioni e qant altro, quale è la tua opinione?
Parlammo di Celtic Ligue seriamente anni fa e non se ne fece nulla. Riparlarne ancora oggi è testimonianza di malumore, frustrazione e mancanza di orgoglio che francamente infastidisce. La FIR ha il potere di partecipare, se lo vuole, con ampie selezioni, alla Celtic Ligue ma questo significherebbe sfasciare l’ intero sistema italiano con un perdita conseguente di circa trenta milioni di euro di capitali privati. Non riscontro grande entusiasmo intorno a questo progetto da parte della nostra Unionee nemmeno da parte dei club che non hanno ne i requisiti legali e tanto meno il corretto approccio a tale impatto. La Celtic Ligue ha meno visibilità del Super 10 italiano, non prevede retrocessioni e questo non giova di certo , ma soprattutto l’ ordine di interesse delle partecipanti stesse, viene dopo la Heineken Cup ed addirittura la Anglo Welsh Cup, per cui cercare sinergie con questa gente non mi pare sia un progetto esaltante.
Perché il rugby di club in Italia possa accorciare il gap con i paesi più evoluti serve fare il salto definitivo verso il professionismo?
La risposta è nella parola stessa “professionismo”. La federazione ed in club associati hanno nella ragione sociale “Società Sportiva Dilettantistica”. Vogliamo veramente avanzare?. Poniamo fine a questa situazione! Passiamo da SSD a Professionisti, con tutto ciò che ne comporta. Evitiamo di parlare a vuoto ed a secondo degli umori , e, passando ai fatti, il gap con i paesi rugbysticamente evoluti si ridurrebbe immediatamente, perché un movimento in grado di fare questo ha per forza di cose dietro se denaro competenze e strutture. Un altro aspetto di cui teniamo poco conto è il fattore tempo. Nel 1955 iniziava ufficialmente l’ era professionistica in Francia e nel Regno Unito partendo da principi ampiamente condivisi dal tessuto sociale di ognuno di questi paesi, mentre in Italia, ancora oggi, nel 2008 quel cambiamento non è ancora decollato anche se è evidente la circolazione di denaro. Dovranno avere pazienza e tanta salute coloro che vorrebbero essere oggi sul livello delle Unioneprofessionistiche europee senza aver fatto quei passi fondamentali gia praticati nel resto d’ Europa
La lega rugby dovrà acquisire maggior autonomia rispetto alla federazione?
Questa era la filosofia che ha fatto nascere la LIRE. Anni proficui ed altri piatti hanno caratterizzato sino ad oggi la vita breve della Lega che, come è noto è orfana di due club: Treviso e Calvisano. Credo che sia arrivato il tempo di rivedere i compiti e gli obbiettivi della Lire e si possa camminare insieme alla Fir verso un futuro che mi sembra più avvincente del passato. La smania di essere unici ha distorto i rapporti fra Club, Lega e Fir, facendo emergere una debolezza provinciale: quella del “vorrei ma non posso”.
Torniamo ai progetti strutturali del Rugby Viadana, dopo le ultime operazioni sembra evidente che si voglia uscire dall’ ambito ristretto del campanile per legarsi ad una identità territoriale più ampia (il fiume Po)?
Il Po? Troppo Lungo. Abbiamo pronto un disegno adatto a rivisitare i rapporti con il nostro territorio dove il rugby è poco presente, e la dove lo è, solo a livello amatoriale. Aspettiamo di concludere un importante operazione che darà la giusta collocazione all’ MPS Rugby in quest’ area di 90/100mila persone. Voglio sottolineare che il “Campanile” è un problema che riguarda coloro che hanno la vista corta. Personalmente non ho mai considerato Viadana ne una roccaforte del Rugby, tanto meno una sorta di rivincita verso i centri urbani più grossi, ma solo un punto della Lombardia dove si gioca a Rugby ad alto livello, raggiungibile dalle province di : Cremona, Parma e Reggio Emilia, nei tempi che qualsiasi cittadino di Milano, Brescia o Bologna impiega ad attraversare la sua stessa città. Ci occuperemo nei modi più diversi di questo territorio, affinché si possano vedere allo “Zaffanella”, una volta completati i lavori di ristrutturazione, cinque o seimila spettatori.
Meglio non dialogare con il torinese maleducato che infesta il forum: non potresti mai sapere con quale dei suoi due o tre nick ti offenderà
Per chi fosse interessato, su Wikipedia è uscita la versione riveduta e corretta della pagina che illustra la Teoria della Relatività. L'ha redatta il mio droghiere lo scorso giovedì pomeriggio, turno di chiusura del negozio
pier12345
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Re: la LIRE dice NO!

