ASPETTO PSICOLOGICO ITA IRE
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Manitou
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- Località: Alessandria
C\'è una cosa ke mi tormente da quasi 2 anni:
<BR>
<BR>Ita - Wal RWC 2003
<BR>
<BR>L\'italia gioca bene i primi minuti della partita. Dopo circa un quarto d\'ora l\'italia, ke ha proposto gioco senza dare spazio ai dragoni, ha un calcio di punizione un po angolato a una trentina di metri (forse meno) dalla linea di meta rossa. L\'italia piazza. Sbaglia il calcio e si ritrova senza punti in + sul tabellino.
<BR>
<BR>Vengo al punto. L\'italia, squadra ke innegabilmente soffre di una sudditanza psicologica nei confronti dell prime otto al mondo, invece di sfruttare il propio momento positivo e la momentanea crisi avversaria calciando in touch, fa calcoli da ragioniere e cerca tre punti. Tre punti ke non valgono la sicurezza del vantaggio, tre punti ke i dragoni o ki per esso alla prima sventagliata al largo fatta bene ci restituiscono con gli interessi concretizzando in meta.
<BR>
<BR>insomma in quella azione ci siamo giocati l\'accesso ai quarti.
<BR>invece di cavalcare l\'onda del momento e calciare in touch cercando i 5+2 ke fanno riflettere l\'avversario sulla sua non superirità effettiva, noi cerkiamo i tre punti. Facciamo vedere agli avversari ke nemmeno noi ci crediamo. l\'avversario vede la nostra scelta e la sua analisi sarà:\"non hanno le palle di provare ad entrare in meta, si cagano sotto....o non ne hanno +, sono stanki......(per assurdo ovviamente)\".
<BR>
<BR>Oggi ho rivisto il fantasma della rwc 2003....superiorità nel gioco al primo calcio di punizione....i 3 punti....
<BR>
<BR>Concludo: io sono della scuola de \"I primi venti minuti se abbiamo il gioco in mano, l\'obbiiettivo è la meta....finkè siamo freski dobbiamo puntare là!\" Ad ogni costo....ki prima fa meta mette un\'ipoteca sulla partita.....sopratutto se soffre di sudditanza nei confronti dell\'avversario....
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<BR>aspetto la vostra opinione
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<BR>Ita - Wal RWC 2003
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<BR>L\'italia gioca bene i primi minuti della partita. Dopo circa un quarto d\'ora l\'italia, ke ha proposto gioco senza dare spazio ai dragoni, ha un calcio di punizione un po angolato a una trentina di metri (forse meno) dalla linea di meta rossa. L\'italia piazza. Sbaglia il calcio e si ritrova senza punti in + sul tabellino.
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<BR>Vengo al punto. L\'italia, squadra ke innegabilmente soffre di una sudditanza psicologica nei confronti dell prime otto al mondo, invece di sfruttare il propio momento positivo e la momentanea crisi avversaria calciando in touch, fa calcoli da ragioniere e cerca tre punti. Tre punti ke non valgono la sicurezza del vantaggio, tre punti ke i dragoni o ki per esso alla prima sventagliata al largo fatta bene ci restituiscono con gli interessi concretizzando in meta.
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<BR>insomma in quella azione ci siamo giocati l\'accesso ai quarti.
<BR>invece di cavalcare l\'onda del momento e calciare in touch cercando i 5+2 ke fanno riflettere l\'avversario sulla sua non superirità effettiva, noi cerkiamo i tre punti. Facciamo vedere agli avversari ke nemmeno noi ci crediamo. l\'avversario vede la nostra scelta e la sua analisi sarà:\"non hanno le palle di provare ad entrare in meta, si cagano sotto....o non ne hanno +, sono stanki......(per assurdo ovviamente)\".
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<BR>Oggi ho rivisto il fantasma della rwc 2003....superiorità nel gioco al primo calcio di punizione....i 3 punti....
