da e-polis di oggi , visot che si parla sempre (e spesso a sproposito) di oriundi equiparati nel rugby....
PECHINO, I “FRATELLI D'ITALIA” - ARRIVANO DA TUTTO IL MONDO
Molte le adottate per matrimonio,dalla Idem alla Aguero, ma c'è anche chi ha dovuto scegliere tra due passaporti.
La chiamano Italia. Ma in realtà una fetta, nemmeno irrilevante ai fini delle possibili medaglie, della spedizione azzurra a Pechino è composta da oriundi e naturalizzati, o ancora italiani nati all'estero.
L'Ultima ad essersi iscritta alla lista è Libania Grenot, fresca primatista dei 400. Italianissima, anche se per 23 anni ha vissuto nella natìa Cuba.
Oggi è cittadina romana (di Casal Palocco) dopo aver sposato Silvio Scaffetti.
E la schiera delle naturalizzate per matrimonio è lunga. A partire dalle cubane. Come Tatymaris Aguero (per tutti solo Tatys). Un fenomeno del volley capace
di vincere Mondiali e olimpiadi nel 2005 dopo la rocambolesca fuga di quattro anni prima ha sposato un fisioterapista, Alessio Botteghi. Stessa provenienza,
stessi sentimenti da italiana per Magdelin Martinez, regina del triplo passata dai Caraibi alla bassa bresciana. Il simbolo è Josefa Idem. Fortissima lo
era già prima, quando vinceva in canoa per la sua Germania. Poi ha sposato Guglielmo Guerrini,si è trasferita in Romagna dove vive talmente integrata da essere diventata assessore allo Sport del Comune di Ravenna. Natalia Valeeva invece è moldava in Italia ha trovato marito (Roberto Cocchi), ha fatto figli e vinto medaglie nel suo amato Tiro con l’arco.
Sposata con un italiano, il napoletano Roberto Vestuto, è anche Erszebet Valkaj?, colonna del Setterosa di pallanuoto chiamato a bissare l’oro di Atene. E
ancora Wenling Tan, da sposata Monfardini. Rappresenterà l’Italia, lei che è nata e cresciuta in Cina, nel tennis tavolo.
Caso curioso, quello della nazionale azzurra di questo sport. Perchè oltre a lei ci saranno Nicoletta Stefanova, nata in Bulgaria ma trasferitasi in Italia quando aveva solo tre anni e il romeno (di nascita e crescita) Mihai Bobocica.
Come la Stefanova anche la tuffatrice Noemi Batki ungherese, ma in Italia da quando era in fasce. E l'ex ucraina Angelica Savrajuk, una delle stelle nella nazionale di Ritmica.
Caso a parte quello di Zahra Bani, azzurra del giavellotto. Famiglia livornese per parte di padre, nata e cresciuta in Somalia, è tornata nel torinese nei primi anni Novanta.
A chiudere il panorama, le oriunde: Renata Spagnolo (nuotatrice nei 200 e 400m sl), i cui natali sono stati a Caracas, e le “sudafricane” Romina Armellini (100 e 200m dorso) e Gabriella Bascelli (canottaggio).
Finisce qui? Nemmeno per sogno, perchè anche i maschi fanno la loro parte. Come Bobocica,naturalizzato italiano dopo aver seguito il padre allenatore,
è anche Hristo Zlatanov, colonna (bulgara) della nazionale di pallavolo. Nel canottaggio l'ex portoghese Bruno Mascarenhas e l'ex ceco Jiri Vlcek.
Avevano doppio passaporto, e alla fine hanno optato per quello italiano, sia Andrew Howe (salto in lungo) che gli argentini Daniel Fontana (triathlon) e
Diego Romero (vela), alla sua terza olimpiade dopo averne disputate due sotto i colori della sua vecchia patria. A chiudere il panorama non poteva mancare
il signor Rossi. Giuseppe, è il più atteso nella nazionale di Casiraghi.
Ma è un figlio del New Jersey, negli States. Comunque vada, tutti fratelli d'Italia.