non ho parole
Moderatore: Emy77
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mu
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non ho parole
Buongiorno
leggo spesso...ma scrivo molto poco.
Questa volta però non posso rimanere zitto.
Sabato, invitato da alcuni amici vado a vedere il Torneo di rugby educativo (??) a Stanghella.
Finale under 11, Petrarca - Pesaro. In campo due squadre più o meno equivalenti....ma a bordo campo il disastro!
Genitori pesaresi ovunque, nonostante fosse stato ripetuto più volte che in campo potevano stare solo atleti e allenatori...
Scene di isteria generale...gioco molto duro da parte dei ragazzini giallo rossi culminato con calcio in testa (a gioco fermo)...senza che l'allenatore abbia mosso un dito per riprendere il proprio atleta...
Tale aggressività è degenerata perchè anche i padovani, attaccati in tale maniera hanno ad un certo punto cominciato a rispondere per le rime (signori si...cog...ni no)
Io sono rimasto senza parole, forse non riesco a rendere l'idea di quello che succedeva in campo....ma credo che i tifosi e dirigenti del Pesaro debbano farsi un esame di conoscenza....perchè dovrebbero essere un esempio per i loro figli e atleti in campo....e se questo è l'esempio........
leggo spesso...ma scrivo molto poco.
Questa volta però non posso rimanere zitto.
Sabato, invitato da alcuni amici vado a vedere il Torneo di rugby educativo (??) a Stanghella.
Finale under 11, Petrarca - Pesaro. In campo due squadre più o meno equivalenti....ma a bordo campo il disastro!
Genitori pesaresi ovunque, nonostante fosse stato ripetuto più volte che in campo potevano stare solo atleti e allenatori...
Scene di isteria generale...gioco molto duro da parte dei ragazzini giallo rossi culminato con calcio in testa (a gioco fermo)...senza che l'allenatore abbia mosso un dito per riprendere il proprio atleta...
Tale aggressività è degenerata perchè anche i padovani, attaccati in tale maniera hanno ad un certo punto cominciato a rispondere per le rime (signori si...cog...ni no)
Io sono rimasto senza parole, forse non riesco a rendere l'idea di quello che succedeva in campo....ma credo che i tifosi e dirigenti del Pesaro debbano farsi un esame di conoscenza....perchè dovrebbero essere un esempio per i loro figli e atleti in campo....e se questo è l'esempio........
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Maci
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Re: non ho parole
coscienzamu ha scritto:Buongiorno
leggo spesso...ma scrivo molto poco.
Questa volta però non posso rimanere zitto.
Sabato, invitato da alcuni amici vado a vedere il Torneo di rugby educativo (??) a Stanghella.
Finale under 11, Petrarca - Pesaro. In campo due squadre più o meno equivalenti....ma a bordo campo il disastro!
Genitori pesaresi ovunque, nonostante fosse stato ripetuto più volte che in campo potevano stare solo atleti e allenatori...
Scene di isteria generale...gioco molto duro da parte dei ragazzini giallo rossi culminato con calcio in testa (a gioco fermo)...senza che l'allenatore abbia mosso un dito per riprendere il proprio atleta...
Tale aggressività è degenerata perchè anche i padovani, attaccati in tale maniera hanno ad un certo punto cominciato a rispondere per le rime (signori si...cog...ni no)
Io sono rimasto senza parole, forse non riesco a rendere l'idea di quello che succedeva in campo....ma credo che i tifosi e dirigenti del Pesaro debbano farsi un esame di conoscenza....perchè dovrebbero essere un esempio per i loro figli e atleti in campo....e se questo è l'esempio........
per il resto...no comment
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Fabricio
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Re: non ho parole
Buona sera Maci, anche a me a volte mi è difficile stare zitto quando sento o leggo cose come queste.
Sono il papà di due gemelli che giocano nel U11 delle Formiche Rugby Pesaro e uno nel U9, che però per essere in ferie settimana scorsa, non erano presenti al torneo di Stanghella.