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<BR>Concludo: io sono della scuola de \"I primi venti minuti se abbiamo il gioco in mano, l\'obbiiettivo è la meta....finkè siamo freski dobbiamo puntare là!\" Ad ogni costo....ki prima fa meta mette un\'ipoteca sulla partita.....sopratutto se soffre di sudditanza nei confronti dell\'avversario....
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<BR>aspetto la vostra opinione
Domani cambierò. Ieri volevo farlo oggi.
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Dawnlight
- Messaggi: 2946
- Iscritto il: 30 mag 2004, 0:00
- Località: Barbagia
Sì, son d\'accordo con te.
<BR>Piazzando i calci abbiamo dato modo all\'avversario di capire che volevamo portarci solo avanti col punteggio senza rischiare troppo per andare in meta.
<BR>E\' anche vero che gli irlandesi sono rinomati per le loro touche e forse è questo più di tutto che ci ha scoraggiati dal cercare le touche su punizione e ci ha portato a piazzare i calci.
<BR>Soprattutto sulle distanze ridotte dalla linea di meta, abbiamo piazzato calci molto angolati e quindi difficili quando invece potevamo battere una rimessa lunga a fondo touche e spingere con il pack al quale i chili e la potenza non mancano.
<BR>Mi ha poi particolarmente infastidito il passaggio di Troncon, con la ruck a pochi metri dalla linea di meta, a DeMarigny perchè cercasse il drop, puntualmente fallito.
<BR>Lì dovevamo far vedere a cosa servono i chili e i duri allenamenti dei nostri avanti.
<BR>Una piccola rivincita ce la siamo presa con la meta di Castrogiovanni che ha fatto davvero un buon lavoro di spinta anche se ha rischiato molto: su quel punto non doveva alzarsi ma tuffarsi e spingere sulle gambe del folletto verde che aveva davanti, sarebbe andato sicuramente in meta e non avrebbe rischiato il ribaltamento da parte dell\'avversario.
<BR>Tuttavia gli rimane il merito di aver rischiato e fatto bene, AZZURRI VI VOGLIAMO TUTTI COSI\', GIOCATORI D\'AZZARDO!!!
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<BR>Piazzando i calci abbiamo dato modo all\'avversario di capire che volevamo portarci solo avanti col punteggio senza rischiare troppo per andare in meta.
<BR>E\' anche vero che gli irlandesi sono rinomati per le loro touche e forse è questo più di tutto che ci ha scoraggiati dal cercare le touche su punizione e ci ha portato a piazzare i calci.
<BR>Soprattutto sulle distanze ridotte dalla linea di meta, abbiamo piazzato calci molto angolati e quindi difficili quando invece potevamo battere una rimessa lunga a fondo touche e spingere con il pack al quale i chili e la potenza non mancano.
<BR>Mi ha poi particolarmente infastidito il passaggio di Troncon, con la ruck a pochi metri dalla linea di meta, a DeMarigny perchè cercasse il drop, puntualmente fallito.
<BR>Lì dovevamo far vedere a cosa servono i chili e i duri allenamenti dei nostri avanti.
<BR>Una piccola rivincita ce la siamo presa con la meta di Castrogiovanni che ha fatto davvero un buon lavoro di spinta anche se ha rischiato molto: su quel punto non doveva alzarsi ma tuffarsi e spingere sulle gambe del folletto verde che aveva davanti, sarebbe andato sicuramente in meta e non avrebbe rischiato il ribaltamento da parte dell\'avversario.
<BR>Tuttavia gli rimane il merito di aver rischiato e fatto bene, AZZURRI VI VOGLIAMO TUTTI COSI\', GIOCATORI D\'AZZARDO!!!
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Alexgti-r2891
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Ceco
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devo dire di non essere completamente d\'accordo:
<BR>ok essere sicuri dei propri mezzi, entrare in campo convinti, \"aggredire l\'avversario\", sentirsi forti abbastanza per qualsiasi risultato, etc..
<BR>Prima di tutto non mi sembra il caso, proprio ora ke stiamo guadagnando il rispetto di tutte le nazionali, di metterci a fare troppo gli \"spacconi\", neanche fossimo gli ABs, meglio la politica dei piccoli passi..