Messaggio da pier12345 »

ma Tonni e considerato uno dei piu capace e serio dirigenti nel rugby Italiano...pero questo colloquio proprio non posso capire....

inanzitutto non mi sembra cosi chiaro cosa vuole....da la sensazione che ha portato Viadana molto lontano, pero c'e frustrazione perche non possono andare ancora piu lontanto?

dire che il Celtic ha meno visibilita dal Super10?? suppongo che parla della visibilita EN ITALIA ..perche e uno dei campionati con maggiore crescita , con ingressi sempre piu ampio...
Ma il Anglo Welsh Cup , i gallese non hanno deciso di toglierelo..e concentrare i loro forzi nel Celtic League

poi dice......parlando del Celtic League..."per cui cercare sinergie con questa gente non mi pare sia un progetto esaltante" :shock: :shock: boh.... se giocarsela ongi sabato contra i Gunners, Cardiff Blues, Ulster, Munster, Ospreys, Leinster vi fanno tanto schifo..scusate

poi.. il cl ...non prevede retrocessioni e questo non giova di certo ..

ma cosa dice...per questa ragione, il Celtic League avrebbe offerta una ottima piataforma per due selezioni di giovani giocattori Italiani per seguire il sviluppo...perche proprio non c'e retrocessione....!( ed anche dare psazio ai giocatori che non trovanno spazio nelle varie Viadana, Treviso ecc visto che son sqaudre infarciti di stranieri)

cmq ognuno ne avra i suoi ragioni....pero la formula di 2 formazioni Italiani, protetti contra la retrocessione, ed un posto garantito per il HEC ed altra per il Challenge ( gli atri 4 posti per europa rimanerrebe dentro il Top10...)..questo mi sembra un ottimo possibilita....

cmq...la proposata e stato fatto..nessun nel Celtic League sta supplicando...e stato promosso dalla Federeazione Irlandese, visto che sembra che Italia ha i migliori rapporti con il IRFU....tutto quoi...
pero frase come "per cui cercare sinergie con questa gente non mi pare sia un progetto esaltante" si poteva usare toni piu diplomatici!! :P ( ovviamente non voleva insutlare ..soltanto parlando un po troppo diretto!..!
EmmePi
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Re: la LIRE dice NO!

Messaggio da EmmePi »

Io ci leggo anche una piccola "minaccia" per le società parmensi: signori, se non riuscite voi a portare il pubblico parmense allo stadio, ci pensiamo noi a farlo venire a Viadana.
I viadanesi hanno già dimostrato di "saper fare". Attenzione.
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Squilibrio
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Re: la LIRE dice NO!

Messaggio da Squilibrio »

EmmePi ha scritto:Io ci leggo anche una piccola "minaccia" per le società parmensi: signori, se non riuscite voi a portare il pubblico parmense allo stadio, ci pensiamo noi a farlo venire a Viadana.
I viadanesi hanno già dimostrato di "saper fare". Attenzione.


Infatti credo che farò l'abbonamento a Viadana il prossimo anno e a parma ci verrò due volte e basta
pier12345
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Re: la LIRE dice NO!

Messaggio da pier12345 »

“vorrei ma non posso”.

per cui cercare sinergie con questa gente non mi pare sia un progetto esaltante.

sbaglio o non, pero la sqaudra formatto di tonni la stagione scorsa, con 14 stranieri nel campo, giocando contra uno dei squadre con meno risorse nel Celtic League...Glasgow...
glsagow ha preso 9 punti sui 10 possibili


Società Sportiva Dilettantistica”. Vogliamo veramente avanzare?. Poniamo fine a questa situazione! Passiamo da SSD a Professionisti, con tutto ciò che ne comporta

ma se mettono la parola SSD o SSP , cosa cambia???

certo che nei anni passati il rugby era considerato un sport elitista...
vedo che en certi circoli ..meglio mantenere lo cosi...
GiorgioXT
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Re: la LIRE dice NO!

Messaggio da GiorgioXT »

EmmePi ha scritto: La FIR ha il potere di partecipare, se lo vuole, con ampie selezioni, alla Celtic Ligue ma questo significherebbe sfasciare l’ intero sistema italiano con un perdita conseguente di circa trenta milioni di euro di capitali privati.
Pier, questo è il punto chiave della intervista di Tonni ... i Club temono (giustamente secondo me) di trovarsi espropriati dalla federazione
del Super 10 ...sarà anche scarso ma è il campionato che i club ora hanno, e se la federazione facesse veramente 3 franchigie , conoscendo la FIR , queste sarebbero un nuovo "feudo" da affidare ai soliti amici e non qualcosa da far crescere insieme ai club ....
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