Come detto in precedenza, non eravamo presenti li, per questo motivo non posso darti ragione ne torto, pero conoscendo le persone che normalmente sono ad accompagnare i ragazzi, (poche, molto poche, non più di 4 coppie di genitori per 9 o 10 ragazzi) cosi come lo STAFF societario, posso dirti che saresti solo felice di poterli stringere la mano e scambiare qualche battuta quando ci si incrocia nei Tornei. Gente sincera, che insegna ai suoi ragazzi cos'è la vita, alla cui il gioco del rugby assomiglia tanto.
E sopratutto i ragazzi, loro non sono violenti in assoluto, potrei accettare quello che dici quando parli dell'aggresività in campo, se hai visto una mischia e ti sei impressionato come attaccano quelli che sono dietro per pulire il campo e poter ripartire, magari anche con un calcio al pallone perche impossibile prendere con le mani, non invece se vuoi generare polemica.
Ti posso assicurare che saresti rimasto male come me al Torneo di San Donà se avessi sentito le urla e l'umilliazione (dell'educatore (????) U11 del Leonorso) quando perso con i nostri in semifinali o vedere il pianto dei ragazzini del Roccia vincitore del Topolino, ripressi (dagli educatori (????)) per aver sbagliato una touch e persi anche loro.
Quella è violenza psicologica e attacare un bambino cosi o far finta di nulla quando vedi qualcuno entrare nelle mischie con pugni sulla schiena come quelli della Roma Olimpic nelle semi di Bologna è quello che non accetto e vorrei che tutti si rivelassero, ma purtroppo il rugby è di moda, ma i genitori continuano ad essere tifosi del calcio travestiti di signori con stilo inglese.
Ultima cosa, per la cronaca e per conoscenza, per evitare che si faccia di una squadra di ragazzi un mostro. La U11 delle Formiche Rugby Pesaro, negli ultimi 6 Tornei disputati, hanno vinto 4 (Arezzo, Bologna, San Donà e Stanghella), sono arrivati in una opportunità secondi (Prato, dietro al Paese) e in una terzi (Firenze), in nessuna opportunità come in quest'ultima, ho sentito o letto nulla di negativo, spero sia l'unica.
Da parte mia un cordiale saluto, l'invito a chi corrisponda, sia di qua come di là, a pensare e insegnare ai nostri figli che per primo va il rispetto, poi ci si diverte, e per ultimo si giosce.
Sinceramente, Fabricio.
Sono il papà di due gemelli che giocano nel U11 delle Formiche Rugby Pesaro e uno nel U9, che però per essere in ferie settimana scorsa, non erano presenti al torneo di Stanghella.
Come detto in precedenza, non eravamo presenti li, per questo motivo non posso darti ragione ne torto, pero conoscendo le persone che normalmente sono ad accompagnare i ragazzi, (poche, molto poche, non più di 4 coppie di genitori per 9 o 10 ragazzi) cosi come lo STAFF societario, posso dirti che saresti solo felice di poterli stringere la mano e scambiare qualche battuta quando ci si incrocia nei Tornei. Gente sincera, che insegna ai suoi ragazzi cos'è la vita, alla cui il gioco del rugby assomiglia tanto.
E sopratutto i ragazzi, loro non sono violenti in assoluto, potrei accettare quello che dici quando parli dell'aggresività in campo, se hai visto una mischia e ti sei impressionato come attaccano quelli che sono dietro per pulire il campo e poter ripartire, magari anche con un calcio al pallone perche impossibile prendere con le mani, non invece se vuoi generare polemica.
Ti posso assicurare che saresti rimasto male come me al Torneo di San Donà se avessi sentito le urla e l'umilliazione (dell'educatore (????) U11 del Leonorso) quando perso con i nostri in semifinali o vedere il pianto dei ragazzini del Roccia vincitore del Topolino, ripressi (dagli educatori (????)) per aver sbagliato una touch e persi anche loro.
Quella è violenza psicologica e attacare un bambino cosi o far finta di nulla quando vedi qualcuno entrare nelle mischie con pugni sulla schiena come quelli della Roma Olimpic nelle semi di Bologna è quello che non accetto e vorrei che tutti si rivelassero, ma purtroppo il rugby è di moda, ma i genitori continuano ad essere tifosi del calcio travestiti di signori con stilo inglese.