<BR>Ad esempio bisognerebbe cominciare a metterli i calci, avremmo potuto raggiungere il +6/+9 con quei piazzati..l\'Inghilterra c\'ha vinto un mondiale, mica male..
<BR>
<BR>Poi certo, la scelta del drop di deMarigny avrà fatto storcere il naso pure in tribuna..
<BR>ok essere sicuri dei propri mezzi, entrare in campo convinti, \"aggredire l\'avversario\", sentirsi forti abbastanza per qualsiasi risultato, etc..
<BR>Prima di tutto non mi sembra il caso, proprio ora ke stiamo guadagnando il rispetto di tutte le nazionali, di metterci a fare troppo gli \"spacconi\", neanche fossimo gli ABs, meglio la politica dei piccoli passi..
<BR>Ad esempio bisognerebbe cominciare a metterli i calci, avremmo potuto raggiungere il +6/+9 con quei piazzati..l\'Inghilterra c\'ha vinto un mondiale, mica male..
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<BR>Poi certo, la scelta del drop di deMarigny avrà fatto storcere il naso pure in tribuna..
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TommyHowlett
- Messaggi: 3686
- Iscritto il: 7 apr 2004, 0:00
- Località: Porto Viro
Se come dite voi, cercare la touche invece di calciare è sintomo di sicurezza e superiorità, allora l\'Irlanda non avrebbe certo messo in saccoccia 9 punti frutto dei calci perfetti di O\'Gara. Impariamo dai più forti; un calcio di punizione garantisce 3 punti (il più delle volte quasi sicuri) una touche garantisce forse un\'azione in più, ma non ti porta sicuramente la meta specie se gli avversari hanno nei saltatori il loro punto di forza. A mio avviso meglio un bel po\' di uova oggi che una gallina domani, per adesso. Quando potremo mettere sul piatto un attacco super efficace, allora si ragionerà in modo diverso.
Non so se i miei giocatori bevono whisky. So che bevendo frappé non si vincono molte partite.
- jaco
- Messaggi: 8972
- Iscritto il: 5 feb 2003, 0:00
- Località: san donà di piave
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quatermass
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- Iscritto il: 26 mar 2004, 0:00
- Località: mestre
megaspin hai ragione! anche se in definitiva sembra migliorato l\'approccio offensivo dei nostri rispetto alla rwc...
<BR>
<BR>sviluppo già visto a Treviso contro, guarda caso, il Leinster in HC; superiorità insistita del Benetton, non solo fisica, sin dentro i 22 avversari: è mancato il coraggio, prima ancora che la forza, di cercare e realizzare la touche. infatti, primo tempo 11 a 6 per gli iralndesi non minimamente rispondente a quanto visto in campo... questo mina l\'esprit della squadra, e rafforza quello altrui
<BR>
<BR>spacconi o no, a quel punto si deve entrargli in ogni modo (come il rendimento del nsotro pack ha peraltro dimostrato). invece ci mettiamo \"troppo\" per realizzare di poter competere alla pari, cosa che al contrario -potremo constatarlo- i nostri cugini argentini hanno imparato a capire molto velocemente
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<BR>sviluppo già visto a Treviso contro, guarda caso, il Leinster in HC; superiorità insistita del Benetton, non solo fisica, sin dentro i 22 avversari: è mancato il coraggio, prima ancora che la forza, di cercare e realizzare la touche. infatti, primo tempo 11 a 6 per gli iralndesi non minimamente rispondente a quanto visto in campo... questo mina l\'esprit della squadra, e rafforza quello altrui
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<BR>spacconi o no, a quel punto si deve entrargli in ogni modo (come il rendimento del nsotro pack ha peraltro dimostrato). invece ci mettiamo \"troppo\" per realizzare di poter competere alla pari, cosa che al contrario -potremo constatarlo- i nostri cugini argentini hanno imparato a capire molto velocemente