Ultima cosa, per la cronaca e per conoscenza, per evitare che si faccia di una squadra di ragazzi un mostro. La U11 delle Formiche Rugby Pesaro, negli ultimi 6 Tornei disputati, hanno vinto 4 (Arezzo, Bologna, San Donà e Stanghella), sono arrivati in una opportunità secondi (Prato, dietro al Paese) e in una terzi (Firenze), in nessuna opportunità come in quest'ultima, ho sentito o letto nulla di negativo, spero sia l'unica.
Da parte mia un cordiale saluto, l'invito a chi corrisponda, sia di qua come di là, a pensare e insegnare ai nostri figli che per primo va il rispetto, poi ci si diverte, e per ultimo si giosce.
Sinceramente, Fabricio.
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bluffer
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- Iscritto il: 24 ago 2005, 0:00
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Re: non ho parole
Stiamo parlando di under 11?
moderiamo già qui i toni e l'enfasi con cui si parla di violenza, pugni etc etc...
Fabricio:il rugby prima di rispetto, per me è gioia. Poi , giustamente, con lo sport si può educare una persona nel rispetto delle regole e delle persone, ma se avessi un bimbo che volesse giocare a rugby, gli direi solo di divertirsi, di correre con quella palla. poi crescendo vedrai che il campo gli avrà già insegnato tutto.
NB. mi ricordo che quando giocavo io all'età di 12-13 anni.....i genitori erano tutti assiepati (i pochi presenti) fuori del campo, in silenzio e con la macchinetta fotografica. I tempi stanno cambiando?
NB.2 I ragazzi hanno vergogna in campo ( e lo dico perchè....è così...)nel sentire la voce di mamma e papà incitare i propri figli. Sei io, nella remota ipotesi, avessi sentito mamma e papà insultare quelli contro cui stavo giocando...avrei ammesso di non conoscerli.
NB.3
Il genitore educa. Solo POI ci sono scuola, società, sport, etc etc. Anche gli animali danno l'esempio ai cuccioli. Iniziamo o torniamo a farlo anche noi
moderiamo già qui i toni e l'enfasi con cui si parla di violenza, pugni etc etc...
Fabricio:il rugby prima di rispetto, per me è gioia. Poi , giustamente, con lo sport si può educare una persona nel rispetto delle regole e delle persone, ma se avessi un bimbo che volesse giocare a rugby, gli direi solo di divertirsi, di correre con quella palla. poi crescendo vedrai che il campo gli avrà già insegnato tutto.
NB. mi ricordo che quando giocavo io all'età di 12-13 anni.....i genitori erano tutti assiepati (i pochi presenti) fuori del campo, in silenzio e con la macchinetta fotografica. I tempi stanno cambiando?
NB.2 I ragazzi hanno vergogna in campo ( e lo dico perchè....è così...)nel sentire la voce di mamma e papà incitare i propri figli. Sei io, nella remota ipotesi, avessi sentito mamma e papà insultare quelli contro cui stavo giocando...avrei ammesso di non conoscerli.
NB.3
Il genitore educa. Solo POI ci sono scuola, società, sport, etc etc. Anche gli animali danno l'esempio ai cuccioli. Iniziamo o torniamo a farlo anche noi
Non c'è nulla che tu possa fare che non sia possibile fare. Non c'è nulla che tu possa cantare che non sia possibile cantare.
http://www.flickr.com/photos/zairovsky/
Emancipate yourselves from mental slavery
None but ourselves can free our minds
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Fabricio
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- Iscritto il: 18 giu 2008, 22:48
Re: non ho parole - Risposta a nome della società Formiche Rugby
A nome della società Formiche Rugby Pesaro
In un primo tempo avevamo pensato di non replicare a questa discussione, per non alimentare ulteriori polemiche, dato che non siamo abituati a farne, ma poi ci abbiamo ripensato, non tanto per rispondere al Sig.MU perché non è questo lo scopo, ma perché riteniamo che questa lettera danneggi la nostra immagine e con noi tutto il movimento rugby stico.
Ci ha colpito molto l’enfasi delle frasi usate per descrivere il fatto : Scene di isteria generale dei genitori di Pesaro(!!!!) Gioco molto duro dei ragazzini giallorossi (!!!!) Calcio in testa a gioco fermo(!!!!) Non riesco a rendere l’idea di quello che succedeva in campo (!!!!!)
Mamma mia!! Per chi legge sembra di essere a Beirut e non ad un normale torneo di Rugby. Occorre stare attenti ad utilizzare questo genere di espressioni!!!!!!
Premettendo che anche noi riteniamo giusto che i genitori e simpatizzanti debbano rimanere fuori dal rettangolo di gioco, la giusta regola deve valere per tutti, quindi nel caso specifico sia per i genitori di Pesaro che delle altre squadre.
Fra l’altro ci sembra che anche l’atteggiamento dell’accompagnatrice del Petrarca non sia stato proprio “esemplare”, ma di questo non ne abbiamo visto menzione nella disamina di MU della partita.
Premettendo che anche noi riteniamo, come da commenti ascoltati quella sera, che durante le finali dei tornei la tensione, a volte, è troppo carica ed esagerata cosa che non ha niente a che vedere con lo spirito rugbystico, volevamo puntualizzare quanto segue:
1) Si è trattata di una normale partita di rugby rovinata, eventualmente, dal tifo un po’ troppo sopra le righe e da qualche protesta dei genitori, ripeto, di entrambe le squadre acuita in particolare dopo il fatto del cosiddetto calcio in testa a gioco fermo.
2) I “ragazzini giallorossi”, a nostro avviso non hanno applicato affatto un gioco molto duro, come descritto, ma un gioco stile rugby come quello applicato dai ragazzini del Padova o di altre squadre di buon livello viste sui campi da gioco, quindi uno spettacolo normale, anzi gustoso da vedersi, proprio una bella partita.
3) Il cosiddetto calcio in testa a gioco fermo, così descritto, agli occhi di chi non ha assistito alla partita dà un’idea distorta del fatto, una rappresentazione di cattiveria e malizia.
In realtà, pur non giustificando il gesto, si è trattato di un tentativo del ragazzino in questione di divincolarsi da un avversario che lo stava trattenendo a terra più del tempo permesso. Non mi risulta ci siano poi stati seguiti sanitari. Il nostro ragazzino è stato poi redarguito dalla società.
4) L’allenatore dell’under 11 non è intervenuto sul fatto sopra descritto perché era dall’altra parte del campo, in ogni caso, il ragazzino invitato giustamente dal direttore di campo dello Stanghella, è andato subito, tra le lacrime, resosi conto del gesto fatto, a chiedere scusa all’avversario.
Tenendo conto che è pur sempre un bambino di 10 anni non vedo cosa si possa pretendere di più!
5) Se poi vogliamo andare a puntualizzare a me risulta che siamo stata l’unica società (per fortuna da una parte) che ha avuto tre dei propri atleti al pronto soccorso (due con ambulanza) nel corso del torneo. Ma a nessuno della nostra società è venuto in mente di fare imbarazzanti ed inutili proteste presso la società organizzatrice,sono cose che possono succedere.
6) Infine, non sappiamo chi sia il Sig.MU che ha descritto questa “battaglia” in maniera così enfatica, ma sarà comunque il benvenuto se vorrà venire a trovarci il 6 Luglio per il 9° Torneo di Beach Rugby organizzato dalla nostra società a Pesaro per il settore propaganda.
Frequentandoci si renderà conto che in fatto di esempio e responsabilità, immodestamente parlando, non dobbiamo prendere insegnamenti da nessuno, e che ci sono tante persone cordiali e simpatiche proprio come in tutte le altre società!
Finiamo puntualizzando che, anche se la replica ci pareva dovuta soprattutto per difendere il nostro bello sport, la nostra società non replicherà ulteriormente.
Grazie, e buon rugby a tutti!
Formiche Rugby Pesaro
In un primo tempo avevamo pensato di non replicare a questa discussione, per non alimentare ulteriori polemiche, dato che non siamo abituati a farne, ma poi ci abbiamo ripensato, non tanto per rispondere al Sig.MU perché non è questo lo scopo, ma perché riteniamo che questa lettera danneggi la nostra immagine e con noi tutto il movimento rugby stico.
Ci ha colpito molto l’enfasi delle frasi usate per descrivere il fatto : Scene di isteria generale dei genitori di Pesaro(!!!!) Gioco molto duro dei ragazzini giallorossi (!!!!) Calcio in testa a gioco fermo(!!!!) Non riesco a rendere l’idea di quello che succedeva in campo (!!!!!)
Mamma mia!! Per chi legge sembra di essere a Beirut e non ad un normale torneo di Rugby. Occorre stare attenti ad utilizzare questo genere di espressioni!!!!!!
Premettendo che anche noi riteniamo giusto che i genitori e simpatizzanti debbano rimanere fuori dal rettangolo di gioco, la giusta regola deve valere per tutti, quindi nel caso specifico sia per i genitori di Pesaro che delle altre squadre.
Fra l’altro ci sembra che anche l’atteggiamento dell’accompagnatrice del Petrarca non sia stato proprio “esemplare”, ma di questo non ne abbiamo visto menzione nella disamina di MU della partita.
Premettendo che anche noi riteniamo, come da commenti ascoltati quella sera, che durante le finali dei tornei la tensione, a volte, è troppo carica ed esagerata cosa che non ha niente a che vedere con lo spirito rugbystico, volevamo puntualizzare quanto segue:
1) Si è trattata di una normale partita di rugby rovinata, eventualmente, dal tifo un po’ troppo sopra le righe e da qualche protesta dei genitori, ripeto, di entrambe le squadre acuita in particolare dopo il fatto del cosiddetto calcio in testa a gioco fermo.
2) I “ragazzini giallorossi”, a nostro avviso non hanno applicato affatto un gioco molto duro, come descritto, ma un gioco stile rugby come quello applicato dai ragazzini del Padova o di altre squadre di buon livello viste sui campi da gioco, quindi uno spettacolo normale, anzi gustoso da vedersi, proprio una bella partita.
3) Il cosiddetto calcio in testa a gioco fermo, così descritto, agli occhi di chi non ha assistito alla partita dà un’idea distorta del fatto, una rappresentazione di cattiveria e malizia.
In realtà, pur non giustificando il gesto, si è trattato di un tentativo del ragazzino in questione di divincolarsi da un avversario che lo stava trattenendo a terra più del tempo permesso. Non mi risulta ci siano poi stati seguiti sanitari. Il nostro ragazzino è stato poi redarguito dalla società.
4) L’allenatore dell’under 11 non è intervenuto sul fatto sopra descritto perché era dall’altra parte del campo, in ogni caso, il ragazzino invitato giustamente dal direttore di campo dello Stanghella, è andato subito, tra le lacrime, resosi conto del gesto fatto, a chiedere scusa all’avversario.
Tenendo conto che è pur sempre un bambino di 10 anni non vedo cosa si possa pretendere di più!
5) Se poi vogliamo andare a puntualizzare a me risulta che siamo stata l’unica società (per fortuna da una parte) che ha avuto tre dei propri atleti al pronto soccorso (due con ambulanza) nel corso del torneo. Ma a nessuno della nostra società è venuto in mente di fare imbarazzanti ed inutili proteste presso la società organizzatrice,sono cose che possono succedere.
6) Infine, non sappiamo chi sia il Sig.MU che ha descritto questa “battaglia” in maniera così enfatica, ma sarà comunque il benvenuto se vorrà venire a trovarci il 6 Luglio per il 9° Torneo di Beach Rugby organizzato dalla nostra società a Pesaro per il settore propaganda.
Frequentandoci si renderà conto che in fatto di esempio e responsabilità, immodestamente parlando, non dobbiamo prendere insegnamenti da nessuno, e che ci sono tante persone cordiali e simpatiche proprio come in tutte le altre società!
Finiamo puntualizzando che, anche se la replica ci pareva dovuta soprattutto per difendere il nostro bello sport, la nostra società non replicherà ulteriormente.
Grazie, e buon rugby a tutti!
Formiche Rugby Pesaro
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patriarcabg
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- Località: Prov. di Bergamo
Re: non ho parole
Come sempre il problema non sono i bambini ma spesso sono i genitori e i pseudo educatori.
Lasciamo giocare i bambini/ragazzi, lavoriamo affinchè in campo ci siano solo i giocatori ed i relativi educatori, genitori lontano dal campo, sempre presenti ma lontano.
Parere strettamente personale.
Lasciamo giocare i bambini/ragazzi, lavoriamo affinchè in campo ci siano solo i giocatori ed i relativi educatori, genitori lontano dal campo, sempre presenti ma lontano.
Parere strettamente personale.
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Squilibrio
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- Iscritto il: 28 lug 2006, 20:35
Re: non ho parole
patriarcabg ha scritto:Come sempre il problema non sono i bambini ma spesso sono i genitori e i pseudo educatori.
Lasciamo giocare i bambini/ragazzi, lavoriamo affinchè in campo ci siano solo i giocatori ed i relativi educatori, genitori lontano dal campo, sempre presenti ma lontano.
Parere strettamente personale.
Quoto.
In molti stadi si sta provvedendo a togliere le barriere inutili create sugli esempi del calcio ma credo che si faccia bene a tenrle, tra qualche tempo potranno servire specialmente nel minirugby per contenere gli ultràgenitori
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LucyRA
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- Iscritto il: 10 ago 2006, 15:46
- Località: dovunque ci sia gente con cui stare in compagnia
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Re: non ho parole
Quoto. Ho visto genitori entrare in campo quando non avrebbero dovuto, soprattutto mamme. I genitori devono rimanere fuori e guardare i loro figli senza entrare in campo.Squilibrio ha scritto:patriarcabg ha scritto:Come sempre il problema non sono i bambini ma spesso sono i genitori e i pseudo educatori.
Lasciamo giocare i bambini/ragazzi, lavoriamo affinchè in campo ci siano solo i giocatori ed i relativi educatori, genitori lontano dal campo, sempre presenti ma lontano.
Parere strettamente personale.
Quoto.
In molti stadi si sta provvedendo a togliere le barriere inutili create sugli esempi del calcio ma credo che si faccia bene a tenrle, tra qualche tempo potranno servire specialmente nel minirugby per contenere gli ultràgenitori
I vecchi giocatori non muoiono mai....al massimo passano la palla.....
http://www.rugbycastelsanpietro.com/.
http://www.rugbycastelsanpietro.com/.
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Maci
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- Iscritto il: 22 mar 2004, 0:00
- Località: Treviso
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Re: non ho parole
Avere i genitori che collaborano attivamente al progresso della societa' sportiva del proprio figlio e' un sogno per molte realta' rugbystiche.patriarcabg ha scritto:Come sempre il problema non sono i bambini ma spesso sono i genitori e i pseudo educatori.
Lasciamo giocare i bambini/ragazzi, lavoriamo affinchè in campo ci siano solo i giocatori ed i relativi educatori, genitori lontano dal campo, sempre presenti ma lontano.
Parere strettamente personale.
Certo, se l'impegno dei genitori e' mal indirizzato verso tifo da stadio e potenziali "scontri" con altri genitori mi accodo al coro dei no ai genitori in campo.
Come ex del Minirugby devo dire che avere i genitori in tribuna aiuta molto anche a formare il carattere del bambino/ragazzo giocatore verso un'autonomia ed una indipendenza sia di pensiero che di azioni molto piu' matura rispetto ad altri bambini piu'.. attaccati ai propri genitori.
Da noi funzionava cosi:
Bene i genitori in giro per il campo ma solo fino ad un'ora prima della partita.
Da li in poi era Gruppo, nessun parente, nessun genitore solo noi.
Non ho avuto modo di provare le under piu' giovani (solo l'allora under 12, 14 e 16) ma credo che anche ad altre eta' sia possibile fare un discorso del genere.
Ciao a tutti!
-
stirpeRomana
- Messaggi: 11
- Iscritto il: 6 ago 2008, 17:35
Re: non ho parole
CHE IL RUGBY ABBIA UN SEGUITO è GIUSTO...NON BISOGNA ALLONTANARE GLI SPETTATORI...BASTI PENSARE PERO CHE SI TRATTA DI RUGBY E NON DI CALCIO.E NON C'è BISOGNO DI SCOMODARE I GENITORI...NEI VARI PAESI DI PROVINCIA NE HO VISTE DE TUTTI I COLORI